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sabato 30 marzo 2019

LEGA? NOI FELICI DI AVER SCELTO GIORGIA MELONI.

In queste ore, stanno emergendo, agli occhi finalmente di tutti, i motivi per i quali noi di Riva Destra, dal 1993 storico primo circolo di Alleanza Nazionale, abbiamo abbandonato il progetto della Lega di sbarco nel centro-sud. Siamo scesi senza pensarci da quello che è diventato il carro dei vincitori, pur mantenendo rispetto nei confronti di Salvini e soprattutto del Ministro Gianmarco Centinaio, un galantuomo di altri tempi. Abbiamo detto no a una prospettiva dove il termine destra dava anche un po' fastidio. Tanto da arrivare a vietarlo pretestuosamente nei comunicati, negli striscioni e nelle bandiere in piazza, da quelli che stavano diventando pian piano i luogotenenti di Salvini sui territori. In realtà, dietro la popolarità del leader, c'è per la maggiore una specie di accozzaglia composta dai peggiori saltapartiti, ex finiani soprattutto. Purtroppo anche di mezzi affaristi. Perennemente in lite tra loro e che peraltro sono sempre più contigui alle cronache giudiziarie. Oggi Salvini e' costretto a commissariare il partito con suoi uomini del nord, un po' ovunque: Sicilia, Sardegna, Calabria e oramai presto anche nel Lazio. Noi abbiamo scelto la coerenza, il progetto politico, la comunità di Fratelli d'Italia. Il coraggio e la determinazione di Giorgia Meloni. Abbiamo scelto la nostra identità e la volontà di partecipare alla ricomposizione di un'area politica, stuprata dai disastri di quel Gianfranco Fini, che però, quando era al massimo della sua forza, noi avemmo il coraggio di contestare. E ci sospese da AN. Oggi ringraziamo innanzitutto Giorgia Meloni e quei militanti del suo partito che ci aprono le porte sui territori, a Roma come in Calabria: noi crediamo, a schiena dritta, solo in due parole: Onore e Militanza

di Fabio Sabbatani Schiuma.

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giovedì 17 maggio 2018

GOVERNO LEGA-M5S: "SIETE D’ACCORDO?”, REFERENDUM POPOLARE SABATO A ROMA PER GLI ELETTORI DI CENTRODESTRA.

ROMA, 17 mag - "'Governo Lega-Movimento 5 Stelle: sei d'accordo?'. E' il quesito del referendum popolare dei prossimi sabato 19 e domenica 20 maggio -dalle ore 10 alle 18- rivolto agli elettori di centrodestra, i quali potranno votare in numerose piazze e vie di Roma. Un voto simbolico, ma dall'alto valore politico, per coinvolgere elettori e simpatizzanti e sapere cosa ne pensano delle trattative in corso tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio per la formazione del nuovo possibile esecutivo".

Lo comunicano in una nota congiunta l'associazione 'Passione Italia' e il movimento 'Riva Destra'.

“Saremo con i nostri banchetti in tanti municipi di Roma - dichiara l’ex senatore di Forza Italia e promotore dell’iniziativa, Francesco Aracri - La domanda sarà molto semplice: 'sei d'accordo?'. Stiamo, infatti, vivendo un momento politico-istituzionale molto delicato, complesso, con migliaia di elettori, disorientati per le dinamiche in atto a Palazzo Chigi. 

Per questa ragione - continua Francesco Aracri - ci è parso giusto sondare l’opinione dei cittadini, in particolare del mondo di centrodestra che lo scorso 4 marzo, pur votando convintamente per un governo FI-Fdi-Lega, vedono adesso quest’ultima dialogare per un contratto di governo con i pentastellati”.

"Attenzione, però - continua Fabio Sabbatani Schiuma, segretario nazionale di Riva Destra e altro promotore dell’iniziativa- non è quello di fare polemica sterile, ma sollecitare dibattito politico, promuovere confronto con gli elettori, con la base, sondandone gli umori e i giudizi.

