Riva Destra - Latina sostiene con forza la proposta del Consigliere Comunale di Fratelli d’Italia Matilde Celentano che, nel raccogliere le molteplici segnalazioni di richieste di aiuto provenienti dalla popolazione in questa fase di emergenza sanitaria, vorrebbe promuovere l'istituzione di un team di professionisti per far fronte alle emergenze domestiche quotidiane. Si impegna quindi a promuovere tale proposta anche a livello regionale.
La proposta della dott.ssa Celentano, evidenzia la sensibilità che distingue la Destra nell'affrontare i problemi della popolazione. Una simile iniziativa è già stata messa in atto da Riva Destra attraverso l'istituzione di un HELP-LINE “COndiVIDi - Non siete più soli” dove un team di professionisti altamente qualificati offre gratuitamente un servizio di supporto psicologico e sociale.
Il Team è guidato dal Prof. Marco Sarchiapone (psichiatra), dal dott. Marco Micacchi (medico) e dalla dott.ssa Nunzia Schiavano ed è attivo tutti i giorni dalle 9.00 alle 10.30 e dalle 15.00 alle 16.30 al numero 351.7493.288.
Confermando il pieno appoggio alla dott.ssa Celentano ed alle Sue iniziative politiche, a nostro avviso sempre dettate dal buon senso e trasparenza , ci auguriamo che l’Amministrazione Comunale voglia dare seguito all’iniziativa raccogliendo altresì la richiesta di convocazione, anche in modalità video conferenza, della commissione Welfare deputata alla gestione dell’emergenza in atto.
Roberto Menichelli - Commissario Riva Destra - Latina
www.studiostampa.com
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mercoledì 8 aprile 2020
Riva Destra Latina a sostegno del Consigliere Celentano.
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lunedì 2 dicembre 2019
Prof. Marco Sarchiapone è il nuovo coordinatore della Regione Abruzzo per Riva Destra.
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M. Micacchi - M. Sarchiapone - F. Schiuma |
Professore
possiamo chiederle una breve biografia su chi è Marco Sarchiapone ?
sono un
medico psichiatra e professore di psichiatria presso l’Università del Molise;
sono nato a Pescara nel 1960 e risiedo a Guardiagrele (CH); sono sposato e
abbiamo due figli. Dopo la laurea e la specializzazione in psichiatria,
conseguite presso l’Università "G. d’Annunzio" di Chieti, ho
lavorato per 15 anni a Roma come ricercatore medico presso
l’Università Cattolica del Sacro Cuore nell’ospedale Gemelli dopodiché,
nel 2005, sono stato chiamato dall'Ateneo dove tutt’ora lavoro.
Oltre all'attività clinica e didattica mi occupo anche di ricerca; in particolare, da
più di 30 anni, i miei studi sono prevalentemente concentrati sui comportamenti
violenti auto ed etero diretti, incluse le patologie a essi sottostanti,
affrontandole sia dal punto di vista biologico che psicologico e sociale. Nel
tempo ho partecipato a numerosi progetti europei conseguendo risultati che
hanno prodotto oltre 100 pubblicazioni su riviste internazionali, inclusa The
Lancet e mi hanno consentito di far parte del board di
varie società scientifiche e di diventare consulente dell’Organizzazione
Mondiale della Sanità, dell'ONU - Unicef. Ed è su incarico di UNICEF Kazakistan
che dal 2012mi occupo di redigere e
sviluppare programmi per la prevenzione del suicidio in varie parti del Kazakhstan,
i cui risultati sono stati recentemente citati nella “ Lettera aperta ai
bambini di tutto il mondo” di M.me Henrietta Fore,
UNICEF Executive Director ( https://www.unicef.org/child-rights-convention/open-letter-to-worlds-children#mental-health).
L'Organizzazione
Mondiale della Sanità mi ha affidato, tra gli altri incarichi, il compito di
redigere le linee guida per la prevenzione delle condotte suicidarie negli
Istituti di Pena
(https://apps.who.int/iris/bitstream/handle/10665/43678/9789241595506_ita.pdf?sequence=3&isAllowed=y)
Mi sembra di
capire che le condotte autolesive, e tra tutte il suicidio, è l’argomento di
ricerca che più di altri
la caratterizza:
Sì! sebbene
il suicidio sia considerato un “evento raro” paragonato ad altre
patologie, ogni
anno, nel mondo
muoiono circa 800.000 persone, secondo stime approssimative, ciò significa che
ogni 40 secondi una persona muore per suicidio; se poi consideriamo che per
ogni suicidio si contano almeno dai 10 ai 20 tentativi suicidio ecco che il
fenomeno non è più così raro. Il 98% delle persone che si sono tolte la vita
soffriva di un Disturbo Psichiatrico, spesso non bene diagnosticato e,
soprattutto, non trattato adeguatamente; più del 50% di coloro che si sono
tolti la vita si era recato presso un medico nel mese precedente.
Questa
precisazione per dire che, pur restando a oggi il suicidio un gesto
assolutamente imprevedibile, è comunque assolutamente possibile evitarlo, certo
non nel 100% dei casi.
Come?
Beh, ci sono
tanti e vari modi e strumenti di trattamento e di prevenzione ma parlare di
tutti in questa sede non mi sembra appropriato. A ogni modo, quanto alla prevenzione
è auspicabile che si riesca a istituire al più presto un Piano Nazionale,
che si
ispiri alla multidisciplinarietà, coinvolgendo professionisti del campo medico , psicologico e sociale e soprattutto, che venga poi adottato. A questo riguardo, vorrei sottolineare
che esiste già una task force di colleghi europei con i quali
lavoro alla stesura di un Piano per la Prevenzione delle Condotte Suicidarie
da raccomandare a tutte le nazioni della Comunità Europea.
