Aggiornamenti e News
venerdì 16 febbraio 2018
Memo Elezioni del 1968 !
giovedì 15 febbraio 2018
RIVA DESTRA: CASTELVETRANO SULL'EVENTUALE CHIUSURA DELL’UFFICIO TERRITORIALE DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE.
Castelvetrano 14 febbraio 2018:
“Si apprende da alcuni organi di stampa locali, che può essere imminente la chiusura dell’ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate di Castelvetrano, in quanto la direzione di Palermo, visto l’elevato costo del canone di affitto dei locali che attualmente ospitano gli uffici siti in via IV Novembre, ha deciso di non rinnovare il contratto di locazione.”
Così in una nota, il coordinatore per Castelvetrano del Movimento RIVA DESTRA, Angelo Tigri.
“La chiusura di questi uffici - continua Tigri - obbligherebbe gli utenti a spostarsi in sedi più lontane come quelle di Marsala e Trapani. La precedente giunta si era offerta di mettere a disposizione dell’Agenzia i locali di via Sardegna che attualmente ospitano gli uffici del Giudice di Pace. In tal senso c’era già stato un incontro tra l’ex vice Sindaco della Città e il Direttore dell’Agenzia delle Entrate di Palermo, per stabilire i termini dell’assegnazione dei locali.
Considerato - conclude Tigri - che per la Città dopo la chiusura e il trasferimento della sede del Tribunale, la chiusura di questi uffici significherebbe perdere uno degli ultimi presidi di legalità ancora rimasti, il gruppo RIVA DESTRA CASTELVETRANO esorta la Commissione Prefettizia che attualmente amministra il Comune di Castelvetrano ad attivarsi in merito alla questione ed assicurare alla cittadinanza un servizio che è comunque non solo punto di riferimento per la Città ma di tutti i comuni della Valle del Belice.”
Angelo Tigri
Coordinatore comunale
RIVA DESTRA
www.studiostampa.com
“Si apprende da alcuni organi di stampa locali, che può essere imminente la chiusura dell’ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate di Castelvetrano, in quanto la direzione di Palermo, visto l’elevato costo del canone di affitto dei locali che attualmente ospitano gli uffici siti in via IV Novembre, ha deciso di non rinnovare il contratto di locazione.”
Così in una nota, il coordinatore per Castelvetrano del Movimento RIVA DESTRA, Angelo Tigri.
“La chiusura di questi uffici - continua Tigri - obbligherebbe gli utenti a spostarsi in sedi più lontane come quelle di Marsala e Trapani. La precedente giunta si era offerta di mettere a disposizione dell’Agenzia i locali di via Sardegna che attualmente ospitano gli uffici del Giudice di Pace. In tal senso c’era già stato un incontro tra l’ex vice Sindaco della Città e il Direttore dell’Agenzia delle Entrate di Palermo, per stabilire i termini dell’assegnazione dei locali.
Considerato - conclude Tigri - che per la Città dopo la chiusura e il trasferimento della sede del Tribunale, la chiusura di questi uffici significherebbe perdere uno degli ultimi presidi di legalità ancora rimasti, il gruppo RIVA DESTRA CASTELVETRANO esorta la Commissione Prefettizia che attualmente amministra il Comune di Castelvetrano ad attivarsi in merito alla questione ed assicurare alla cittadinanza un servizio che è comunque non solo punto di riferimento per la Città ma di tutti i comuni della Valle del Belice.”
Angelo Tigri
Coordinatore comunale
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mercoledì 14 febbraio 2018
VITTORIA ! Roma verso riapertura dei "nasoni".
Dopo la petizione di Riva Destra al Sindaco Raggi, presentata da Fabio Sabbatani Schiuma, risponde subito il Presidente del Consiglio Comunale Marcello De Vito e poi anche Acea, che conferma la riapertura delle fontanelle romane Roma
( leggi anche http://www.romatoday.it/politica/nasoni-riapertura-petizione.html )
NASONI, SCHIUMA:
PETIZIONE A RAGGI E DE VITO PER RIAPERTURA IMMEDIATA
(OMNIROMA) Roma, 13 FEB -
"Oggi ho consegnato una petizione popolare ex articolo, comma 6, dello Statuto di Roma Capitale, proposta dal movimento Riva Destra, per chiedere al sindaco Raggi e al Presidente dell'Assemblea CapitolinaDe Vito, di adoperarsi in modo concreto presso Acea per la riapertura totale delle 2.172 fontanelle romane: molte si stanno deteriorando irreparabilmente e si rischia di distruggere un patrimonio della città".
