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sabato 20 giugno 2020

TERMINATO IL DIRETTIVO REGIONALE: RIVA DESTRA IN CALABRIA CRESCE IN QUALITA' E QUANTITA'. I COMPLIMENTI DELLA DIREZIONE NAZIONALE AL LAVORO DI FRANCESCO STINA'

Una realta' di tutto rispetto oramai, quella di Riva Destra in Calabria, capitanata dal coordinatore regionale Francesco Stina', che si e' riunita oggi presso l'Hotel Aer di Lametia Terme. 
"Due ore di dibattito politico -ha dichiarato lo stesso, soddisfattissimo alla fine dei lavori- che mi rende orgoglioso del lavoro svolto. Riva Destra Calabria e' stata tra i coofirmatari (insieme a Roma e alla Puglia n.d.r.) della mozione che nell'ottobre 2018, in occasione dell'intervento di Giorgia Meloni alla nostra Direzione Nazionale, propose di avallare subito il patto federativo proposto dalla leader di Fratelli d'Italia. Oggi siamo fieri di avere messo in campo una squadra che anche alle ultime elezioni regionali non ha fatto mancare il supporto al commissario regionale di FdI, Wanda Ferro, e all'elezione dell'attuale capogruppo regionale Filippo Pietropaolo".
"A Francesco Stina' e a tutti i militanti, prima che dirigenti di Riva Destra Calabria, giungano i complimenti di tutta la Direzione Nazionale di Riva Destra, oltre che quelli miei personali all'amico Francesco -ha voluto testimoniare il fondatore e segretario nazionale Fabio Sabbatani Schiuma, insieme al portavoce nazionale Alfio Boschi e al vicesegretario Angelo Bertoglio. Sono lontani oramai i tempi nei quali, proprio li' iniziammo a percepire un certo sprezzo di qualche nordico senatore leghista in odor di colonizzazione elettorale, a fronte della nostra presenza, fieramente e orgogliosamente di destra. Con Giorgia Meloni abbiamo ritrovato la strada giusta, quella di una casa che anche noi stiamo contribuendo a rafforzare e ampliare. Basta scorrere l'organigramma pian piano costruito per rendersene conto: dal consigliere comunale Francesco D'Agostino che ha riportato la bandiera di FdI nelle Serre Vibonesi, al lavoro certosino di Gianni Iaconis a Crotone in termini di visibilita' e qualita', compreso il grande contributo del suo vice Edoardo Piscitelli nella Segreteria Organizzativa Nazionale, ove la vice responsabile e' un'altra calabrese (oramai romana d'adozione) Giuseppina Vallecca. E ancora le presenze spumeggianti di Mirella Spadafora a Cosenza, le belle prospettive elettorali che ci offre Giuseppe Grande nel catanzarese. I ritorni gratificanti di storiche colonne di Riva Destra Calabria, come Sandro Mauro e Giuseppe Marrapodi. La nostra recente battaglia a Vibo Valentia per la strada a Giorgio Almirante, e' stata poi preceduta dalle nomine di Rosaria Barbuto, Alessandro Ferrara e Francesco Agostino. La qualita' e l'esperienza nei dipartimenti costituiti da Giuseppe Arfuso, Giuseppe Pellegrino, Alessandro Ferrara e Pantaleone Leo Aiello, fanno poi da bellissima cornice a una militante storica di Riva Destra, seppur giovanissima, come Francesca Saladino. Grazie". 
Anche il coordinatore del Litorale Nord della provincia di Roma, Francesco Prato, ha voluto far pervenire il suo "virtuale abbraccio a coloro che in quella che e' la sua terra natia, sventolano fieri la bandiera di Riva Destra"


