Aggiornamenti e News

mercoledì 8 marzo 2017

Vergogna a Roma: per tre famiglie di italiani sfrattati c'è solo il campo rom.

Sabbatani Schiuma (NcS): "Porteremo le famiglie in Campidoglio. Per gli stranieri si spendono soldi, per loro l'alternativa è un container in un campo nomadi?" 
Come al solito, due pesi e due misure. La casa agli immigrati, il marciapiede agli italiani. Questa volta, l'ennesima, accade nella Roma di Virginia Raggi, e la soluzione, questa volta, è quanto meno singolare. A protestare, oltre ai diretti interessati, Fabio Sabbatani Schiuma, componente del direttivo romano e capogruppo nel Municipio V di Noi con Salvini, in una nota congiunta con il coordinatore romano di NcS, Felice Squitieri. "Domattina alle ore 10, saremo con loro in Campidoglio e qualcuno dovrà intervenire".
Ma cosa mai è successo? Lo spiega Sabbatani Schiuma: "A tre famiglie italiane con minori al seguito e composte da giovani genitori disoccupati, peraltro in graduatoria per una casa popolare, il Comune di Roma, tramite la Sala Operativa Sociale, propone di andare al campo nomadi di via di Salone: è una vergogna". 

"Queste famiglie", continuano i due esponenti di NcS, "a reddito zero, nella prossima settimana saranno sgomberate da uno stabile abbandonato in via Raffaele Costi, 120, ove attualmente vivono, ma mentre si spendono soldi per ristrutturare alberghi per stranieri, si stanziano fondi per accogliere migliaia di clandestini in città, per loro l'alternativa offerta alla separazione dei minori dai genitori è un container in un campo nomadi?".

Giovedì alle 10, in occasione della seduta dell'Assemblea Capitolina, dicono Sabbatani Schiuma e Squitieri, "li accompagneremo in Campidoglio e qualcuno dovrà riceverli risolvendo un problema che oramai sta diventando di razzismo contro gli italiani".
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giovedì 2 marzo 2017

Lega dei Popoli in tutta Italia. Pronta la rivoluzione di Salvini.

Ed è rottura con Bossi. Retroscena

Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
"Se la legge elettorale non cambia e non penso che cambierà" per le divisioni interne al Pd "c'è un sistema proporzionale che prevede lo stesso simbolo in tutta Italia: ci sarà lo stesso simbolo in tutte le città e in tutte le province". Matteo Salvini, parlando a Radio Padania sulle possibili elezioni politiche anticipate, conferma quanto scritto tempo fa da Affaritaliani.it: salvo ripensamenti dell'ultima ora, alle prossime elezioni il Carroccio si presenterà da Bolzano a Palermo con il simbolo Lega dei Popoli, archiviando quindi sia lo storico logo Lega Nord sia Noi Con Salvini.

Lo stesso segretario leghista nella video-intervista ad Affaritaliani.it, nel corso del pranzo organizzato a Milano dall'Associazione Amici della Lirica, aveva affermato che quella della Lega dei Popolo, simboli già depositato al ministero dell'Interno, "è un'ipotesi allo studio, una bella idea perché tiene insieme il concetto di popoli italiani". Si tratta di un'altro step nel processo di metamorfosi della Lega, da partito regionale e (in passato) secessionista-indipendentista a partito nazionalista modello Marine Le Pen, Vladimir Putin e Donald Trump. Per Salvini ormai la parola federalismo, anche se resta in modo blando nei suoi discorsi, non è più la priorità. Oggi le issue sono il no a quest'Europa delle banche e della Merkel e la lotta all'immigrazione clandestina.

E' soprattutto per questo motivo che ormai è rottura con Umberto Bossi, il quale, quasi certamente, non verrà ricandidato alle prossime elezioni politiche. Ma qualche frizione potrebbe sorgere con i Governatori Roberto Maroni e Luca Zaia impegnati da tempo nella battaglia per i referendum in Lombardia e Veneto che puntano all'ottenimento di una maggiore autonomia da parte dello Stato centrale. Ma ormai il dado è tratto. E con la Lega dei Popoli si metta da parte, oltre allo storico simbolo Lega Nord, anche l'esperimento Noi Con Salvini per il Centro-Sud che ha ottenuto alle recenti Amministrative risultati scarsi e al di sotto delle aspettative.

Fonte: AffarItaliani

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domenica 19 febbraio 2017

Situazione Debito - Italia-Europa !

ITALIA: Situazione Debito Commentata !

Governo, sempre Forte con i Deboli e sempre Debole con i Forti ! 
I conti sono destinati a peggiorare sempre fino al nostro fallimento, anche dissanguando completamente il popolo (e lo stanno facendo). Se non siamo TITOLARI della Moneta non possiamo guidare ne inflazione, ne svalutazione. I SOLDI LI STIAMO COMPRANDO DA UN PRIVATO E NON POTREMO MAI PAGARLI PERCHÉ IL FORNITORE APPLICA UN TASSO CHE DOVREMMO PAGARE CON ALTRI SOLDI STAMPATI CON ALTRO TASSO ! Se poi si preferisce far finta di non capire, tentando di dare la colpa sempre all'avversario politico e mai al meccanismo perverso che ha una precisa DATA di inizio e delle chiare FIRME sugli accordi, possiamo solo augurarci di morire presto per abbreviare l'agonia!

Euro, Europa, Unione Europea e Stati Uniti d'Europa !

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mercoledì 15 febbraio 2017

FINI INDAGATO: RIVA DESTRA (PRIMO CIRCOLO A.N.), PIETRA TOMBALE SU CAPITOLO DESTRA FINIANA E DEI COLONNELLI. ORA SERVE FRONTE IDENTITARIO.

