di Loredana Turchetti - Catania
www.studiostampa.com
Aggiornamenti e News
sabato 28 febbraio 2015
ROMA: un Serio Intervento di Matteo Salvini !
FABIO SABBATANI SCHIUMA: RITENGO SIA GIUSTO PROTEGGERE E TUTELARE L’IDENTITÀ DEL MIO POPOLO E LA SUA TRADIZIONE, COSÌ COME PENSO CHE OGNI POPOLO ABBIA IL DIRITTO DI DIFENDERE E TUTELARE LA PROPRIA.
![]() |
Fabio Sabbatani Schiuma |
Di lui Veltroni disse: “Ma noi un rompicoglioni come Schiuma non ce l’abbiamo?” Chi lo conosce sa, insomma, che il Segretario Nazionale di Riva Destra non le manda a dire. Come quella volta che, al giornalista, in polemica con la scienziata Rita Levi Montalcini, disse: “Le regaleremo delle stampelle, è anziana, e anziché tenere in piedi col suo voto un governo non voluto dal popolo se ne può stare tranquillamente a casa”. L’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, gli confidò: “Lo so che sei bravo, ma sei troppo ingombrante”.
Fabio Sabbatani, quali sono gli obiettivi politici di Riva Destra?
Ricostruire la Destra, creare un fronte nazionale e sociale alla francese, ma che sia basato sulla tradizione e sulla cultura italiana. RD nasce sulle ceneri di quella che all’epoca fu Alleanza Nazionale, che si proponeva come forza di governo. AN non c’è più, e allora ci siamo noi. E cresciamo. Da poco ha aderito una bravissima consigliera comunale di Milazzo. E poi ci espandiamo in Puglia, Calabria, Sicilia, ma anche Umbria e Lazio.
Ma Alleanza Nazionale che fine ha fatto? Ce lo può confessare?
Il progetto iniziale era anche buono ma, alla lunga, è stato distrutto dalle scelte scellerate di Gianfranco Fini che hanno reso, di fatto, Alleanza Nazionale un enorme fallimento. Ma il responsabile non fu solo Gianfranco Fini: con lui bisogna ricordare anche tutta una classe di colonnelli e pseudo-gerarchi che hanno accettato e digerito di tutto, solo per mantenere poltrone, stipendi ed incarichi. E cosa sta facendo la classe dirigente che un tempo era di destra è sotto gli occhi di tutti: i risultati sono stati disastrosi.
Adesso c’è Riva Destra. Cosa puntate a fare?
Innanzitutto ricostruire una destra, una vera destra. La prima cosa da fare è ripartire dalla consapevolezza che non si debba fare alcun accordo con questa classe dirigente, che ora pretende di presentarsi candida, pulita e sorridente, con coloro che la destra hanno contribuito ad affossarla e ad emarginarla sempre più dal contesto politico.
Il Presidente Onorario di Riva Destra è un giovane consigliere comunale del Lazio. Ci spiega questa scelta?
Noi di Riva Destra amiamo far seguire i fatti alle parole. Abbiamo quindi deciso di affidare la presidenza onoraria del nostro partito a persone nuove, a giovani bravi, onesti e capaci, i quali stanno già dimostrando sul campo chi siano e quanto valgono, come Fabrizio Santori.
Da Todi è partita la tavola rotonda “La destra riparte” moderata dal Direttore del Tempo, Gianmarco Chiocci.
E dopo?
Stiamo organizzando conferenze, incontri, dibattiti. Ne abbiamo in programma a Catania, Trani, Cosenza, e continueremo fin dove saremo in grado, camminando con le nostre gambe e con persone provenienti dal nostro mondo e che meritano di essere valorizzate oltre i loro territori di provenienza, come per esempio il sindaco Guido Castelli ad Ascoli, Andrea Marchetti a Chianciano Terme; oppure consiglieri regionali come Santori, per l’appunto, oppure Galeazzo Bignami in Emilia Romagna.
Insomma: la sensazione è che abbiate intenzione di puntare sul nuovo, quindi sul domani.
Certamente. In loro riponiamo la speranza di ricostruire la destra del presente e del futuro da destra, senza vecchi colonnelli.
Contatti con altri partiti?
Vi sentite affini a qualche movimento?
Certamente guardiamo a chi ha un linguaggio vicino al nostro e, pur non provenendo dal nostro mondo, ama parlare chiaro ed aver coraggio: Matteo Salvini, ad esempio, il quale, arricchito da un mondo politico e culturale che gli è vicino, e anche ispirato da persone in gamba come Pietrangelo Buttafuoco, può costruire la strada percorribile di un fronte nazionale che ispiri al Front National di Marine Le Pen, ma con solide basi culturali italiane. Siamo pronti a camminare insieme.
Spesso siete stati accusati di essere Fascisti. Cosa ne pensate del reato, ancora presente nel nostro ordinamento, di apologia del Fascismo?
