Aggiornamenti e News

martedì 6 marzo 2018

La Calabria, prospettive e speranze.

LUNEDI 05 marzo 2018 11: 49
Dalla caduta del fascismo ad oggi, sono trascorsi circa settantacinque anni ed ogni programma di governo Regionale è stato un fallimento! È indubbio che la scelta della sede regionale sia stata un fallimento, in considerazione che quella scelta infelice, ha di fatto sacrificato il vero sviluppo della Calabria poiché la sede Regionale doveva essere Cosenza, con i suoi centocinquantacinque comuni che con il decentramento dei servizi sarebbe stata la Regione più ricca d’ Italia! Si vuole ricordare che boia chi molla dell’On. Ciccio Franco azione di sommossa popolare a Reggio Calabria non ha cambiato le sorti e il destino di una Regione sottomessa da sempre ai potentati politici che si sono sempre ben guardati di tutelare i veri interessi di una provincia come quella di Cosenza, il cui sviluppo doveva essere la cultura del cemento armato e quindi dei palazzinari dividendosi di fatto Cosenza e zone limitrofe per interessi e prebende elettorali che hanno garantito, interessi personali e politici! È inutile fare nomi di personaggi ormai deceduti, la cui demagogia ha infettato le loro future generazioni che senza alcun decoro ancora oggi si caratterizzano solo per i grossi scandali prodotti innestando polemiche e qualche avviso di garanzia. Certamente tra tutto questo marasma si vuole ricordare degnamente la figura di un grande politico che con la sua azione coraggiosa è riuscito a dare dignità ad un territorio che con l’illuminazione intellettiva e il coraggio dell’azione politica, gli ha consentito in proiezione di capire e vedere lo sviluppo socio economico e culturale che nel decorso degli anni avrebbe determinato e spalmato una diagonale industriale da renderlo appetibile ai giovani imprenditori! Rende, oggi, città modello della Calabria e forse anche del mezzogiorno, è riuscita in parte a riscattare l’orgoglio di essere Calabrese poiché l’operazione a suo tempo costruita dal Grande On. Le Cecchino Principe, l’Università della Calabria e Contrada Lecco, hanno fatto oggi di Rende, un punto di riferimento talmente aulico che neanche le future generazioni possono gestire perché incapaci di continuare quel grande progetto di riscatto perché afonici e senza proposte valide per un comprensorio in continua espansione demografica. I pensieri del meridionalismo di Tommaso Fiore, Giustino Fortunato, Francesco Compagna e Michele Bianchi, autori di vari testi sul meridionalismo, rimangono ad ammuffire nelle biblioteche Nazionali perché secondo il parere di questi arcani della cultura politica, i pensieri di costoro, mostri sacri della cultura e in particolare della cultura politica, sarebbero inadeguati alle teorie di una terra votata secondo loro all’ innovazione tecnologica, ma secondo chi scrive all’agriturismo per la fisionomia territoriale e per la presenza in tutta la regione di ricchezze agro-Silvo-pastorali! Per cui una politica di intervento sui problemi ambientali per creare un terreno fertile sulla politica agrituristica. 
Da questi presupposti si dovrebbe partire per le speranze delle future generazioni che guardano ad un linguaggio liberista, per poi praticare il linguaggio liberale per l’autonomia e l’autogoverno, caposaldo della sinistra Hegeliana!   
                                Sergio La Ghezza         
         Coordinamento Regionale Riva Destra

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martedì 27 febbraio 2018

Tor Pignattara, la denuncia: "Bombole a gas nei box di via Giovannoli. Intervenga il Prefetto".

Il consigliere Sabbatani-Schiuma torna sul "cantiere della vergogna".
"Chiedo al Prefetto di Roma, Paola Basilone, di intervenire urgentemente, avvalendosi del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica. La situazione di degrado e di illegalità diffusa all'interno del ribattezzato 'cantiere della vergogna' di via Giovannoli a Torpignattara, sta ora oltrepassando ogni limite, con l'utilizzo di bombole del gas dentro un box privato adibito a moschea. Vogliamo attendere una tragedia?". 
E' la denuncia, l'ennesima, di Fabio Sabbatani Schiuma, consigliere del municipio V già candidato presidente per il centrodestra, sulle condizioni del cantiere di via Alò Giovannoli. 
"I cittadini - continua la nota - sono esasperati e ora temono il peggio: nel box sotterraneo, utilizzato impropriamente come luogo di culto dalla comunità bengalese, ora si violano le più elementari norme sulla sicurezza". Tantissime negli anni le denunce, sia di esponenti politici che di semplici cittadini agli uffici, polizia locale, Procura della Repubblica. 

La storia del cantiere.
Il cantiere è infatti più che noto alle cronache locali. Una storia iniziata nel quadrante 14 anni fa, quando la ditta Bts ha preso in concessione l'area compresa tra via Giovannoli e via Cartaro, edificando palazzine (tutte vendute) e affittando i box alla comunità islamica locale che li ha adibiti a centri di culto. Nel tempo non sono mancate le contestazioni degli abitanti dei palazzi limitrofi, specie in relazione agli eventi religiosi celebrati nell'area di cantiere. Ma soprattutto le rimostranze sono legate alle mancate opere di compensazione. Una porzione di terreno da risanare e una strada di collegamento tra il quadrante e via della Marranella che ancora aspetta il collaudo e la presa in consegna da parte del municipio con annessa apertura al traffico. Gli abitanti attendono quel che gli spetta.