CALABRIA  

COORDINAMENTO REGIONALE - Francesco Stinà  

Dipartimento Economia - Regionale - Giuseppe Arfuso

Dipartimento Infrastrutture e Trasporti - Pantaleone (Leo) Aiello

Dipartimento Ambiente e Territorio - Giuseppe Pellegrino

Comunicazione e Sanità - Regionale - Sandro Mauro 

Organizzazione ed Eventi - Regionale - Gianni Marrapodi

Coordinatore Riva Destra Giovani - Francesca Saladino  

Cosenza - Coordinatore Provinciale - Avv. Mirella Spadafora 

Catanzaro - Coordinatore Provinciale - Avv. Giuseppe Grande

Coordinamento - Vibo Valentia - Consigliere Comunale Francesco D'Agostino

Vice-Coordinatrice provinciale di Vibo Valentia - Rosaria Barbuto

Coordinamento Giovani - Vibo Valentia - Francesco Agostino

Coordinamento Comunale - Vibo Valentia - Alessandro Ferrara

Coordinamento - Crotone - Gianni Iaconis

Vice-Coordinatore Provinciale - Crotone - Edoardo Piscitelli


DIRETTIVO REGIONALE
"RIVA DESTRA CALABRIA"
HOTEL AER LAMEZIA TERME

giovedì 18 giugno 2020

ARFUSO (DIPARTIMENTO ECONOMIA RIVA DESTRA CALABRIA): SERVONO POLITICHE FISCALI ESPANSIVE

Nelle ultime settimane in Italia e in Europa si è affacciata con prepotenza la questione economica legata alla pandemia in corso
E’ sempre più evidente che la pandemia e le misure di contenimento del contagio adottate  provocheranno una profonda recessione in conseguenza del blocco di una parte importante dell’attività produttiva e la scomparsa dei redditi generati da quelle attività. Si avrà una riduzione del PIL maggiore di quella causata dalla crisi finanziaria globale del 2008, e che esse non sarà transitoria.
La caduta significativa del PIL e degli aumenti di spesa pubblica e riduzione delle tasse per fronteggiare l’emergenza farà lievitare il rapporto tra deficit e PIL e tra debito pubblico e PIL.


Si deve notare tuttavia un elemento di estrema importanza fino ad oggi spesso sottovalutato o addirittura ignorato : il denominatore (il PIL) non è indipendente dalla politica di bilancio pubblico, cioè dalle variazioni della spesa pubblica o delle tasse. In altri termini, più spesa pubblica implica minore caduta del PIL. Inoltre, gli effetti delle variazioni di spesa pubblica sul PIL in fasi di recessione o stagnazione economica sono particolarmente forti. Questo fa sì che in una economia già in difficoltà, le politiche di austerità (riduzione della spesa) fanno aumentare il rapporto debito-Pil. In Italia, per esempio, quel rapporto è aumentato di oltre 10 punti percentuali tra il 2011 e il 2013, cioè proprio nel pieno della attuazione delle politiche di austerità . Ciò significa, in primo luogo, che politiche fiscali espansive (più spesa pubblica, meno tasse), avranno nel presente contesto l’effetto di ridurre la caduta del PIL. Di conseguenza, politiche fiscali decisamente espansive, se ben disegnate ed efficaci, potrebbero anche ridurre l’incremento del rapporto deficit-PIL e debito-PIL
Pertanto le politiche fiscali espansive sono essenziali:
per sostenere la spesa sanitaria, i redditi e la domanda aggregata, per assicurare la lotta al virus, gli standard di vita e la produzione nei settori ancora attivi,
per alleggerire il carico fiscale alle imprese e assicurare loro, anche attraverso il sistema bancario, la liquidità sufficiente per sopravvivere alla tempesta, sperando che cessi. Il rischio è che sennò quando ci sarà una ripresa globale le imprese non saranno più lì a rispondere
Gli strumenti che possono essere messi in campo per perseguire gli obiettivi appena indicati possono essere divisi in tre grandi categorie.
Garanzia pubblica sull’erogazione di credito bancario alle imprese attraverso il sistema bancario. Gli interventi possono andare nella direzione di favorire il credito bancario al settore privato e alle imprese a bassi tassi di interesse e con una ridotta richiesta di garanzie (collaterali). Questo richiede che il sistema bancario venga a sua volta garantito dallo Stato a fronte di tali prestiti. Un accesso facilitato e a basso costo al credito è importante per le imprese e va sicuramente perseguito
L’emissione di titoli del debito pubblico da parte dei singoli governi nazionali è lo strumento per finanziare la spesa di emergenza e la riduzione delle entrate fiscali. Essi possono essere acquistati sul mercato finanziario da privati, soprattutto banche e altre istituzioni finanziarie
Il finanziamento monetario della spesa è un terzo strumento che di fatto non determina l’insorgere di un debito. Mentre con le politiche adottate sinora la Banca Centrale Europea fornisce liquidità alle banche in cambio di titoli pubblici o privati, ma senza garanzia che ne rinnoverà l’acquisto quando essi vengono a scadenza, con il finanziamento monetario della spesa pubblica la Banca Centrale va a finanziare voci di spesa del Tesoro senza che sussista effettivamente un obbligo di rimborso, cioè crea direttamente potere d’acquisto. Un sostegno incondizionato della banca centrale appare particolarmente auspicabile ai fini del finanziamento della spesa sanitaria e della compensazione dei redditi persi da famiglie e imprese a causa del ‘lock-down’. Finita l’emergenza, sarebbe estremamente appropriato per finanziare ampi piani di investimento pubblico che favoriscano la ripresa e la capacità di far fronte a eventuali recrudescenze dei problemi sanitari.