Lo sapevo che prima o poi saremmo arrivati qui. Basta con questa litania del Fascismo e dell’antifascismo! L’Italia è rimasta spaccata in questo modo per più di mezzo secolo. Comunque si, noi ci richiamiamo anche a quelle cose buone che comunque Mussolini fece. Anche Ghandi, che non era certamente sospettabile di simpatie fasciste, parlò di Mussolini in termini quantomeno celebrativi. Secondo lei Ghandi era un Fascista? Oppure è reato dire che le case popolari della Garbatella, volute e create dal Duce, sono più abitabili e dignitose di quell’edilizia massificante ed umiliante di Laurentino 38? Sa quanti esempi di apologia del Fascismo potrei farle sui quali tutte le persone di buon senso converrebbero?
In questi giorni si parla molto dell’introduzione del reato di negazionismo olocaustico. Cosa ne pensa?
Ovviamente, dopo la domanda sul Fascismo, non poteva mancare la domanda sull’antisemitismo. Ascolti, io a Birkenau e Basovizza ci sono andato e ho sempre condannato l’olocausto. Non ho visto lo stesso comportamento, però, nel ricordo della Giornata dedicata ai Martiri delle foibe, dove ancora oggi i compagni inneggiano a quel massacro senza alcuna volontà di riparazione o rispetto verso quei morti. Non sono razzista. Ritengo sia giusto proteggere e tutelare l’identità del mio popolo e la sua Tradizione, così come penso che ogni popolo abbia il diritto di difendere e tutelare la propria. In questo senso non posso accettare chi ritiene di poter venire a fare i suoi porci comodi a casa mia, pretendendo solo diritti senza rispettare alcun dovere. Non sono nemmeno omofobo. Rispetto totalmente ogni scelta e sono a favore dei diritti civili di tutti, a prescindere dalle loro preferenze sessuali. Ma resto fortemente contrario ai matrimoni tra persone dello stesso sesso, alle adozioni per gli omosessuali, e a quelle ridicole pagliacciate di “genitore 1” e “genitore 2”. D’altronde, l’ha capito: non sono per il politicamente corretto.
Andrea Chessa
Fonte: UnfoldingRoma
www.studiostampa.com
venerdì 27 febbraio 2015
FABIO SCHIUMA* REPLICA AL VIDEO CONTRO SALVINI DI ELIO GERMANO

L'attore Elio Germano ha fatto un video contro Salvini che termina con, "...a Roma nun te ce volemo! ". Ora, fermo restando non si capisca in base a quale virtù morale o elettiva questo signore si arroghi il diritto di parlare a nome di tutti i romani, lui, di provenienza molisana, ha già invece sperimentato la capacità di accoglienza a 360 gradi della Città Eterna. Nel raccontare ai bambini nomadi del video - che speriamo non siano stati distolti dalle aule, come testimoniano i dati sulla dispersione scolastica - come a inizio secolo scorso negli Stati Uniti descrivevano gli immigrati italiani, ossia pressappoco come noi oggi descriviamo quelli nostrani, si è dimenticato che ieri come oggi negli States le leggi le fanno rispettare a tutti, stranieri compresi, e le regole sull'immigrazione sono ferree. Senza sostituirsi a nessuno, ma solo perché la penso come Salvini, a questo attore in cerca di ribalta, voglio ulteriormente ricordare che noi non ce la prendiamo con gli immigrati, ma con chi ce li fa entrare in massa, con chi non gli fa rispettare le stesse leggi che noi rispettiamo e con chi ci specula sopra. Non solo con i fondi, ma anche con un video.
"Elio, Germa', e sii bono no...pensa a fa' l'attore".
Fabio Sabbatani Schiuma Segretario Nazionale di Riva Destra.
QUI IL VIDEO DI ELIO GERMANO CON I ROM
www.studiostampa.com
giovedì 26 febbraio 2015
Riva Destra: DA L'ESPRESSO DI OGGI 26/2
"...Marceranno spalla a spalla con “Riva Destra”, movimento nato dalle ceneri dell’MSI e Alleanza Nazionale, presente con delegazioni dalla Sicilia, Puglia, Calabria, Umbria, Marche ed Emilia Romagna.
«Guardiamo alla nascita di un unico fronte nazionale e sociale per salvare la nostra Patria dal renzismo e da un'Europa che non è quella che per decenni abbiamo sognato. Riva Destra sta guardando sempre più da vicino la parabola ascendente di Matteo Salvini, come una speranza per chi ha avuto la propria casa bombardata dai fallimenti di Fini e della sua classe dirigente di vecchi colonnelli»
www.studiostampa.com
«Guardiamo alla nascita di un unico fronte nazionale e sociale per salvare la nostra Patria dal renzismo e da un'Europa che non è quella che per decenni abbiamo sognato. Riva Destra sta guardando sempre più da vicino la parabola ascendente di Matteo Salvini, come una speranza per chi ha avuto la propria casa bombardata dai fallimenti di Fini e della sua classe dirigente di vecchi colonnelli»
www.studiostampa.com
mercoledì 25 febbraio 2015
Rosario Crocetta è diventato Presidente della Regione Siciliana per sbaglio.
