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venerdì 27 luglio 2018

Riva Destra: dopo lo sgombero del camping River, ruspe anche al campo rom di via Salviati.

Se i motivi per i quali si sta procedendo allo sgombero del camping River sono sanitari, ci aspettiamo presto le ruspe anche nel campo di via Salviati che ogni giorno avvelena l'aria dei romani con i suoi roghi tossici"
Lo afferma in una nota, diffusa alla stampa, il consigliere del municipio V Fabio Sabbatani Schiuma, fondatore del movimento Riva Destra, per il quale è assolutamente apprezzabile l'aver proceduto nonostante il pronunciamento contrario della Corte Europea.
 "Il campo nomadi di via Salviati precisa  Schiuma, andrebbe chiuso da tempo per motivi di ordine pubblico. Troppi i reati continuamente reiterati: roghi, per giunta tossici, che avvelenano continuamente l'aria, ricettazione, riciclaggio, spaccio, riduzione in schiavitù' dei bambini, prostituzione, arresti di latitanti ecc, fino ai tristi episodi della morte della giovane cinese e del rogo del camper di Centocelle, tutti riconducibili a questo campo.
 Il Ministro Salvini, ricorda il leader di Riva Destra, conosce bene la vicenda, d'altronde è venuto almeno due volte a via Salviati, nel maggio del 2016 e nello scorso marzo, allorquando ai microfoni dei giornalisti ebbe il coraggio di dire verità: qui di regolare non c'è nulla". 
I cittadini ora confidano nelle sue posizioni chiare e decise: un campo se e' abusivo, lo dice la parola stessa, va sgomberato con la ruspa. Se e' regolare ma, come nel caso di quello di via Salviati a Tor Sapienza vengono reiterati alcuni reati, va chiuso per motivi di ordine pubblico.
 Si tratta, conclude  Sabbatani Schiuma, solo di applicare la legge, quella che colpirebbe un qualsiasi cittadino che si costruisce una casa senza licenza edilizia o un esercente nel cui locale pubblico si compiono ripetuti reati. Nulla di più". 


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mercoledì 8 marzo 2017

Vergogna a Roma: per tre famiglie di italiani sfrattati c'è solo il campo rom.

Sabbatani Schiuma (NcS): "Porteremo le famiglie in Campidoglio. Per gli stranieri si spendono soldi, per loro l'alternativa è un container in un campo nomadi?" 
Come al solito, due pesi e due misure. La casa agli immigrati, il marciapiede agli italiani. Questa volta, l'ennesima, accade nella Roma di Virginia Raggi, e la soluzione, questa volta, è quanto meno singolare. A protestare, oltre ai diretti interessati, Fabio Sabbatani Schiuma, componente del direttivo romano e capogruppo nel Municipio V di Noi con Salvini, in una nota congiunta con il coordinatore romano di NcS, Felice Squitieri. "Domattina alle ore 10, saremo con loro in Campidoglio e qualcuno dovrà intervenire".
Ma cosa mai è successo? Lo spiega Sabbatani Schiuma: "A tre famiglie italiane con minori al seguito e composte da giovani genitori disoccupati, peraltro in graduatoria per una casa popolare, il Comune di Roma, tramite la Sala Operativa Sociale, propone di andare al campo nomadi di via di Salone: è una vergogna". 

"Queste famiglie", continuano i due esponenti di NcS, "a reddito zero, nella prossima settimana saranno sgomberate da uno stabile abbandonato in via Raffaele Costi, 120, ove attualmente vivono, ma mentre si spendono soldi per ristrutturare alberghi per stranieri, si stanziano fondi per accogliere migliaia di clandestini in città, per loro l'alternativa offerta alla separazione dei minori dai genitori è un container in un campo nomadi?".

Giovedì alle 10, in occasione della seduta dell'Assemblea Capitolina, dicono Sabbatani Schiuma e Squitieri, "li accompagneremo in Campidoglio e qualcuno dovrà riceverli risolvendo un problema che oramai sta diventando di razzismo contro gli italiani".
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sabato 11 aprile 2015

Via la patria potestà ai rom che sfruttano i figli.

