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martedì 16 maggio 2017

Salvini vince le primarie. Parla Sabbatani Schiuma di Noi con Salvini.

Sabbatani Schiuma: "la nuova Lega oltre destra e sinistra".
di Giuseppe Vatinno - Affari Italiani
Parla Fabio Sabbatani Schiuma, esponente storico della destra sociale e oggi uno dei tre consiglieri eletti a Roma in Noi con Salvini.
Un primo pensiero sulla vittoria di Matteo Salvini alle primarie della Lega Nord.
Intanto c’è un dato importante che in pochi hanno sottolineato, l’aver battuto l’”unanimismo” che ha messo in crisi il “finismo” ed anche il ‘berlusconismo’ e sarà uno dei motivi del non lontano ridimensionamento del grillismo. In un partito poi servono anche i pensieri diversi, sono sintomo di vitalità, alimentano il dibattito e dal confronto nascono le sintesi. Salvini è un grande leader che deve ora guidare l’Italia.
E quali sono gli scenari politici della Lega Nord che si aprono ora?
Beh, è una domanda che andrebbe rivolta a Salvini, non a me, che sono poi un semplice consigliere locale di Noi con Salvini. E poi credo sia fondamentale attendere il Congresso Federale della Lega del prossimo 21 maggio. Io posso solo dire che, a mio modesto avviso, ha fatto bene come segretario federale a non arrivare alle elezioni con un mandato in scadenza: così avrà ancor più autorevolezza nel dare le linee politiche, organizzative ed elettorali. Inoltre anche un bambino sa leggere i numeri: Salvini ha preso in mano un partito un po’ malandato, travolto da qualche scandalo, e l’ha portato oggi a misurarsi con Forza Italia, da pari a pari. Non mi sembra poco. Se penso a cosa hanno fatto invece Fini e i suoi colonnelli che la destra l’hanno distrutta…
Ok, ma domani si arriverà allora a una Lega 'nazionale', a un nuovo partito di destra?
Guardi che non credo sia la cosa giusta chiedere a Salvini di fare un nuovo partito di destra: relegandolo poi a destra, da dove neanche peraltro proviene, lo si etichetterebbe e limiterebbe, quando uno dei tanti meriti di Salvini è anche quello di aver messo le prime basi, insieme a Giorgia Meloni, per la nascita di un grande blocco sociale, all’interno del quale tante anime potrebbero ritrovarsi, compresi coloro che provengono da un’esperienza di destra, ma non solo.
Allora possiamo parlare di una Lega Nord che abbandona l’indipendentismo e si scopre nazionale?
Nessuno deve rinnegare nulla, chi lo fa in politica poi finisce sempre male. Si tratta, sempre a mio avviso, di riattualizzare il problema delle autonomie: se la Sicilia, ma anche la Sardegna, il Friuli e la Valle d’Aosta, fino alle province autonome di Trento e Bolzano, hanno uno statuto speciale, perché un cittadino lombardo o veneto non può chiedere altrettanto? Fosse per me lo concederei anche a Roma, che oltre agli onori si sobbarca anche parecchi oneri di essere Capitale. E ancora, va costruito un progetto vero anche per il centro-sud, magari una federazione di soggetti che, riconoscendosi in una comune leadership, sottoscrivano dei punti, per esempio, su Europa, fisco, sicurezza e immigrazione.
Così fosse, il movimento da cui lei proviene, Riva Destra, nato nel 1993 come circolo di Alleanza Nazionale e oggi presente in molte regioni italiane, potrebbe allora confluire?
Premesso che sono nato con Riva Destra ed è la mia famiglia politica da sempre, mi domando, se ancora hanno un senso le parole destra e sinistra (la vera divisione oggi è tra sovranisti e mondialisti semmai), il primo luglio ci sarà l’annuale riunione della Direzione nazionale e i dirigenti di Riva Destra discuteranno serenamente e liberamente. Voglio solo ricordare che quando ho aderito insieme ai miei amici romani a Noi con Salvini per fare ‘l’ala destra’, l’allora commissario regionale del Lazio, il capogruppo leghista al Senato Gian Marco Centinaio, pubblicamente non mi ha chiesto di lasciarla, tutt’altro, volle, attraverso la mia nomina nel coordinamento romano e la mia candidatura, dare un segnale di attenzione a Riva Destra tutta. Purtroppo nel resto d'Italia non è accaduto lo stesso. Io penso di aver ricambiato tale fiducia con lealtà e la correttezza che contraddistinguono Riva Destra, ma anche tramite i numeri con i quali sono stato poi eletto. Vedremo.
Lei è considerato un lepenista, non a caso un anno fa è stato al fianco di Marion Le Pen nella sua trasferta romana dello scorso anno: è una linea che però è stata sconfitta nelle urne francesi e anche in Italia si torna a parlare di centro moderato. E infine la stessa Marion ha annunciato il ritiro dalla politica.
A me non pare che ci sia stata una totale sconfitta, anzi, Marine le Pen è arrivata al ballottaggio, si sono dovuti mettere insieme, come in un gran fritto misto, centrodestra e centrosinistra per sbarrarle la strada all’Eliseo. Marine è l’antisistema, il Front National è il primo partito in Francia e per la prima volta ha anche stabilito alleanze con altri partiti, domani cambierà nome, ma la ricetta è sempre la stessa. Il domani appartiene agli identitari, in Usa, in Russia, in Europa. Su Marion, le posso dire che non credo affatto a un suo ritiro definitivo. Se poi di fronte agli impegni politici ha davvero scelto di fare la mamma “a tempo pieno” ha tutta la mia ammirazione, o meglio, ‘chapeau’.