La grazia ricevuta gli ha dato alla testa tanto da provocargli un irrefrenabile delirio di onnipotenza.
Andiamo con ordine.
La Sicilia, da sempre, è stata di Destra.
Nessuno deve dimenticare che è stata la Regione del sessantuno a zero.
Il centro destra, ai tempi d’oro, riscuoteva dei consensi bulgari.
Crocetta non ha vinto!
E’ stato il centro destra a perdere.
In Sicilia la gente non ha mai fatto sconti a nessuno.
Gli inciuci perpetrati da Berlusconi con gli ultimi tre presidenti del Consiglio non sono passati inosservati.
La delusione degli elettori è stato un prezzo che i presuntuosi hanno pagato.
Il 67% dei siciliani che alle ultime europee non è andato alle urne proviene tutto dal potenziale elettorato del Centro Destra.
Crocetta, quindi, si è ritrovato Presidente della Regione per caso ed a causa dell’idiozia di chi da queste parti gestiva Forza Italia.
La diaspora tra Alfano e Miccichè, con la convinzione di quest’ultimo di poter vincere le elezioni, ha regalato la Regione alle sinistre.
Venne sacrificato sull’altare dell’imbecillità l’unico Uomo di grande carisma che riesce ad esprimere la destra in Sicilia: Nello Musumeci.
Il sessantuno a zero non fu merito di merito di Miccichè e le successive affermazioni del PDL non furono affatto di Alfano.
Berlusconi non lo ha mai capito!!!
Ai siciliani di Destra piace l’Uomo forte, il Presidente, il Capo.
Gradiscono quelli che badano più ai fatti che alle parole.
Non andranno a votare sino a quando qualcuno non gli riuscirà a far intravedere il cambiamento.
Sono assolutamente convinto, a differenza del miope Crocetta, che una parte di quel 67% di siciliani che si sono astenuti alle ultime europee, siano pronti a votare Salvini.
Se poi il Segretario della Lega riuscisse a chiudere un accordo con gente del calibro di Musumeci o Buttafuoco vedrete la presunzione dell’illuso Crocetta attaccata ad un metaforico “muro del pianto”.
La vestale Crocetta, dopo aver contemplato l’oracolo, ha sentenziato: “Salvini non sfonderà in Sicilia”.
Intanto Salvini un siciliano lo ha convinto e sono io.
Sono assolutamente d’accordo con questa sua affermazione: "Io non sfonderò in Sicilia come dici tu ma fammi solo la cortesia di tenere aperti gli ospedali, in modo che le bambine non muoiano in ambulanza cercandone uno aperto".
Io spero che il Centro Destra in Sicilia riesca ad unirsi attorno al progetto di Salvini.
A quel punto Crocetta potrebbe andare a fare in omissis cosa, tra l’altro, che mi dicono gli sia gradita!!
Alfio Bosco - Portavoce Nazionale di RivaDestra
Iscrivetevi alla nostra pagina cliccando QUI e dopo su "mi piace".
www.studiostampa.com
Andiamo con ordine.
La Sicilia, da sempre, è stata di Destra.
Nessuno deve dimenticare che è stata la Regione del sessantuno a zero.
Il centro destra, ai tempi d’oro, riscuoteva dei consensi bulgari.
Crocetta non ha vinto!
E’ stato il centro destra a perdere.
In Sicilia la gente non ha mai fatto sconti a nessuno.
Gli inciuci perpetrati da Berlusconi con gli ultimi tre presidenti del Consiglio non sono passati inosservati.
La delusione degli elettori è stato un prezzo che i presuntuosi hanno pagato.
Il 67% dei siciliani che alle ultime europee non è andato alle urne proviene tutto dal potenziale elettorato del Centro Destra.
Crocetta, quindi, si è ritrovato Presidente della Regione per caso ed a causa dell’idiozia di chi da queste parti gestiva Forza Italia.
La diaspora tra Alfano e Miccichè, con la convinzione di quest’ultimo di poter vincere le elezioni, ha regalato la Regione alle sinistre.
Venne sacrificato sull’altare dell’imbecillità l’unico Uomo di grande carisma che riesce ad esprimere la destra in Sicilia: Nello Musumeci.
Il sessantuno a zero non fu merito di merito di Miccichè e le successive affermazioni del PDL non furono affatto di Alfano.
Berlusconi non lo ha mai capito!!!
Ai siciliani di Destra piace l’Uomo forte, il Presidente, il Capo.
Gradiscono quelli che badano più ai fatti che alle parole.
Non andranno a votare sino a quando qualcuno non gli riuscirà a far intravedere il cambiamento.
Sono assolutamente convinto, a differenza del miope Crocetta, che una parte di quel 67% di siciliani che si sono astenuti alle ultime europee, siano pronti a votare Salvini.
