ROMA, 29 mar - "Partiranno da domani, Martedì 30 marzo (ore 21, sulla piattaforma Zoom), con la Liguria le videoconferenze regionali della comunità militante di Riva Destra. Ci prepariamo per quello che sarà un 'autunno caldo', quando, nelle tante tornate elettorali, compresa quella di Roma, saremo chiamati ad offrire le nostre energie migliori per confermare l'enorme crescita della popolarità di Giorgia Meloni e dei consensi per Fratelli d'Italia. Dopo la Liguria, ad aprile, avremo poi il Trentino Alto Adige (1), Sicilia (6), Puglia (8), Marche (13), Emilia Romagna (15), Friuli Venezia Giulia (20), Calabria (22), Lazio e Abruzzo (27) e in chiusura il Veneto (29)". Lo comunica una nota stampa della comunità militante di Riva Destra. "Questi appuntamenti -continua la nota- saranno infatti l'occasione per 'scaldare i motori' del nostro radicamento nazionale, anche giovanile, per misurarci nella nostra già avviata campagna di sostegno a Riva Destra per il 2021 e per pianificare la nostra annuale Festa Tricolore Nazionale. Riva Destra -conclude la nota- ha da quasi tre anni sposato il progetto di Giorgia Meloni per rendere Fratelli d'Italia sempre più inclusivo e popolare: di conseguenza continua le sue battaglie culturali e di proposta politica in piena sinergia con il partito, evitando sovrapposizioni strutturali, senza però rinunciare ai nostri valori comunitari".
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lunedì 29 marzo 2021
RIVA DESTRA: DOMANI AL VIA LE VIDEOCONFERENZE REGIONALI-PRIMAVERA 2021, "CREDIAMO IN GIORGIA MELONI E CI PREPARIAMO AD AUTUNNO CALDO".
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mercoledì 4 novembre 2020
Oggi è il 4 novembre. W L'ITALIA !
4 Novembre: Riva Destra, “sosteniamo proposta di FdI per giornata dell’Unità Nazionale, delle Forze Armate e del Tricolore”.
“Oggi ricorre la Festa della Vittoria, poi mutata in Festa delle Forze Armate. È la festa innanzitutto dei Caduti, dei mutilati, dei combattenti e di quanti, donne, anziani e ragazzi fino a quelli del ’99, sostennero la Patria nello sforzo di tre anni di guerra e poi della ricostruzione. Siamo orgogliosi dei nostri Caduti e di quanti ci hanno tramandato il senso dell’Onore”.
Questa una nota del movimento Riva Destra: “Siamogliene grati -continua la nota- oggi più che mai, dal momento che gli ultimi governi hanno da tempo deciso di svalutare il significato di questa data, l’unica vittoria della storia d’Italia e in nome della quale si potrebbe risvegliare senso di appartenenza e desiderio di difendere i nostri confini e valorizzare la nostra identità.
Sosteniamo fortemente Fratelli d’Italia -conclude la nota- che torna a chiedere sia nuovamente festeggiato il 4 Novembre come Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate, festa di tutti gli italiani e del nostro Tricolore”.
Sosteniamo fortemente Fratelli d’Italia -conclude la nota- che torna a chiedere sia nuovamente festeggiato il 4 Novembre come Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate, festa di tutti gli italiani e del nostro Tricolore”.
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martedì 29 settembre 2020
Giorgia Meloni: Ieri ho avuto il grande onore di essere stata eletta Presidente di ECR, il partito dei conservatori europei che raggruppa più di 40 partiti europei e occidentali. Ringrazio la famiglia dei conservatori per la grande fiducia che mi è stata data. Continueremo insieme a lavorare e a batterci per un’Europa confederale di Stati Liberi e Sovrani. Fratelli d’Italia è sempre più protagonista nel quadro politico internazionale: contro lo strapotere dei tecnocrati e dei burocrati, per costruire un’Europa che sappia difendere la sua identità e quella delle Nazioni che la compongono. Un’Europa di Patrioti.
Tutta Riva Destra si associa agli Auguri più sentiti di buon lavoro e di sempre Grandi Successi.
Un particolare e commosso augurio dalle fantastiche Donne di Riva Destra che, da sempre, sostengono le battaglie di Giorgia Meloni.