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venerdì 10 febbraio 2017

Salvini nuovo federatore della destra?

Salvini può riunire la destra?

Di Giuseppe Vatinno

Salvini è forte del patto con la Le Pen e la vicinanza a Trump.
Infatti Marine e Marion Le Pen, sembrano le uniche vere eredi di Almirante. Giorgio, che donò la ' fiamma', ancora oggi simbolo del Front National. Ma c'è di più. Il 10 febbraio Matteo Salvini andrà a commemorare i martiri delle foibe. Neanche una settimana fa, sempre Salvini, ha dichiarato di "capire chi dice di essere disposto a votare un nuovo Mussolini". E ancora: "sulle pensioni Mussolini ha fatto meglio della Fornero". Che musica per il popolo della destra, decapitato dalle sentenze finiane sul 'male assoluto'. Salvini, che a Fiuggi di certo non c'è mai stato, forse neanche per le cure termali da anni pronuncia parole rigide sull'immigrazione e sulla difesa dei confini nazionali, in una riedita forma della tanto amata a destra, 'l'Italia agli italiani'. Lui, che dice "di andare a Bruxelles a difendere il made in Italy”. Ovvio che così gli orfani della destra si stiano sciogliendo e lo vedano sempre più come una sorta di nuovo Messia, sceso dal cielo dopo il 'finiano' diluvio universale. Le elezioni però non potrebbero essere troppo vicine e le necessità della contabilità elettorale potrebbero dare una pausa di riflessione.
La tentazione di imbarcare tutti è dietro l''angolo. Anzi, a ben dire, parole di apertura sono state pronunciate già nel suo ultimo comizio a Roma, ospite di Giorgia Meloni. Imbarcare tutti una versione politica dell'Arca di Noè? Cosa farà quindi Matteo Salvini, coadiuvato in questo da Giancarlo Giorgetti, già ribattezzato il Tatarella delle Lega? D'altronde nel centro sud la Lega Nord in versione Noi con Salvini non ha sfondato, anzi. Quello che doveva essere un nuovo sbarco dei Mille si potrebbe trasformare quasi in una campagna di Russia. NcS troppo spesso ha proprio rinunciato a presentare liste ed eleggere quei consiglieri necessari per attecchire davvero sul territorio. D'altronde però anche la prima Lega o lo stesso M5S, all'inizio partirono con risultati non a due cifre. Ma la volontà di crescere c'era. 
Forse qui, invece, qualche coordinatore locale ha preferito non rischiare per preservarsi in vista delle politiche. Altri però parlano di boicottaggio voluto. Di fatto, molti di coloro che all’inizio avevano creduto nel progetto se ne sono andati per qualche riciclato di troppo. Insomma, la Lega è rimasta Nord e di quella Nazionale ancora non v'è traccia. Se i sondaggi infatti indicano un Matteo Salvini forte, poi in realtà la popolarità non si traduce in voti. Ma i voti di destra stanno lì. Non li riescono a cogliere i Fratelli d'Italia, sui quali incombe sempre come una spada di Damocle ogni ipotesi di sbarramento al 3, 4 o 5%.  Alcuni sono finiti a Grillo e presto saranno prossimi al rientro, scongelati dai Raggi di un sole in spegnimento. Tanti però sono finiti nell'astensionismo. Eppure Alleanza Nazionale riuscì ad essere anche il terzo partito italiano: sei milioni di voti, quasi il 15,7%, a livello nazionale e soprattutto proprio nel centrosud, ove Noi con Salvini stenta. Un'enormità di consenso che farebbero di Salvini il Fini dei tempi d'oro.
Lo hanno capito in tanti, che come i Re Magi ora arrivano con i loro doni.  A Salvini starà capire dov'è il pacco, il doppio pacco e il contropaccotto. Tra poli sovranisti, fronti identitari, azioni nazionali, destre e rive destre, patria e mille patrie, tutti però potrebbero risultare utili alla causa. E allora, invece che lanciare un 'Noi più Voi con Salvini', potrebbe spuntare quel “Tutti con Salvini”, ossia un arcipelago, una federazione di mondi, movimenti, comunità che si potrebbero ritrovare sotto una comune bandiera. Quella di Salvini, centro di gravità degli atomi della destra e quindi in una veste di confederatore.