Fabio Sabbatani Schiuma* Matteo Salvini solleva un problema scottante, quello della patria potestà dei genitori rom che sfruttano i loro figli. Sono 15 anni che, da consigliere e vicepresidente del...
Fabio Sabbatani Schiuma
Matteo Salvini solleva un problema scottante, quello della patria potestà dei genitori rom che sfruttano i loro figli. Sono 15 anni che, da consigliere e vicepresidente del consiglio comunale di Roma, ho fatto questa battaglia con proteste sotto il Tribunale dei Minori, ordini del giorno e mozioni fatte approvare, ma senza poi concreti risultati per la mancanza di volontà dei sindaci susseguitesi nel tempo.
In sostanza, vanno intensificate le indagini sui genitori rom che sfruttano i loro figli, al fine di sospendere o toglierne la patria potestà e garantire, mediante l’affidamento a istituti preposti, il diritto all’infanzia. Bisogna sensibilizzare le istituzioni del territorio e sollecitare gli uffici Minori delle questure per accertare i casi in cui sussista il reato di riduzione in schiavitù, previsto dal codice penale, per cui è possibile incriminare i genitori di quei bimbi rom costretti a mendicare, chiedendo elemosina o addirittura a delinquere in reati di borseggio, ma anche di furti in appartamenti. 
A Roma il Nucleo Assistenza Emarginati dei Vigili Urbani andrebbe potenziato e occorre una pronta segnalazione all’Ufficio Minori della Questura dei casi sospetti, per avviare le indagini dovute, evitando poi la sistematica disposizione del «ricongiungimento con il nucleo familiare» disposta dal Tribunale dei Minori, nonostante le quotidiane scene di sfruttamento di minori per accattonaggio o il loro utilizzo per il compimento di piccoli reati. Nella pseudo-cultura nomade l’accattonaggio dei figli è considerato dai genitori un dovere alla contribuzione all'economia domestica, dirlo non è politically correct. Ma chiedere l'applicazione della legge, come avverrebbe nei confronti di qualsiasi coppia è ancora lecito?

Oggi su "IL TEMPO". 

Fabio Sabbatani Schiuma,
Segretario nazionale di Riva Destra, ex vicepresidente del Consiglio comunale di Roma.

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venerdì 27 febbraio 2015

FABIO SCHIUMA* REPLICA AL VIDEO CONTRO SALVINI DI ELIO GERMANO


L'attore Elio Germano ha fatto un video contro Salvini che termina con, "...a Roma nun te ce volemo! ". Ora, fermo restando non si capisca in base a quale virtù morale o elettiva questo signore si arroghi il diritto di parlare a nome di tutti i romani, lui, di provenienza molisana, ha già invece sperimentato la capacità di accoglienza a 360 gradi della Città Eterna. Nel raccontare ai bambini nomadi del video - che speriamo non siano stati distolti dalle aule, come testimoniano i dati sulla dispersione scolastica - come a inizio secolo scorso negli Stati Uniti descrivevano gli immigrati italiani, ossia pressappoco come noi oggi descriviamo quelli nostrani, si è dimenticato che ieri come oggi negli States le leggi le fanno rispettare a tutti, stranieri compresi, e le regole sull'immigrazione sono ferree. Senza sostituirsi a nessuno, ma solo perché la penso come Salvini, a questo attore in cerca di ribalta, voglio ulteriormente ricordare che noi non ce la prendiamo con gli immigrati, ma con chi ce li fa entrare in massa, con chi non gli fa rispettare le stesse leggi che noi rispettiamo e con chi ci specula sopra. Non solo con i fondi, ma anche con un video. 
"Elio, Germa', e sii bono no...pensa a fa' l'attore".

Fabio Sabbatani Schiuma Segretario Nazionale di Riva Destra.

QUI IL VIDEO DI ELIO GERMANO CON I ROM

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domenica 2 novembre 2014

Qualche riflessione sulla questione ROM (alias ZINGARI).

