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giovedì 11 giugno 2020

TURISTI PER CASO… IMPRESE PER TERRA !

di Luca Bonanni
TURISTI PER CASO… IMPRESE PER TERRA !
Una potenza di fuoco, per dirla alla maniera spavalda del nostro Winston Churchill, sta per abbattersi sulle imprese ricettive italiane. E non parliamo certo del caldo bruciante di agosto.
Il turismo in Italia vale il 13% del PIL, vanta 4,2 milioni di occupati e ha nel periodo estivo il boom delle richieste. Il lockdown di marzo e aprile ha infierito soprattutto sulle citta d’arte, solitamente prese d’assalto per le vacanze di Pasqua.
Ora che ha preso il via la fase 2, gli aiuti del Governo si dovrebbero concentrare sulle aree di mare e di montagna, ma finora la montagna ha partorito un topolino, anzi, siamo in alto mare…
Di questi e altri argomenti di stretta attualità politica si parlerà i primi di luglio alla IV FESTA NAZIONALE DI RIVA DESTRA: ‘Presidio di libertà’, movimento federato a Fratelli d’Italia, in Piazza Montecitorio con diretta su Radio Radicale.
Con il Decreto Legge 19 maggio 2020 n.34 (molto incautamente detto ‘ Decreto Rilancio ‘), il Governo si decide finalmente, dopo tre mesi di diffusione del virus, a definire le prime agevolazioni per il settore, che, a una lettura benevola, lasciano molti, molti dubbi. Dei 55 milioni di euro a disposizione, sono destinati al turismo appena 3 milioni di euro.
Gli ‘incentivi’ vanno in due direzioni.
Il primo, che più in generale coinvolge tutte le imprese italiane, consiste in un contributo a fondo perduto alle aziende con fatturato di aprile 2020 inferiore ai 2/3 di quello di aprile 2019.
Il contributo è calcolato applicando una percentuale sulla differenza tra il fatturato di aprile 2020 e fatturato di aprile 2019.
E’ riconosciuto un sostegno minimo non inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e a 2.000 per i soggetti diversi dalle persone fisiche. Il già lieve impatto economico incontra un ulteriore limite, perché per la materiale erogazione della somma occorre presentare un’istanza entro 60 giorni dalla data di avvio della procedura telematica prevista da apposito provvedimento, che sarà emanato chissà quando.
Insomma, quando le società chiuderanno gli ombrelloni e l’autunno incombente, forse vedranno qualche spiccio…
Il secondo, mirato per il settore turistico, ha un nome accattivante, ‘Tax Credit Vacanze‘.
Spetterà ai nuclei familiari con ISEE (strumento usato per valutare la situazione economica di una famiglia) fino a 40 mila euro, e fino a un importo di 500 euro, per il pagamento dei servizi offerti dalle imprese ricettive, bed and breakfast e agriturismo.
Per i nuclei familiari di due persone l’importo scende a 300 euro, per quelli composti da una sola famiglia precipita a 150 euro.
Può essere usato da un solo componente e nei riguardi di una sola impresa alberghiera, ed è fruibile nella misura dell’80% sotto forma di sconto e il restante 20% come detrazione fiscale.
Insomma , l’80% lo anticipa l’albergatore.. e si tratta in sostanza di una misura assistenziale, volta a coloro che hanno redditi familiari inferiori a 40mila euro, e non già ad un aiuto all’industria.
Solo in un secondo momento lo sconto sarà rimborsato all’albergatore. Ma non si tratta di un vero rimborso: egli potrà solo detrarlo in compensazione con altri tributi.
Tanto per cambiare, le modalità applicative di questo modesto e contorto credito saranno disciplinate dal solito, agognato, successivo provvedimento dell’Agenzia Entrate. 
Dei 98 provvedimenti attuativi individuati dal ‘ Decreto Rilancio ‘, ben 14 sono infatti collegati al comparto Turismo e Cultura.
Inoltre, l’emergenza Coronavirus ha ribaltato la struttura dell’imposta di soggiorno.
Fino a ieri il rapporto tributario intercorreva tra il Comune (come soggetto attivo) e colui che alloggia nella struttura (soggetto passivo), mentre il gestore, l’albergatore, assumeva solo la veste di agente contabile, ossia di soggetto tenuto a trasferire le somme incassate all'ente impositore.