Fonte: Affari Italiani - Qui l'Articolo !

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venerdì 9 dicembre 2016

“Chi è di Destra punti su Salvini Premier”.

Parla Fabio Sabbatani Schiuma, leader di Riva Destra: 'Diamo appuntamento a Roma il 22 gennaio 2017. Lavoriamo per un grande blocco sociale, identitario, sovranista e federalista'.
Fabio Sabbatani Schiuma può essere considerato ormai uno dei protagonisti della destra sociale romana. Il leader di Riva Destra, infatti, ha sulle spalle tanti anni di consiglio comunale a Roma, tra il 1997 e il 2013, prima come vicepresidente del gruppo di AN, poi come vicepresidente del Consiglio Comunale e infine come Indipendente di Destra, dopo la sospensione dal partito voluta da Gianfranco Fini nel 2007. Nasce politicamente nel Fronte della Gioventù, entra in An ed è stato uno dei fondatori e portavoce romano de 'La Destra'. Dopo una breve parentesi di riavvicinamento al PdL, alle ultime amministrative del giugno scorso è stato candidato 'in quota Salvini' come Presidente del Municipio V, a sostegno di Giorgia Meloni: un territorio difficile e storicamente di sinistra, dove però Schiuma ha ottenuto il 22% per la coalizione. Inoltre il suo schieramento partitico, Noi con Salvini, che in tutta Roma è al 2,7%, qui ha ottenuto il 4%. A marzo scorso è stato il promotore e l'organizzatore della visita di Marion Le Pen a Roma (nella foto).
Tornato a Roma dopo un tour in tutta Italia per il No al referendum, lo abbiamo raggiunto in piazza Santissimi Apostoli, a manifestare contro un bando pubblico della Prefettura, che stanzia 103 milioni di euro per accogliere 8.074 richiedenti asilo.
"Si, nelle ultime settimane ho partecipato a molti dei tanti eventi promossi da Riva Destra. Un modo anche per testare l'ottimo stato di salute, ossia la coesione e il radicamento, del nostro movimento che, voglio anche qui puntualizzare, non è e non sarà mai uno dei tanti partiti. Riva Destra è infatti un progetto, una speranza per i tanti 'orfani' della destra italiana".
Progetto per fare e speranza di cosa? Nel frattempo state con la Lega e con Noi con Salvini.
"Noi siamo nati come primo circolo di An, ma mentre quest'ultima è morta e sepolta, noi siamo ancora vivi e vegeti. Il progetto è ora quello di trovare il modo, lo spazio politico, per continuare le nostre battaglie di destra sociale. Per questo a Roma il 22 gennaio prossimo abbiamo dato appuntamento una serie di realtà comunitarie e militanti. Con Noi con Salvini ci stiamo dove ci aprono le porte. E ricambiamo con militanza, idee e risultati elettorali, come a Roma".
Voi volete che Matteo Salvini ricostruisca la destra italiana?
"No, il punto è proprio questo. Io non mi aspetto, ma neanche lo chiedo a Salvini di costruire un partito di destra. Credo invece che lui sia il candidato premier ideale per rappresentare uno schieramento non più 'arcorecentrico' e sia anche il leader perfetto per costruire un grande blocco sociale, identitario, sovranista, federalista e alternativo alle sinistre, basato sull'esperienza del Front National. In questo contenitore vogliamo trovare cittadinanza politica per le nostre idee e per i nostri valori".