Cosi in una nota Fabio Sabbatani Schiuma, consigliere del Municipio V e gia' vicepresidente del Consiglio Comunale di Roma.
"Per la verita' -continua Schiuma- la petizione era pronta da prima di Natale scorso, ma poi abbiamo letto gli annunci dell'ad di Acea Donnarumma, che parlava 4 miliardi di stanziamenti per Roma per la manutenzione del sistema idrico e anche della riapertura dei nasoni in base a un piano condiviso con i municipi.
Dalle nostre verifiche -prosegue Schiuma- cio' non sta ancora avvenendo, il programma condiviso con i municipi e' lento e nel frattempo le fontanelle stanno andando in malora: sarebbe il caso di accelerare questo iter per non spendere poi ulteriori soldi pubblici nel ripararle.
Resta sempre il fatto -conclude Schiuma- che la loro chiusura si sarebbe potuta evitare, giacche', oltre all'importante funzione sociale che hanno, incidevano per l'1% sullo spreco e il flusso continuo di acqua ha una sua utilità nella gestione delle pressione nelle tubazioni. il vero problema resta mettere mano alla rete idrica".
red 131202 FEB 18
(ANSA) - ROMA, 13 FEB -
I "nasoni", le storiche fontanelle di Roma, potrebbero presto tornare in attività dopo le chiusure disposte l'estate scorsa a causa della siccità. Alla fine dell'operazione, come spiegava Acea ad agosto, dei complessivi 2.500 nasoni ne sono rimasti in funzione solo 90.
Ad annunciare la possibile imminente riattivazione è, in una nota, il Presidente dell'Assemblea Capitolina Marcello De Vito.
"Ringrazio Fabio Sabbatani Schiuma per aver depositato una petizione per la riapertura dei 'nasoni' che, insieme alla sindaca, valuteremo attentamente come è previsto dallo Statuto - ha detto -. Fino adesso gli interventi di riparazione delle perdite nelle tubature sono stati circa 6.200, passando da una dispersione del 45% di acqua al 30%. Sul fronte dell'efficientamento e della manutenzione delle reti idriche sono stati ottenuti risultati concreti: in pochi mesi di lavoro sono stati recuperati centinaia di litri al secondo che prima venivano dispersi a danno dei cittadini".
Roma: Acea, riapertura progressiva nasoni,c'è ancora siccità "A breve piano dettagliato al Comune".
(ANSA) - ROMA, 13 FEB - "In merito alla riapertura delle fontanelle, i cosiddetti 'nasoni', Acea presenterà a breve al Comune un piano dettagliato per la loro graduale riattivazione, peraltro già avviata da alcune settimane. L'operazione sarà accompagnata da importanti investimenti di riqualificazione e manutenzione straordinaria. La riapertura dei 'nasoni' non potrà che essere progressiva, in considerazione del fatto che l'emergenza idrica a Roma, dovuta alla grave siccità, è ancora in corso". E' quanto dichiara il portavoce di Acea. "Dopo la forte crisi estiva, infatti, le sorgenti sono ancora ben al di sotto dei livelli ottimali. I cittadini però - prosegue - continuano a non avere particolari problemi nella fornitura del servizio grazie al continuo lavoro di riparazione delle perdite occulte e non che l'azienda sta effettuando da almeno otto mesi".
(ANSA). YJ4-RO 13-FEB-18 19:32 NNNN
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( leggi anche http://www.romatoday.it/politica/nasoni-riapertura-petizione.html )
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Fabio Sabbatani Schiuma |
NASONI, SCHIUMA:
PETIZIONE A RAGGI E DE VITO PER RIAPERTURA IMMEDIATA
(OMNIROMA) Roma, 13 FEB -
"Oggi ho consegnato una petizione popolare ex articolo, comma 6, dello Statuto di Roma Capitale, proposta dal movimento Riva Destra, per chiedere al sindaco Raggi e al Presidente dell'Assemblea CapitolinaDe Vito, di adoperarsi in modo concreto presso Acea per la riapertura totale delle 2.172 fontanelle romane: molte si stanno deteriorando irreparabilmente e si rischia di distruggere un patrimonio della città".
