Aggiornamenti e News

sabato 12 gennaio 2013

MALTEMPO, SCHIUMA: MOTOSLITTE AI VIGILI È BOUTADE RIDICOLA

(OMNIROMA) Roma, 12 GEN - "La richiesta di avere delle motoslitte per i vigili urbani in caso di una possibile nuova nevicata a Roma sa davvero di boutade e rischia di far passare per ridicole le denunce dell'Ospol, che magari tali non sono, quali la mancanza di scarponi anti-neve, stivali per l'acqua, suole anti-scivolo per il ghiaccio, guanti e, ovviamente, gomme antineve". Lo dichiara in una nota il consigliere comunale Fabio Sabbatani Schiuma, presidente del gruppo 'Popolo della vita - Trifoglio'
"Fermo restando - conclude Schiuma - che poi bisognerebbe anche saperle guidare, consiglio fortemente, in caso di precipitazione nevosa copiosa, il noleggio di ottime Panda 4x4, con le quali si va ovunque, comprese le pisce da sci sulle Dolomiti per fare manutenzione. Non scherziamo".
red121722 GEN 13
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giovedì 10 gennaio 2013

COMUNE, SCHIUMA: COMMISSIONE SPENDING REVIEW È RISPETTO PER CITTADINI

(OMNIROMA) Roma, 10 GEN - "Sono orgoglioso di essere stato uno dei tre firmatari dell'emendamento, in base al quale oggi in Campidoglio si approva l'istituzione della commissione speciale per la valutazione degli effetti della spending review sulle aziende capitoline. E' un segnale innanzitutto di profondo rispetto nei confronti dei milioni di italiani, costretti a tirare la cinghia a causa delle tasse e della crisi". Lo dichiara in una nota il consigliere comunale Fabio Sabbatani Schiuma, presidente del gruppo 'Popolo della vita - Trifoglio'. "Si tratta - conclude Schiuma - della mia prima proposta appena rientrato in aula nel novembre scorso e, in coerenza di quanto ho chiesto, io la mia piccola 'spending review' l'ho già realizzata, rinunciando ai benefit, quali macchina di servizio e rimborsi lavorativi".
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ALTRA VITTORIA...!!!

Oggi in Campidoglio verrà formata la commissione 'spending review', la mia prima proposta firmata appena rientrato. Il presidente dovrà comporla in proporzione dei gruppi consiliari: 12 consiglieri, a titolo ovviamente gratuito. Io ho chiesto di farne parte e credo spetti anche a me un pizzico di paternità... 
Fabio Sabbatani Schiuma

mercoledì 9 gennaio 2013

SMOG, SCHIUMA: TARGHE ALTERNE SI POTEVANO EVITARE CON PIANO MOBILITÀ SOSTENIBILE

(OMNIROMA) Roma, 09 GEN - "Le targhe alterne segnano inequivocabilmente il fallimento delle politiche per la mobilità, ossia sono la negazione di ogni intervento che abbia un minimo di ragionamento scientifico e attuarle vuol dire aver abbandonato ogni minima credenza verso la tecnica e la scienza del settore". Lo dichiara in una nota il consigliere capitolino Fabio Sabbatani Schiuma: "Alemanno - continua Schiuma - avrebbe dovuto dare avvio concreto ai primi provvedimenti inseriti nel Piano Strategico della Mobilità Sostenibile, approvato dal Campidoglio dal settembre del 2009, sia in Giunta e poi in Consiglio. Finalmente c'era un documento guida per gli interventi sulla mobilità cittadina nel pieno rispetto dell'ambiente, pronto da adottare, ma oggi di quel Piano non se ne sente più parlare: in quale cassetto è finito? In esso - conclude Schiuma - vi è una parte dove vengono elencati tutta una serie di provvedimenti a breve termine, che certamente non portano verso la sclerotica decisione delle targhe alterne. Qualcosa nella direzione indicata dal Piano si sarebbe potuto almeno iniziato a fare".
red
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VITTIME STRADA, CONSIGLIERI: OK A PROPOSTA GIOVANE USCITO DA COMA