E in concreto come può avvenire tutto ciò oggi che Salvini è ancora il segretario della Lega Nord?
"Senza un movimento radicato a sud di Roma infatti non si va da nessuna parte e Salvini lo ha capito da tempo: senza rinnegare nulla, ha superato la secessione rieditando e attualizzando il federalismo del Professor Miglio, parlando comunque di difesa dei confini nazionali, di diritti degli italiani e, soprattutto, di sovranità popolare da riconquistare, in Italia, in Europa e nel mondo: Brexit e la vittoria di Trump, ci dicono che siamo sulla strada giusta".
Si, va bene, ma ancora non mi ha risposto alla domanda di come, in concreto. E aggiungo, i primi risultati elettorali, Nord a parte, sono stati modesti.
"Bisogna dare contenuti organizzativi agli slogan. Dobbiamo costruire quel progetto che il centro-sud aspetta e che lo renda protagonista. Ma non si può realizzare tutto e subito. La prima Lega, come lo stesso M5S, non è che hanno preso all'esordio percentuali a due cifre. L'importante è non fermarsi alla pesca delle occasioni:  l'emergenza immigrati, gli attentati, la crisi, senza strategia non portano altro che alla fragilità delle posizioni".
Di politiche dei veti ne è lastricata Roma però... Lei per anni è stato definito il delfino di Storace.
“Come non lo so. E con Storace ne abbiamo subiti tanti di veti, da Fini alla nascita de La Destra, da Alemanno nel ballottaggio del 2008, fino a quelli, sempre ingiusti, che lo hanno tenuto fuori alle scorse elezioni dall'alleanza per Giorgia Meloni. Di Francesco, ossia l'uomo più processato d'Italia (altro che Berlusconi), ma rimasto con le fedina penale immacolata, conosco pregi e difetti: dei secondi non parlo, ma tra i primi ci sta una grande capacità trainante e organizzativa. Con lui a capo, An fu il primo partito a Roma, si vinsero elezioni provinciali, regionali e politiche. Sono stato al suo fianco per anni, con lealtà e fedeltà, ma come nelle migliori famiglie, ci stanno pure le separazioni. Credo di poter dire che l'affetto è rimasto, anzi si è rafforzato. E poi, mai dire mai...". 


mercoledì 22 giugno 2016

ELEZIONI ROMA: DOMANI, MERCOLEDÌ 22 GIUGNO CONFERENZA STAMPA DI LEGA NOI CON SALVINI SU CAOS SCRUTINI.

Per il caos che si sta verificando al seggio centrale del Comune di Roma il movimento Lega - Noi con Salvini ha deciso convocare una conferenza stampa presso il seggio centrale in Via dell’Arcadia, alle ore 11.00, per denunciare la grave situazione relativa ai conteggi delle sezioni e alla ripartizione dei seggi al Campidoglio.

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lunedì 6 giugno 2016

La lunga maratona elettorale si è appena conclusa.