Le nuove norme ribaltano il quadro e dispongono ‘che il gestore è direttamente responsabile del pagamento, con diritto di rivalsa sui soggetti passivi‘.
Infine, ci saranno differenze tra albergatori proprietari delle mura e coloro che invece le hanno in affitto. Se gestore dell’hotel è proprietario la cancellazione della prima rata semestrale dell’IMU è certamente un aiuto. Per chi invece non ha le mura, sono guai. È vero che tutti potranno avere una detrazione del 60 per cento sui canoni per i tre mesi di lockdown, ma far quadrare i conti sarà difficilissimo.
E poi il beneficio IMU si applica nel rispetto dei limiti economici previsti da una fantomatica Comunicazione della Commissione Europea del 19.03.2020 C (2020) 1863 final "Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell'economia nell'attuale emergenza del COVID-19", e successive modifiche…
Merita un Bonus il primo e probabilmente unico contribuente che la leggerà interamente.
Dall'introduzione della fatturazione elettronica al Codice della Crisi d’Impresa, con cui si è abolita di fatto la responsabilità limitata degli imprenditori, alla preclusione per gli stessi all'utilizzo dei crediti fiscali sopra i 5.000 euro anche se spettanti, si assiste oramai a un proliferare di norme studiate per affossare le libertà individuali delle aziende, al fine di farle desistere e affermare un’economia statale pianificata, cara ai partiti di maggioranza dell’attuale Governo.
Come non riferire anche del D. Lgs. n. 231 dell’8.6.2001, che disciplina la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche e introduce nel nostro ordinamento uno specifico e esteso sistema sanzionatorio nei confronti degli enti, conseguente alla responsabilità penali delle persone fisiche.
Se poi un’impresa, nonostante la scarsa considerazione ricevuta dalla politica, volesse audacemente riavviare l’attività, creata e consolidata con tante fatiche, ebbene si dovrà scontrare con nuovi ostacoli, conseguenti all'emergenza Coronavirus.
E nuovi rischi.
Non basta la multa da 400 a 3.000 euro e il rischio di chiusura attività da 5 a 30 giorni… se un lavoratore si ammala di Covid-19 il datore di lavoro può essere chiamato a rispondere anche per omicidio, con la reclusione da 2 a 7 anni. E non solo il datore negligente, ma anche quello virtuoso, che abbia puntualmente posto in essere tutte le misure dettate nei protocolli di sicurezza del 14 marzo e del 24 aprile 2020.
Ad attenuare la portata distruttiva della norma, è intervenuta una Circolare dell’INAIL del 20 maggio, che precisa come il riconoscimento dell'origine professionale del contagio si fondi su un giudizio di ragionevole probabilità ma è totalmente avulso da ogni valutazione in ordine alla imputabilità di eventuali comportamenti omissivi in capo al datore di lavoro che possano essere stati causa del contagio.
E’ noto, tuttavia, che il profilo interpretativo di una Circolare possa essere ragionevolmente azzerato da un Giudice, che farà prevalere la norma primaria, con buona pace dell’imprenditore.
L’investimento complessivo nel Decreto appare quindi assai poco incisivo, a meno di emendamenti e correzioni migliorative in sede di conversione.
Dimenticavo... è istituito anche un Fondo per il Turismo con una dotazione di 50 milioni di Euro. Inferiore a quello per il Bonus bici e monopattino, 120 milioni di Euro.
Non dimentichiamo, inoltre, le affermazioni del Presidente dell’INPS Tridico.
Gli imprenditori sono pigri e opportunisti, quando proprio loro hanno anticipato ai propri dipendenti la cassa integrazione, nonostante le difficoltà di accesso al credito. Proprio loro stanno riaprendo operosi ristoranti e stabilimenti balneari, persi nella giungla delle nuove oppressive regole.
E così, con questi chiari di luna, uno stuolo di investitori cinesi già gongola festante alla porta delle nostre imprese turistiche, pronto a saccheggiare il martoriato settore.
Appuntamento quindi i primi di luglio alla 
FESTA NAZIONALE DI RIVA DESTRA.
Per parlare di turisti per caso, imprese per terra, e cinesi alla cassa.

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