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martedì 21 aprile 2020

DISCOTECHE: SALVARE I 90.000 LAVORATORI, TUTELARE I GIOVANI DAI RAVE PARTY CLANDESTINI E RIPENSARE UNA MOVIDA PIÙ EUROPEA.

di Fabio Sabbatani Schiuma*
“Il mondo della notte si spegne e un comparto che vale oltre 4 miliardi di euro, con 2500 aziende e 90mila lavoratori, sta suonando la 'campana a morto' del lockdown". È stato questo il grido di allarme di Maurizio Pasca, presidente nazionale del SILB, il sindacato che riunisce i locali da ballo italiani. Loro sono stati infatti i primi a chiudere, già da febbraio, dimostrando grande senso di responsabilità, ma le previsioni per la riapertura parlano addirittura del prossimo anno. E ciò significherebbe veder fallite, secondo le stime, almeno il 70% delle attività. Nessun intervento finora è stato almeno ipotizzato dal governo, a salvaguardia dei lavoratori del settore e del loro imponente indotto: dai camerieri ai barman, passando per i cosiddetti 'buttafuori', peraltro mai definitivamente inquadrati in termini contrattuali e legislativi, ma anche dj, pierre, fino alle forniture e ai servizi. Eppure non sono insensate le richieste di un comparto che sostiene notevolmente anche l'industria turistica tutta: da una pace fiscale fino alla sospensione dei termini di pagamento delle utenze, passando per contributi a fondo perduto. L'occasione può pero' essere utile non solo per salvare una categoria di lavoratori, ma anche per ripensare a una movida più sicura, un progetto alternativo di divertimento con idee innovative. Nessuno pensa poi che i giovani staranno a casa per un anno e saranno comunque preda dell'abusivismo commerciale di feste clandestine, compresi i fatidici rave party, ove regnano la mancanza di controllo e di sicurezza e il proliferare della droga da sballo. Non e' un caso che dopo la campagna "Movida Sicura - Basta Botte, Amiamo la Notte", che lanciai in modo politicamente trasversale, grazie anche allo spot di Rosario Fiorello, da anni mi batto per istituire, almeno a Roma, un assessorato alle politiche della vita notturna.
Un'istituzione che già esiste in città come Parigi e Madrid, e serve anche per tutelare un mondo lavorativo, rendere compatibile il diritto al divertimento, coniugandolo con quello sacrosanto alla quiete notturna, mediante, ad esempio, il Piano regolatore del divertimento, per poi allineare la capitale con le altre metropoli europee, rilanciando anche i teatri off e le discoteche multimediali. Domani con la fase 2, ma non nel 2021, andrà tutelata la salute di utenti e lavoratori: l'occasione può appunto essere quella di ripensare a un più sano divertimento, senza che esso sia costituito solo da riproduzione musicale e somministrazione di alcoolici. Questo può esser fatto coinvolgendo in primis una categoria, che pero' oggi rischia l'azzeramento. 

*Responsabile Nazionale di Fratelli d'Italia per i rapporti con l'Associazionismo politico e fondatore del movimento Riva Destra

www.studiostampa.com

lunedì 20 maggio 2013

COMUNALI, SCHIUMA (PDL): "IMPEGNO PER MOVIDA AD ALTEZZA CAPITALI UE"

(OMNIROMA) Roma, 20 MAG - "Roma avra' una movida all'altezza di altre capitali europee, come ad esempio, Berlino o Parigi. Di notte infatti lavorano migliaia di persone, alcuni hanno diritto a divertirsi, molti altri a riposare. Il mio impegno sara' anche per un piano regolatore del divertimento e una regia artistica degli eventi". 
Lo dichiara in una nota Fabio Sabbatani Schiuma, consigliere comunale di Roma e candidato Pdl alle comunali.
"Bisogna - continua Schiuma - attuare un vero e proprio piano regolatore del divertimento con una reale pianificazione nel rilascio delle licenze e nella loro ricollocazione, con un offerta di svago piu' variegata, offrendo una regia artistica che permetta di allinearsi alle altre capitali europee creando alternative artisticamente valide per i giovani che vogliono divertirsi in modo pulito". 
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venerdì 22 marzo 2013