Se poi il Segretario della Lega riuscisse a chiudere un accordo con gente del calibro di Musumeci o Buttafuoco vedrete la presunzione dell’illuso Crocetta attaccata ad un metaforico “muro del pianto”.
La vestale Crocetta, dopo aver contemplato l’oracolo, ha sentenziato: “Salvini non sfonderà in Sicilia”.
Intanto Salvini un siciliano lo ha convinto e sono io.
Sono assolutamente d’accordo con questa sua affermazione: "Io non sfonderò in Sicilia come dici tu ma fammi solo la cortesia di tenere aperti gli ospedali, in modo che le bambine non muoiano in ambulanza cercandone uno aperto".
Io spero che il Centro Destra in Sicilia riesca ad unirsi attorno al progetto di Salvini.
A quel punto Crocetta potrebbe andare a fare in omissis cosa, tra l’altro, che mi dicono gli sia gradita!!
Alfio Bosco - Portavoce Nazionale di RivaDestra
Iscrivetevi alla nostra pagina cliccando QUI e dopo su "mi piace".
www.studiostampa.com
"Su Il Foglio, Pietrangelo Buttafuoco a 360 gradi sul progetto di Matteo Salvini".
DOPPIO LANCIO ANSA...ROMA 28/2: CIRCOLI RIVA DESTRA (ex An) IN PIAZZA CON SALVINI.
E' una speranza per chi ha avuto casa bombardata da Fini (ANSA)-
ROMA, 25 FEB - "Sabato in Piazza del Popolo ci saremo anche noi: guardiamo alla nascita di un unico fronte nazionale e sociale per salvare la nostra Patria dal renzismo e da un'Europa che non è quella che per decenni abbiamo sognato".
Lo dichiara in una nota Alfio Bosco, portavoce nazionale del movimento Riva Destra, i primissimi circoli di An nati dalla svolta impressa da Gianfranco Fini all'allora MSI.
"Riva Destra - continua la nota - sarà presente con delegazioni da varie regioni (Sicilia, Puglia, Calabria, Umbria, Marche ed Emilia Romagna), oltre che con il comitato romano, con il suo segretario nazionale Fabio Sabbatani Schiuma e il presidente onorario Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio".
"Riva Destra - conclude la nota - sta guardando sempre più da vicino la parabola ascendente di Matteo Salvini, come una speranza per chi ha avuto la propria casa bombardata dai fallimenti di Fini e della sua classe dirigente di vecchi colonnelli. Una speranza per chi da tempo lavora con enormi difficoltà per ricostruirla, nuova, pulita e proprio senza mobili vecchi e tarlati". Sabato mattina Riva Destra parteciperà anche al convegno "Mille Patrie per l'Italia" che avrà tra i relatori Matteo Salvini.
(ANSA). PH 25-FEB-15 11:12 NNNN
www.studiostampa.com
ROMA, 25 FEB - "Sabato in Piazza del Popolo ci saremo anche noi: guardiamo alla nascita di un unico fronte nazionale e sociale per salvare la nostra Patria dal renzismo e da un'Europa che non è quella che per decenni abbiamo sognato".
Lo dichiara in una nota Alfio Bosco, portavoce nazionale del movimento Riva Destra, i primissimi circoli di An nati dalla svolta impressa da Gianfranco Fini all'allora MSI.
"Riva Destra - continua la nota - sarà presente con delegazioni da varie regioni (Sicilia, Puglia, Calabria, Umbria, Marche ed Emilia Romagna), oltre che con il comitato romano, con il suo segretario nazionale Fabio Sabbatani Schiuma e il presidente onorario Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio".
"Riva Destra - conclude la nota - sta guardando sempre più da vicino la parabola ascendente di Matteo Salvini, come una speranza per chi ha avuto la propria casa bombardata dai fallimenti di Fini e della sua classe dirigente di vecchi colonnelli. Una speranza per chi da tempo lavora con enormi difficoltà per ricostruirla, nuova, pulita e proprio senza mobili vecchi e tarlati". Sabato mattina Riva Destra parteciperà anche al convegno "Mille Patrie per l'Italia" che avrà tra i relatori Matteo Salvini.
(ANSA). PH 25-FEB-15 11:12 NNNN
www.studiostampa.com
Etichette:
Manifestazione,
Movimenti,
Salvini,
Schiuma
SALVINI: RIVA DESTRA IN PIAZZA SABATO PER UN UNICO FRONTE NAZIONALE E SOCIALE.
"La mattina anche al convegno 'Mille Patrie per l'Italia', con Salvini".
ROMA, 25 feb - "Sabato in Piazza del Popolo ci saremo anche noi: guardiamo alla nascita di un unico fronte nazionale e sociale per salvare la nostra Patria dal renzismo e da un'Europa che non è quella che per decenni abbiamo sognato". Lo dichiara in una nota il portavoce nazionale del Movimento Riva Destra, Alfio Bosco.