Dott Giuseppe Arfuso, responsabile Dipartimento Economia Riva Destra Calabria

venerdì 12 giugno 2020

SECOLODITALIA.IT Vibo Valentia, una strada per Giorgio Almirante. Riva Destra: «Chi fa polemica è ignorante»

FONTE Il Secolo d'Italia

«Rivendichiamo con orgoglio la paternità della proposta per intitolare una strada a Giorgio Almirante. E ringraziamo il capogruppo di Fratelli d’Italia Antonio Schiavello per averla portata anche in seno al consiglio comunale di Vibo Valentia. In Italia ci sono più di 200 strade intitolate al leader del glorioso Msi». Lo dichiarano gli esponenti di Riva Destra Francesco Stinà, Francesco D’Agostino e Alessandro Ferrara. Rispettivamente coordinatore regionale, provinciale e comunale del movimento federato a FdI. La dichiarazione arriva in una nota congiunta con il segretario nazionale Fabio Sabbatani Schiuma.


«Le parole di Giorgia Meloni su Almirante»

«Per tacitare le inutili polemiche prendiamo in prestito le recenti affermazioni di Giorgia Meloni. In merito a un’analoga iniziativa del comune di Verona. Ma anche di Antonio Padellaro al Festival Leggere&Scrivere di Vibo Valentia, appena sette mesi fa. Per la leader di FdI, “è importante riconoscere ad Almirante il merito di avere accompagnato un’intera comunità politica pienamente nell’alveo del dibattito democratico. E istituzionale della Nazione. Un merito che è stato riconosciuto a Giorgio Almirante da tutto l’arco costituzionale. Sia nel dopoguerra che nei difficili anni di piombo, anche dai suoi avversari politici”».

Almirante, quando Padellaro disse…

E poi ancora. «E se non bastasse, ricordiamo a qualcuno le parole di Antonio Padellaro. Firma de Il Fatto Quotidiano che ha dedicato un libro una serie di incontri segreti che Enrico Berlinguer, defunto leader del Pci e Almirante hanno avuto sul finire degli anni Settanta. “Potete vederlo su Youtube: a distanza di anni la scena dell’arrivo di Giorgio Almirante a Botteghe Oscure a rendere omaggio alla salma di Enrico Berlinguer. Mette ancora i brividi e fa riflettere… Un gesto che sottintendeva rispetto, senso di responsabilità e amicizia. Queste tre parole oggi sembrano uscite dal panorama politico”».

«Intitoliamo una strada anche a Berlinguer»

«A questo punto – conclude la nota – proponiamo noi pubblicamente di intitolare una strada anche ad Enrico Berlinguer. Giacché l’Italia ha bisogno di pacificazione. Oggi più che mai. Vogliamo ricordare ancora un po’ di storia. La proposta di una strada dedicata ad Almirante fu presentata il 16 novembre del 2007 in Campidoglio a Roma, da Fabio Sabbatani Schiuma. Per 15 anni circa consigliere comunale. Con 23 voti contrari e 17 favorevoli la mozione fu prima bocciata. Ma poi fu approvata perché trasformata in ordine del giorno collegato ad altre proposte rivolte alla toponomastica. Fu sottoscritta da molti esponenti anche dell’allora maggioranza di centrosinistra». Tra loro anche  «Giulio Pelonzi, attuale capogruppo del Pd in Campidoglio. I quali dichiararono testualmente. “Almirante non è mai stato condannato per atti contro la Repubblica”».

LAVOCEDELPATRIOTA.IT Vibo Valentia, polemiche su strada ad Almirante: Riva Destra (FDI), rivendichiamo con orgoglio la proposta, ricordiamo parole Meloni e Padellaro.

“Rivendichiamo con orgoglio la paternita’ della proposta per intitolare una strada a Giorgio Almirante e ringraziamo il capogruppo di Fratelli d’Italia Antonio Schiavello per averla portata anche in seno al consiglio comunale di Vibo Valentia: in Italia ci sono piu’ di 200 strade oramai intitolate al defunto leader del glorioso Movimento Sociale Italiano”.
Lo dichiarano gli esponenti di Riva Destra Francesco Stina’, Francesco D’Agostino e Alessandro Ferrara, rispettivamente coordinatore regionale, provinciale e comunale, del movimento federato a Fratelli d’Italia, in una nota congiunta con il segretario nazionale Fabio Sabbatani Schiuma.