MOVIDA, SCHIUMA: SERVONO PIANO REGOLATORE E PIANIFICAZIONE LICENZE

(OMNIROMA) Roma, 22 MAR -
"L'ennesima aggressione della notte scorsa all'Ostiense ripropone la mancanza di regole rispettate nella movida romana. Servono cose semplici: un piano regolatore del divertimento per ridurre l'impatto del fenomeno con i residenti ormai giustamente esasperati e una reale pianificazione nel rilascio delle licenze e nella loro ricollocazione". Lo dichiara in una nota il consigliere comunale Fabio Sabbatani Schiuma, "indipendente di destra".
"Occorre poi - prosegue Schiuma - un'offerta di svago più variegata, che non consista solo nella riproduzione di musica e nella somministrazione di alcool, e l'incentivo a forme di responsabilizzazione dei giovani nella gestione della stessa, sulla stregua di quanto accaduto negli stadi, cosa peraltro avvenuta con ottimi risultati".
"Roma - conclude Schiuma - è indietro anni luce confronto ad metropoli europee nella gestione della movida e ricordo che altre capitali, come Parigi e Madrid, riservano delle politiche appositamente dedicate a questo fenomeno, addirittura con appositi assessorati 'a la nuit' per conciliare diritto alla quiete pubblica, divertimento e occupazione di posti di lavoro".
red221748 MAR 13
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domenica 24 febbraio 2013

Una Movida Organizzata e Sicura !

VIA LIBETTA, SCHIUMA: SERVE PIANO REGOLATORE MOVIDA
(OMNIROMA) Roma, 24 FEB - "L'omicidio all'Ostiense ripropone la mancanza di regole rispettate nella Movida romana. Servono cose semplici: un piano regolatore del divertimento per ridurre l'impatto del fenomeno con i residenti ormai giustamente esasperati, una reale pianificazione nel rilascio delle licenze e nella loro ricollocazione". Lo dichiara in una nota il consigliere comunale Fabio Sabbatani Schiuma: "Occorre poi - prosegue Schiuma - un'offerta di svago più variegata, che non consista solo nella riproduzione di musica e nella somministrazione di alcool, e l'incentivo a forme di responsabilizzazione dei giovani nella gestione della stessa, sulla stregua di quanto accaduto negli stadi, cosa peraltro avvenuta con ottimi risultati. Roma - conclude Schiuma - è indietro anni luce confronto ad metropoli europee nella gestione della Movida e ricordo che altre capitali, come Parigi e Madrid, riservano delle politiche appositamente dedicate a questo fenomeno, addirittura con appositi assessorati 'a la nuit' per conciliare diritto alla quiete pubblica, divertimento e occupazione di posti di lavoro".
red241852 FEB 13
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domenica 16 dicembre 2012

MOVIDA, SCHIUMA: "A ROMA È SOLO ALCOOL E DROGA, LONTANI DA PARIGI E BERLINO"

(OMNIROMA) Roma, 16 DIC - "A Roma la movida é solo alcool e droga, quindi viene considerata solo un problema di ordine pubblico. Manca una vera pianificazione artistica degli eventi e una regia che permetta di non ridurla solo a riproduzione di musica,cosicché la capitale resta indietro anni luce confronto alle altre metropoli europee, come Parigi, Madrid o Berlino".
Lo dichiara in una nota il consigliere comunale Fabio Schiuma, "indipendente di destra ".
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domenica 11 marzo 2012

CAMPO DE' FIORI, SCHIUMA (MPI): INTERVENTO CC RIPROPONE PROBLEMA

"L'intervento dei carabinieri che ha sventato l'ennesima rissa in piazza de Campo de' Fiori, ripropone il problema intero della gestione della movida e della destinazione della piazza omonima, che deve passare
da terra di nessuno a salotto culturale". E' quanto dichiarano in una nota Fabio Sabbatani Schiuma, coordinatore regionale del 'Movimento per l'Italia', per il quale "la presenza di militari per una maggiore vigilanza potrebbe non bastare". "La piazza infatti - spiega Schiuma - deve rimanere fruibile ai turisti e
ai romani, ma può diventare teatro d'iniziative culturali, come mostre di quadri, recite di poesie e rassegne di libri, che allontanino i delinquenti e i vandali che la stanno distruggendo e attirino un pubblico capace di svagarsi senza aggredire persone, danneggiare monumenti e impedire il sonno ai residenti.
Resta il fatto - conclude Schiuma - che la movida romana è composta solo dall'offerta di divertimento nelle discoteche, dalla  mera riproduzione di musica e dalla somministrazione di alcoolici: andrebbe sfruttato il primato di Roma del numero di teatri 'off'', ossia sotto i cento posti, per offrire delle alternative magari culturali".
Schiuma propone "un piano regolatore del divertimento, ossia una vera e propria zonizzazione con regolamenti specifici per ridurre al massimo l'impatto sui residenti, zone ove ricollocare le licenze esistenti altrove: la creazione, in sostanza, di quartieri del divertimento".

Dalla Riva Destra