"Riva Destra - continua la nota - sarà presente con delegazioni da varie regioni (Sicilia, Puglia, Calabria, Umbria, Marche ed Emilia Romagna), oltre che con il Comitato Romano, con il suo Segretario Nazionale Fabio Sabbatani Schiuma e il Presidente onorario Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio.
La mattina - prosegue la nota - sempre di sabato, parteciperemo al convegno Mille Patrie per l'Italia, organizzato dal Il Talebano, che avrà come relatori il segretario federale delle Lega Matteo Salvini, il capogruppo della Lega al Parlamento europeo Lorenzo Fontana, il capogruppo della Lega alla Camera dei deputati Raffaele Volpi, Vincenzo Sofo, presidente del circolo culturale Il Talebano, il giornalista Pietrangelo Buttafuoco, il sociologo leghista Fabrizio Fratus e i rappresentanti di diversi movimenti italiani interessati dal progetto patriottico europeo che in quella sede verrà inaugurato.
Riva Destra - conclude la nota - sta guardando sempre più da vicino la parabola ascendente di Matteo Salvini, come una speranza per chi ha avuto la propria casa bombardata dai fallimenti di Fini e della sua classe dirigente di vecchi colonnelli. Una speranza per chi da tempo lavora con enormi difficoltà per ricostruirla, nuova, pulita e proprio senza mobili vecchi e tarlati".
www.studiostampa.com
ROMA, 25 feb - "Sabato in Piazza del Popolo ci saremo anche noi: guardiamo alla nascita di un unico fronte nazionale e sociale per salvare la nostra Patria dal renzismo e da un'Europa che non è quella che per decenni abbiamo sognato". Lo dichiara in una nota il portavoce nazionale del Movimento Riva Destra, Alfio Bosco.
"Riva Destra - continua la nota - sarà presente con delegazioni da varie regioni (Sicilia, Puglia, Calabria, Umbria, Marche ed Emilia Romagna), oltre che con il Comitato Romano, con il suo Segretario Nazionale Fabio Sabbatani Schiuma e il Presidente onorario Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio.
La mattina - prosegue la nota - sempre di sabato, parteciperemo al convegno Mille Patrie per l'Italia, organizzato dal Il Talebano, che avrà come relatori il segretario federale delle Lega Matteo Salvini, il capogruppo della Lega al Parlamento europeo Lorenzo Fontana, il capogruppo della Lega alla Camera dei deputati Raffaele Volpi, Vincenzo Sofo, presidente del circolo culturale Il Talebano, il giornalista Pietrangelo Buttafuoco, il sociologo leghista Fabrizio Fratus e i rappresentanti di diversi movimenti italiani interessati dal progetto patriottico europeo che in quella sede verrà inaugurato.
Riva Destra - conclude la nota - sta guardando sempre più da vicino la parabola ascendente di Matteo Salvini, come una speranza per chi ha avuto la propria casa bombardata dai fallimenti di Fini e della sua classe dirigente di vecchi colonnelli. Una speranza per chi da tempo lavora con enormi difficoltà per ricostruirla, nuova, pulita e proprio senza mobili vecchi e tarlati".
www.studiostampa.com
Etichette:
Manifestazione,
Movimenti,
Riva Destra,
Salvini,
Schiuma
PIAZZA DI SPAGNA: HOOLIGANS E ROSSO TREVI, DUE PESI E DUE MISURE.
![]() |
Fabio Sabbatani Schiuma |
Egregio Direttore, nel complimentarmi per la condivisibilissima, determinata e argomentata vibrata protesta del Suo giornale in occasione della vergognosa devastazione di piazza di Spagna da parte degli hooligans olandesi, mi permetta ora una riflessione sul passato prossimo e una piccola polemica.
Quando l'artista Graziano Cecchini, a cavallo del 2007 e del 2008, utilizzò un colorante del tutto innocuo per tingere di rosso l'acqua della Fontana di Trevi, peraltro premurandosi di non arrecare alcun danno al monumento, o effettuò il lancio di palline colorate dalla scalinata di Trinita' de' Monti, i titoli di alcuni giornali furono roboanti. Si parlò di 'offese al patrimonio architettonico della città'' e di come 'i teppisti feriscono i monumenti'. Erano in realtà azioni di avanguardia artistica neo-futurista, come molti critici riconobbero, che avevano anche il colore della denuncia sociale e non danneggiarono nulla e nessuno.
Cecchini invece si prese, se non sbaglio, una condanna esemplare di 8 mesi di galera, accompagnata da una raccolta di firme dei soliti intellettuali di stampo radical-chic e un processo mediatico infamante.
Invece a questi barbari che hanno danneggiato irrimediabilmente la fontana di Bernini e messo a ferro e fuoco Piazza di Spagna, gli hanno detto in pratica: "arrivederci e grazie", con il silenzio assordante dei benpensanti di cui sopra.