Tra difficoltà, ostruzionismi e inefficienze del sistema-partito, il movimento Riva Destra non può che dirsi soddisfatto del contributo dato alla causa.
Abbiamo espresso il 25% dei candidati (Comune e Municipi) delle liste di Noi con Salvini.
Abbiamo messo in campo tutte le nostre risorse migliori, laddove servivano dirigenti, candidati e soprattutto militanti.
Il nostro Segretario Nazionale ha scelto di scendere in campo a Roma in uno dei Municipi più 'rossi', il quinto, per combattere una battaglia difficile, aspra, che qualcuno diceva persa in partenza. 
Fabio Sabbatani Schiuma, superando il trend comunale del partito, che si attesta al 2,70 %, ha portato un punto percentuale in più e il suo risultato personale ha sfiorato il il 4%.
Ripeto: siamo orgogliosi.
Senza l'errore di Berlusconi di puntare su Marchini oggi saremmo qui a preparare i ballottaggi in ogni dove.
Tuttavia le recriminazioni, a questo punto, non hanno però più senso.
Adesso ci toccherà costruire.
Bisognerà imparare dagli errori.
Anche noi ne abbiamo fatti.
Ad esempio, a titolo personale, sono convinto che il valore aggiunto che poteva darci Salvini è stato gestito male.
Invece di portarlo tra la gente, nei mercati, ad incontrare la società civile, è stato utilizzato come un trofeo da esibire e gli sono fatti sfilare davanti i carri di Mussolini.
Questa cosa ha dato un ritorno a qualcuno? O sono state piccole ripicche da cortile.
Bisognerà quindi imparare dagli errori del passato, per gestire il presente e per costruire il futuro.
Noi ci impegneremo affinchè tutto ciò avvenga.
Dovremo mettere da parte tutte le improvvisazioni, gli egoismi dei singoli e le inutili battaglie interne, per costruire un Movimento capace di darsi regole ed imporre una disciplina di partito che a quel punto consentirà a tutti di esprimere il meglio.
Come Portavoce Nazionale di Riva Destra non posso che rinnovare i complimenti che ho fatto sulla nostra pagina ufficiale al nostro leader Fabio Sabbatani Schiuma.
Tutti i nostri coordinatori locali, da tutte le regioni italiane, mi hanno invitato a dire pubblicamente a Fabio che Riva Destra è orgogliosa di lui.
Siamo fieri del nostro segretario e con lui combatteremo tante altre nuove battaglie sino alla vittoria finale!
Alfio Bosco - Portavoce Nazionale di Riva Destra 
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mercoledì 27 aprile 2016

Gian Marco Centinaio: CHIARIMENTO SENZA DUBBI !

Gian Marco Centinaio, capogruppo della Lega al Senato e coordinatore di Noi con Salvini a Roma e nel Lazio, non si dimetterà dal suo incarico nella Capitale. A chiarirlo è lui stesso in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook. "Leggo di mie presunte dimissioni come coordinatore di Noi con Salvini a Roma e nel Lazio - scrive Centinaio - Amici, non preoccupatevi, non vi libererete così facilmente di me. Resto fermo al mio posto e corro insieme a tutti Voi per vincere."
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martedì 9 febbraio 2016

POLITICA: SCHIUMA(NOI CON SALVINI),ADESIONE COMITATI CITTADINI E' IMPORTANTE SEGNO DI CRESCITA POPOLARE.

ROMA, 9 feb - "Accogliamo con enorme soddisfazione la notizia dell'adesione dei Comitati Cittadini di Roma: è il segnale migliore del radicamento popolare sul quale stiamo lavorando".
Lo dichiara in una nota Fabio Sabbatani Schiuma, componente del coordinamento romano di Noi con Salvini, il quale "esprime un grande ringraziamento al portavoce dei comitati Augusto Caratelli".
"Sono cittadini - prosegue Schiuma - che non si sono arresi al degrado di Roma, alle politiche strabiche della giunta Marino e all'assenza di un'opposizione vera, ma hanno deciso con coraggio e senza mezzi di scendere in campo da soli, di non rimanere con le mani in mano e di fare qualcosa di utile per la città.
Ora - conclude Schiuma - la loro scelta di avere Noi con Salvini come interlocutore politico per le battaglie sulla sicurezza e sulla vivibilità dei tanti rioni e quartieri romani, costituisce per il nostro neonato movimento un'importante responsabilità e un meraviglioso segnale di fiducia e di crescita".