Cosi in una nota Fabio Sabbatani Schiuma, consigliere del Municipio V e gia' vicepresidente del Consiglio Comunale di Roma.
"Per la verita' -continua Schiuma- la petizione era pronta da prima di Natale scorso, ma poi abbiamo letto gli annunci dell'ad di Acea Donnarumma, che parlava 4 miliardi di stanziamenti per Roma per la manutenzione del sistema idrico e anche della riapertura dei nasoni in base a un piano condiviso con i municipi.
Dalle nostre verifiche -prosegue Schiuma- cio' non sta ancora avvenendo, il programma condiviso con i municipi e' lento e nel frattempo le fontanelle stanno andando in malora: sarebbe il caso di accelerare questo iter per non spendere poi ulteriori soldi pubblici nel ripararle.
Resta sempre il fatto -conclude Schiuma- che la loro chiusura si sarebbe potuta evitare, giacche', oltre all'importante funzione sociale che hanno, incidevano per l'1% sullo spreco e il flusso continuo di acqua ha una sua utilità nella gestione delle pressione nelle tubazioni. il vero problema resta mettere mano alla rete idrica".
red 131202 FEB 18
(ANSA) - ROMA, 13 FEB -
I "nasoni", le storiche fontanelle di Roma, potrebbero presto tornare in attività dopo le chiusure disposte l'estate scorsa a causa della siccità. Alla fine dell'operazione, come spiegava Acea ad agosto, dei complessivi 2.500 nasoni ne sono rimasti in funzione solo 90.
Ad annunciare la possibile imminente riattivazione è, in una nota, il Presidente dell'Assemblea Capitolina Marcello De Vito.
"Ringrazio Fabio Sabbatani Schiuma per aver depositato una petizione per la riapertura dei 'nasoni' che, insieme alla sindaca, valuteremo attentamente come è previsto dallo Statuto - ha detto -. Fino adesso gli interventi di riparazione delle perdite nelle tubature sono stati circa 6.200, passando da una dispersione del 45% di acqua al 30%. Sul fronte dell'efficientamento e della manutenzione delle reti idriche sono stati ottenuti risultati concreti: in pochi mesi di lavoro sono stati recuperati centinaia di litri al secondo che prima venivano dispersi a danno dei cittadini".
Roma: Acea, riapertura progressiva nasoni,c'è ancora siccità "A breve piano dettagliato al Comune".
(ANSA) - ROMA, 13 FEB - "In merito alla riapertura delle fontanelle, i cosiddetti 'nasoni', Acea presenterà a breve al Comune un piano dettagliato per la loro graduale riattivazione, peraltro già avviata da alcune settimane. L'operazione sarà accompagnata da importanti investimenti di riqualificazione e manutenzione straordinaria. La riapertura dei 'nasoni' non potrà che essere progressiva, in considerazione del fatto che l'emergenza idrica a Roma, dovuta alla grave siccità, è ancora in corso". E' quanto dichiara il portavoce di Acea. "Dopo la forte crisi estiva, infatti, le sorgenti sono ancora ben al di sotto dei livelli ottimali. I cittadini però - prosegue - continuano a non avere particolari problemi nella fornitura del servizio grazie al continuo lavoro di riparazione delle perdite occulte e non che l'azienda sta effettuando da almeno otto mesi".
(ANSA). YJ4-RO 13-FEB-18 19:32 NNNN
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martedì 13 febbraio 2018
Elezioni, "Riva Destra Calabria" appoggia Orsomarso e Fratelli d'Italia.
"Presso la Sala del Hotel San Francesco di Rende Cosenza , è stato formalizzato l'appoggio politico tra la tutta la Dirigenza regionale di RIVA DESTRA CALABRIA con FRATELLI D'ITALIA su base regionale.
L'iniziativa promossa dal Coordinamento regionale Calabria di Riva Destra, guidata da Francesco Stinà che ha incontrato il componente dell'Assemblea Nazionale di FdI Pasquale La Gamba e il Consigliere Regionale On.le Fausto Orsomarso, quest'Ultimo capolista alla Camera dei Deputati al proporzionale Calabria nord". Lo si legge in una nota.
"Durante l'incontro si sono plasmati, con l'apertura di un tavolo politico, obiettivi:comuni in seno ad un laboratorio culturale, politico e sociale a partire interessi reciproci improntati su problematiche della sicurezza sul territorio a temi del lavoro, immigrazione e politiche giovanili.