Fonte: ROMATODAY

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NEVE A ROMA: SCHIUMA, ALBERI CADUTI NON POTATI, CHE FINE HA FATTO GARA EUROPEA PER MANUTENZIONE ALBERATURE?

ROMA, 26 feb - “Più di cento alberi crollati sotto il peso di 5 centimetri di neve vuol dire che le potature non sono state effettuate per niente o male. E infatti da giugno scorso non abbiamo più notizie dei due bandi europei, uno riguardante la manutenzione di parchi e giardini (verde ‘orizzontale’) di 4 milioni, l'altro quella delle alberature che prevedeva un importo di 5 milioni. Da fonti stampa avevamo appreso infatti che sarebbe stato tutto sospeso, in quanto la gara non era conforme al codice degli appalti, modificato il 19 aprile con dl 56/2017 dal governo centrale. Pubblicato in gazzetta ufficiale sei giorni dopo, il 24 dello stesso mese, il testo del bando non aveva infatti tenuto conto degli avvenuti cambiamenti e il 21 giugno c'e' stata la nota di avviso di sospensione 'a data da destinarsi' da parte del Dipartimento per la Razionalizzazione della Spesa".Lo dichiara in una nota Fabio Sabbatani Schiuma, segretario nazionale del Movimento Riva Destra e consigliere del Municipio V di Roma."C'era anche -continua la nota-  un terzo bando, quello che il 1° luglio scorso prevedeva la partenza del monitoraggio e messa in sicurezza di 80mila alberature, per il pronto intervento e la sorveglianza h24 sugli alberi che fiancheggiano le strade e sulle piante del grandi parchi.Abbiamo appreso -conclude la nota- sempre da fonte stampa, che era stato  firmato l'affidamento a nove ditte private per un valore complessivo dell'appalto di 2,2 milioni di euro, spacchettato in nove lotti. Ma il decimo lotto, che interessa i municipi IV, V e VI, non sarebbe stato assegnato per mancanza di offerte.Schiuma aggiunge infine che "il Presidente del Municipio V, Giovanni Boccuzzi, non ha mai risposto alle mie interrogazioni in merito, mentre il verde, dai parchi agli alberi in strada, versa in condizioni pietose e un po' di neve cadono i rami e gli alberi stessi e d'estate scoppiano incendi: cartoline quotidiane di un'incuria a cui l'amministrazione non ha ancora evidentemente messo mano".

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mercoledì 21 febbraio 2018

DA RIVA DESTRA SOLIDARIETÀ A FORZA NUOVA PER INFAME PESTAGGIO.

DA RIVA DESTRA SOLIDARIETÀ A FORZA NUOVA PER INFAME PESTAGGIO.

Ursino e Fiore
"Il movimento politico Riva Destra, visto il grave ed increscioso atto di violenza consumatosi ieri sera a Palermo, che ha visto il brutale pestaggio di Massimo Ursino, segretario provinciale e dirigente nazionale di Forza Nuova, condanna questo terribile atto di violenza inqualificabile che serve solo a fomentare odio e ad accentuare un pesante clima politico. Esprimiamo totale solidarietà ad Ursino e al segretario nazionale di Roberto Fiore, auspichiamo che le forze dell’ordine riescano nel più breve tempo possibile ad individuare ed isolare i responsabili e che la politica tutta condanni questo vile gesto, affinché si scongiuri la crescita in maniera esponenziale di azioni di guerriglia violenta che negli ultimi tempi stanno caratterizzando l’attuale campagna elettorale".

Cosi in una nota Nicola D'Aguanno e Angelo Tigri, dirigenti nazionali Riva Destra Sicilia e Fabio Sabbatani Schiuma Segretario Nazionale.

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martedì 20 febbraio 2018

Alle politiche il movimento Riva Destra sostiene il centrodestra: ”IN TEMPI BUI E’ DIFFICILE RITIRARSI NELL’OMBRA”