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TRANI: RIVA DESTRA, SOLIDARIETA' AD AGGREDITI DOPO NOSTRA DENUNCIA

"Ma il sindaco non pensa di dimettersi dopo questa figuraccia?"
ROMA, 9 feb - "Esprimo a nome di tutto il movimento la nostra piena solidarietà al nostro coordinatore cittadino Antonio Loconte e al consigliere di Fratelli d'Italia Raimondo Lima, aggredito mentre sbandierava la nostra denuncia sull'increscioso scivolone del supermercato 'imparentato' con il sindaco: andate avanti nel difendere i cittadini dalla bassa politica".
Lo dichiara in una nota Fabio Sabbatani Schiuma, segretario nazionale del movimento Riva Destra e componente del coordinamento romano di Noi con Salvini.
"Arrivano - continua Schiuma - le reazioni più sbagliate sull'accaduto: se subisci un'aggressione la colpa è dell'aggredito e si tende a giustificare un episodio invece vergognoso, per il quale l'unica reazione utile sarebbero le dimissioni del sindaco, dopo quelle di due suoi assessori caduti nel mirino delle nostre denunce".

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martedì 2 febbraio 2016

MONTE PORZIO CATONE: Il presidente Giuliano Imperatori: "Non siamo in concorrenza con nessuno, facciamo il nostro lavoro in difesa del territorio e basta".

ilmamilio.it - contenuto esclusivo
Mesi di incontri e di lavoro e finalmente ecco l'ufficialità di un coordinamento che sul territorio ha pochi simili. “Noi con Salvini” sbarca formalmente sul fronte tuscolano dei Castelli Romani e si struttura in un gruppo dirigente che raggruppa Monte Porzio Catone, Montecompatri e Colonna.

Proprio a Montecompatri, tra un anno, il primo vero banco di prova.

“Quello che più ci interessa in questi primi mesi di lavoro - spiega il presidente del coordinamento, Giuliano Imperatori - è spiegare che al momento non ci presentiamo in antagonismo con nessuno né tantomeno in adesione con nessuna delle amministrazioni comunali attualmente al governo. Il nostro interesse è il territorio e per quanto sia grande la sfida, siamo pronti a lavorare”.

Una nuova sede e una struttura che ha preso forma in queste ultime settimane ottenendo il riconoscimento ufficiale dal movimento del leader Matteo Salvini.

“C'è un'altra cosa che deve essere chiara: il nostro coordinamento supera volutamente i confini della città per abbracciare un territorio più vasto. Una visione sovra-comunale è indispensabile oggi per confrontarci con una istituzione dai contorni ancora poco chiari come la Città metropolitana che rischia di stritolarci”.

Il coordinamento è composto dallo stesso Imperatori, ex assessore della Giunta di Luciano Gori, dal vice presidente Aldo Paolo Auciello, il tesoriere Alessandro D’Ambrosio, il segretario politico Alfredo Negri, la segretaria amministrativa Tiziana Giuliani e il responsabile territoriale per Montecompatri Luigi Fresa.

I riferimenti romani del movimento salviniano sono Giancarlo Bertollini e Fabio Sabbatani Schiuma, potenziale legame col Parlamento e a livello provincia il referente è Pierluigi Campomizzi. Il riferimento nazionale, ovviamente, è Gian Marco Centinaio.

Si diceva di Montecompatri. "Tante affinità che si riscontrano a livello nazionale vanno poi verificate e vautate a livello locale. Vediamo, aspettiamo di capire i programmi e poi decideremo". Inevitabile il pensiero che il nuovo soggetto politico possa prendere strade differenti dal successore designato di Marco De Carolis.

"Quello che ci preme - dice Tiziana Giuliani - è la difesa dei nostri caratteri identitari come territorio: il respiro del nostro coordinamento è necessariamente ampio perché ragionare con semplici logiche comunali è limitativo". "Deve essere chiaro - aggiune Imperatori - che Matteo Salvini non è identificabile col nord: per quanto sia in atto una chiara campagna contraria, la gente non deve essere disorientata. Noi lavoriamo per i nostri territori: ripeto, non siamo contro nessuno e non abbiamo desiderio di porci in contrapposizione con alcuno. Pensiamo a lavorare".

Matteo Salvini, dunque, visto che modello di difesa del territorio. “Esattamente così: siamo tra i primi 10 enti territoriali del movimento ad essere stati riconosciuti e ne siamo orgogliosi”, aggiunge Alfredo Negri. "Siamo una nuova realtà che vuole radicarsi tra la gente ascoltando la gente e parlando problematiche vere", conclude D'Ambrosio.

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giovedì 21 gennaio 2016

ROMA: iniziata la Manifestazione al Pantheon. In piena attività la raccolta firme.