Le trattative sono state focalizzate sia sul territorio regionale che su scala nazionale, hanno riguardato temi basati sulla politica economica della difesa del lavoro, sostegno alla produzione industriale e dell'agricoltura, e dalle direttive UE penalizzanti, sostegno a chi non delocalizza all'estero, alle PMI e punti di sull'artigianato di qualità come caratteristica della forza produttrice.
Coerenza, competenza e territorio una opportunità di valori e obiettivi che dettano valori che si possono vedere in ottiche comuni. Meno burocrazia semplificazione della macchina ammnistrativa, ammodernamento della P.A, tetto alle tasse in costituzione e calendari fiscali.
Ed ancora investimenti pubblici e abolizione reale degli studi di settore. L'iniziativa, nata su mozione durante la Direzione Nazionale di RIVA DESTRA che dalle prossime elezioni sosterrà su tutto il territorio calabrese i candidati di Fratelli d'Italia con l'intento di promuovere un confronto politico basato sulla forza delle proposte.
Durante la conferenza stampa è stato presentato un documento di applicazione di princìpi. Sono azioni che si sono messo al centro di un Piano nazionale lanciato lo scorso 27 gennaio che coinvolge nell'ambito del centro destra e che ha fra i suoi punti qualificanti proprio i nostri intenti in valori e di identità che rientrano soprattutto nel movimento guidato da Giorgia Meloni. La politica può e deve farsi promotrice di questo valori.
Lo deve a se stessa, perché fare politica in senso alto vuol dire saper affrontare con competenza e con correttezza i propri temi.
Lo deve ai cittadini e lo deve, soprattutto, alle nuove generazioni, perché è per loro che la politica deve guardare ogni volta che si esprime pubblicamente". Lo deve alle nuove generazioni, perché è per loro che la politica deve guardare ogni volta che si esprime in quel manifesto come ad una bussola per non perdere la rotta.
La nostra sarà una campagna elettorale forte delle nostre idee ed evidenziando i limiti della proposta politica dei nostri avversari".
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"Durante l'incontro si sono plasmati, con l'apertura di un tavolo politico, obiettivi:comuni in seno ad un laboratorio culturale, politico e sociale a partire interessi reciproci improntati su problematiche della sicurezza sul territorio a temi del lavoro, immigrazione e politiche giovanili.
Le trattative sono state focalizzate sia sul territorio regionale che su scala nazionale, hanno riguardato temi basati sulla politica economica della difesa del lavoro, sostegno alla produzione industriale e dell'agricoltura, e dalle direttive UE penalizzanti, sostegno a chi non delocalizza all'estero, alle PMI e punti di sull'artigianato di qualità come caratteristica della forza produttrice.
Coerenza, competenza e territorio una opportunità di valori e obiettivi che dettano valori che si possono vedere in ottiche comuni. Meno burocrazia semplificazione della macchina ammnistrativa, ammodernamento della P.A, tetto alle tasse in costituzione e calendari fiscali.
Ed ancora investimenti pubblici e abolizione reale degli studi di settore. L'iniziativa, nata su mozione durante la Direzione Nazionale di RIVA DESTRA che dalle prossime elezioni sosterrà su tutto il territorio calabrese i candidati di Fratelli d'Italia con l'intento di promuovere un confronto politico basato sulla forza delle proposte.
Durante la conferenza stampa è stato presentato un documento di applicazione di princìpi. Sono azioni che si sono messo al centro di un Piano nazionale lanciato lo scorso 27 gennaio che coinvolge nell'ambito del centro destra e che ha fra i suoi punti qualificanti proprio i nostri intenti in valori e di identità che rientrano soprattutto nel movimento guidato da Giorgia Meloni. La politica può e deve farsi promotrice di questo valori.
Lo deve a se stessa, perché fare politica in senso alto vuol dire saper affrontare con competenza e con correttezza i propri temi.
Lo deve ai cittadini e lo deve, soprattutto, alle nuove generazioni, perché è per loro che la politica deve guardare ogni volta che si esprime pubblicamente". Lo deve alle nuove generazioni, perché è per loro che la politica deve guardare ogni volta che si esprime in quel manifesto come ad una bussola per non perdere la rotta.