“Per tacitare le inutili polemiche -continua la nota- prendiamo in prestito le recenti affermazioni di Giorgia Meloni, in merito a un’analoga iniziativa del comune di Verona, ma anche di Antonio Padellaro al Festival Leggere&Scrivere di Vibo Valentia, appena sette mesi fa . Per la leader di FdI, ‘l’approvazione delle leggi razziali è una grave ferita nella storia del popolo italiano. Su questo non abbiamo alcun dubbio. È però importante riconoscere in Giorgio Almirante il merito di avere accompagnato una intera comunità politica, che nel dopoguerra aveva il legame con l’esperienza fascista, pienamente nell’alveo del dibattito democratico e istituzionale della Nazione. Un merito che è stato riconosciuto a Giorgio Almirante da tutto l’arco costituzionale, sia nel dopoguerra che nei difficili anni di piombo, anche dai suoi avversari politici’.
E ancora per Giorgia Meloni -prosegue la nota- ‘appare oggi davvero bizzarro sostenere che un personaggio che per cinquant’anni ha fatto parte delle istituzioni della nazione sia un reietto, meritevole dell’oblio. Chi ha sostenuto l’esperienza fascista per poi cambiare barricata, penso a Eugenio Scalfari o Giorgio Bocca è stato perdonato mentre chi ha condannato le leggi razziali ma non si è consegnato alla sinistra dovrebbe essere considerato un reietto? C’è qualcosa che non funziona in questo ragionamento’.
E se non bastasse -conclude la nota- ricordiamo a qualcuno le parole di Antonio Padellaro, firma de ‘Il Fatto Quotidiano’ che ha dedicato un libro una serie di incontri segreti che Enrico Berlinguer, defunto leader del Pci e Almirante hanno avuto sul finire degli anni Settanta: ‘Potete vederlo su Youtube: a distanza di anni la scena dell’arrivo di Giorgio Almirante a Botteghe Oscure a rendere omaggio alla salma di Enrico Berlinguer mette ancorai brividi e fa riflettere…Un gesto che sottintendeva rispetto, senso di responsabilità e amicizia. Queste tre parole oggi sembrano uscite dal panorama politico’.
A questo punto -conclude la nota- proponiamo noi pubblicamente di intitolare una strada anche ad Enrico Berlinguer, giacche’ l’Italia ha bisogno di pacificazione. Oggi piu’ che mai”.
Vogliamo ricordare ancora -aggiunge infine la nota- un po’ di storia: la proposta di una strada dedicata a Giorgio Almirante fu presentata il 16 novembre del 2007 in Campidoglio a Roma, da Fabio Sabbatani Schiuma, per 15 anni circa consigliere comunale. Con 23 voti contrari e 17 favorevoli la mozione fu prima bocciata, ma poi fu approvata perché trasformata in ordine del giorno ricollegato ad altre proposte rivolte alla toponomastica e fu sottoscritta da molti esponenti anche dell’allora maggioranza di centrosinistra, nelle persone di Giulio Pelonzi, attuale capogruppo del Pd in Campidoglio, i quali dichiararono testualmente: ‘Almirante non è mai stato condannato per atti contro la Repubblica’”.

fonte Lavocedelpatriota.it

ILVIBONESE.IT Via Almirante a Vibo, Riva destra: «Ci sia anche per Berlinguer»