Il centrodestra - prosegue Sabbatani Schiuma - si è presentato compatto alle politiche e noi lo abbiamo sostenuto. Gli elettori di ognuno dei partiti che lo compongono si sono trovati nei collegi candidati di un'altra sigla alleata e li hanno eletti. Una parte di essi ora decide di allearsi con i grillini: vogliamo ascoltare cosa ne pensa chi li ha mandati in Parlamento".

Sabbatani Schiuma ricorda che "le urne noi le apriremo pubblicamente al termine delle operazioni di voto, perché in modo cristallino si conosca la risposta dei cittadini”.

Ecco l'elenco, parziale, di dove sara' possibile votare.  
Roma Centro: via Cola di Rienzo, angolo via Ezio (Sabato). 
Roma Sud: via del Tintoretto, angolo via Baldovinetti (Sabato) e viale Europa, altezza Caffè Tomeucci,(Sabato e Domenica). 
Roma Nord: via Francesco Saverio Nitti (Sabato e Domenica), piazza della Balduina (Sabato e Domenica), piazzale di Ponte Milvio (Sabato e Domenica). 
Ostia:  via Orazio Dello Sbirro, angolo Corso Duca di Genova (Sabato). 

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lunedì 25 settembre 2017

Noi con Salvini perde pezzi: lasciano i coordinatori di 8 municipi romani.

Bufera nella destra romana a un giorno dalla chiusura di Atreju.
Da Affari Italiani ! 
“A Roma, siamo commissariati - continua la nota - da un consigliere comunale di Terracina, nominato coordinatore regionale, con un passato in tutte le sigle possibili che si sono succedute nel centrodestra, compreso quel 'Futuro e libertà di tal Gianfranco Fini: il partito è fermo da mesi e non esiste meritocrazia. 
Nessuno ha preso provvedimenti per la campagna elettorale di Roma, totalmente sbagliata nella sua impostazione mediatica e organizzativa e nella quale si è permesso a taluni di remare finanche contro il partito, in un'anarchia totale e impedendo all'allora commissario romano Gian Marco Centinaio, capogruppo della Lega al Senato, di lavorare come avrebbe voluto”, scrivono gli ammutinati che denunciano l'emarginazione politica di coloro che hanno portato risultati concreti come Fabio Sabbatani Schiuma
Qui l'articolo completo !

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lunedì 18 settembre 2017

Salvini da Pontida: 'Daremo mano libera alle forze dell'ordine'.

Segretario della Lega: 'Al Governo cancelleremo le leggi Mancino e Fiano'

Pontida il raduno leghista. Il segretario Matteo Salvini ha terminato il suo intervento ringraziando i suoi predecessori, senza citare direttamente Umberto Bossi. "Ho imparato molto da chi è venuto prima di me - ha detto Salvini -. Se siamo qua oggi è perché la Lega ha radici profonde, e ringrazio chi prima di me ha avuto onere e onore di essere segretario di questo meraviglioso movimento". "Dalle Alpi alla Sicilia riprendiamo in mano il nostro paese", ha chiesto il segretario ai militanti, prima di lasciare il palco e concedersi un ultimo bagno di folla.

Il pratone di Pontida, dove si è svolto l'annuale manifestazione della Lega Nord, "era strapieno" con circa 50mila persone e sono 150 i pullman arrivati da tutta Italia: è quanto ha comunicato la Lega Nord, aggiungendo che #Pontida17 è sul podio dei trending topic di Twitter.