Nel nome delle parole di Pinuccio Tatarella sulla Riva Destra e la riva sinistra e del 'turarsi il naso' di Indro Montanelli.
In mari difficili, quando tenere la rotta e' complicato, la nebbia e' fitta, si alzano improvvise onde e si creano vortici e mulinelli, bisogna prepararsi a ballare. Qualcuno cadrà in mare, altri proveranno a calare una scialuppa, magari per salvare la pelle o quel forziere che non c'e'. E' quanto mai opportuno che lo sappiano tutti i marinai. Più che affidarsi agli dei, come gli antichi navigatori, diventa più utile riflettere e richiamarsi ai saggi della storia. 
Il fiume della politica ha due rive, «destra e sinistra sono alternative, rappresentano valori alternativi, il centro non è un valore. È una zattera, è un traghetto che va dalla riva destra a quella sinistra, ospita passeggeri quando una delle due rive è debole, rimane senza passeggeri quando tutte e due le rive sono forti». 
Già, Pinuccio Tatarella, al quale Riva Destra si richiamava in quei tempi nei quali qualcuno voleva spingerci nella riserva indiana della mera testimonianza. Lui, che sollecitava la classe dirigente della destra italiana ad uno sforzo di modernizzazione. Guardava avanti. Il presidenzialismo per rafforzare la democrazia diretta e la costituzione di un ampio schieramento di centrodestra per unire la grande maggioranza di Italiani che non sono di sinistra, le stesse parole usate da Pietrangelo Buttafuoco, tante volte intervenuto ai nostri incontri. Pinuccio, infaticabile tessitore dell’alleanza di centrodestra, anche dopo la sconfitta del ’96. Lanciò da destra «Oltre il Polo», per unire una coalizione che poi vinse nettamente alle regionali del 2000 e alle politiche del 2001. Lui che non visse però questa stagione, con i risultati, soprattutto a destra, che abbiamo conosciuto bene. Gianfranco Fini compreso, che perse ogni bussola, per insabbiarsi sulla spiaggia di Montecarlo. Molte delle difficoltà e delle innaturali divisioni di oggi, con Pinuccio Tatarella di sicuro non sarebbero mai esistite.
Ricordarlo oggi vuol dire difendere il bipolarismo, la politica delle due rive, rinunciare ad ambiguità e a confusioni. L’armonia, la coesione del centrodestra, la coerenza dei principi fondamentali della destra, senza mai cedere a nostalgismi, furono i cardini del pensiero di Pinuccio Tatarella, l'ispiratore della destra di governo. A ben pensarci, sarebbe potuta essere questa la migliore premessa alla mozione approvata nell'ultima Direzione Nazionale di Riva Destra, storico primo circolo di quell'Alleanza Nazionale, alla quale Pinuccio teneva come un figlio. Scomparso lui, il marito della Tulliani, fece invece di tutto per sbarazzarsene. Ma tant'è che il risultato non cambia, compreso il terzo incomodo grillino, Non si può rischiare di consegnare in mano a queste sciatte e dannose sinistre, renziane, dalemiane, boldriniane, peraltro divise come mai, ne all'antipolitica grillina, la nostra Italia. Sarebbe devastante. Va sostenuto questo centrodestra con tutte le sue storture, le sue contraddizioni e i suoi punti interrogatici: questa e' la scelta fatta con coraggio e realismo da Riva Destra. E qui entra in campo il ricordo di Indro Montanelli, uno dei giornalisti simbolo del 900. Liberale e anticomunista, nel ’76 invitò a turarsi il naso e votare la Democrazia Cristiana, per impedire che al governo ci finissero i comunisti. E' più importante poi rispettare il proprio dovere civico e recarsi comunque alle urne. Scegliendo non i partiti ma le persone, candidate sul territorio e la loro credibilità. Perché le idee, quando ci sono, corrono sempre sulle gambe delle donne e degli uomini. 
Lo facciamo senza ritirarci nell'ombra, appunto.

Fabio Sabbatani Schiuma, fondatore di Riva Destra

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giovedì 15 febbraio 2018

RIVA DESTRA: CASTELVETRANO SULL'EVENTUALE CHIUSURA DELL’UFFICIO TERRITORIALE DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE.

Castelvetrano 14 febbraio 2018:
“Si apprende da alcuni organi di stampa locali, che può essere imminente la chiusura dell’ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate di Castelvetrano, in quanto la direzione di Palermo, visto l’elevato costo del canone di affitto dei locali che attualmente ospitano gli uffici siti in via IV Novembre, ha deciso di non rinnovare il contratto di locazione.”
Così in una nota, il coordinatore per Castelvetrano del Movimento RIVA DESTRA, Angelo Tigri.
“La chiusura di questi uffici - continua Tigri - obbligherebbe gli utenti a spostarsi in sedi più lontane come quelle di Marsala e Trapani. La precedente giunta si era offerta di mettere a disposizione dell’Agenzia i locali di via Sardegna che attualmente ospitano gli uffici del Giudice di Pace. In tal senso c’era già stato un incontro  tra l’ex vice Sindaco della Città e il Direttore dell’Agenzia delle Entrate di Palermo, per stabilire i termini dell’assegnazione dei locali.
Considerato - conclude Tigri - che per la Città dopo la chiusura e il trasferimento della sede del Tribunale, la chiusura di questi uffici  significherebbe perdere uno degli ultimi presidi di legalità ancora rimasti, il gruppo RIVA DESTRA CASTELVETRANO esorta la Commissione Prefettizia che attualmente amministra il Comune di Castelvetrano ad attivarsi in merito alla questione ed assicurare alla cittadinanza un servizio che è comunque non solo punto di riferimento per la Città ma di tutti i comuni  della Valle del Belice.”

Angelo Tigri
Coordinatore comunale
RIVA DESTRA

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