ROMA, 14 feb - "L'indagine per riciclaggio mette una pietra tombale sul capitolo della destra di Fini e dei suoi colonnelli. Ora bisogna pensare al domani e a ricostruire sulle macerie: ecco perché insieme agli amici di Patria, di Mille Patrie e a tanti movimenti e comunità locali, che sono rimaste in piedi mentre altri distruggevano tutto, abbia fondato il Fronte Identitario".
Lo dichiara in una nota il movimento Riva Destra, "nato come primo circolo di Alleanza Nazionale nel 1993 e sospesi da Fini nel 2007".
"Le stramberie politiche di Fini - continua la nota - unite alla sistematica distruzione di tutti i partiti da lui fondati, hanno però visto quasi tutti i suoi colonnelli come conniventi: tutti interessati alla poltrona, anche quando approvavano negli organi di partito i bilanci comprendenti la cessione della casa di Montecarlo. 
Un ciclo si è chiuso - conclude la nota - per sempre, con buona pace di chi tenta improbabili e poco credibili operazioni di maquillage. Meglio guardare a cosa succede nel mondo con Putin, Le Pen, Hofner e Trump, meglio voltare pagina alla storia come un libro scritto male". 
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venerdì 10 febbraio 2017

Salvini nuovo federatore della destra?

Salvini può riunire la destra?

Di Giuseppe Vatinno

Salvini è forte del patto con la Le Pen e la vicinanza a Trump.
Infatti Marine e Marion Le Pen, sembrano le uniche vere eredi di Almirante. Giorgio, che donò la ' fiamma', ancora oggi simbolo del Front National. Ma c'è di più. Il 10 febbraio Matteo Salvini andrà a commemorare i martiri delle foibe. Neanche una settimana fa, sempre Salvini, ha dichiarato di "capire chi dice di essere disposto a votare un nuovo Mussolini". E ancora: "sulle pensioni Mussolini ha fatto meglio della Fornero". Che musica per il popolo della destra, decapitato dalle sentenze finiane sul 'male assoluto'. Salvini, che a Fiuggi di certo non c'è mai stato, forse neanche per le cure termali da anni pronuncia parole rigide sull'immigrazione e sulla difesa dei confini nazionali, in una riedita forma della tanto amata a destra, 'l'Italia agli italiani'. Lui, che dice "di andare a Bruxelles a difendere il made in Italy”. Ovvio che così gli orfani della destra si stiano sciogliendo e lo vedano sempre più come una sorta di nuovo Messia, sceso dal cielo dopo il 'finiano' diluvio universale. Le elezioni però non potrebbero essere troppo vicine e le necessità della contabilità elettorale potrebbero dare una pausa di riflessione.
La tentazione di imbarcare tutti è dietro l''angolo. Anzi, a ben dire, parole di apertura sono state pronunciate già nel suo ultimo comizio a Roma, ospite di Giorgia Meloni. Imbarcare tutti una versione politica dell'Arca di Noè? Cosa farà quindi Matteo Salvini, coadiuvato in questo da Giancarlo Giorgetti, già ribattezzato il Tatarella delle Lega? D'altronde nel centro sud la Lega Nord in versione Noi con Salvini non ha sfondato, anzi. Quello che doveva essere un nuovo sbarco dei Mille si potrebbe trasformare quasi in una campagna di Russia. NcS troppo spesso ha proprio rinunciato a presentare liste ed eleggere quei consiglieri necessari per attecchire davvero sul territorio. D'altronde però anche la prima Lega o lo stesso M5S, all'inizio partirono con risultati non a due cifre. Ma la volontà di crescere c'era. 
Forse qui, invece, qualche coordinatore locale ha preferito non rischiare per preservarsi in vista delle politiche. Altri però parlano di boicottaggio voluto. Di fatto, molti di coloro che all’inizio avevano creduto nel progetto se ne sono andati per qualche riciclato di troppo. Insomma, la Lega è rimasta Nord e di quella Nazionale ancora non v'è traccia. Se i sondaggi infatti indicano un Matteo Salvini forte, poi in realtà la popolarità non si traduce in voti. Ma i voti di destra stanno lì. Non li riescono a cogliere i Fratelli d'Italia, sui quali incombe sempre come una spada di Damocle ogni ipotesi di sbarramento al 3, 4 o 5%.  Alcuni sono finiti a Grillo e presto saranno prossimi al rientro, scongelati dai Raggi di un sole in spegnimento. Tanti però sono finiti nell'astensionismo. Eppure Alleanza Nazionale riuscì ad essere anche il terzo partito italiano: sei milioni di voti, quasi il 15,7%, a livello nazionale e soprattutto proprio nel centrosud, ove Noi con Salvini stenta. Un'enormità di consenso che farebbero di Salvini il Fini dei tempi d'oro.
Lo hanno capito in tanti, che come i Re Magi ora arrivano con i loro doni.  A Salvini starà capire dov'è il pacco, il doppio pacco e il contropaccotto. Tra poli sovranisti, fronti identitari, azioni nazionali, destre e rive destre, patria e mille patrie, tutti però potrebbero risultare utili alla causa. E allora, invece che lanciare un 'Noi più Voi con Salvini', potrebbe spuntare quel “Tutti con Salvini”, ossia un arcipelago, una federazione di mondi, movimenti, comunità che si potrebbero ritrovare sotto una comune bandiera. Quella di Salvini, centro di gravità degli atomi della destra e quindi in una veste di confederatore.

Fonte: Affari Italiani - Qui l'Articolo !

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