Fabio Sabbatani Schiuma,
Segretario Nazionale Riva Destra, già vicepresidente del consiglio comunale di Roma
www.studiostampa.com
martedì 24 febbraio 2015
Riva Destra: oggi 24 febbraio 2015
lunedì 23 febbraio 2015
ROMA 28 FEBBRAIO: PRESENTI LA MATTINA ALLA CONFEDERAZIONE DELLE IDENTITÀ E IL POMERIGGIO IN PIAZZA DEL POPOLO
Il movimento Riva Destra nasce sulle ceneri dell'omonimo primo circolo di Alleanza Nazionale. All'epoca le parole d'ordine erano bipolarismo, democrazia dell'alternanza e una destra che, confinata lontano dall'arco costituzionale, si proponeva come forza di governo. Il progetto, a vent'anni di distanza, è risultato fallimentare. Senza entrare troppo nello specifico, ricordo a tutti che la destra italiana è stata senz'altro distrutta dalle gravi responsabilità di Gianfranco Fini. Ma tali responsabilità vanno condivise 'in solido' con una classe dirigente di colonnelli ex An, che con lui hanno condiviso tutti i passaggi, fino a essere finiti sotto 'altro padrone', solo per mantenere poltrone e incarichi. Classe dirigente che, giunta nei posti di comando, non ha fatto 'cose di destra', né marcato la differenza, spesso con risultati elettorali disastrosi. Quello che voglio dire è che, per ricostruire la destra italiana, a mio modesto avviso, è necessario in primis non portare ancora acqua al mulino a questa ex classe dirigente, che prima si è scannata per potere, ha cannibalizzato la destra e ora tenta di ripresentarsi unita, sorridente e ammaliante, con il solo scopo di recuperare poltrone perdute, o a serio rischio. Noi di Riva Destra, anche per trasformare in fatti le chiacchiere, abbiamo deciso di affidare la nostra 'presidenza onoraria' a persone nuove, a giovani di ottime speranze, i quali stanno già dimostrando molto, come il consigliere regionale del Lazio Fabrizio Santori. Stiamo organizzando dibattiti - il prossimo a Varese il 21 marzo e poi ancora Catania, Trani, Cosenza e ove saremo in grado - con altrettanti seri amministratori, provenienti dal nostro mondo, che vanno valorizzati oltre i loro territori, ove oggi sono già sindaci (es. Guido Guido Castelli, Andrea Marchetti...) e consiglieri ( es. Galeazzo Bignami). In loro riponiamo le speranza - e la certezza - di ricostruire la destra del domani, 'da destra'. Nel frattempo, semmai, guardiamo a chi ha oggi un linguaggio vicino al nostro, e pur non provenendo dal nostro mondo, parla chiaro e mostra coraggio: Matteo Salvini, il quale, ora arricchito da pensieri e riflessioni di un mondo culturale che gli è vicino, anche ispirato da persone in gamba come Pietrangelo Buttafuoco, può costituire una strada percorribile per la costruzione di un fronte nazionale di matrice francese, ma basato sulla tradizione italiana. Parteciperemo volentieri Sabato mattina, pronti a rimboccarci le maniche.
Come sempre.
Fabio Sabbatani Schiuma, Segretario nazionale del movimento Riva Destra
www.studiostampa.com
Come sempre.
Fabio Sabbatani Schiuma, Segretario nazionale del movimento Riva Destra
www.studiostampa.com
Etichette:
Democrazia,
Manifestazione,
Movimento,
Riva Destra
COSA SIGNIFICA LIBERTÀ RELIGIOSA?
Il diritto alla libertà di coscienza non si identifica con la libertà religiosa. Nella dichiarazione conciliare libertà religiosa vuole dire di più cella libertà di aderire ad una religione. Si trattandosi di tutti gli atteggiamenti di fronte al fatto religioso. La libertà è garantita in tutte le situazioni: sia che si agisca secondo la propria coscienza o contro di essa; sia che si voglia agire religiosamente, irreligiosamente o antireligiosamente; sia che si adotti in materia religiosa un atteggiamento esattamente convinto, totalmente disgustato o caratterizzato da cattiva fede. A proposito disonesti diversi atteggiamenti, si dice che essi debbano poter esistere nella vita civile e sociale, senza che il cittadino sia, sotto questo aspetto, oggetto di costrizione.
Il campo religioso è un settore in cui dei terzi ( individuo, gruppi sociali, o autorità civili) non possono sottomettere l'uomo ad alcuna violenza, né di ordine fisico, né di ordine morale.
Il terreno religioso è un terreno riservato. Su questo piano sacrosanto dell'opinione "pro o contro", bisogna che l'uomo possa essere se stesso.
Occorre che in questa materia possa prendere una decisione, senza temere, a motivo di questa scelta, di vedere un altro addossargli ogni sorta di difficoltà. A questo livello supremo, nessuna istanza umana può forzarlo ad agire contro la propria decisione personale, la propria convinzione e le proprie preferenze, salvo il caso che egli usurpi il diritto degli altri. Nelle relazioni sociali e civili, la religione deve essere considerata come un affare personale.