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lunedì 1 giugno 2020
Italia: 2 giugno in 100 piazze !
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martedì 31 marzo 2020
Riva Destra sul Decreto "Cura Italia".
Il Decreto Cura Italia appare più un farmaco placebo che un percorso solutorio per le urgenti necessità di tanti milioni di nostri concittadini, nonché delle nostre imprese, e bene hanno fatto i parlamentari di Fratelli d'Italia a consegnare le loro proposte correttive ed integrative. Riva Destra, movimento federato al partito guidato da Giorgia Meloni, avvalendosi del proprio 'think tank', ha saputo evidenziare ulteriori punti di debolezza del recente atto firmato frettolosamente dal Presidente Conte, proponendo ulteriori 12 emendamenti ai parlamentari che rappresentano le nostre istanze".
Lo dichiarano in una nota congiunta Fabio Sabbatani Schiuma e Fabio Verna, rispettivamente segretario nazionale e responsabile del dipartimento economico del Comitato Romano di Riva Destra.
"I comparti toccati -continua la nota- grazie al lavoro svolto dal vicesegretario nazionale Angelo Bertoglio, dal coordinatore del Lazio Marco Micacchi, dai responsabili provinciali di Brindisi, Frosinone e Imola, rispettivamente Massimiliano De Noia, Daniele Colasanti e Umberto Giannini, oltre che da Enrico La Monica del Comitato romano, sono il sostegno ai genitori ed alle attività didattiche per la formazione dei loro figli, sostegno da porre in essere anche per quei datori di lavoro titolari di più sedi di attività.E ancora -prosegue la nota- la tutela dei lavoratori autonomi iscritti ad Albi professionali, con particolare attenzione agli avvocati in bassa fascia di reddito e l'impiego di medici e funzionari della P.A. presso il Ministero della Salute, nonché lo scorrimento delle graduatorie dei precari del Corpo dei VV.FF. con le conseguenti debite assunzioni.Infine -conclude la nota- le modifiche al reddito di cittadinanza, che invece di essere un efficace ammortizzatore sociale, ha creato squilibri e talvolta anche abusi. Il lavoro sviluppato da Riva Destra -aggiunge infine la nota- ha nella sua unica finalità, l'intento di contribuire al sostegno di quelle fasce sociali, cosiddette deboli, che non vengono correttamente tutelate dall'attuale governo".
Rassegna Articoli su:
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Lo dichiarano in una nota congiunta Fabio Sabbatani Schiuma e Fabio Verna, rispettivamente segretario nazionale e responsabile del dipartimento economico del Comitato Romano di Riva Destra.
"I comparti toccati -continua la nota- grazie al lavoro svolto dal vicesegretario nazionale Angelo Bertoglio, dal coordinatore del Lazio Marco Micacchi, dai responsabili provinciali di Brindisi, Frosinone e Imola, rispettivamente Massimiliano De Noia, Daniele Colasanti e Umberto Giannini, oltre che da Enrico La Monica del Comitato romano, sono il sostegno ai genitori ed alle attività didattiche per la formazione dei loro figli, sostegno da porre in essere anche per quei datori di lavoro titolari di più sedi di attività.E ancora -prosegue la nota- la tutela dei lavoratori autonomi iscritti ad Albi professionali, con particolare attenzione agli avvocati in bassa fascia di reddito e l'impiego di medici e funzionari della P.A. presso il Ministero della Salute, nonché lo scorrimento delle graduatorie dei precari del Corpo dei VV.FF. con le conseguenti debite assunzioni.Infine -conclude la nota- le modifiche al reddito di cittadinanza, che invece di essere un efficace ammortizzatore sociale, ha creato squilibri e talvolta anche abusi. Il lavoro sviluppato da Riva Destra -aggiunge infine la nota- ha nella sua unica finalità, l'intento di contribuire al sostegno di quelle fasce sociali, cosiddette deboli, che non vengono correttamente tutelate dall'attuale governo".
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lunedì 30 marzo 2020
ONORE ALLE PAROLE DEL PREMIER DELL'ALBANIA.
Edi Rama: "...So che trenta medici e infermieri non risolveranno il rapporto tra la forza micidiale del nemico invisibile e le forze in tenuta bianca che lo stanno combattendo sulla linea del fuoco da quella parte del mare.
