Giovani Leader crescono. È il caso di Fabrizio Santori, coetaneo di Matteo Renzi anche se, a differenza dell’attuale Premier, vanta già una lunga serie di battaglie sul territorio e una riconosciuta fama di paladino della gente comune (quella senza Santi in Paradiso) e della legalità. Cresciuto nelle giovanili della destra italiana, quella per la quale l’onestà è un dovere e la politica è un servizio alla comunità, si è fatto le ossa nella Circoscrizione dov’è nato. Ha sempre fatto politica potendosi permettere mille proteste eclatanti contro gli abusi di quelli che contano, senza scendere mai a patti o subire pressioni per due semplici motivi: dietro aveva i cittadini e non era ricattabile.
Lo incontriamo nell'ufficio che dal 2013 occupa in seno al Consiglio regionale del Lazio dopo il buon successo elettorale. Il telefono squilla incessantemente e le richieste che provengono dai quartieri della sua città lui se le ricorda una ad una senza il bisogno di consultare appunti o prendere tempo. Capiamo subito che intervistarlo sarà difficile, preso com'è da mille dossier aperti, ma comunque accettiamo la sfida.
Ma è vero che ha lo stesso numero di telefono da sempre?
Sì, da quando ero consigliere municipale firmavo i miei volantini con il 339/7360574. Lo faccio tuttora da consigliere regionale. Certe volte subisco lo stress, ma rispondo sempre io. E se non rispondo, richiamo. È molto dura ma lasciatemi vantare di questa abitudine.
Fonte: L'OPINIONE - Articolo Completo QUI !
www.studiostampa.com