La nostra sarà una campagna elettorale forte delle nostre idee ed evidenziando i limiti della proposta politica dei nostri avversari".
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Nasoni, in Campidoglio la petizione per la riapertura. De Vito: "Ci stiamo lavorando".
Riaprire le fontanelle romane, 2172 in totale chiuse a scaglioni da Acea la scorsa estate, tra le misure per fronteggiare la crisi idrica.
E' quanto richiesto tramite una petizione popolare consegnata oggi in Campidoglio dal consigliere del municipio V e già vicepresidente del Consiglio Comunale di Roma Fabio Sabbatani Schiuma.
"La petizione era pronta da prima di Natale scorso, ma poi abbiamo letto gli annunci dell'ad di Acea Donnarumma, che parlava di 4 miliardi di stanziamenti per Roma per la manutenzione del sistema idrico e anche della riapertura dei nasoni in base a un piano condiviso con i municipi - scrive Schiuma - dalle nostre verifiche però ciò non sta ancora avvenendo, il programma condiviso con i municipi è lento e nel frattempo le fontanelle stanno andando in malora: sarebbe il caso di accelerare questo iter per non spendere poi ulteriori soldi pubblici nel ripararle".
"Resta sempre il fatto -conclude Schiuma- che la loro chiusura si sarebbe potuta evitare, giacché, oltre all'importante funzione sociale che hanno, incidevano per l'1% sullo spreco e il flusso continuo di acqua ha una sua utilità nella gestione delle pressione nelle tubazioni. Il vero problema resta mettere mano alla rete idrica".
A stretto giro la risposta del presidente dell'aula Giulio Cesare Marcello de Vito, che si impegna per la riapertura: "Ringrazio Fabio Sabbatani Schiuma per aver depositato una petizione per la riapertura dei 'nasoni' che, insieme alla sindaca, valuteremo attentamente come è previsto dallo Statuto. Il tema dell'acqua pubblica per questa Amministrazione è molto importante e voglio rassicurare il consigliere del V Municipio che stiamo già lavorando con Acea e con i presidenti dei Municipi per procedere alla riattivazione del flusso idrico nelle fontanelle in strada quanto prima. Questa collaborazione con Acea avviene in un quadro più ampio di investimenti sul sistema delle reti nell'ottica di migliorare il servizio, come mai fatto in precedenza. Fino adesso gli interventi di riparazione delle perdite nelle tubature sono stati circa 6.200, passando da una dispersione del 45% di acqua al 30%. Sul fronte dell'efficientamento e della manutenzione delle reti idriche sono stati ottenuti risultati concreti: in pochi mesi di lavoro sono stati recuperati centinaia di litri al secondo che prima venivano dispersi a danno dei cittadini".
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E' quanto richiesto tramite una petizione popolare consegnata oggi in Campidoglio dal consigliere del municipio V e già vicepresidente del Consiglio Comunale di Roma Fabio Sabbatani Schiuma.
"La petizione era pronta da prima di Natale scorso, ma poi abbiamo letto gli annunci dell'ad di Acea Donnarumma, che parlava di 4 miliardi di stanziamenti per Roma per la manutenzione del sistema idrico e anche della riapertura dei nasoni in base a un piano condiviso con i municipi - scrive Schiuma - dalle nostre verifiche però ciò non sta ancora avvenendo, il programma condiviso con i municipi è lento e nel frattempo le fontanelle stanno andando in malora: sarebbe il caso di accelerare questo iter per non spendere poi ulteriori soldi pubblici nel ripararle".
"Resta sempre il fatto -conclude Schiuma- che la loro chiusura si sarebbe potuta evitare, giacché, oltre all'importante funzione sociale che hanno, incidevano per l'1% sullo spreco e il flusso continuo di acqua ha una sua utilità nella gestione delle pressione nelle tubazioni. Il vero problema resta mettere mano alla rete idrica".