L'arrivo a Pontida e l'intervento di Salvini dal palco - "Da oggi parte una lunga marcia per cambiare il Paese". Lo ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini, rispondendo ai giornalisti al suo arrivo a Pontida. "Andremo avanti anche senza soldi, chiederemo aiuto agli italiani, ma l'anno prossimo - ha aggiunto - saremo a Pontida con una Lega e un centrodestra al governo, con l'Italia che riparte nel nome del lavoro, della sicurezza e soprattutto della democrazia".
La richiesta di chiarezza degli alleati sull'Europa è "l'ultima chance che diamo oppure 'padroni a casa nostra'", ha detto il segretario della Lega.
"Quando andremo al Governo, daremo mano libera a uomini e donne delle forze dell'ordine per darci pulizia e sicurezza".
Al Governo "cancelleremo la legge Mancino e la legge Fiano, le idee non si processano, queste cose si facevano in Urss". Secondo Salvini quelli del centrosinistra "si comportano come il regime negli anni Venti che imbavagliava" gli oppositori. 
"Chiamo a una reazione di orgoglio, di dignità e giustizia le migliaia di magistrati e giudici che fanno bene il loro lavoro, combattono la mafia e non vogliono fare politica". Salvini da Pontida è tornato a chiedere all'ex magistrato Carlo Nordio di "dare una mano a riformare la giustizia" se il centrodestra andrà al Governo.
Salvini si è definito più volte "il prossimo presidente del consiglio" nel suo intervento al raduno di Pontida. Il segretario della Lega ha scandito il suo discorso chiedendo il consenso della base sul pratone ("Sì o no?") per cancellare, se andrà al governo, tutte le principali riforme dei governi precedenti, a partire da quelle del Pd. L'elenco comprende la legge Fornero, il Jobs Act, la Buona Scuola e le norme sull'obbligatorietà dei vaccini. 
Il leader della Lega ha ribadito di lavorare a una "alleanza seria e compatta" come quella che ha vinto alle ultime Comunali. "Ma - ha aggiunto - non voglio più vedere i poltronari di professione alla Alfano, sia chiaro a Berlusconi e alleati".
"Berlusconi ha detto 'il centrodestra sono io'. In democrazia sono i cittadini che decidono chi fa cosa": così ha replicato il segretario della Lega Nord in diretta su Radio Padania, dicendosi pronto "ad andare al governo". "L'anno prossimo - ha aggiunto - ci sarà una Pontida di governo".
Bossi, oggi segnale che devo andarmene - "Arrabbiato? Abbastanza. Salvini mi ha detto che non voleva farmi fischiare. Ma è un segnale che devo andarmene via". Così Umberto Bossi si è limitato a rispondere ai giornalisti mentre lasciava il raduno di Pontida gli hanno chiesto un commento sul fatto che per la prima volta non è stato previsto il suo intervento dal palco.
"Non mi sono mai aspettato niente da Salvini. Non mi aspetto niente da uno che tradisce il Nord". Bossi ha risposto così a chi gli chiedeva come si senta a non aver parlato a Pontida, aggiungendo di ritenere il segretario "un raccontaballe". All'uscita di un ristorante di Pontida, alla domanda se non si senta responsabile per i guai giudiziari della Lega, Bossi ha ribadito: "Mica ho preso soldi, è stato tutto ordito dai servizi italiani". Ma dove andrebbe se fuori dalla Lega? "Ci sono tanti posti", ha detto prima di infilarsi in auto.
Maroni, mi spiace per Bossi, lui è Pontida - "Questo mi spiace, perché Pontida è Bossi. La decisione è stata presa dal segretario Matteo Salvini, ma per me Bossi a Pontida ha sempre diritto di parola". Così il presidente della Lombardia, Roberto Maroni, ex segretario della Lega, ha risposto sull'esclusione del fondatore Umberto Bossi dalla scaletta di Pontida.

Toti 'debutta' sul palco, 'grazie Pontida'  - "In bocca al lupo per il referendum per l'autonomia di Veneto e della Lombardia. Dal loro grido di libertà dipende anche il grido di libertà della Liguria e dell'Italia intera. Grazie Pontida". Lo ha detto il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, primo esponente di un altro partito italiano a intervenire al raduno leghista di Pontida.