Ma so anche che laggiù è oramai casa nostra da quando l'Italia e le nostre sorelle e fratelli italiani ci hanno salvati, ospitati e adottati in casa loro quando l'Albania versava in dolori immensi. Noi stiamo combattendo lo stesso nemico invisibile e le risorse umane e logistiche della nostra guerra non sono illimitate, ma oggi noi non possiamo tenere le forze di riserva in attesa che siano chiamate, mentre in Italia, dove si stanno curando in ospedali di guerra anche albanesi feriti dal nemico, hanno un enorme bisogno di aiuto. È vero che tutti sono rinchiusi dentro le loro frontiere, anche Paesi ricchissimi hanno girato la schiena agli altri, ma forse perché non siamo ricchi ma neanche privi di memoria, non ci possiamo permettere di non dimostrare all’Italia che gli albanesi e l’Albania non abbandonano mai l’amico in difficoltà. Questa è una guerra in cui nessuno può vincere da solo. E voi coraggiosi membri di questa Missione per la Vita state partendo per una guerra che è anche la nostra. Oggi noi siamo tutti italiani. E l’Italia la deve vincere questa guerra, anche per noi, per l’Europa e per il mondo intero.
Che Dio vi benedica tutti".
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Ma so anche che laggiù è oramai casa nostra da quando l'Italia e le nostre sorelle e fratelli italiani ci hanno salvati, ospitati e adottati in casa loro quando l'Albania versava in dolori immensi. Noi stiamo combattendo lo stesso nemico invisibile e le risorse umane e logistiche della nostra guerra non sono illimitate, ma oggi noi non possiamo tenere le forze di riserva in attesa che siano chiamate, mentre in Italia, dove si stanno curando in ospedali di guerra anche albanesi feriti dal nemico, hanno un enorme bisogno di aiuto. È vero che tutti sono rinchiusi dentro le loro frontiere, anche Paesi ricchissimi hanno girato la schiena agli altri, ma forse perché non siamo ricchi ma neanche privi di memoria, non ci possiamo permettere di non dimostrare all’Italia che gli albanesi e l’Albania non abbandonano mai l’amico in difficoltà. Questa è una guerra in cui nessuno può vincere da solo. E voi coraggiosi membri di questa Missione per la Vita state partendo per una guerra che è anche la nostra. Oggi noi siamo tutti italiani. E l’Italia la deve vincere questa guerra, anche per noi, per l’Europa e per il mondo intero.
Che Dio vi benedica tutti".
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domenica 29 marzo 2020
Coronavirus: Riva Destra (FdI), Governo chiede soldi agli italiani, ma dona 50 milioni a Tunisia.
“Nei giorni scorsi la pagina Facebook dell’Ambasciata d’Italia in Tunisia annunciava che la cooperazione tra Italia e Tunisia continuava anche in un momento difficile e che lo stato Italiano, tramite la Cassa Depositi e Prestiti, aveva versato 50 Milioni di Euro alla Banca Centrale Tunisina. La somma, così come scritto nel post, sarà destinata al sostegno delle imprese tunisine per rispondere all'impatto socioeconomico a causa del Coronavirus. Il post, pubblicato sulla pagina dell’Ambasciata Italiana a Tunisi, in data 25 Marzo, era presente fino a questa mattina, quando verso le 10 è sparito. Forse per la vergogna?”.
Lo dichiarano in una nota Fabio Sabbatani Schiuma e Angelo Bertoglio, rispettivamente segretario e vicesegretario nazionale di Riva Destra, movimento federato a Fratelli d’Italia. “In Italia -continua la nota- i nostri imprenditori, i nostri commercianti, le nostre partite IVA, le nostre famiglie non hanno risposte, certezze e vivono nella paura di chiusure e fallimenti. I nostri operatori sanitari e i nostri operatori della sicurezza non hanno le dovute protezioni per poter operare in sicurezza, tanto da dover lavorare senza aver potuto fare il tampone per sapere se sono contagiati a loro volta, mandandogli allo sbaraglio.
Non ci sono tamponi -prosegue la nota- e medici per i nostri anziani dimenticati nelle case di riposo, curati grazie a Dio dalle infermiere e dalle Oss nei modi a loro possibili, ma anche loro con grandi difficoltà e senza tamponi.
