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mercoledì 23 maggio 2018

Roma: Nasoni, finalmente si delinea una vittoria fortemente voluta.

ROMA, RIAPRONO I NASONI: SCHIUMA, ANNUNCIO RAGGI E' VITTORIA DELLA NOSTRA PETIZIONE AL SINDACO E IMPEGNO PRESIDENTE DE VITO. 
"NASONE"
Fabio Sabbatani Schiuma





















ROMA, 23 mag - "L'annuncio odierno da parte del sindaco Raggi sulla riapertura dei nasoni romani e' la diretta conseguenza della petizione popolare ex articolo, comma 6, dello Statuto di Roma Capitale, proposta dal movimento Riva Destra il 13 febbraio scorso. Il Presidente del consiglio comunale Marcello De Vito ci rispose a strettissimo giro sulle agenzie, promettendo impegno presso l'Acea, la convocazione della commissione consiliare competente e il sollecito nei confronti dei municipi. Esprimiamo quindi viva soddisfazione".
Cosi in una nota Fabio Sabbatani Schiuma, consigliere del Municipio V e gia' vicepresidente del Consiglio Comunale di Roma.
"D'altronde -continua Schiuma- l'ad di Acea Donnarumma aveva annuciato 4 miliardi di stanziamenti per Roma per la manutenzione del sistema idrico e anche della riapertura dei nasoni in base a un piano condiviso con i municipi.
Avevamo denunciato -prosegue Schiuma- il rischio deterioramento dei nasoni e la necessita' di accelerare questo iter per non spendere poi ulteriori soldi pubblici nel ripararle.
Resta sempre il fatto -conclude Schiuma- che la loro chiusura si sarebbe potuta evitare, giacche', oltre all'importante funzione sociale che hanno, incidevano per l'1% sullo spreco e il flusso continuo di acqua ha una sua utilità nella gestione delle pressione nelle tubazioni. il vero problema resta mettere mano alla rete idrica". 
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lunedì 21 maggio 2018

Roma, Governo Lega-M5S bocciato: il 70% degli elettori di centrodestra dice no.

Referendum popolare nel weekend tra i gazebo della Capitale.
Governo Lega-M5S bocciato dagli elettori di Centrodestra. Referendum popolare tra i gazebo di Roma, quasi 2500 persone alle urne: il 70% dice "no".
A lanciare l'iniziativa, svoltasi nel weekend, "Riva Destra" e "Passione Italia", che hanno allestito sette diverse postazione da Prati fino ad Ostia. Il quesito posto era semplice "Governo Lega-M5S, sei d'accordo?". Su un totale di 2466 votanti, 1666 si sono dichiarati contrari mentre 780 i favorevoli.

“Ovviamente il nostro intento era dare voce e capire meglio le opinioni e le tendenze dei nostri elettori - dichiara Fabio Sabbatani Schiuma, segretario nazionale di Riva Destra - Sono molto soddisfatto dell’afflusso ai nostri gazebo, 2500 cittadini rappresentano un risultato importante. Così come il messaggio politico, uscito fuori. Quasi il 70percento non vorrebbe essere governato da un governo Salvini- Di Maio, anche e soprattutto per la grande sfiducia nei confronti del Movimento 5 Stelle, che a Roma ad esempio sta amministrando in maniera assolutamente insufficiente. Al contrario, avrebbero preferito un governo di centrodestra alla guida del Paese”.

Questa, invece, l’analisi dell’ex senatore ed esponente di Forza Italia, Francesco Aracri: “I risultati emersi dal voto nei gazebo, organizzati da “Passione Italia” e “Riva Destra”, denotano una comprensibile sfiducia degli elettori rispetto a un governo, quello gialloverde, composto da forze politiche teoricamente antitetiche, d’accordo su un presunto contratto, caratterizzato da incertezze relative alle coperture economiche, e fumosità rispetto al modello di sviluppo del Paese. Il tutto - conclude Francesco Aracri - condito da qualche presunto tecnico”.

Fonte: Affari Italiani

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Viaggio nei gazebo della Lega: «Non ci fidiamo del M5S ma Salvini sa quello che fa».

La consultazione degli elettori del Carroccio ha benedetto il governo con i 5 Stelle. Non tutti gli elettori sono favorevoli alla svolta, ma il contratto piace: «È un libro dei sogni». E gli altri del centrodestra avvertono: «I grillini come i vietcong, i leghisti faranno una brutta fine».
Fonte: L'Espresso-Repubblica - DI FEDERICO MARCONI
Si o no, poco importa: «Noi ci fidiamo di Salvini». Nei gazebo romani della Lega Nord, dove sabato e domenica si è votato il contratto di governo con il Movimento 5 Stelle, il ritornello della base leghista è sempre lo stesso: «Matteo sa cosa fare». Una dimostrazione di fedeltà al segretario del Carroccio molto più importante del dato numerico delle votazioni: 215mila persone si sono presentate ai gazebo, il 91 per cento ha approvato il governo con Di Maio e i 5 Stelle . I tantissimi voti a favore del programma del governo giallo-verde erano quasi scontati, «anche perché chi non sopporta la svolta non si ferma a votare, tira dritto» dicono i militanti che si occupano del voto: «Ma c’è anche chi vota no, è il bello della democrazia» altro slogan ricorrente. 

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