Calderoli,popolo Pontida risposta a chi ci vuol fermare  - "A Pontida il nostro prato si è riempito come sempre. Non servono parole: il nostro popolo è qui massicciamente anche quest'anno, dando la miglior risposta possibile a chi pensa di fermare la Lega bloccandole i conti. Noi abbiamo la nostra gente. Noi abbiamo il cuore e l'orgoglio. Noi abbiamo le idee. Noi siamo la Lega e questa è la nostra Pontida!". Lo scrive sulla sua pagina Facebook Roberto Calderoli, vice presidente del Senato e Responsabile Organizzazione e Territorio della Lega Nord.
Fonte: ANSA

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giovedì 3 agosto 2017

Con Salvini per le Riforme !

Queste, come apprendiamo dall’Ansa, le parole di Salvini:

“Io sono pronto a guidare il Paese con una coalizione alternativa a Renzi e a Grillo e senza raccattare quelli che fino a ieri mattina hanno difeso le loro poltrone con Renzi, io sono pronto, non vedo l’ora di rivoluzionare il fisco, la scuola, la giustizia e bloccare l’invasione. Sono ben pronto con il centrodestra”. Lo afferma Matteo Salvini parlando del futuro centrodestra.

Il leader leghista, dunque, è pronto a rivoluzionare la scuola, a partire, come già riferito, dal meccanismo dei concorsi.

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giovedì 20 luglio 2017

Regionali e politiche: Noi con Salvini si organizza nel Lazio.

