IL NOSTRO IUS SANGUINIS DI DESTRA.
PREMESSA.
- Riva Destra è nata nel 1993 come primo circolo di Alleanza Nazionale. Non siamo mai stati e abbiamo scelto fino ad oggi di non essere un partito politico, rinunciando infatti a burocrazie interne e tesseramenti. L’appartenenza a Riva Destra è sancita quindi da una stretta di mano e da un comune sentire. Si, perché Riva Destra è semmai un’idea, un progetto, una speranza, ossia quella di vedere sopravvivere i valori della destra sociale dopo la deflagrazione di quella politica.
RIVA DESTRA E’ UNA COMUNITÀ - La nostra è oggi una comunità politica, che si è ritrovata spontaneamente in tante regioni e province, anche su Facebook, dove la pagina ufficiale di Riva Destra conta oltre centomila persone che ci seguono e che viene letta mediamente da due ai tre milioni di profili a settimana; i nostri post raggiungono e vengono condivisi da decine di migliaia di persone (una media di 400.000 a settimana), con il risultato di avere un’ottima capacità di penetrazione con cifre che ci avvicinano ai principali partiti nazionali. Siamo oramai, quindi, un punto di riferimento per quei tanti che hanno subito una devastazione etica prima che partitica. Donne e uomini di destra, che si sono stretti l’uno con l’altro, in attesa di individuare una nuova casa comune, dove sia possibile affermare appunto il nostro ‘ius sanguinis’ di destra, e poter continuare le nostre battaglie a difesa dell’identità, della meritocrazia e della giustizia sociale.
Tutto ciò è bene spiegarlo a chiare note, soprattutto a chi pensa di fare carrierismo in Riva Destra, ma anche a qualche esponente di partito che si preoccupa erroneamente di avere poi ‘un partito nel partito’.
IL SOSTEGNO DI RIVA DESTRA: PUNTIAMO SULLE PERSONE - In una fase di tramonto dell’apparato partitico e di grande cambiamento della comunicazione politica, noi sosteniamo le persone, le loro battaglie nei partiti di appartenenza e la possibilità quindi di vedere una continuità ideale. Lo facciamo senza chiedere nulla in cambio con la militanza sia fisica che virtuale. Si, perché se scendiamo in piazza non siamo comunque pochi. Per la verità siamo molti se vediamo la capacità attuale di mobilitazione da parte dei partiti tradizionali, ridotta davvero all'osso. Ci riusciamo perché ci crediamo e perché siamo rimasti immuni a quel correntismo che abbiamo finanche combattuto.
RIVA DESTRA OGGI - Siamo per l’unità del centrodestra, anche se è pur vero che preferiremmo parlare di un grande blocco sociale e nazionale contrapposto alle sinistre, una santa alleanza tra patrioti e identitari contro mondialisti e marionette. Bisogna capire che il centrodestra così come lo abbiamo inteso per 20 anni non esiste più. Vanno registrati i nuovi equilibri tra Forza Italia e la Lega di Salvini, il ruolo di FdI, del Movimento Nazionale per la Sovranità e di altri schieramenti affini. Occorre concordare un programma e le alleanze. E soprattutto va individuato il metodo di scelta del leader e dei candidati: a tal fine le primarie, per noi, costituiscono la strada migliore. Gli italiani chiedono di essere tutelati dalle politiche discriminatorie, di cui stanno diventando vittime, a vantaggio degli stranieri e hanno bisogno soprattutto di lavoro, di un fisco equo, di un rapporto che non sia di strozzinaggio con le banche; insomma di quella crescita economica che le élite della sinistra di governo hanno finora riservato a pochi. Il problema non è solo l'immigrazione, anzi, rischiamo di relegare il dibattito solo a questa o alla legge elettorale, mentre i nostri figli sono senza casa e lavoro e non avranno mai una pensione.
RIVA DESTRA DOMANI sosterrà chi rispetterà quindi il nostro ius sanguinis di destra, e il nostro modo di essere comunità e chi ci porterà così a sognare una grande vittoria, capace di portare le nostre istanze al governo dell’Italia per cambiarla e innovarla finalmente nel profondo.
ROMA, 1 LUGLIO 2017
QUI IL COMUNICATO STAMPA !