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lunedì 1 dicembre 2014

«Rifacciamo la Destra partendo dai Sindaci»

La «rivolta» degli amministratori locali vincenti.
Il Direttore de "IL TEMPO" modera il ricco e sentito dibattito.
La location è stata assolutamente istituzionale, la sala consiliare del Palazzo Comunale di Todi, splendida negli affreschi del Trecento. A campeggiare, oltre alle bandiere di Riva Destra, movimento nato nel 1994 come primo circolo di Alleanza Nazionale e oggi guidato da Fabio Sabbatani Schiuma, lo striscione analogo a quello esposto da mesi nella facciata del palazzo che ospita la sede de «Il Tempo»: «Riportiamo a casa i marò». E’ andata in scena la tavola rotonda «La destra riparte», moderata dal direttore de «Il Tempo» Gian Marco Chiocci. In passerella, in una sala gremitissima, gli amministratori locali «vincenti», sindaci e consiglieri regionali che più si sono contraddistinti; da Fabrizio Santori del Lazio al combattivo Galeazzo Bignami, recordman delle preferenze nell’Emilia Romagna diventato terreno di conquista della Lega. E poi i sindaci di Norcia, Nicola Alemanno e quello di Chianciano Terme, Andrea Marchetti, eletto con una lista civica di centrodestra, con un nome non a caso, «Punto e a capo». «Sono loro - ha detto Fabio Schiuma che con Antonino Ruggiano, sindaco di Todi ha fatto gli onori di casa - le nuove energie nelle quali riporre la speranza di una nuova classe dirigente e di una ricostruzione "da destra" della destra». Schiuma ha presentato la tavola rotonda, insieme al portavoce di Riva Destra, Alfio Bosco, e dello stesso Ruggiano, applauditissimo anche dai concittadini presenti nel suo richiamo alla buona amministrazione della destra vera. Il risultato è stato un dibattito vero con appelli alla ricostruzione e all'orgoglio di battaglie che di destra sono sempre state, ma che oggi sembrano appannaggio di altri. Marchetti e Nicola Alemanno, da sindaci, non hanno potuto che richiamare al «fare cose di destra», all'affrontare i reali problemi della gente e a riscoprire una politica a diretto contatto con cittadini. Santori ha parlato di battaglie di trasparenza, di interessi nazionali, di rom da allontanare, di meritocrazia, mentre Bignami ha infiammato la platea con il tema immigrazione, punzecchiando Salvini sull'episodio delle ultime aggressioni: «Io lì ci vado tutti i giorni, ci prendo voti perché sto dalla parte degli italiani da sempre e non ci vado certo con l'auto blu». Insomma, spunti di riflessione, dichiarazioni di intenti, convergenza di vedute su tanti temi e un obiettivo: « Mentre altri hanno distrutto la destra, c'è chi lavora con i fatti per ricostruirla». Il tutto con la benedizione di Don Walter Trovato, cappellano della polizia che ha sottolineato «i lati etici a cui rimanere fortemente agganciati in una fase di ricostruzione politica».
Gianni Di Capua - IL TEMPO 

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