- Riflettiamo un attimo: la sinistra ben pensante si riempie la bocca nella difesa dei loro diritti, usi e costumi e da anni fa percepire suon di milioni ai soliti noti (Opera Nomadi, Sant'Egidio ecc) di euro per la cosiddetta integrazione, che passa innanzitutto per la scolarizzazione dei bambini rom. E' un atto - dicono - che serve per farli... appunto integrare e perchè le leggi italiane parlano di 'scuola dell'obbligo' per i minori. Ora, la prima domanda sorge spontanea: ma se devono rispettare le nostre leggi, perchè se a una coppia di rom che non li manda a scuola, il tribunale dei minori sentenzia sempre il 'ricongiungimento con il nucleo familiare', anche in caso di evidente stato di abbandono del minore, per non parlare della flagranza del 50esimo piccolo furto nella quale vengono spesso sorpresi, mentre a una coppia di italiani viene sospesa la patria potestà in un batter baleno per cose molto meno gravi? E ancora: vogliamo difendere i loro diritti e le loro tradizioni? Bene, allora nella antica cultura 'gitana', la lettera scritta non esiste e viene sostituita dalla tradizione orale, dalla magia del suono: non è una violenza allora mandarli a scuola e costringerli all'alfabetizzazione? Dal 1997 ho fatto il consigliere comunale di Roma e allora il sindaco Rutelli, tramite il suo assessore alle politiche educative, Fiorella Farinelli (CGIL doc), iniziò a sperperare i nostri soldi con la scolarizzazione: 5 miliardi di lire annui. Negli anni successivi, anche con le giunte Veltroni, ho sempre attaccato su questo tema contestando i loro numeri e l'efficacia poi di questo sistema: mi rispondevano che 'il 70% dei bimbi rom si è iscritto a scuola però!'. E ribattevo, dati alla mano, che mi andavo a spulciare tra la reticenza delle coordinatrici didattiche politicizzate, che 'solo il 20% è poi frequentante', ossia che i genitori - quando lo sono realmente e non si sono venduti i figli ad altre coppie per il business dell'accattonaggio e della piccola criminalità - a scuola non ce li mandano proprio. Proponevo quindi di smetterla con questo sperpero inutile di denaro pubblico, almeno, invece di far passare il pulmino delle solite associazioni amiche loro, davanti al campo per portarli a scuola, ci fosse la cosiddetta 'presa in carico': il personale delle associazioni entra nel campo e va direttamente a prendere il bambino, lo porta a scuola e poi lo riconsegna a casa. Troppo costoso però: dov'è poi il lucro? Ovviamente la mia prima interrogazione fu per chiedere almeno di provvedere, all'interno dei plessi delle scuole dell'integrazione, affinchè i bambini rom arrivassero in classe docciati, poichè il loro stato di sporcizia era la prima barriera divisoria con gli altri bambini. Sia per la presa in carico che per l'igiene dei bambini, per la sinistra il razzista ero io e nelle risposte alle mie interrogazioni scrivevano proprio così: "linguaggio e metodi evidentemente razzisti". 

venerdì 30 agosto 2013

ROM: IN 150 A SINDACO ROMA, NON VOGLIAMO VIVERE NEI CAMPI

«Siamo cittadini romani,vogliamo integrarci no a ghettizzazione» (ANSA) - ROMA, 30 AGO - «Non vogliamo più vivere in un ghetto, non vogliamo più stare in un campo ma integrarci con la città». Questo l'appello lanciato in una lettera, al sindaco di Roma Ignazio Marino, da circa 150 rom provenienti dal campo di Castel Romano, alla periferia della Capitale. «Caro sindaco, siamo e ci sentiamo cittadini di questa città, dove viviamo da trent'anni - si legge in uno dei passaggi chiave della lettera, che porta la firma di Sandor Dragan Trajlovic, portavoce della comunità, e resa nota dall'associazione 21 luglio - siamo orgogliosi di essere cittadini italiani e cittadini d'Europa. Siamo cittadini rom che credono nell'inclusione e che sognano di poter avere piena cittadinanza in questa bella città. Per questo le chiediamo di ascoltare il nostro desiderio di essere cittadini come gli altri, senza discriminazione e senza ghettizzazione». 
(ANSA). TAG 30-AGO-13 12:05 NNN
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giovedì 18 luglio 2013