Il movimento punta dritto anche alle elezioni di Ostia

Regionali e politiche: Noi con Salvini si organizza nel Lazio
Spiccano due politici dal passato di destra: Saltamartini (vicepresidente della Lega alla Camera) e Sabbatani Schiuma, ex consigliere capitolino e responsabile dell'organizzazione
Noi con Salvini si struttura sul territorio in vista delle imminenti elezioni di ottobre nel Municipio X, commissariato per mafia, e le successive regionali del Lazio e politiche. 
E’ stato, infatti, completato l’organigramma regionale del movimento, tra cui figurano, oltre al coordinatore Francesco Zicchieri, Umberto Fusco nella veste di vice coordinatore; William de Vecchis in qualità di coordinatore provinciale di Roma; Matteo Adinolfi come coordinatore provinciale di Latina; Kristalia Rachele Papaevangeliu rappresentante della provincia di  Frosinone; Matteo Simeoni al vertice della provincia di Rieti.
Il coordinamento regionale è poi formato da Felice Squitieri e Marco Pietrandrea, responsabile dei giovani, ma soprattutto spiccano due figure importanti della destra romana: Barbara Saltamartini, attuale vicepresidente della Lega Nord alla Camera dei deputati, e Fabio Sabbatani Schiuma, a cui spetterà l’organizzazione del movimento sul territorio.
Un incarico importante per Schiuma, il quale può vantare un importante bagaglio politico e una lunga esperienza nelle istituzioni. Attualmente sfida il minisindaco dei 5 Stelle, Giovanni Boccuzzi, dai banchi dell’opposizione nel ruolo di capogruppo nel Municipio V di Noi con Salvini, dopo aver animato, sempre nelle fila della minoranza, per quindici anni l’Aula Giulio Cesare dove ha ricoperto anche il ruolo di vicepresidente del Consiglio comunale. 
Però Schiuma non ha risparmiato nessun scivolone ai 5 Stelle, uscendo spesso anche fuori da Centocelle, Torpignattara, Tor Sapienza, Alessandrina, Casilino, Quadraro e Tor Tre Teste: dai campi nomadi ai roghi tossici alle moschee abusive, rendendosi protagonista di una serie di blitz contro l’approvazione della legge sullo Ius Soli, per ora ritirata dal premier Paolo Gentiloni.
“Ringrazio il coordinatore Zicchieri per la fiducia che ripagherò con le uniche monete  che posseggo: la militanza e la lealtà - ha dichiarato al Giornale d’Italia - Sono orgoglioso di aver conquistato in questi due mesi la sua stima con fatti concreti.  Auguro a tutti gli altri componenti buon lavoro, e sono certo che insieme cercheremo di ‘fare squadra’, come chiede il nostro leader Matteo Salvini”. 
Ora si attende di capire come Noi con Salvini si organizzerà sui municipi, per ora ancora vacanti. 
Noi con Salvini si struttura sul territorio in vista delle imminenti elezioni di ottobre nel Municipio X, commissariato per mafia, e le successive regionali del Lazio e politiche. 
E’ stato, infatti, completato l’organigramma regionale del movimento, tra cui figurano, oltre al coordinatore Francesco Zicchieri, Umberto Fusco nella veste di vice coordinatore; William de Vecchis in qualità di coordinatore provinciale di Roma; Matteo Adinolfi come coordinatore provinciale di Latina; Kristalia Rachele Papaevangeliu rappresentante della provincia di  Frosinone; Matteo Simeoni al vertice della provincia di Rieti.
Il coordinamento regionale è poi formato da Felice Squitieri e Marco Pietrandrea, responsabile dei giovani, ma soprattutto spiccano due figure rappresentative della destra romana ed ora diventate le colonne portanti del movimento nella Capitale: Barbara Saltamartini, attuale vicepresidente della Lega Nord alla Camera dei deputati, e Fabio Sabbatani Schiuma, a cui spetterà l’organizzazione del movimento sul territorio.
Un incarico importante per Schiuma, il quale può vantare un bagaglio politico e una lunga esperienza nelle istituzioni. Attualmente sfida il minisindaco dei 5 Stelle, Giovanni Boccuzzi, dai banchi dell’opposizione nel ruolo di capogruppo nel Municipio V di Noi con Salvini, dopo aver animato, sempre nelle fila della minoranza, per quindici anni l’Aula Giulio Cesare dove ha ricoperto anche il ruolo di vicepresidente del Consiglio comunale. 
Però Schiuma non ha risparmiato nessun scivolone ai 5 Stelle, uscendo spesso anche fuori da Centocelle, Torpignattara, Tor Sapienza, Alessandrina, Casilino, Quadraro e Tor Tre Teste: dai campi nomadi ai roghi tossici alle moschee abusive, rendendosi protagonista di una serie di blitz contro l’approvazione della legge sullo Ius Soli, per ora ritirata dal premier Paolo Gentiloni.
“Ringrazio il coordinatore Zicchieri per la fiducia che ripagherò con le uniche monete  che posseggo: la militanza e la lealtà - ha dichiarato al Giornale d’Italia - Sono orgoglioso di aver conquistato in questi due mesi la sua stima con fatti concreti.  Auguro a tutti gli altri componenti buon lavoro, e sono certo che insieme cercheremo di ‘fare squadra’, come chiede il nostro leader Matteo Salvini”. 
Ora si attende di capire come Noi con Salvini si organizzerà nei municipi, per ora ancora vacanti. 

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giovedì 2 marzo 2017

Lega dei Popoli in tutta Italia. Pronta la rivoluzione di Salvini.

Ed è rottura con Bossi. Retroscena

Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
"Se la legge elettorale non cambia e non penso che cambierà" per le divisioni interne al Pd "c'è un sistema proporzionale che prevede lo stesso simbolo in tutta Italia: ci sarà lo stesso simbolo in tutte le città e in tutte le province". Matteo Salvini, parlando a Radio Padania sulle possibili elezioni politiche anticipate, conferma quanto scritto tempo fa da Affaritaliani.it: salvo ripensamenti dell'ultima ora, alle prossime elezioni il Carroccio si presenterà da Bolzano a Palermo con il simbolo Lega dei Popoli, archiviando quindi sia lo storico logo Lega Nord sia Noi Con Salvini.

Lo stesso segretario leghista nella video-intervista ad Affaritaliani.it, nel corso del pranzo organizzato a Milano dall'Associazione Amici della Lirica, aveva affermato che quella della Lega dei Popolo, simboli già depositato al ministero dell'Interno, "è un'ipotesi allo studio, una bella idea perché tiene insieme il concetto di popoli italiani". Si tratta di un'altro step nel processo di metamorfosi della Lega, da partito regionale e (in passato) secessionista-indipendentista a partito nazionalista modello Marine Le Pen, Vladimir Putin e Donald Trump. Per Salvini ormai la parola federalismo, anche se resta in modo blando nei suoi discorsi, non è più la priorità. Oggi le issue sono il no a quest'Europa delle banche e della Merkel e la lotta all'immigrazione clandestina.