(OMNIROMA) Roma, 09 GEN - "Si è riunita stamattina in via dei Colli Portuensi la commissione Lavori Pubblici di Roma Capitale, la quale, su proposta del consigliere Fabio Sabbatani Schiuma, aveva già ricevuto in audizione lo scorso 20 dicembre, Valerio Famiani, 20 anni, il quale in data 10/12/2010, mentre attraversava sulle strisce pedonali, all'altezza del civico 420-242, fu investito da una motocicletta. Valerio riportò varie lesioni, fratture multiple e diversi traumi, ha subito 7 delicatissimi interventi chirurgici, rimanendo in coma per un mese e mezzo. Abbiamo così accolto la petizione popolare che lui, ripresosi dal terribile incidente, ha promosso fino ad oggi, raccogliendo quasi 400 firme per mettere in sicurezza il luogo dell'incidente. La commissione ha dato il parere positivo unanime per realizzare o un attraversamento pedonale meccanizzato (A.P.M.) o un impianto semaforico a chiamata, delegando gli uffici tecnici a optare per la soluzione più rapida possibile". Lo dichiarano in una nota congiunta i consiglieri di Roma Capitale, Giovanni Quarzo (PdL), Dario Nanni (Pd), Federico Rocca (PdL), Paolo Masini (Pd) e Fabio Sabbatani Schiuma (Trifoglio), i quali hanno preso parte ai lavori della commissione insieme ai colleghi del Municipio 16, Baldetti, assessore ai Lavori Pubblici, e Giudici del PdL.
"La vittoria di Valerio - conclude la nota - è un esempio per tutti: da vittima della strada si è trasformato in promotore per il bene degli altri suoi concittadini. Siamo orgogliosi di esser potuti intervenire senza divisioni di partito, ma per il bene della collettività".
red
091517 GEN 13
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martedì 8 gennaio 2013

COLLI PORTUENSI, QUARZO-NANNI-SCHIUMA: "METTERE IN SICUREZZA TRATTO STRADA"

(OMNIROMA) Roma, 08 GEN - "La commissione Lavori Pubblici di Roma Capitale, presieduta dal Presidente Giovanni Quarzo (PdL) e dal vicepresidente Dario Nanni (Pd), insieme al consigliere Fabio Sabbatani Schiuma, si riunirà domani sul luogo dove Valerio Famiani, 20 anni, il 10 dicembre scorso in via del Colli Portuensi (altezza civico 420-242) fu investito da una motocicletta mentre si trovava su un attraversamento pedonale. Valerio riportò varie lesioni, fratture multiple e diversi traumi, ha subito 7 delicatissimi interventi chirurgici, rimanendo in coma per un mese e mezzo". Lo dichiarano, in una nota congiunta, i consiglieri di Roma Capitale, Fabio Sabbatani Schiuma, Giovanni Quarzo e Dario Nanni. "Abbiamo - continua la nota - ricevuto Valerio in commissione e messo a verbale la petizione popolare che lui, ripresosi dal terribile incidente, ha promosso fino ad oggi, raccogliendo quasi 400 firme per mettere in sicurezza un luogo che ha visto, un mese dopo il suo incidente, un analogo episodio con vittima una signora rimasta invalida e un anno dopo, nel dicembre del 2011, un'altra signora anziana investita insieme alla sua badante uccisa sul colpo.
Insieme agli uffici - prosegue la nota - abbiamo predisposto l'iter per realizzare un attraversamento pedonale luminoso e un impianto semaforico su questo punto di via del Colli Portuensi, affinché non avvengano più questi tragici eventi, e nel frattempo predisposto le prime opere primarie di messa in sicurezza e di miglioramento della viabilità: la commissione si aggiornerà sul luogo stesso, il 9 gennaio alle ore 12.
Valerio - conclude la nota - è un esempio per tutti: da vittima della strada si è trasformato in promotore per il bene degli altri suoi concittadini. Certamente fortunato lui a poterlo raccontare e orgogliosi noi di averlo ascoltato in audizione e di poter intervenire senza divisioni di partito, ma per il bene della collettività".
red
081537 GEN 13
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TARGHE ALTERNE, SCHIUMA: "SOLO PALLIATIVO, DOV'È PIANO MOBILITÀ?"