Lo stato -conclude la nota- chiede soldi agli Italiani per sostenere la Protezione Civile e cosa si scopre? Che il governo Conte-Di Maio manda 50 milioni di euro per sostenere gli imprenditori tunisini. L’Italia e gli Italiani devono sapere ed e’ inutile cancellare i post”.
Fonte: LA VOCE del PATRIOTA
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Lo dichiarano in una nota Fabio Sabbatani Schiuma e Angelo Bertoglio, rispettivamente segretario e vicesegretario nazionale di Riva Destra, movimento federato a Fratelli d’Italia. “In Italia -continua la nota- i nostri imprenditori, i nostri commercianti, le nostre partite IVA, le nostre famiglie non hanno risposte, certezze e vivono nella paura di chiusure e fallimenti. I nostri operatori sanitari e i nostri operatori della sicurezza non hanno le dovute protezioni per poter operare in sicurezza, tanto da dover lavorare senza aver potuto fare il tampone per sapere se sono contagiati a loro volta, mandandogli allo sbaraglio.
Non ci sono tamponi -prosegue la nota- e medici per i nostri anziani dimenticati nelle case di riposo, curati grazie a Dio dalle infermiere e dalle Oss nei modi a loro possibili, ma anche loro con grandi difficoltà e senza tamponi.
Lo stato -conclude la nota- chiede soldi agli Italiani per sostenere la Protezione Civile e cosa si scopre? Che il governo Conte-Di Maio manda 50 milioni di euro per sostenere gli imprenditori tunisini. L’Italia e gli Italiani devono sapere ed e’ inutile cancellare i post”.
Fonte: LA VOCE del PATRIOTA
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giovedì 10 ottobre 2019
Erdogan si conferma nemico dell’Europa: vi manderò milioni e milioni di rifugiati.
Erdogan si conferma il nemico principale dell’Europa. Ma la Turchia fa ancora parte della Nato. Erdogan ”manderà 3,6 milioni di rifugiati” in Europa se Bruxelles definirà come ”una invasione” l’operazione militare lanciata ieri nella Siria nordorientale. Lo ha dichiarato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan intervenendo ad Ankara e minacciando di ”aprire le porte” ai rifugiati siriani attualmente in Turchia. ”Hey Unione europea! Non potete definire la nostra operazione come un’invasione”, ha sbeffeggiato Erdogan. L’unico obiettivo dell’operazione militare turca è quella di ”eliminare il terrorismo”.
mercoledì 27 febbraio 2019
Grande Successo di Fratelli d'Italia.
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domenica 2 dicembre 2018
Germania marcia e corrotta da sempre, come la Francia !
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sabato 27 ottobre 2018
ITALIA 1939: TRATTAMENTO RIFIUTI !
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venerdì 19 ottobre 2018
Sempre attuale e da troppi anni ! Usciamo da questo maledettissimo Euro !
Italia-Europa: Pensieri Politici !
Invece di pensare al pareggio di bilancio, pensano a vendere i beni dello Stato per rastrellare altri soldi e poi farci trovare ancora col debito che cresce e senza più beni da vendere.
Questi Governi CI STANNO UCCIDENDO !!!
Un saluto a tutti, come potete leggere sotto, sul mio articolo, la speranza era quella di fondare in 4 o 5 gli Stati Uniti d'Europa con un Euro Pesante ed accettare singolarmente gli altri dell'Unione man mano che si rendevano disponibili a perdere la sovranità nazionale (quello che hanno fatto gli Stati Uniti d'America aggiungendo Stelle alla Bandiera) ma l'attuale "Mostruosità" di avere Stati Sovrani che prendono i Soldi a "strozzo" da una Banca Privata che li fa stampare, con la garanzia di non poter mai ripianare il debito (più soldi ci facciamo stampare più il debito cresce) mi fa pensare che staccandoci non saremmo noi a "colare a picco" ma gli "altri"; è vero che inizialmente avremmo un forte svalutazione con inflazione e perderemmo circa il 25% ma lo perderemmo, parzialmente, anche del nostro debito e le nostre aziende riprenderebbero "fiato".