A stretto giro la risposta del presidente dell'aula Giulio Cesare Marcello de Vito, che si impegna per la riapertura: "Ringrazio Fabio Sabbatani Schiuma per aver depositato una petizione per la riapertura dei 'nasoni' che, insieme alla sindaca, valuteremo attentamente come è previsto dallo Statuto. Il tema dell'acqua pubblica per questa Amministrazione è molto importante e voglio rassicurare il consigliere del V Municipio che stiamo già lavorando con Acea e con i presidenti dei Municipi per procedere alla riattivazione del flusso idrico nelle fontanelle in strada quanto prima. Questa collaborazione con Acea avviene in un quadro più ampio di investimenti sul sistema delle reti nell'ottica di migliorare il servizio, come mai fatto in precedenza. Fino adesso gli interventi di riparazione delle perdite nelle tubature sono stati circa 6.200, passando da una dispersione del 45% di acqua al 30%. Sul fronte dell'efficientamento e della manutenzione delle reti idriche sono stati ottenuti risultati concreti: in pochi mesi di lavoro sono stati recuperati centinaia di litri al secondo che prima venivano dispersi a danno dei cittadini".
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lunedì 12 febbraio 2018
IMMIGRATI,AGGRESSIONE A TRAPANI:RIVA DESTRA, CAMBIARE REGOLE D'INGAGGIO PER TUTELARE INCOLUMITÀ AGENTI.
TRAPANI,12 feb - "Nell'esprimere piena solidarietà agli agenti aggrediti dell'hotspot di Contrada Milo (Trapani) mentre cercavano di arginare la fuga di una sessantina di immigrati, chiediamo di cambiare le regole d'ingaggio nella gestione dell'ordine pubblico".
Lo dichiarano in una nota congiunta Nicola D'Aguanno e Fabio Sabbatani Schiuma, rispettivamente commissario provinciale e segretario nazionale di Riva Destra, movimento nato dallo storico primo circolo di Alleanza Nazionale."Non basta -continua la nota- la, pur legittima, richiesta di un'assicurazione per gli infortuni sul lavoro, ma e' quanto mai opportuno rivedere il Codice Penale e il Testo Unico delle leggi di pubblica sicurezza.Siamo di fronte -conclude la nota- negli hotspot e in determinate manifestazione violente a veri e propri attacchi mirati alle forze dell'ordine".
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Riva Destra sui campi sciistici di Lorica chiusi perché obsoleti.
”In Sila la neve abbonda e con regolarità’ si pratica lo Sci nella località di Camigliatello Silano e negli impianti di Palumbo Sila, e questo è un fattore positivo per l’economia turistica, ma gli impianti di Lorica restano chiusi agli appassionati perché dopo trent’anni sono stati dichiarati obsoleti “, dichiara il responsabile calabrese degli enti locali di Riva Destra Vincenzo Caravona” Una Località quella di Lorica ” prosegue Caravona ” posta a quasi 1300 metri dal livello del mare con un panorama mozzafiato che include la fiabesca presenza del bacino dell’Arvo e quella pista, detta – Valle dell’Inferno – che in tempi remoti ha visto lo svolgimento di competizioni nazionali di fondo. La pista di Botte Donato resta impercorribile a causa della mancanza di manutenzione. Bisogna adattarsi a praticare lo Sci di fondo che e’ in realta’ poco esaltante per gli amanti del genere, ma in mancanza d’altro si fa’ di necessita virtù ! Le opere di ammodernamento sono gia’ state finanziate ma come in altri casi (vedasi i liquami fognari sversati nelle coste tirreniche nei periodi estivi) il passo inerte della Regione Calabria ha fatto la differenza venendo sopraffatta dalla macchina burocratica ed impedendo cosi’ quel riscontro economico della nostra terra che ha come filo conduttore il turismo…” conclude Caravona attaccando ” non lamentiamoci dunque se ad ogni complicanza vi e’ una causa, quello che ci fa’ rabbia e’ proprio la questione di non voler crescere e svilupparsi ,scriveva il poeta Eugenio Montale : ” Spesso il male di vivere ho incontrato ! ” ma a lungo andare questo ” male di vivere” diventa stancante “.
( Vincenzo Caravona, Responsabile Enti Locali -Riva Destra Coordinamento Calabria- )
Fonte: A TUTTA DESTRA
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( Vincenzo Caravona, Responsabile Enti Locali -Riva Destra Coordinamento Calabria- )
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Mercati rionali di Roma K.O. IL colpo mortale i minimarket "bangla" e gli abusivi.
“M5S incapace anche di scrivere un bando di gara”. L'intervento
di Fabio Sabbatani Schiuma
La crisi dei mercati rionali romani inizia già dai tempi di Rutelli.