E' soprattutto per questo motivo che ormai è rottura con Umberto Bossi, il quale, quasi certamente, non verrà ricandidato alle prossime elezioni politiche. Ma qualche frizione potrebbe sorgere con i Governatori Roberto Maroni e Luca Zaia impegnati da tempo nella battaglia per i referendum in Lombardia e Veneto che puntano all'ottenimento di una maggiore autonomia da parte dello Stato centrale. Ma ormai il dado è tratto. E con la Lega dei Popoli si metta da parte, oltre allo storico simbolo Lega Nord, anche l'esperimento Noi Con Salvini per il Centro-Sud che ha ottenuto alle recenti Amministrative risultati scarsi e al di sotto delle aspettative.

Fonte: AffarItaliani

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venerdì 10 febbraio 2017

Salvini nuovo federatore della destra?

Salvini può riunire la destra?

Di Giuseppe Vatinno

Salvini è forte del patto con la Le Pen e la vicinanza a Trump.
Infatti Marine e Marion Le Pen, sembrano le uniche vere eredi di Almirante. Giorgio, che donò la ' fiamma', ancora oggi simbolo del Front National. Ma c'è di più. Il 10 febbraio Matteo Salvini andrà a commemorare i martiri delle foibe. Neanche una settimana fa, sempre Salvini, ha dichiarato di "capire chi dice di essere disposto a votare un nuovo Mussolini". E ancora: "sulle pensioni Mussolini ha fatto meglio della Fornero". Che musica per il popolo della destra, decapitato dalle sentenze finiane sul 'male assoluto'. Salvini, che a Fiuggi di certo non c'è mai stato, forse neanche per le cure termali da anni pronuncia parole rigide sull'immigrazione e sulla difesa dei confini nazionali, in una riedita forma della tanto amata a destra, 'l'Italia agli italiani'. Lui, che dice "di andare a Bruxelles a difendere il made in Italy”. Ovvio che così gli orfani della destra si stiano sciogliendo e lo vedano sempre più come una sorta di nuovo Messia, sceso dal cielo dopo il 'finiano' diluvio universale. Le elezioni però non potrebbero essere troppo vicine e le necessità della contabilità elettorale potrebbero dare una pausa di riflessione.
La tentazione di imbarcare tutti è dietro l''angolo. Anzi, a ben dire, parole di apertura sono state pronunciate già nel suo ultimo comizio a Roma, ospite di Giorgia Meloni. Imbarcare tutti una versione politica dell'Arca di Noè? Cosa farà quindi Matteo Salvini, coadiuvato in questo da Giancarlo Giorgetti, già ribattezzato il Tatarella delle Lega? D'altronde nel centro sud la Lega Nord in versione Noi con Salvini non ha sfondato, anzi. Quello che doveva essere un nuovo sbarco dei Mille si potrebbe trasformare quasi in una campagna di Russia. NcS troppo spesso ha proprio rinunciato a presentare liste ed eleggere quei consiglieri necessari per attecchire davvero sul territorio. D'altronde però anche la prima Lega o lo stesso M5S, all'inizio partirono con risultati non a due cifre. Ma la volontà di crescere c'era. 
Forse qui, invece, qualche coordinatore locale ha preferito non rischiare per preservarsi in vista delle politiche. Altri però parlano di boicottaggio voluto. Di fatto, molti di coloro che all’inizio avevano creduto nel progetto se ne sono andati per qualche riciclato di troppo. Insomma, la Lega è rimasta Nord e di quella Nazionale ancora non v'è traccia. Se i sondaggi infatti indicano un Matteo Salvini forte, poi in realtà la popolarità non si traduce in voti. Ma i voti di destra stanno lì. Non li riescono a cogliere i Fratelli d'Italia, sui quali incombe sempre come una spada di Damocle ogni ipotesi di sbarramento al 3, 4 o 5%.  Alcuni sono finiti a Grillo e presto saranno prossimi al rientro, scongelati dai Raggi di un sole in spegnimento. Tanti però sono finiti nell'astensionismo. Eppure Alleanza Nazionale riuscì ad essere anche il terzo partito italiano: sei milioni di voti, quasi il 15,7%, a livello nazionale e soprattutto proprio nel centrosud, ove Noi con Salvini stenta. Un'enormità di consenso che farebbero di Salvini il Fini dei tempi d'oro.
Lo hanno capito in tanti, che come i Re Magi ora arrivano con i loro doni.  A Salvini starà capire dov'è il pacco, il doppio pacco e il contropaccotto. Tra poli sovranisti, fronti identitari, azioni nazionali, destre e rive destre, patria e mille patrie, tutti però potrebbero risultare utili alla causa. E allora, invece che lanciare un 'Noi più Voi con Salvini', potrebbe spuntare quel “Tutti con Salvini”, ossia un arcipelago, una federazione di mondi, movimenti, comunità che si potrebbero ritrovare sotto una comune bandiera. Quella di Salvini, centro di gravità degli atomi della destra e quindi in una veste di confederatore.