fonte ILVIBONESE.IT
Il movimento politico rivendica «con orgoglio» la proposta di intitolare una strada al defunto leader del Movimento sociale: «Oggi più che mai serve pacificazione»
Continua a tenere banco la polemica sulla discussione per l’intitolazione di una via a Vibo Valentia a Giorgio Almirante, tra i fondatori del Movimento sociale italiano e punto di riferimento assoluto per la destra nazionale. Dopo la bagarre in commissione Urbanistica, e le proteste di Anpi e Fiom-Cgil, arrivano le dichiarazioni di chi quella proposta la depositò a Palazzo Luigi Razza anni fa. È il movimento Riva destra, con i coordinatori regionale, provinciale e comunale, rispettivamente Franco Stinà, Francesco D’Agostino e Alessandro Ferrara, che firmano una nota congiunta con il leader nazionale Fabio Sabbatani Schiuma.
«Rivendichiamo con orgoglio la paternità della proposta – scrivono i quattro esponenti di Riva destra – e ringraziamo il capogruppo di Fratelli d’Italia Antonio Schiavello per averla portata anche in seno al consiglio comunale di Vibo Valentia: in Italia ci sono più di 200 strade oramai dedicate al defunto leader del glorioso Movimento sociale italiano».
Secondo Riva destra, movimento federato con Fratelli d’Italia, è ora di «tacitare inutili polemiche». Per farlo, prendono in prestito «le recenti affermazioni di Giorgia Meloni, in merito a un’analoga iniziativa del Comune di Verona, ma anche di Antonio Padellaro al Festival Leggere&Scrivere di Vibo Valentia, appena sette mesi fa». Per la leader di Fdi, come riportano i firmatari della proposta, «l’approvazione delle leggi razziali è una grave ferita nella storia del popolo italiano. Su questo non abbiamo alcun dubbio. È però importante riconoscere in Giorgio Almirante il merito di avere accompagnato una intera comunità politica, che nel dopoguerra aveva il legame con l’esperienza fascista, pienamente nell’alveo del dibattito democratico e istituzionale della nazione. Un merito che è stato riconosciuto a Giorgio Almirante da tutto l’arco costituzionale, sia nel dopoguerra che nei difficili anni di piombo, anche dai suoi avversari politici».
E ancora per Giorgia Meloni – prosegue la nota – «appare oggi davvero bizzarro sostenere che un personaggio che per cinquant’anni ha fatto parte delle istituzioni della nazione sia un reietto, meritevole dell’oblio. Chi ha sostenuto l’esperienza fascista per poi cambiare barricata, penso a Eugenio Scalfari o Giorgio Bocca, è stato perdonato mentre chi ha condannato le leggi razziali ma non si è consegnato alla sinistra dovrebbe essere considerato un reietto? C’è qualcosa che non funziona in questo ragionamento».
Il già direttore del Fatto QuotidianoAntonio Padellaro, ha dedicato un libro su una serie di incontri segreti tra Almirante e l’allora leader del Partito comunista Enrico Berlinguer, sul finire degli anni ’70. Proprio a Vibo, descrivendo la scena di Almirante che arriva a Botteghe Oscure a rendere omaggio alla salma di Berlinguer, parlò così: «Mette ancorai brividi e fa riflettere… Un gesto che sottintendeva rispetto, senso di responsabilità e amicizia. Queste tre parole oggi sembrano uscite dal panorama politico».
In conclusione, Sabbatani Schiuma, Stinà, D’Agostino e Ferrara, avanzano la loro idea: «A questo punto proponiamo noi, pubblicamente, di intitolare una strada anche ad Enrico Berlinguergiacché l’Italia ha bisogno di pacificazioneOggi più che mai». Infine viene ricordato che anche a Roma, nel 2007, fu avanzata la proposta di dedicare una strada ad Almirante, proprio da Sabbatani Schiuma, all’epoca consigliere comunale. Inizialmente bocciata, fu poi trasformata in ordine del giorno e approvata insieme ad altre. A votare favorevole, in quel caso, anche molti del centrosinistra come il consigliere Giulio Pelonzi, attuale capogruppo del Pd in Campidoglio, i quali dichiararono: «Almirante non è mai stato condannato per atti contro la Repubblica».

ILMERIDIO.IT Polemiche sulla strada da intitolare ad Almirante a Vibo, “Riva destra” rivendica la richiesta e propone anche una strada per Berlinguer


fonte ILMERIDIO.IT

“Rivendichiamo con orgoglio la paternità della proposta per intitolare una strada a Giorgio Almirante e ringraziamo il capogruppo di Fratelli d’Italia Antonio Schiavello per averla portata anche in seno al Consiglio comunale di Vibo Valentia: in Italia ci sono più di 200 strade oramai dedicate al defunto leader del glorioso Movimento Sociale Italiano”.


Lo dichiarano gli esponenti di Riva Destra Francesco Stinà, Francesco D’Agostino e Alessandro Ferrara, rispettivamente coordinatore regionale, provinciale e comunale, del Movimento federato a Fratelli d’Italia, in una nota congiunta con il segretario nazionale Fabio Sabbatani Schiuma.
“Per tacitare le inutili polemiche – continua la nota – prendiamo in prestito le recenti affermazioni di Giorgia Meloni, in merito a un’analoga iniziativa del Comune di Verona, ma anche di Antonio Padellaro al Festival ‘Leggere&Scrivere’ di Vibo Valentia, appena sette mesi fa. Per la leader di FdI, ‘l’approvazione delle leggi razziali è una grave ferita nella storia del popolo italiano. Su questo non abbiamo alcun dubbio. È però importante riconoscere in Giorgio Almirante il merito di avere accompagnato una intera comunità politica, che nel dopoguerra aveva il legame con l’esperienza fascista, pienamente nell’alveo del dibattito democratico e istituzionale della Nazione. Un merito che è stato riconosciuto a Giorgio Almirante da tutto l’arco costituzionale, sia nel dopoguerra che nei difficili anni di piombo, anche dai suoi avversari politici’.
E ancora per Giorgia Meloni – prosegue la nota – ‘appare oggi davvero bizzarro sostenere che un personaggio che per cinquant’anni ha fatto parte delle istituzioni della nazione sia un reietto, meritevole dell’oblio. Chi ha sostenuto l’esperienza fascista per poi cambiare barricata, penso a Eugenio Scalfari o Giorgio Bocca, è stato perdonato mentre chi ha condannato le leggi razziali ma non si è consegnato alla sinistra dovrebbe essere considerato un reietto? C’è qualcosa che non funziona in questo ragionamento’.
E se non bastasse – conclude la nota – ricordiamo a qualcuno le parole di Antonio Padellaro, firma de ‘Il Fatto Quotidiano’ che ha dedicato un libro una serie di incontri segreti che Enrico Berlinguer, defunto leader del Pci e Almirante hanno avuto sul finire degli anni Settanta: ‘Potete vederla su Youtube: a distanza di anni la scena dell’arrivo di Giorgio Almirante a Botteghe Oscure a rendere omaggio alla salma di Enrico Berlinguer mette ancorai brividi e fa riflettere…Un gesto che sottintendeva rispetto, senso di responsabilità e amicizia. Queste tre parole oggi sembrano uscite dal panorama politico’.
A questo punto – conclude la nota – proponiamo noi, pubblicamente, di intitolare una strada anche ad Enrico Berlinguer, giacché l’Italia ha bisogno di pacificazione. Oggi più che mai”.
Vogliamo ricordare poi – aggiunge infine la nota – un po’ di storia: la proposta di una strada dedicata a Giorgio Almirante fu presentata il 16 novembre del 2007 in Campidoglio a Roma, da Fabio Sabbatani Schiuma, per 15 anni circa consigliere comunale. Con 23 voti contrari e 17 favorevoli la mozione fu prima bocciata, ma poi fu approvata perché trasformata in ordine del giorno ricollegato ad altre proposte rivolte alla toponomastica: fu sottoscritta da molti esponenti anche dell’allora maggioranza di centrosinistra, nelle persone di Giulio Pelonzi, attuale capogruppo del Pd in Campidoglio, i quali dichiararono testualmente: ‘Almirante non è mai stato condannato per atti contro la Repubblica’”.