Il Concilio è un del parere che la costrizione in tale materia sia un'offesa alla dignità della persona umana. Ecco perché la dichiarazione afferma che l'uomo ha diritto alla libertà religiosa nella vita sociale e civica. Essa esprime anche il voto che il potere legislativo confermi questo diritto nella Costituzione, affinché abbia così (per esempio di fronte ai tribunali) forza di legge, secondo la legislazione civile.
Ma dopo questa dichiarazione del Concilio in materia di libertà religiosa, dissente costantemente ripetere che la religione è un affare assolutamente libero.
Può dunque l'uomo decidere a piacere di vivere religiosamente o senza religione? Si può affermare che vi sia libera scelta tra le diverse religioni? Che non ci sia da seguire se non le proprie inclinazioni o preferenze?
Simile concezione della libertà religiosa si rivela immediatamente inammissibile per chiunque si renda conto del ruolo che la coscienza deve rappresentare nella vita dell'uomo. Non si può invocare la propria libertà di coscienza in favore di un simile arbitrio nelle proprie relazioni con Dio. Ogni uomo deve, con tutta l'obiettività e con tutta l'attenzione voluta, esaminare ciò che la sua coscienza gli rivela e gli prescrive. "Perciò, dice il Concilio, ognuno ha il dovere e quindi il diritto di cercare la verità in materia religiosa, utilizzando mezzi idonei per formarsi giudizi di coscienza retti e veri secondo prudenza" ( Dichiarazione sulla libertà religiosa 3 ). L' uomo deve cercare obbiettivamente ciò che Dimesso vuole, se Dio impone una forma determinata di religione. E poi deve praticare coscienziosamente ciò che, dopo matura riflessione, gli sembra l'atteggiamento religioso che s'impone.
La libertà religiosa concerne dunque un caso molto speciale. Nessuno può decidere a proprio arbitrio del proprio atteggiamento nei riguardi di Dio. Se non compie il proprio dovere, non perde per questo il diritto (negativo) di non vedersi, in questo campo, brutalmente importunato dagli altri. Per comprendere questa particolare disposizione, si pensi all'indipendenza acquisita nella ricerca scientifica o nel campo artistico. Dei terzi o delle amministrazioni pubbliche sono forse competenti per decidere in qual modo occorra realizzare invenzioni o fare opere d'arte? Sono sfere che possiedono leggi proprie. Lo stesso è, ad un livello superiore, della religione.
È essenziale alla religione che la si possa praticare liberamente e senza costrizione. Che uno voglia, dopo ciò, solo o con altri, a titolo privato o in pubblico, agire in materia religiosa secondo le proprie preferenze, i suoi simili non possono impedirgli di fare come vuole. È evidente che nell'uso di questo diritto occorre tener conto degli altrui diritti, della pubblica moralità, della coscienza pacifica dei cittadini, in breve dell'ordine pubblico.
Il Concilio descrive la cosa come segue: "Nell'esercizio di tutte le libertà si deve osservare il principio morale della responsabilità personale e sociale: nell'esercitare i propri diritti i singoli esseri umani e i gruppi sociali, in virtù della legge morale, sono tenuti ad avere riguardo tanto ai diritti altrui, quanto impropri doveri verso gli altri e verso il bene comune. Con tutti si è tenuti ad agire secondo giustizia ed umanità.
"Inoltre poiché la società civile ha il diritto alla protezione contro i disordini che si possono verificare sotto il pretesto della legge libertà religiosa, spetta soprattutto alla potestà civile prestare una tale protezione; ciò però deve compiersi non in modo arbitrario o favorendo iniquamente un determinato partito, ma secondo norme giuridiche, conforme all'ordine morale obbiettivo: norme giuridiche postulate dall'efficace difesa dei diritti e dalla loro pacifica composizione a vantaggio di tutti i cittadini, e da una sufficiente tutela di quella onesta pace pubblica che é un'ordinata convivenza nella vera giustizia , e dalla debita custodia della pubblica moralità.
Questi sono elementi che costituiscono la parte fondamentale del bene comune e sono compresi sotto il nome di ordine pubblico.
Del resto, nella società va rispettata la norma, secondo la quale agli esseri umani va riconosciuta la libertà più ampia possibile, e la loro libertà non deve essere limitata, se non quando è in quanto è necessario" (Dichiarazione sulla libertà religiosa,7).
Sac. Walter Trovato, Presidente Istituto San Benedetto per l'Europa
www.studiostampa.com
Il campo religioso è un settore in cui dei terzi ( individuo, gruppi sociali, o autorità civili) non possono sottomettere l'uomo ad alcuna violenza, né di ordine fisico, né di ordine morale.
Il terreno religioso è un terreno riservato. Su questo piano sacrosanto dell'opinione "pro o contro", bisogna che l'uomo possa essere se stesso.