(OMNIROMA) Roma, 08 GEN - "Se il sindaco di Roma Alemanno avesse attuato il Piano Strategico della Mobilità Sostenibile del 2009, oggi si registrerebbero sicuramente meno emissioni e malgrado le condizioni atmosferiche non si sarebbero raggiunti certi livelli inquinanti. Il Piano difatti prevedeva tutta una serie di provvedimenti a breve proprio finalizzati a questo scopo. In quale cassetto della 'potente ed efficiente Atac' è finito il Piano?". Lo dichiara in una nota il consigliere capitolino Fabio Sabbatani Schiuma, presidente del gruppo 'Popolo della Vita - Trifoglio'. "Le targhe alterne - continua Schiuma - sono dei palliativi e gli esperti ci dicono che si tratterebbe di un provvedimento che, effettuato tutti i giovedì di tutto l’anno, inciderebbe sulla riduzione dell’inquinamento solo dell’1%, anche perché il traffico incide per un terzo sull'inquinamento atmosferico: gli altri due terzi sono dovuti al riscaldamento degli edifici e ad altre attività umane di carattere industriale, insieme all'inquinamento dovuto alla produzione elettrica e a quello di origine naturale".
"Dove sono piuttosto - conclude Schiuma - i controlli drastici sui gas di scarico e sulle caldaie e gli incentivi per l'uso dei mezzi elettrici?".
red081434 GEN 13

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lunedì 7 gennaio 2013

FRANCO, FRANCESCO e STEFANO: PRESENTI !!! Acca Larentia, trentacinque anni dopo (1978 – 2013)

Via Acca Larentia è uno spiazzo tra i palazzi del quartiere Tuscolano. Siamo a Roma ed è la sera del 7 gennaio 1978, si apre una porta: è quella di una sezione del MSI. Da quella che è una sede storica del Movimento sociale escono Franco Bigonzetti, per primo, e poi Francesco Ciavatta, due giovani rispettivamente­ di 19 e 18 anni. Dietro di loro altri ragazzi che fanno appena in temo a rientrare nella sezione quando da dietro un colonnato parte una sventagliata di proiettili. A sparare è una mitraglietta Skorpion, un’arma che ad Acca Larentia fa la sua prima mortale comparsa in quella carneficina che sono stati gli anni di piombo. A sparare è un gruppo di fuoco appartenente ad una sigla nuova nella galassia terroristica di sinistra, i Nact (Nuclei armati per il contropotere territoriale). Volti coperti da passamontagna che ancora oggi, trentacinque anni dopo, non hanno un nome.
Franco Bigonzetti viene centrato a un occhio e muore all’istante accasciandosi in una pozza di sangue davanti all’ingresso della sezione. Francesco Ciavatta scampa alla prima raffica: viene colpito alla schiena da una seconda sventagliata di proiettili mentre tenta disperatamente di darsi alla fuga da una rampa di scale. Non muore subito ma arrivato in cima alle scale si accascia, morirà tra le mani dei primi soccorritori. Più tardi, nel corso degli scontri tra militanti e forze dell’ordine seguiti al gesto sconsiderato di un operatore TV che spegne un mozzicone di sigaretta nella pozza di sangue all’ingresso della sede del MSI, un carabiniere centra con una pistolettata Stefano Recchioni, 19 anni, anche lui militante del Movimento sociale. Morirà due giorni dopo.
Francesco Ciavatta era originario di Montagano, un piccolo paesino alle porte di Campobasso, dove oggi e sepolto e dove vive ancora la mamma, Angelina Mariano. Il papà di Francesco, Antonio, è sepolto anche lui in quel piccolo cimitero di montagna, a pochi passi dal figlio. Antonio Ciavatta non riuscì a superare quel dolore e si tolse la vita in un modo atroce: seduto su una panchina, in un giardinetto dello stesso quartiere, bevve un’intera bottiglia di acido muriatico. Lo ritrovarono che non aveva più un volto. I genitori di Francesco, per la cronaca e per la Storia, sono di origini umilissime: un ex minatore lui, una ex contadina lei. Entrambi si erano trasferiti a Roma, dove lavoravano come portieri in un condominio. Per loro una sorta di benedizione. Francesco era il loro unico figlio.
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