Fonte: Affari Italiani - Qui l'Articolo !

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lunedì 13 giugno 2016

Crisi centrodestra: "Ma Alemanno e gli ex colonnelli ancora parlano?"

Gianni Alemanno - ex Sindaco di Roma
di Fabio Sabbatani Schiuma *
In questi giorni è tutto un dichiarare, sui giornali e nei social, tra commenti e analisi partoriti da molti ex colonnelli di Fini, tutti vecchi cortigiani di quella che fu Alleanza Nazionale: a petto gonfio sentenziano che la destra a Roma non sia andata al ballottaggio e puntano di nuovo il dito l'uno contro l'altro, ma per lo più contro Giorgia Meloni, rea di non aver chiesto il loro sostegno, rivelatosi  peraltro poi da prefisso telefonico. Non realizzano che sono stati proprio loro a distruggerla la destra, quando hanno governato male, quando si sono dimenticati da dove venivano, quando nelle stanze del potere si sono rivelati peggio dei democristiani, quando non hanno avuto il coraggio di intitolare una strada ad Almirante, di sgomberare un campo nomadi o un centro sociale occupato e di fare cose di destra? Finché questi personaggi squalificati dalla storia continueranno a mettere bocca, la destra non potrà senz'altro rinnovarsi e rigenerarsi, anche se continuo a pensarla che destra e sinistra, come in Francia, siano concetti da superare: meglio costituire un fronte nazionale sovranista che combatta il cancro dei nostri giorni, ossia il mondialismo. Loro restino con Fini o Alfano e sostengano per il futuro i Marchini di turno. Pian piano nessuno se ne accorgerà più.  

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lunedì 6 giugno 2016

La lunga maratona elettorale si è appena conclusa.