ILSOVRANISTA.INFO Vibo Valentia, Riva Destra raddoppia ma non lascia: dopo via Almirante anche via Berlinguer

fonte ILSOVRANISTA.INFO


"Rivendichiamo con orgoglio la paternita' della proposta per intitolare una strada a Giorgio Almirante e ringraziamo il capogruppo di Fratelli d’Italia Antonio Schiavello per averla portata anche in seno al consiglio comunale di Vibo Valentia: in Italia ci sono piu' di 200 strade oramai intitolate al defunto leader del glorioso Movimento Sociale Italiano". 
Lo dichiarano gli esponenti di Riva Destra Francesco Stina', Francesco D'Agostino e Alessandro Ferrara, rispettivamente coordinatore regionale, provinciale e comunale, del movimento federato a Fratelli d'Italia, in una nota congiunta con il segretario nazionale Fabio Sabbatani Schiuma.
"Per tacitare le inutili polemiche -continua la nota- prendiamo in prestito le recenti affermazioni di Giorgia Meloni, in merito a un'analoga iniziativa del comune di Verona, ma anche di Antonio Padellaro al Festival Leggere&Scrivere di Vibo Valentia, appena sette mesi fa . 
Per la leader di FdI, 'l’approvazione delle leggi razziali è una grave ferita nella storia del popolo italiano. Su questo non abbiamo alcun dubbio. È però importante riconoscere in Giorgio Almirante il merito di avere accompagnato una intera comunità politica, che nel dopoguerra aveva il legame con l’esperienza fascista, pienamente nell’alveo del dibattito democratico e istituzionale della Nazione. Un merito che è stato riconosciuto a Giorgio Almirante da tutto l’arco costituzionale, sia nel dopoguerra che nei difficili anni di piombo, anche dai suoi avversari politici'. 
E ancora per Giorgia Meloni -prosegue la nota- 'appare oggi davvero bizzarro sostenere che un personaggio che per cinquant'anni ha fatto parte delle istituzioni della nazione sia un reietto, meritevole dell’oblio. Chi ha sostenuto l’esperienza fascista per poi cambiare barricata, penso a Eugenio Scalfari o Giorgio Bocca è stato perdonato mentre chi ha condannato le leggi razziali ma non si è consegnato alla sinistra dovrebbe essere considerato un reietto? C’è qualcosa che non funziona in questo ragionamento'. E se non bastasse -conclude la nota- ricordiamo a qualcuno le parole di Antonio Padellaro, firma de 'Il Fatto Quotidiano' che ha dedicato un libro una serie di incontri segreti che Enrico Berlinguer, defunto leader del Pci e Almirante hanno avuto sul finire degli anni Settanta: 'Potete vederlo su Youtube: a distanza di anni la scena dell’arrivo di Giorgio Almirante a Botteghe Oscure a rendere omaggio alla salma di Enrico Berlinguer mette ancorai brividi e fa riflettere...Un gesto che sottintendeva rispetto, senso di responsabilità e amicizia. Queste tre parole oggi sembrano uscite dal panorama politico'. 
A questo punto -conclude la nota- proponiamo noi pubblicamente di intitolare una strada anche ad Enrico Berlinguer, giacche' l'Italia ha bisogno di pacificazione. Oggi piu' che mai". 
Vogliamo ricordare ancora -aggiunge infine la nota- un po' di storia: la proposta di una strada dedicata a Giorgio Almirante fu presentata il 16 novembre del 2007 in Campidoglio a Roma, da Fabio Sabbatani Schiuma, per 15 anni circa consigliere comunale. Con 23 voti contrari e 17 favorevoli la mozione fu prima bocciata, ma poi fu approvata perché trasformata in ordine del giorno ricollegato ad altre proposte rivolte alla toponomastica e fu sottoscritta da molti esponenti anche dell’allora maggioranza di centrosinistra, nelle persone di Giulio Pelonzi, attuale capogruppo del Pd in Campidoglio, i quali dichiararono testualmente: 'Almirante non è mai stato condannato per atti contro la Repubblica'".