Vorrei tornare ad uno Stato Sovrano con una Moneta Sovrana; in estrema sintesi o ci Uniamo o ci Dividiamo, lo stare a metà è "Folle".
Lottare "CONTRO" Lottare "PER" !
Perché giustificare le nefandezze altrui con quelle di altri, ergendoci a giudici di cosa sia meglio o peggio? Il Livore, anzi, l'Odio (che traspare in molti) non fa onore a chi lo dimostra e fa evidentemente dimenticare che i delinquenti si trovano ovunque, nelle Patrie Galere, tra le Forze dell'Ordine, tra i Politici, tra i Giornalisti, tra i Magistrati e tra tutti i Cittadini, in particolare tra quelli che lottano solo "Contro" e mai "Per". Guardandoci nello specchio dovremmo ricordare che si cresce portando avanti un progetto, un'idea, un sogno e non certo "distruggendo l'odiato nemico".
Non voglio Rimpianti ma FUTURO !
Sono veramente amareggiato per non dire di peggio; siamo gestiti da: Giornalisti, Magistrati, Politicanti e Banchieri ma ai Dirigenti d'Azienda qualificati (compresi quelli militari e ne abbiamo tanti) che sarebbero in grado di organizzare il Paese non vengono MAI dati incarichi e nemmeno interpellati.
Qualche mese fa, in occasione delle dimissioni del Colonnello Rapetto, ho scritto: Un Governo che fa perdere allo Stato i suoi uomini migliori, che inizia senza dare per primo un esempio, senza tagliare i propri stipendi, senza ridurre il numero dei parassiti, senza eliminare gli sprechi, un Governo che punta tutto sull'aumento delle entrate e non sulla riduzione delle uscite, senza tener conto che gli F24 si sono DRASTICAMENTE ridotti e che la situazione, se possibile, è addirittura peggio di prima, beh... meglio un non governo che questa tragedia !
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venerdì 6 luglio 2018
GIUSTIZIA:CIRCOLARE del 14 GIUGNO 1926.
In una circolare fascista la tutela dei lavoratori somali che i sindacati di oggi dovrebbero leggere.
... Non mi fermo sulla questione del trattamento limitandomi a ricordare che in Somalia vige per legge il Codice penale italiano per bianchi e neri; che il Giudice della Colonia conosce molto bene il suo dovere e che io sono fermamente deciso a non ammettere da chicchessia la benché minima violazione della legge. Ma la precisa informazione che qui intendo dare perché tutti la conoscano, si è che non tarderanno molto tempo ad essere emanate altre chiare disposizioni di legge protettive del lavoro e quindi della mano d’opera anche agricola nella intera Colonia, e che la organizzazione e l’impiego dell’ascendente enorme del Governo e del Governatore sugli indigeni hanno lo scopo umanitario, disciplinare e fascista di un graduale avviamento al lavoro di queste popolazioni, e non mai di qualsiasi coazione che crei larvate schiavitù o servitù della gleba, e meno che mai a semplice uso od abuso e servizio di privati.”
Singolare come nessun libro di storia coloniale abbia mai ripreso questa circolare fascista, fascistissima, del 1926 del Governatore de Vecchi a tutela dei lavoratori somali, affinché non venissero sfruttati e maltrattati, che non si creasse una qualsivoglia forma di sfruttamento o di caporalato e che sottolineava come in Colonia vigesse il Codice Penale italiano e che era valido per bianchi e neri.
Fonte: Italia Coloniale
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... Non mi fermo sulla questione del trattamento limitandomi a ricordare che in Somalia vige per legge il Codice penale italiano per bianchi e neri; che il Giudice della Colonia conosce molto bene il suo dovere e che io sono fermamente deciso a non ammettere da chicchessia la benché minima violazione della legge. Ma la precisa informazione che qui intendo dare perché tutti la conoscano, si è che non tarderanno molto tempo ad essere emanate altre chiare disposizioni di legge protettive del lavoro e quindi della mano d’opera anche agricola nella intera Colonia, e che la organizzazione e l’impiego dell’ascendente enorme del Governo e del Governatore sugli indigeni hanno lo scopo umanitario, disciplinare e fascista di un graduale avviamento al lavoro di queste popolazioni, e non mai di qualsiasi coazione che crei larvate schiavitù o servitù della gleba, e meno che mai a semplice uso od abuso e servizio di privati.”