Tra difficoltà, ostruzionismi e inefficienze del sistema-partito, il movimento Riva Destra non può che dirsi soddisfatto del contributo dato alla causa.
Abbiamo espresso il 25% dei candidati (Comune e Municipi) delle liste di Noi con Salvini.
Abbiamo messo in campo tutte le nostre risorse migliori, laddove servivano dirigenti, candidati e soprattutto militanti.
Il nostro Segretario Nazionale ha scelto di scendere in campo a Roma in uno dei Municipi più 'rossi', il quinto, per combattere una battaglia difficile, aspra, che qualcuno diceva persa in partenza. 
Fabio Sabbatani Schiuma, superando il trend comunale del partito, che si attesta al 2,70 %, ha portato un punto percentuale in più e il suo risultato personale ha sfiorato il il 4%.
Ripeto: siamo orgogliosi.
Senza l'errore di Berlusconi di puntare su Marchini oggi saremmo qui a preparare i ballottaggi in ogni dove.
Tuttavia le recriminazioni, a questo punto, non hanno però più senso.
Adesso ci toccherà costruire.
Bisognerà imparare dagli errori.
Anche noi ne abbiamo fatti.
Ad esempio, a titolo personale, sono convinto che il valore aggiunto che poteva darci Salvini è stato gestito male.
Invece di portarlo tra la gente, nei mercati, ad incontrare la società civile, è stato utilizzato come un trofeo da esibire e gli sono fatti sfilare davanti i carri di Mussolini.
Questa cosa ha dato un ritorno a qualcuno? O sono state piccole ripicche da cortile.
Bisognerà quindi imparare dagli errori del passato, per gestire il presente e per costruire il futuro.
Noi ci impegneremo affinchè tutto ciò avvenga.
Dovremo mettere da parte tutte le improvvisazioni, gli egoismi dei singoli e le inutili battaglie interne, per costruire un Movimento capace di darsi regole ed imporre una disciplina di partito che a quel punto consentirà a tutti di esprimere il meglio.
Come Portavoce Nazionale di Riva Destra non posso che rinnovare i complimenti che ho fatto sulla nostra pagina ufficiale al nostro leader Fabio Sabbatani Schiuma.
Tutti i nostri coordinatori locali, da tutte le regioni italiane, mi hanno invitato a dire pubblicamente a Fabio che Riva Destra è orgogliosa di lui.
Siamo fieri del nostro segretario e con lui combatteremo tante altre nuove battaglie sino alla vittoria finale!
Alfio Bosco - Portavoce Nazionale di Riva Destra 
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giovedì 28 aprile 2016

Presentiamo la Lista per le Elezioni !

DOMANI, SABATO E DOMENICA VIENI ALLE NOSTRE POSTAZIONI IN TUTTA ROMA E FIRMA PER LA PRESENTAZIONE DELLA NOSTRA LISTA! 
Porta con Te un documento d'identità. 
Non è possibile firmare per più liste.

=== ELENCO POSTAZIONI ===

VENERDÌ 29 APRILE (ore 10-18)
  1 Piazzale delle Province, altezza civico 2
  2 Via Germania (di fronte supermercato Carrefour)
  3 Piazza Cola di Rienzo
  4 Piazzale Flaminio, fronte civico 19
  5 Piazza Vittorio (magazzini Oviesse)
  6 Via del Pianeta Venere 99
  7 Piazzale Filippo il Macedone
  8 Via Filippo Parlatore angolo Via delle Rose
  9 Via Boccea 472
10 Via Tuscolana - Largo Appio Claudio

SABATO 30 APRILE (ore 10 - 18) 
  1 Piazza Gimma
  2 Piazza Melozzo da Forlì - Area pedonale
  3 Via Catania (mercato)
  4 Via Massa San Giuliano - Castelverde - zona mercato
  5 Via dei Centauri angolo via Torrenova
  6 Via Massimo Troisi (Giardini di Roma)
  7 Piazzale Flaminio, fronte civico 19
  8 Piazza Vittorio (Magazzini Oviesse)
  9 Via del Pianeta Venere 99 
10 OSTIA, Via delle Baleniere, angolo Via Vasco de Gama

DOMENICA 1 MAGGIO (ore 10 - 13.30)
  1 Via Casilina angolo Via Fontana candida (zona Finocchio) 
  2 Via degli Orafi angolo via Turino da Sano
  3 CHIESA Piazza Santa Maria delle Grazie 5
  4 Piazzale Flaminio, fronte civico 19
  5 Piazza Vittorio
  6 Via del Pianeta Venere 99
  7 V.le Europa, angolp viale Pasteur
  8 Via Filippo Parlatore, angolo via delle Rose
  9 Viale Europa, angolo Viale Pasteur
10 Via Tuscolana - Largo Appio Claudio

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