ZOOM24.IT Vibo, polemiche su “Via Giorgio Almirante”. Riva Destra: “Ribadiamo proposta”



fonte ZOOM24.IT
L’associazione chiarisce che c’è bisogno di pacificazione e accetta l’idea di intitolare una via anche a Berlinguer

Nonostante la tensione ieri in Consiglio Comunale, dove Fratelli d’Italia da una parte e i partiti di sinistra dall’altra, Cinquestelle compresi, stavano quasi per passare alle vie di fatto, Riva destra non arretra. “Rivendichiamo con orgoglio la paternita’ della proposta per intitolare una strada a Giorgio Almirante e ringraziamo il capogruppo di Fratelli d’Italia Antonio Schiavello per averla portata anche in seno al consiglio comunale di Vibo Valentia: in Italia ci sono piu’ di 200 strade oramai dedicate al defunto leader del glorioso Movimento Sociale Italiano”. Lo dichiarano gli esponenti di Riva Destra Francesco Stina’, Francesco D’Agostino e Alessandro Ferrara, rispettivamente coordinatore regionale, provinciale e comunale, del movimento federato a Fratelli d’Italia, in una nota congiunta con il segretario nazionale Fabio Sabbatani Schiuma.
“Per tacitare le inutili polemiche -continua la nota- prendiamo in prestito le recenti affermazioni di Giorgia Meloni, in merito a un’analoga iniziativa del comune di Verona, ma anche di Antonio Padellaro al Festival Leggere&Scrivere di Vibo Valentia, appena sette mesi fa . Per la leader di FdI, ‘l’approvazione delle leggi razziali è una grave ferita nella storia del popolo italiano. Su questo non abbiamo alcun dubbio. È però importante riconoscere in Giorgio Almirante il merito di avere accompagnato una intera comunità politica, che nel dopoguerra aveva il legame con l’esperienza fascista, pienamente nell’alveo del dibattito democratico e istituzionale della Nazione. Un merito che è stato riconosciuto a Giorgio Almirante da tutto l’arco costituzionale, sia nel dopoguerra che nei difficili anni di piombo, anche dai suoi avversari politici”.
“E ancora per Giorgia Meloni -prosegue la nota- ‘appare oggi davvero bizzarro sostenere che un personaggio che per cinquant’anni ha fatto parte delle istituzioni della nazione sia un reietto, meritevole dell’oblio. Chi ha sostenuto l’esperienza fascista per poi cambiare barricata, penso a Eugenio Scalfari o Giorgio Bocca, è stato perdonato mentre chi ha condannato le leggi razziali ma non si è consegnato alla sinistra dovrebbe essere considerato un reietto? C’è qualcosa che non funziona in questo ragionamento’.
E se non bastasse -conclude la nota- ricordiamo a qualcuno le parole di Antonio Padellaro, firma de ‘Il Fatto Quotidiano’ che ha dedicato un libro una serie di incontri segreti che Enrico Berlinguer, defunto leader del Pci e Almirante hanno avuto sul finire degli anni Settanta: ‘Potete vederla su Youtube: a distanza di anni la scena dell’arrivo di Giorgio Almirante a Botteghe Oscure a rendere omaggio alla salma di Enrico Berlinguer mette ancorai brividi e fa riflettere…Un gesto che sottintendeva rispetto, senso di responsabilità e amicizia. Queste tre parole oggi sembrano uscite dal panorama politico”.
“A questo punto -conclude la nota- proponiamo noi, pubblicamente, di intitolare una strada anche ad Enrico Berlinguer, giacche’ l’Italia ha bisogno di pacificazione. Oggi piu’ che mai”.
Vogliamo ricordare poi -aggiunge infine la nota- un po’ di storia: la proposta di una strada dedicata a Giorgio Almirante fu presentata il 16 novembre del 2007 in Campidoglio a Roma, da Fabio Sabbatani Schiuma, per 15 anni circa consigliere comunale. Con 23 voti contrari e 17 favorevoli la mozione fu prima bocciata, ma poi fu approvata perché trasformata in ordine del giorno ricollegato ad altre proposte rivolte alla toponomastica: fu sottoscritta da molti esponenti anche dell’allora maggioranza di centrosinistra, nelle persone di Giulio Pelonzi, attuale capogruppo del Pd in Campidoglio, i quali dichiararono testualmente: ‘Almirante non è mai stato condannato per atti contro la Repubblica’”.