Un Piano
Nazionale deve prevedere che il personale sia specificamente formato e
preparato?
oggi,
sull’onda della continua emergenza, nei confronti della quale mi astengo dal
fare commenti, si assiste all’imperversare della improvvisazione ricorrendo a
professionisti o volontari che hanno un altissimo valore morale senso civico e
professionalità, rinunciando però al contributo di altri professionisti,
altrettanto validi dal punto di vista morale e civico ma con una
professionalità decisamente più specifica ed efficace. Naturalmente tale Piano
dovrà essere articolato e dovrà prevedere delle differenze a seconda della
popolazione cui è diretto.
Per esempio,
nella popolazione generale esistono "gruppi" che possiamo considerare
"a rischio": forze dell’ordine, detenuti, persone portatrici di
particolari malattie croniche e ultimamente sempre più adolescenti. E proprio
sugli adolescenti desidero soffermarmi un po' più poiché per loro, il suicidio
è la seconda causa di morte (!) in alcuni paesi anche la prima; il rischio è
davvero particolarmente alto. Sinteticamente, in ogni classe di 20-25 studenti
degli istituti superiori almeno 4 di loro hanno ideazione suicidaria
e almeno 1 ha tentato il suicidio o sta seriamente pensando di farlo!
Oggi si
assiste a un proliferare di eventi, interventi, programmi su violenza,
bullismo, suicidio etc. tra gli adolescenti ma nessuno di questi ricade all'interno di una seria e coordinata programmazione unica,
possibilmente nazionale o almeno regionale, che a partire dalle scuole (sede
elettiva per questa come per altre iniziative) porti a qualche risultato
davvero efficace, significativo e duraturo sulla salute mentale di coloro che
presto diverranno dei veri e propri cittadini adulti. Ne abbiamo la
possibilità, tra l’altro con costi davvero irrisori, senza considerare
l'immediato risparmio di costi sociali e sanitari e per il futuro.
Perché ha
aderito a Riva Destra?
Perché è un
Movimento che mi convince. Credo che la politica non sia una professione ma un
servizio al quale ogni cittadino può contribuire e difatti, volente o nolente,
vi contribuisce in ogni caso con la sua vita quotidiana. Non ho assolutamente
nessuna competenza o propensione da spendere all'interno di un partito
politico, mentre credo di averne per aderire alle iniziative di un Movimento
che richiede competenze e propensione qualitativamente diverse da quelle di un
partito politico con il quale condivide una stessa idea di fare politica
attiva.
Conosco
Marco Micacchi da qualche anno e spesso mi è capitato di sentirlo parlare a
proposito delle attività di Riva Destra. Vedendomi attento ai suoi discorsi, un
giorno mi ha chiesto se desideravo saperne qualcosa di più e mi ha proposto un
incontro anche con Fabio Sabbatani Schiuma. Di lì a poco sono venuti a farmi
visita a casa mia in Abruzzo; gli argomenti di cui abbiamo parlato, l’autentica
passione indissolubilmente legata a un alto senso civico e morale, la luce
ancora ricca di entusiasmo e determinazione dei loro sguardi, la coerenza dei
loro pensieri e idee sovente portati avanti fino al loro compimento fattuale
(senza tralasciarli o cambiarli strada facendo), le competenze reali da loro
possedute e la semplicità di approccio tipica della gente comune, mi hanno
subito convinto. Ed è così che, esponendo il mio pensiero, descrivendo le mie
competenze e quantificando la mia disponibilità, ho chiesto loro se ritenevano
possibile e utile un mio contributo formale. Subitamente mi hanno proposto
il ruolo di Coordinatore regionale per l’Abruzzo e ho accettato.
Lo scorso 20 novembre ho partecipato alla prima delle riunioni del Mercoledì di Riva Destra e ho incontrato moltissime persone appartenenti a tante e diverse categorie del mondo del lavoro; in tutte ho rivisto le caratteristiche che avevo colto in Marco e Fabio e il mio convincimento si è rafforzato e consolidato. Ricordo anche di aver pensato: “ma allora esiste ancora un’Italia e un popolo italiano tanto agognato da Cavour che non è quello che gli imbonitori di piazza e mediatici si ostinano a mostrarci e al quale negano ogni diritto di reale rappresentatività?”.
Lo scorso 20 novembre ho partecipato alla prima delle riunioni del Mercoledì di Riva Destra e ho incontrato moltissime persone appartenenti a tante e diverse categorie del mondo del lavoro; in tutte ho rivisto le caratteristiche che avevo colto in Marco e Fabio e il mio convincimento si è rafforzato e consolidato. Ricordo anche di aver pensato: “ma allora esiste ancora un’Italia e un popolo italiano tanto agognato da Cavour che non è quello che gli imbonitori di piazza e mediatici si ostinano a mostrarci e al quale negano ogni diritto di reale rappresentatività?”.
Un’ultima
domanda: qual è secondo lei il punto più qualificante di Riva Destra per il
quale una persona
potrebbe decidere di condividerne le iniziative e contribuire alla loro
realizzazione?
Per quel che
penso, ma naturalmente si tratta di una opinione del tutto personale sebbene
ponderata, non c’è un solo punto ma ci sono tutti quelli che ho descritto prima
e sicuramente anche altri che non ancora conosco.
Credo però, e anche qui
esprimo un mio personale convincimento, la coerenza sia la caratteristica più
importante: un essere umano può definirsi tanto più tale quanto più riesce ad
essere coerente con quanto dice, afferma o promette. E questo è
letteralmente palpabile tra gli aderenti a Riva Destra.
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