NOMADI, SCHIUMA: «ROMANI PROTESTANO A TOR SAPIENZA E A TOR DE CENCI»

(OMNIROMA) Roma, 18 LUG - «Ignazio Marino è il sindaco dei romani e se questi scendono in piazza a Tor Sapienza e protestano a Tor de Cenci perché esausti o addirittura minacciati, il problema c'è. E non è neanche un problema di intolleranza, ma di buon senso e di rispetto delle regole. Se di razzismo poi si deve parlare, ormai è contro gli italiani e contro chi vive sempre più in difficoltà e non arriva alla fine del mese, è senza lavoro, senza casa e senza corsie preferenziali per ottenerli». Lo dichiara, in una nota, Fabio Sabbatani Schiuma, presidente del movimento Riva Destra. «I controlli - conclude Schiuma - vanno fatti e quei nomadi ricchi, con conti correnti sontuosi e macchinoni, devono abbandonare i moduli abitativi pagati con soldi pubblici». red 181317 LUG 13

FINE DISPACCIO - Fabio Sabbatani Schiuma 

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martedì 30 aprile 2013

NOMADI, SCHIUMA (PDL): "BENE BELVISO, SERVE TOLLERANZA ZERO"

(OMNIROMA) Roma, 30 APR -
"Ha ragione il vicesindaco Sveva Belviso a pretendere che chi non e' in regola deve andarsene: serve tolleranza zero. Hanno per troppi anni goduto di un sostegno che non meritano e se vogliono vivere nella nostra città devono essere giudicati come normali cittadini. Pertanto sono soddisfatto che stia andando avanti il procedimento di allontanamento, nei confronti dei nomadi, a seguito dei controlli patrimoniali da parte della Guardia di Finanza". 
Lo dichiara in una nota il consigliere comunale Fabio Sabbatani Schiuma, componente dell'esecutivo romano del Pdl 
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mercoledì 24 aprile 2013

NOMADI, SCHIUMA: PROCURA FA RETROMARCIA E TAR AVEVA GIÀ BLOCCATO ALLONTAMENTO

(OMNIROMA) Roma, 24 APR -
"La Procura di Roma fa retromarcia sui rom con i conti correnti a 5 zeri e li dissequestra su istanza del loro avvocato della comunità di Sant'Egidio (ma pensa te...). Il Tar aveva già bloccato l'allontanamento dai campi, che paghiamo noi romani, e ora la procura gli riconsegna i conti senza poter accertare la provenienza di soldi posseduti da persone che non lavorano ufficialmente". Lo dichiara in una nota il consigliere comunale Fabio Sabbatani Schiuma, componente dell'esecutivo romano del Pdl. 
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venerdì 19 aprile 2013

NOMADI, SCHIUMA: "RIBADISCO TOLLERANZA ZERO"

(OMNIROMA) Roma, 19 APR - Ancora un altro episodio di cronaca che ci suggerisce in maniera chiara ed inequivocabile una cosa sola: sui rom tolleranza zero. Hanno per troppo anni goduto di un sostegno e di un assistenza pubblica che non meritano data la loro propensione a delinquere. Eredita' questa delle politiche permessiviste di Rutelli e Veltroni. Se vogliono vivere nella nostra citta' devono essere giudicati anche come normali cittadini a cui si possono applicare le nostre leggi. Bisogna applicare soprattutto l'espulsione per tutti quei nomadi che nella nostra Roma si sono macchiati di crimini spesso non puniti". Lo dichiara in una nota il consigliere comunale Fabio Sabbatani Schiuma, componente dell'esecutivo romano del Pdl. 
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