Singolare come nessun libro di storia coloniale abbia mai ripreso questa circolare fascista, fascistissima, del 1926 del Governatore de Vecchi a tutela dei lavoratori somali, affinché non venissero sfruttati e maltrattati, che non si creasse una qualsivoglia forma di sfruttamento o di caporalato e che sottolineava come in Colonia vigesse il Codice Penale italiano e che era valido per bianchi e neri.
Fonte: Italia Coloniale
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giovedì 14 giugno 2018
Migranti, disgelo tra Italia e Francia: Macron telefona, Conte andrà a Parigi.
Nella notte il presidente francese chiama Conte: "Mai voluto offendere l'Italia". Confermato il pranzo di domani a Parigi.
Nella notte il presidente francese chiama Conte: "Mai voluto offendere l'Italia". Confermato il pranzo di domani a Parigi.
Andrea Indini - Gio, 14/06/2018 - 12:01
Una telefonata cordiale, nella notte. Ad alzare la cornetta è stato Emmanuel Macron dopo che per ore le istituzioni italiane chiedevano un gesto riparatore alle parole offensive pronunciate in seguito alla decisione di Matteo Salvini di chiudere i porti italiani alla nave Aquarius.
Dall'Eliseo hanno subito fatto sapere che i toni scambiati con Giuseppe Conte sono stati "cordiali". "Il presidente francese - trapela da Palazzo Chigi - ha sottolineato di non aver pronunciato alcuna espressione volta ad offendere l'Italia e il popolo italiano". E così il premier italiano ha deciso di confermare il viaggio a Parigi previsto per domani: "Con Parigi il caso è chiuso, ma ora dobbiamo lavorare alla riforma dei regolamenti di Dublino".
"La notte ha portato consiglio". Ai microfoni di Rtl 102.5 Di Maio riassume così il riavvicinamento tra i due Paesi. Le tensioni tra Palazzo Chigi e l'Eliseo sono esplose martedì in seguito alla decisione del Viminale di non fare scaricare sulle coste italiane i 630 immigrati che si trovavano a bordo della nave Aquarius. Una decisione che ha scatenato le critiche e, soprattutto, gli insulti dei francesi portando così il ministro dell'Economia Giovanni Tria ad annullare il viaggio di ieri a Parigi e il premier Conte a mettere in forse la sua presenza al bilaterale di domani. A entrare a gamba tesa sul governo italiano non era stato solo Macron che, parlando di "inaccettabile strumentalizzazione politica", aveva denunciato "il cinismo e l'irresponsabilità del governo italiano". Gabriel Attal, portavoce di En Marche, aveva poi rincarato la dose sostenendo che "la linea del governo italiano fa vomitare". E il premier Edouard Philippe aveva, infine, messo il carico da novanta accusando l'Italia di non rispettare i propri "obblighi" di prestare soccorso e accogliere gli immigrati.
Ieri mattina si era tentato un primo approccio con il faccia a faccia tra il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi e l'ambasciatore francese. Ma non era servito a granché. Le parole pronunciate ieri sera dallo stesso Macron ("Non posso dare ragione a chi provoca") avevano raffreddato ulteriormente i rapporti tra i due Paesi. Nella notte, poi, è arrivata la telefonata che è servita a distendere gli animi. Da Palazzo Chigi fanno sapere che Macron ha assicurato a Conte di "non aver pronunciato alcuna espressione volta ad offendere l'Italia e il popolo italiano". E, confermando l'impegno di entrambi i Paesi a "prestare i soccorsi nel quadro delle regole di protezione umanitaria delle persone in pericolo", ha anche garantito di "aver sempre difeso la necessità di una solidarietà europea accresciuta nei confronti dell'Italia". È, quindi, in vista del Consiglio europeo di fine giugno che i due leader hanno deciso di confermare il pranzo di domani all'Eliseo. "Sono necessarie delle nuove iniziative da discutere insieme", fanno sapere da Palazzo Chigi spiegando appunto che per affrontare "i numerosi dossier di comune interesse" (in primis quello dell'immigrazione), Macron e Conte si vedranno domani a Parigi. Fonte: IL GIORNALE
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venerdì 1 giugno 2018
ANSA:ecco il governo Conte:18 ministri, TUTTI I PROFILI.