VIBO VALENTIA, POLEMICHE SU STRADA AD ALMIRANTE: RIVA DESTRA (FDI), RIVENDICHIAMO CON ORGOGLIO LA PROPOSTA, RICORDIAMO PAROLE MELONI E PADELLARO. PROPONIAMO NOI STRADA ANCHE A BERLINGUER.


VIBO VALENTIA, 12 giu - "Rivendichiamo con orgoglio la paternita' della proposta per intitolare una strada a Giorgio Almirante e ringraziamo il capogruppo di Fratelli d’Italia Antonio Schiavello per averla portata anche in seno al consiglio comunale di Vibo Valentia: in Italia ci sono piu' di 200 strade oramai intitolate al defunto leader del glorioso Movimento Sociale Italiano".
Lo dichiarano gli esponenti di Riva Destra Francesco Stina', Francesco D'Agostino e Alessandro Ferrara, rispettivamente coordinatore regionale, provinciale e comunale, del movimento federato a Fratelli d'Italia, in una nota congiunta con il segretario nazionale Fabio Sabbatani Schiuma.
"Per tacitare le inutili polemiche -continua la nota- prendiamo in prestito le recenti affermazioni di Giorgia Meloni, in merito a un'analoga iniziativa del comune di Verona, ma anche di Antonio Padellaro al Festival Leggere&Scrivere di Vibo Valentia, appena sette mesi fa . Per la leader di FdI, 'l’approvazione delle leggi razziali è una grave ferita nella storia del popolo italiano. Su questo non abbiamo alcun dubbio. È però importante riconoscere in Giorgio Almirante il merito di avere accompagnato una intera comunità politica, che nel dopoguerra aveva il legame con l’esperienza fascista, pienamente nell’alveo del dibattito democratico e istituzionale della Nazione. Un merito che è stato riconosciuto a Giorgio Almirante da tutto l’arco costituzionale, sia nel dopoguerra che nei difficili anni di piombo, anche dai suoi avversari politici'. 
E ancora per Giorgia Meloni -prosegue la nota- 'appare oggi davvero bizzarro sostenere che un personaggio che per cinquant'anni ha fatto parte delle istituzioni della nazione sia un reietto, meritevole dell’oblio. Chi ha sostenuto l’esperienza fascista per poi cambiare barricata, penso a Eugenio Scalfari o Giorgio Bocca è stato perdonato mentre chi ha condannato le leggi razziali ma non si è consegnato alla sinistra dovrebbe essere considerato un reietto? C’è qualcosa che non funziona in questo ragionamento'.
E se non bastasse -conclude la nota- ricordiamo a qualcuno le parole di Antonio Padellaro, firma de 'Il Fatto Quotidiano' che ha dedicato un libro una serie di incontri segreti che Enrico Berlinguer, defunto leader del Pci e Almirante hanno avuto sul finire degli anni Settanta: 'Potete vederlo su Youtube: a distanza di anni la scena dell’arrivo di Giorgio Almirante a Botteghe Oscure a rendere omaggio alla salma di Enrico Berlinguer mette ancorai brividi e fa riflettere...Un gesto che sottintendeva rispetto, senso di responsabilità e amicizia. Queste tre parole oggi sembrano uscite dal panorama politico'.
A questo punto -conclude la nota- proponiamo noi pubblicamente di intitolare una strada anche ad Enrico Berlinguer, giacche' l'Italia ha bisogno di pacificazione. Oggi piu' che mai".
Vogliamo ricordare ancora -aggiunge infine la nota- un po' di storia: la proposta di una strada dedicata a Giorgio Almirante fu presentata il 16 novembre del 2007 in Campidoglio a Roma, da Fabio Sabbatani Schiuma, per 15 anni circa consigliere comunale. Con 23 voti contrari e 17 favorevoli la mozione fu prima bocciata, ma poi fu approvata perché trasformata in ordine del giorno ricollegato ad altre proposte rivolte alla toponomastica e fu sottoscritta da molti esponenti anche dell’allora maggioranza di centrosinistra, nelle persone di Giulio Pelonzi, attuale capogruppo del Pd in Campidoglio, i quali dichiararono testualmente: 'Almirante non è mai stato condannato per atti contro la Repubblica'".