"Sto accumulando da giorni dati sui verbali delle singole sezioni e i riscontri con quelli in mio possesso sono macroscopicamente difformi: presenterò un esposto alla Procura della Repubblica perché se fosse confermato quello che si evince dal dato in mio possesso, ci si troverebbe di fronte a un crimine bello e buono".
Lo dichiara in una nota Fabio Schiuma, consigliere comunale di Roma e candidato nella lista del PdL.
"Tanto per essere chiaro - continua Schiuma - dalle segnalazioni già pervenutemi spontaneamente da centinaia di miei elettori dichiarati, circa il 45% non risulta: un dato per tutti, in nessuna sezione raccolgo numero di voti a doppia cifra, tranne che in quella, guarda caso, dove ho votato, nonostante la testimonianza diretta di cittadini mi indichi il contrario. Il tutto dopo 4 campagne elettorali dove mi sono classificato quarto, terzo, secondo e primo nelle liste cui ho partecipato, da Alleanza Nazionale a La Destra.
Non mi soffermo - conclude Schiuma - sui verbali 'redatti con i piedi' che ho consultato personalmente, ove mancavano le preferenze, c'erano foglietti e allegati scritti a penna, ma solo sul mio dato personale che non posso accettare, per dignità mia e per rispetto nei confronti di migliaia di cittadini, che mi stanno in queste ore testimoniando sostegno, solidarietà e disappunto".
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