Sottosegretario Giorgetti, Di Maio e Salvini anche vicepremier.
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Presidente del Consiglio - Giuseppe Conte |
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Governo - 18 Ministri |
martedì 17 aprile 2018
lunedì 5 febbraio 2018
RIVA DESTRA E' ONORE, LEALTÀ E FEDELTÀ !
"Non possiamo dimenticare chi siamo e da dove veniamo" di Fabio Sabbatani Schiuma*
Ho rivisto volentieri, dimenticando oramai per quante volte l'ho fatto, il film "L'ultimo Samurai" Domenica 4 febbraio. Una pellicola che mi ha sempre colpito, non solo per la bellezza di Taka e per i suoi tratti di disciplina zen da cui è pervasa quasi ogni singola scena (e sempre ne scopro un aspetto nuovo), ma per le parole che sintetizzano questo film, per quanto commerciale e romanzato: ONORE E FEDELTÀ, in rispetto dei quali, il vero protagonista (non Tom Cruise) arriva a sacrificare la sua stessa vita.
Ebbene, ogni occasione è buona per ricordare a me stesso, la figura di uno zio avuto in famiglia. Al comando di un treno armato in Sicilia, zio Carlo, durante l'ultimo conflitto, lo difese fino allo stremo e solo per non lasciar morire i suoi soldati, a causa della superiorità numerica e logistica delle truppe anglo-americane, alla fine dovette arrendersi. Ricevuto l'onore delle armi dagli avversari, che riconobbero il coraggio e il valore di questo manipolo di nostri connazionali, gli fu restituita la sua pistola. Ebbene, Carlo prese la Bandiera Italiana e, con le parole (testimoniate dai suoi commilitoni sopravvissuti) "questa non posso consegnarla", si sparò alla tempia.
Altri tempi, certamente, nell'orrore di qualsiasi guerra. Ma anche della lenta agonia di queste due parole sempre più in disuso.
Per chi passa in via Germanico a Roma, c'è un balcone al secondo piano, la mia abitazione, con esposto 365 giorni l'anno, un tricolore.
È la tua bandiera, zio Carlo.
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Ebbene, ogni occasione è buona per ricordare a me stesso, la figura di uno zio avuto in famiglia. Al comando di un treno armato in Sicilia, zio Carlo, durante l'ultimo conflitto, lo difese fino allo stremo e solo per non lasciar morire i suoi soldati, a causa della superiorità numerica e logistica delle truppe anglo-americane, alla fine dovette arrendersi. Ricevuto l'onore delle armi dagli avversari, che riconobbero il coraggio e il valore di questo manipolo di nostri connazionali, gli fu restituita la sua pistola. Ebbene, Carlo prese la Bandiera Italiana e, con le parole (testimoniate dai suoi commilitoni sopravvissuti) "questa non posso consegnarla", si sparò alla tempia.
Altri tempi, certamente, nell'orrore di qualsiasi guerra. Ma anche della lenta agonia di queste due parole sempre più in disuso.
Per chi passa in via Germanico a Roma, c'è un balcone al secondo piano, la mia abitazione, con esposto 365 giorni l'anno, un tricolore.
È la tua bandiera, zio Carlo.
giovedì 21 settembre 2017
ITALIA: una pagina di gloria !
BOLLETTINO DELLA VITTORIA !
Oggi, a quasi 100 anni di distanza, ricordiamo con orgoglio una delle poche pagine "gloriose" della nostra giovane nazione, ammesso che l'Italia si possa considerare tale e non solo "Un'espressione geografica" come sosteneva il principe di Metternich.
Il manifesto del proclama terminava con: "Firmato DIAZ" ed essendo la popolazione formata, in gran parte, da sempliciotti e semianalfabeti, pensarono che il nome di DIAZ fosse Firmato. Questo fece si che molti maschi, nati tra la fine del 1918 e il 1919, venissero battezzati col nome di "Firmato".
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lunedì 18 settembre 2017
CITTADINANZA !
Pensieri sulla "Cittadinanza".
