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lunedì 5 dicembre 2016

Renzi si dimette, e ora? Gli scenari.

No 59,1 - Sì 40,9%Oltre sei milioni di voti (19.419.507 per il No; 13.432.208 al Sì), dividono i vincitori dai vinti. Il risultato del referendum costituzionale è definitivo (63.169 sezioni su 63.169) quanto inequivocabile. Matteo Renzi ne ha preso atto poco dopo mezzanotte, dimettendosiOra la parola e le scelte passano per il Quirinale, dove il presidente della Repubblica Sergio Mattarella dovrà sbrogliare la matassa e trovare un filo conduttore per uscire dal labirinto della crisi di governo.
Diverse le ipotesi sul tappeto: da un reincarico al presidente uscente, all'esecutivo tecnico-istituzionale. La prima opzione sembra allo stato la meno percorribile, perché va a sbattere con le parole dette questa notte da Renzi: "Il No ha vinto in modo straordinariamente netto. Ora tocca al No fare le proposte, serie e credibili, a partire dalla legge elettorale".
Se invece Mattarella decidesse di privilegiare la continuità tra passato e presente, potrebbe essere un ministro del governo uscente a ricevere l'incarico per tentare di formare un nuovo esecutivo. I nomi che circolano nel toto-premier, sono quelli dei ministri dell'Economia Piercarlo Padoan o del collega alle Infrastrutture Graziano Delrio.
Ma con quale maggioranza? Quella incardinata sull'asse Pd-Ap o il tentativo proverà anche a allargare l'asse della base politica che dovrebbe sostenere il governo? Se questa sarà la strada alternativa, il compito potrebbe invece essere affidato a una figura istituzionale, come quella del presidente del Senato Pietro Grasso. Nulla di più che ipotesi, per adesso, in un percorso che intanto prevede una serie di atti formali.
Nel pomeriggio è attesa la convocazione del Cdm per le dimissioni del governo, poi il presidente del consiglio uscente salirà al Quirinale per comunicare al capo dello Stato le proprie decisioni. Da quel momento sarà Mattarella il protagonista delle scelte. Quanto al Pd, il partito aspetta Renzi da segretario e non più da segretario-premier. La direzione del partito è già stata convocata per Martedì.

Fonte: AdnKronos

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lunedì 25 gennaio 2016

ECCO QUELLO CHE PENSA SALVINI SU RENZI E SCHENGEN.


ECCO QUELLO CHE PENSA SALVINI
SU RENZI E SCHENGEN 

In 30 secondi ecco la mia opinione su Renzi, Schengen 
e i controlli alle nostre frontiere...
Pubblicato da Matteo Salvini su Lunedì 25 gennaio 2016
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lunedì 15 giugno 2015

Ora Salvini può buttar giù Renzi. Ecco la strada per riuscirci.

Il primo compito che gli italiani hanno dato a Salvini è far fuori i vecchi politicanti di centrodestra.
Ne ha ora Renzi di ferite da leccare. Colui che sembrava inamovibile nella sua torre d’avorio, sta traballando come non mai. Non sono bastati i bluff delle finte riforme né le nauseabonde campagne promozionali dei media totalmente asserviti al Premier come nei migliori dei regimi. L’Italia va male e così la maggior parte della gente ha smesso di andare a votare. Il governo millanta ma risposte non dà e così la gente lo ha fatto cadere in tutti i posti che contavano: Veneto, Liguria, Venezia, eccetera eccetera. Persino nelle roccaforti rosse, per il Pd è stato un disastro. Persino dove comunque è riuscito a strappare la vittoria. Qualcuno ha ricominciato a dire si tratta della testimonianza che il centrodestra non è morto. Cavolate. Questa è la testimonianza del fatto che gli italiani, nonostante il centrodestra sia morto, chiedono di potersi affidare a qualcosa di alternativo alla sinistra. Purché sia credibile.

Vincenzo Sofo - da "Il Talebano".

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giovedì 26 febbraio 2015

Riva Destra: DA L'ESPRESSO DI OGGI 26/2

"...Marceranno spalla a spalla con “Riva Destra”, movimento nato dalle ceneri dell’MSI e Alleanza Nazionale, presente con delegazioni dalla Sicilia, Puglia, Calabria, Umbria, Marche ed Emilia Romagna.
«Guardiamo alla nascita di un unico fronte nazionale e sociale per salvare la nostra Patria dal renzismo e da un'Europa che non è quella che per decenni abbiamo sognato. Riva Destra sta guardando sempre più da vicino la parabola ascendente di Matteo Salvini, come una speranza per chi ha avuto la propria casa bombardata dai fallimenti di Fini e della sua classe dirigente di vecchi colonnelli» 

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