Occorre che in questa materia possa prendere una decisione, senza temere, a motivo di questa scelta, di vedere un altro addossargli ogni sorta di difficoltà. A questo livello supremo, nessuna istanza umana può forzarlo ad agire contro la propria decisione personale, la propria convinzione e le proprie preferenze, salvo il caso che egli usurpi il diritto degli altri. Nelle relazioni sociali e civili, la religione deve essere considerata come un affare personale.
Il Concilio è un del parere che la costrizione in tale materia sia un'offesa alla dignità della persona umana. Ecco perché la dichiarazione afferma che l'uomo ha diritto alla libertà religiosa nella vita sociale e civica. Essa esprime anche il voto che il potere legislativo confermi questo diritto nella Costituzione, affinché abbia così (per esempio di fronte ai tribunali) forza di legge, secondo la legislazione civile.
Ma dopo questa dichiarazione del Concilio in materia di libertà religiosa, dissente costantemente ripetere che la religione è un affare assolutamente libero.
Può dunque l'uomo decidere a piacere di vivere religiosamente o senza religione? Si può affermare che vi sia libera scelta tra le diverse religioni? Che non ci sia da seguire se non le proprie inclinazioni o preferenze?
Simile concezione della libertà religiosa si rivela immediatamente inammissibile per chiunque si renda conto del ruolo che la coscienza deve rappresentare nella vita dell'uomo. Non si può invocare la propria libertà di coscienza in favore di un simile arbitrio nelle proprie relazioni con Dio. Ogni uomo deve, con tutta l'obiettività e con tutta l'attenzione voluta, esaminare ciò che la sua coscienza gli rivela e gli prescrive. "Perciò, dice il Concilio, ognuno ha il dovere e quindi il diritto di cercare la verità in materia religiosa, utilizzando mezzi idonei per formarsi giudizi di coscienza retti e veri secondo prudenza" ( Dichiarazione sulla libertà religiosa 3 ). L' uomo deve cercare obbiettivamente ciò che Dimesso vuole, se Dio impone una forma determinata di religione. E poi deve praticare coscienziosamente ciò che, dopo matura riflessione, gli sembra l'atteggiamento religioso che s'impone.
La libertà religiosa concerne dunque un caso molto speciale. Nessuno può decidere a proprio arbitrio del proprio atteggiamento nei riguardi di Dio. Se non compie il proprio dovere, non perde per questo il diritto (negativo) di non vedersi, in questo campo, brutalmente importunato dagli altri. Per comprendere questa particolare disposizione, si pensi all'indipendenza acquisita nella ricerca scientifica o nel campo artistico. Dei terzi o delle amministrazioni pubbliche sono forse competenti per decidere in qual modo occorra realizzare invenzioni o fare opere d'arte? Sono sfere che possiedono leggi proprie. Lo stesso è, ad un livello superiore, della religione.
È essenziale alla religione che la si possa praticare liberamente e senza costrizione. Che uno voglia, dopo ciò, solo o con altri, a titolo privato o in pubblico, agire in materia religiosa secondo le proprie preferenze, i suoi simili non possono impedirgli di fare come vuole. È evidente che nell'uso di questo diritto occorre tener conto degli altrui diritti, della pubblica moralità, della coscienza pacifica dei cittadini, in breve dell'ordine pubblico.
Il Concilio descrive la cosa come segue: "Nell'esercizio di tutte le libertà si deve osservare il principio morale della responsabilità personale e sociale: nell'esercitare i propri diritti i singoli esseri umani e i gruppi sociali, in virtù della legge morale, sono tenuti ad avere riguardo tanto ai diritti altrui, quanto impropri doveri verso gli altri e verso il bene comune. Con tutti si è tenuti ad agire secondo giustizia ed umanità.
"Inoltre poiché la società civile ha il diritto alla protezione contro i disordini che si possono verificare sotto il pretesto della legge libertà religiosa, spetta soprattutto alla potestà civile prestare una tale protezione; ciò però deve compiersi non in modo arbitrario o favorendo iniquamente un determinato partito, ma secondo norme giuridiche, conforme all'ordine morale obbiettivo: norme giuridiche postulate dall'efficace difesa dei diritti e dalla loro pacifica composizione a vantaggio di tutti i cittadini, e da una sufficiente tutela di quella onesta pace pubblica che é un'ordinata convivenza nella vera giustizia , e dalla debita custodia della pubblica moralità.
Questi sono elementi che costituiscono la parte fondamentale del bene comune e sono compresi sotto il nome di ordine pubblico.
Del resto, nella società va rispettata la norma, secondo la quale agli esseri umani va riconosciuta la libertà più ampia possibile, e la loro libertà non deve essere limitata, se non quando è in quanto è necessario" (Dichiarazione sulla libertà religiosa,7).
Sac. Walter Trovato, Presidente Istituto San Benedetto per l'Europa
www.studiostampa.com
Etichette:
don Walter,
Intervento,
Politica,
Religioni
Cossiga ci ricorda chi è Mario Draghi !
domenica 22 febbraio 2015
Sindacati di Polizia Chiarissimi !
Iscriviti a:
Post (Atom)