Aggiornamenti e News

lunedì 13 marzo 2023

ANTONELLO AURIGEMMA NUOVO PRESIDENTE DELLA REGIONE LAZIO

 Missione compiuta, felici di aver dato il nostro contributo ad Antonello e Laura. Il sito si ferma qui per ora. 


martedì 28 febbraio 2023

MIKIS MANTAKAS, PRESENTE !!!


28-2-1975...28-2-2023.

Passano gli anni, resta il ricordo: 

ONORE a MIKIS MANTAKAS.

giovedì 16 febbraio 2023

REGIONE LAZIO, STRARICONFERMATI AURIGEMMA E CORROTTI





GRAZIE a tutti i miei amici "sulla Riva Destra", che li hanno sostenuti con passione e concretezza e a quelli che hanno avuto fiducia nei miei consigli (e nei miei continui messaggi ai limiti dello stalking...) 

GRAZIE ad Antonello e a Laura per aver costruito un bellissimo clima di entusiasmo: ho fatto tante campagne elettorali e quando i candidati ci mettono il cuore, oltre alla capacità e all'esperienza, i risultati si vedono sempre.

È stato un incontro di persone per bene, di amicizia tra comunità militanti e di politica pulita, senza mai ipocrisie, né inutili personalismi. Tutte perle rare da coltivare nelle singole memorie di ognuno di noi. 

Ecco qualche tappa di un viaggio bellissimo. https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid0FW8Sefq1MkPvhHK5gYZZMukTGHxKaR6p3vUBjxvhPrLjoEsqFGmYWuWPivXZkaaTl&id=100001306448518&sfnsn=scwspwa

giovedì 9 febbraio 2023

10 febbraio: ONORE AI MARTIRI DELLE FOIBE


 

VINCERE ALLA REGIONE LAZIO con Antonello AURIGEMMA e Laura CORROTTI


 VINCERE ALLA REGIONE LAZIO!

Ieri sera 800 PERSONE per la festa di chiusura della campagna elettorale di Aurigemma e Corrotti. Presenti anche i parlamentari Andrea de Bertoldi, Marco Silvestroni e Chiara Colosimo. 


martedì 7 febbraio 2023

sabato 7 gennaio 2023

FRANCO, FRANCESCO e STEFANO: PRESENTI !!! Acca Larentia, quarantacinque anni dopo (1978 – 2023)

 

FRANCO, FRANCESCO e STEFANO: PRESENTI !!! Acca Larentia, quarantacinque anni dopo (1978 – 2023)




Via Acca Larentia è uno spiazzo tra i palazzi del quartiere Tuscolano. Siamo a Roma ed è la sera del 7 gennaio 1978, si apre una porta: è quella di una sezione del MSI. Da quella che è una sede storica del Movimento sociale escono Franco Bigonzetti, per primo, e poi Francesco Ciavatta, due giovani rispettivamente­ di 19 e 18 anni. Dietro di loro altri ragazzi che fanno appena in temo a rientrare nella sezione quando da dietro un colonnato parte una sventagliata di proiettili. A sparare è una mitraglietta Skorpion, un’arma che ad Acca Larentia fa la sua prima mortale comparsa in quella carneficina che sono stati gli anni di piombo. A sparare è un gruppo di fuoco appartenente ad una sigla nuova nella galassia terroristica di sinistra, i Nact (Nuclei armati per il contropotere territoriale). Volti coperti da passamontagna che ancora oggi, trentacinque anni dopo, non hanno un nome.
Franco Bigonzetti viene centrato a un occhio e muore all’istante accasciandosi in una pozza di sangue davanti all’ingresso della sezione. Francesco Ciavatta scampa alla prima raffica: viene colpito alla schiena da una seconda sventagliata di proiettili mentre tenta disperatamente di darsi alla fuga da una rampa di scale. Non muore subito ma arrivato in cima alle scale si accascia, morirà tra le mani dei primi soccorritori. Più tardi, nel corso degli scontri tra militanti e forze dell’ordine seguiti al gesto sconsiderato di un operatore TV che spegne un mozzicone di sigaretta nella pozza di sangue all’ingresso della sede del MSI, un carabiniere centra con una pistolettata Stefano Recchioni, 19 anni, anche lui militante del Movimento sociale. Morirà due giorni dopo.
Francesco Ciavatta era originario di Montagano, un piccolo paesino alle porte di Campobasso, dove oggi e sepolto e dove vive ancora la mamma, Angelina Mariano. Il papà di Francesco, Antonio, è sepolto anche lui in quel piccolo cimitero di montagna, a pochi passi dal figlio. Antonio Ciavatta non riuscì a superare quel dolore e si tolse la vita in un modo atroce: seduto su una panchina, in un giardinetto dello stesso quartiere, bevve un’intera bottiglia di acido muriatico. Lo ritrovarono che non aveva più un volto. I genitori di Francesco, per la cronaca e per la Storia, sono di origini umilissime: un ex minatore lui, una ex contadina lei. Entrambi si erano trasferiti a Roma, dove lavoravano come portieri in un condominio. Per loro una sorta di benedizione. Francesco era il loro unico figlio