La grande distribuzione ha assestato da allora un colpo durissimo al settore, complice l'assenza di un immediato piano di riordino e riqualificazione degli stessi da parte del Campidoglio. Intorno alla fine degli anni 90, mentre aprivano i grandi centri commerciali, per la verità, l'allora Direttore del Dipartimento, architetto Forleo - l'assessore era Enrico Gasbarra - lo aveva anche pianificato, ma la cronica assenza di fondi permise solo qualche intervento a macchia di leopardo. In sostanza la politica non seppe supportare il settore nel 'reinventarsi' un modo per essere competitivo e al passo con la concorrenza spietata.
Oggi l'associazione Terra ci sottolinea di nuovo come i 127 mercati rionali romani stiano per lo più' morendo, ma il grido d'allarme, inascoltato, si leva da anni. Ora siamo al punto di non ritorno: o la politica romana fa la sua parte nel difendere un patrimonio della sua citta', che, ricordo, e' il comune agricolo più grande d'Italia, o verrà decretata definitivamente la morte del mercato rionale. E già, perche' mentre nelle grandi capitali europee, sono stati negli anni capaci di trasformare un concentrato di banchi di vendita al dettaglio, seppur punto di aggregazione anche sociale, aumentando la varietà dell'offerta e facendo aprire nelle strutture, bar e ristoranti e offrendo servizi e finanche cultura e innovazione, a Roma siamo rimasti fermi.
Il piano industriale promesso dalla Raggi in realtà va proprio in questa direzione, ma i 4 milioni di euro spesi non sono sufficienti, come neanche l'apertura serale, che peraltro io chiedevo dal 2015.
Servono altri e tanti soldi per ristrutturare e qui non si può che ricorrere al privato, alle sponsorizzazioni di aziende, di multinazionali e di grandi gruppo, non necessariamente del settore, che di fatto su questi mercati investano traendone in cambio pubblicità e spazi commerciali gratuiti.
Servono idee e creatività, dallo street food, all'intrattenimento, alla ristorazione fino alla cultura e ai servizi. Ma su questo i grillini sembrano incapaci di guardare oltre e bloccati anche nel saper redigere un bando di gara inattaccabile. Occorre, in sostanza, più managerialità e finanza creativa: trasformare i mercati rionali in centri commerciali, ove regni la qualità e la genuinità del prodotto.
Ovviamente il colpo letale lo stanno assestando oggi i mancati controlli nell'assegnazione dei banchi, le troppe frutterie e minimarket, spesso aperti da stranieri per tutta la notte, che sono spuntati come funghi - pensate che solo a Torpignattara ce ne sono circa 80 - e senza controlli. Senza parlare dell'assenza del contrasto all'ambulantato abusivismo dilagante: i controlli vengono pure effettuati dai vigili, ma mancano le sanzioni. E su questa mancata difesa della legalità la Raggi ha invece pesantissime responsabilità, visto che poi è stata la bandiera che l'ha portata in Campidoglio.
*segretario nazionale di Riva Destra e vicepresidente della Commissione Commercio nel Municipio V di Roma
Fonte: Affari Italiani
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di Fabio Sabbatani Schiuma
La crisi dei mercati rionali romani inizia già dai tempi di Rutelli.
La grande distribuzione ha assestato da allora un colpo durissimo al settore, complice l'assenza di un immediato piano di riordino e riqualificazione degli stessi da parte del Campidoglio. Intorno alla fine degli anni 90, mentre aprivano i grandi centri commerciali, per la verità, l'allora Direttore del Dipartimento, architetto Forleo - l'assessore era Enrico Gasbarra - lo aveva anche pianificato, ma la cronica assenza di fondi permise solo qualche intervento a macchia di leopardo. In sostanza la politica non seppe supportare il settore nel 'reinventarsi' un modo per essere competitivo e al passo con la concorrenza spietata.
Oggi l'associazione Terra ci sottolinea di nuovo come i 127 mercati rionali romani stiano per lo più' morendo, ma il grido d'allarme, inascoltato, si leva da anni. Ora siamo al punto di non ritorno: o la politica romana fa la sua parte nel difendere un patrimonio della sua citta', che, ricordo, e' il comune agricolo più grande d'Italia, o verrà decretata definitivamente la morte del mercato rionale. E già, perche' mentre nelle grandi capitali europee, sono stati negli anni capaci di trasformare un concentrato di banchi di vendita al dettaglio, seppur punto di aggregazione anche sociale, aumentando la varietà dell'offerta e facendo aprire nelle strutture, bar e ristoranti e offrendo servizi e finanche cultura e innovazione, a Roma siamo rimasti fermi.