Per prima cosa si deve rispettare la volontà dell'individuo, per cui non può essere "automatica" o per nascita ma deve essere accettata o rifiutata a seguito di una richiesta, molte persone sono legate alle loro "Radici" e ci tengono ad avere la cittadinanza del loro Paese d'Origine. Se un adulto chiede e diviene Cittadino Italiano è normale che i figli, nati in Italia, siano Italiani.
Rendere automatica la cittadinanza per chi nasce in Italia, senza almeno un genitore di cittadinanza Italiana, lo ritengo offensivo per loro stessi.
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Per prima cosa si deve rispettare la volontà dell'individuo, per cui non può essere "automatica" o per nascita ma deve essere accettata o rifiutata a seguito di una richiesta, molte persone sono legate alle loro "Radici" e ci tengono ad avere la cittadinanza del loro Paese d'Origine. Se un adulto chiede e diviene Cittadino Italiano è normale che i figli, nati in Italia, siano Italiani.
Rendere automatica la cittadinanza per chi nasce in Italia, senza almeno un genitore di cittadinanza Italiana, lo ritengo offensivo per loro stessi.
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lunedì 4 settembre 2017
PENSIERI POLITICI !
Invece di pensare al pareggio di bilancio, pensano a vendere i beni dello Stato per rastrellare altri soldi e poi farci trovare ancora col debito che cresce e senza più beni da vendere.
Questi Governi CI STANNO UCCIDENDO !!!
Un saluto a tutti, come potete leggere sotto, sul mio articolo, la speranza era quella di fondare in 4 o 5 gli Stati Uniti d'Europa con un Euro Pesante ed accettare singolarmente gli altri dell'Unione man mano che si rendevano disponibili a perdere la sovranità nazionale (quello che hanno fatto gli Stati Uniti d'America aggiungendo Stelle alla Bandiera) ma l'attuale "Mostruosità" di avere Stati Sovrani che prendono i Soldi a "strozzo" da una Banca Privata che li fa stampare, con la garanzia di non poter mai ripianare il debito (più soldi ci facciamo stampare più il debito cresce) mi fa pensare che staccandoci non saremmo noi a "colare a picco" ma gli "altri"; è vero che inizialmente avremmo un forte svalutazione con inflazione e perderemmo circa il 25% ma lo perderemmo, parzialmente, anche del nostro debito e le nostre aziende riprenderebbero "fiato".
Vorrei tornare ad uno Stato Sovrano con una Moneta Sovrana; in estrema sintesi o ci Uniamo o ci Dividiamo, lo stare a metà è "Folle".
Lottare "CONTRO" Lottare "PER" !
Perché giustificare le nefandezze altrui con quelle di altri, ergendoci a giudici di cosa sia meglio o peggio? Il Livore, anzi, l'Odio (che traspare in molti) non fa onore a chi lo dimostra e fa evidentemente dimenticare che i delinquenti si trovano ovunque, nelle Patrie Galere, tra le Forze dell'Ordine, tra i Politici, tra i Giornalisti, tra i Magistrati e tra tutti i Cittadini, in particolare tra quelli che lottano solo "Contro" e mai "Per". Guardandoci nello specchio dovremmo ricordare che si cresce portando avanti un progetto, un'idea, un sogno e non certo "distruggendo l'odiato nemico".
Non voglio Rimpianti ma FUTURO !
Sono veramente amareggiato per non dire di peggio; siamo gestiti da: Giornalisti, Magistrati, Politicanti e Banchieri ma ai Dirigenti d'Azienda qualificati (compresi quelli militari e ne abbiamo tanti) che sarebbero in grado di organizzare il Paese non vengono MAI dati incarichi e nemmeno interpellati.
Qualche mese fa, in occasione delle dimissioni del Colonnello Rapetto, ho scritto: Un Governo che fa perdere allo Stato i suoi uomini migliori, che inizia senza dare per primo un esempio, senza tagliare i propri stipendi, senza ridurre il numero dei parassiti, senza eliminare gli sprechi, un Governo che punta tutto sull'aumento delle entrate e non sulla riduzione delle uscite, senza tener conto che gli F24 si sono DRASTICAMENTE ridotti e che la situazione, se possibile, è addirittura peggio di prima, beh... meglio un non governo che questa tragedia ! CONFERMO !!!
Giancarlo Bertollini
Giancarlo Bertollini
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