Lega Nord al Senato Gianmarco Centinaio e alla Camera Massimiliano Fedriga promuovono, insieme con l'associazione Noi con Salvini, "un'azione di piazza al Pantheon iniziata alle ore 10: è possibile per i cittadini sottoscrivere gli emendamenti al disegno di legge Cirinnà sulle unioni civili che sarà in discussione nell'aula del Senato a partire da Martedì 26 gennaio".
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mercoledì 20 gennaio 2016

Lega: Giovedì al Pantheon per raccolta firme contro adozioni gay.

Roma, 19 gen. (askanews) - "No alle adozioni gay: nessuna legge può togliere ai bambini il diritto di avere una mamma e un papà". Questa "la ragione", si legge in una nota, che ha spinto i capigruppo della Lega Nord al Senato e alla Camera, Gianmarco Centinaio e Massimiliano Fedriga a promuovere, insieme con l'associazione Noi con Salvini, "un'azione di piazza per Giovedì prossimo, 21 gennaio. L'appuntamento è al Pantheon a partire dalle ore 10: ci sarà un gazebo dove sarà possibile per i cittadini sottoscrivere gli emendamenti al disegno di legge Cirinnà sulle unioni civili che sarà in discussione nell'aula del Senato a partire da Martedì 26 gennaio".

"Le proposte emendative - viene spiegato nel comunicato del Carroccio - saranno poi simbolicamente presentate alla presidenza del Senato in coincidenza con la scadenza della presentazione degli emendamenti dei senatori, fissata per la stessa giornata del 21 alle 13".

"Ci siamo espressi fin da subito, senza se e senza ma - dicono i capigruppo del Carroccio - contro questo provvedimento. Vogliamo coinvolgere in modo diretto tutti quelli che lo vorranno. Con la nostra iniziativa intendiamo rispondere anche alle tante famiglie che ci hanno chiesto grande impegno contro una legge che vuole smantellare il principio fondante della nostra società: la famiglia". 

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giovedì 7 gennaio 2016

NOI CON SALVINI SU PRIVATIZZAZIONE ASILI NIDO A ROMA.

Fabio Sabbatani Schiuma
“A Roma c’è una vera e propria emergenza sulle liste di attesa, sui costi e sulle carenze strutturali dei plessi scolastici di competenza comunale, ma il servizio pubblico va garantito e bisogna trovare soluzioni concrete e soldi. La privatizzazione appare al commissario Tronca come l’unica scorciatoia possibile e costituisce peraltro una chiara scelta politica oltre l’ordinaria amministrazione alla quale egli sarebbe preposto. 
Per Noi con Salvini invece al privato non va consegnata la gestione, ma va coinvolto con degli incentivi, solo nella ristrutturazione e messa a norma con la legge 626 delle scuole in questione”.
E’ quanto dichiara in una nota Fabio Sabbatani Schiuma, componente del coordinamento romano Noi con Salvini e segretario nazionale di Riva Destra.
“La colpa è la cattiva gestione del settore di cui ogni giunta capitolina, di qualsiasi colore, si è resa protagonista nell’ultimo ventennio”. “‘Adotta un nido’ - continua la nota - è la nostra proposta di offrire ai privati sgravi fiscali sulle tasse comunali, cartellonistica pubblicitaria gratuita e rapporti prioritari con la pubblica amministrazione, mediante la creazione dell’albo delle I.S.U. (‘Imprese Socialmente Utili’), in cambio del contributo a una migliore manutenzione e ristrutturazione scolastica.
Il tutto - prosegue la nota - con il risultato di recuperare l’utilizzazione piena di tanti plessi scolastici che hanno ancora aule inagibili: le liste d’attesa si dimezzerebbero e se recuperassimo i tanti spazi destinati alla didattica utilizzati per altri scopi o magari occupati, eviteremmo di costringere le famiglie romane al ricorso al privato come unica soluzione”. Schiuma ricorda come “nel lontano 2001 infatti, il Campidoglio commissionò un monitoraggio alla società Igeam per l’adeguamento alla Legge 626 sulla sicurezza nei plessi scolastici di competenza comunale. Dopo i primi 300 risultati emerse un dato che in proporzione richiedeva circa 770 miliardi delle vecchie lire per i necessari interventi”.

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