Il piano industriale promesso dalla Raggi in realtà va proprio in questa direzione, ma i 4 milioni di euro spesi non sono sufficienti, come neanche l'apertura serale, che peraltro io chiedevo dal 2015.
Servono altri e tanti soldi per ristrutturare e qui non si può che ricorrere al privato, alle sponsorizzazioni di aziende, di multinazionali e di grandi gruppo, non necessariamente del settore, che di fatto su questi mercati investano traendone in cambio pubblicità e spazi commerciali gratuiti.
Servono idee e creatività, dallo street food, all'intrattenimento, alla ristorazione fino alla cultura e ai servizi. Ma su questo i grillini sembrano incapaci di guardare oltre e bloccati anche nel saper redigere un bando di gara inattaccabile. Occorre, in sostanza, più managerialità e finanza creativa: trasformare i mercati rionali in centri commerciali, ove regni la qualità e la genuinità del prodotto.
Ovviamente il colpo letale lo stanno assestando oggi i mancati controlli nell'assegnazione dei banchi, le troppe frutterie e minimarket, spesso aperti da stranieri per tutta la notte, che sono spuntati come funghi - pensate che solo a Torpignattara ce ne sono circa 80 - e senza controlli. Senza parlare dell'assenza del contrasto all'ambulantato abusivismo dilagante: i controlli vengono pure effettuati dai vigili, ma mancano le sanzioni. E su questa mancata difesa della legalità la Raggi ha invece pesantissime responsabilità, visto che poi è stata la bandiera che l'ha portata in Campidoglio.
*segretario nazionale di Riva Destra e vicepresidente della Commissione Commercio nel Municipio V di Roma
Fonte: Affari Italiani
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domenica 11 febbraio 2018
CALABRIA: IL PROFESSOR SERGIO LA GHEZZA ADERISCE A RIVA DESTRA.
Sara' responsabile territoriale di Castrolibero (Cosenza).
Un grazie al lavoro del coordinatore regionale Francesco Stina' e al responsabile Enti Locali Vincenza Caravona.
Questa e' la sua nota. Benvenuto!
"Nel lontano 1966 a 16 anni entrai a far parte del MSI, è indiscutibile l’attrazione verso un movimento politico di grossa portata, con una scuola di mistica che mi affascinò a tal punto che non persi tempo a frequentare le lezioni sulla storia Italiana e i suoi martiri. Ritengo sia inutile fare retorica e recriminare fatti di quel periodo! Un contesto storico dove l’Italia e gli Italiani erano alla ricerca di una identità e dignità ormai smarrita nell'oblio dei sogni. Nel 1968 partecipai come tutti i ragazzi di quel periodo alla cosiddetta contestazione, anche quella una truffa colossale perché mentre noi ci battevamo per i principi che caratterizzavano la nostra parte politica con gli antagonisti di sempre, i partiti di allora al governo della cosa pubblica, costruivano con determinazione i cosiddetti programmi truffa! Per non parlare degli avvenimenti che si susseguirono che con il nostro Grande Leader, On. Giorgio Almirante, riusciva con la sua grande capacità politica, ad imporre correttivi ad uno stato patrigno che tagliò in due tronconi la nostra Nazione in termini di interventi pubblici! L’altra mazzata l’avemmo il 1995 a Fiuggi che con l’azione di un personaggio, il nostro movimento, fu spaccato in due tronconi (dicotomia). Anche oggi, tra colonelli e prebende purtroppo nonostante gli atti di revisionismo da parte mia, mi sono reso conto che al di là dei partiti, con una stretta di mano si può ancora determinare quella inversione di tendenza senza tentennamenti aderendo ad un soggetto politico avanguardistico che tra progettualità e contenuti, può essere determinante per un florido futuro generazionale!
Quindi la mia completa adesione in Riva Destra, dove per la verità si è 'Todos Caballeros inter pares'".
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Un grazie al lavoro del coordinatore regionale Francesco Stina' e al responsabile Enti Locali Vincenza Caravona.
Questa e' la sua nota. Benvenuto!
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Sergio La Ghezza |
Quindi la mia completa adesione in Riva Destra, dove per la verità si è 'Todos Caballeros inter pares'".
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