I dati dell’Arpacal sono stati puntualmente trasmessi al Ministero della Salute ed alla Regione Calabria.
Come ogni anno ci accingiamo a leccare ferite che oramai sono diventate delle piaghe, L’impietoso risultato delle analisi del monitoraggio di balneazione ha dato i seguenti risultati non conformi dai parametri previsti dal Decreto Legislativo 116/2018 riguardanti le seguenti zone della costa tirrenica del cosentino: Corigliano Calabro nel punto denominato -100 m Canale Salice- ,-Villapiana- nel punto denominato Torre Saraceno, -Cassano Ionio- nei punto denominati 100 metri destra vena morta e Cento metri sinistra vena morta. E’ oramai consuetudine periodica che le nostre coste debbano essere svuotate dall'incremento turistico a causa di negligenza duratura che nel corso degli anni anni ha portato le seguenti zone un tempo eccellenze balneari, ad essere allo stato attuale zone pericolosamente inquinate…ora la parola passa ai relativi Comuni che altro non potranno fare se non emettere comunicazioni di non balneazione.
“Per quest’anno non cambiare, stessa spiaggia stesso mare ” e’ solo una strofa di una canzone degli anni sessanta di Piero Focaccia…che tempi memorabili !!!
(Vincenzo Caravona -Responsabile Enti locali- Riva Destra Coordinamento Calabria)
Fonte: attuttadestra.net
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domenica 27 maggio 2018
Riva Destra sull'inquinamento marino delle zone costiere cosentine.
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venerdì 1 aprile 2016
REFERENDUM 17 APRILE: RIVA DESTRA, "VOTARE SI, INVECE DEL NOSTRO MARE TRIVELLIAMO IL GOVERNO RENZI".
ROMA 1 apr - "Il 17 Aprile saremo chiamati a esprimerci sul quesito referendario riguardante le trivellazioni in mare entro le 12 miglia. Riva Destra invita a votare 'si', per fermare la devastazione dei nostri territori voluta dal governo di centrosinistra a guida Renzi che ha approvato, con il decreto Sblocca Italia, la materia sulle trivellazioni a solo vantaggio delle multinazionali. A preoccuparci non sono solo le possibili perdite di idrocarburi, ma anche gli effetti catastrofici che il perpetrarsi delle pratiche di trivellazione ha sulle falde acquifere, sulla fauna marina nonché sulle nostre splendide coste. In considerazione anche del fatto che la produzione di gas derivante dall'insieme dei pozzi presenti su tutto il territorio italiano soddisfa solo il 10% del fabbisogno energetico nazionale, si comprende perfettamente come le trivellazioni non siano un tentativo per incentivare fonti energetiche nostrane, quanto piuttosto una prassi volta a far aumentare i profitti delle lobby del petrolio. Il nostro movimento politico invita pertanto a votare 'si' per dire no alle trivellazioni e a qualsiasi altra forma di sfruttamento distruttivo del nostro territorio e dei nostri mari, per dare un segnale chiaro e preciso ai detrattori della nostra cultura e della democrazia: noi non vogliamo essere spettatori impotenti di fronte al saccheggio scellerato del nostro patrimonio".
Lo dichiarano i dirigenti nazionali del movimento Riva Destra, Lucia Di Paola, coordinatrice di Foggia, Loredana Turchetti, dirigente siciliana, e Francesco Stina, coordinatore della Calabria, in una nota comune con Fabio Sabbatani Schiuma e Alfio Bosco, rispettivamente, segretario nazionale e portavoce di Riva Destra.
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Lo dichiarano i dirigenti nazionali del movimento Riva Destra, Lucia Di Paola, coordinatrice di Foggia, Loredana Turchetti, dirigente siciliana, e Francesco Stina, coordinatore della Calabria, in una nota comune con Fabio Sabbatani Schiuma e Alfio Bosco, rispettivamente, segretario nazionale e portavoce di Riva Destra.
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sabato 15 marzo 2014
Fabrizio Santori parla dell'acqua inquinata a Roma Nord
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domenica 2 marzo 2014
Roma: Santori su arsenico in acqua, subito class action
Roma, 2 mar. - (Adnkronos) - ''L'emergenza Arsenico riscontrata negli acquedotti di Roma Nord è stata gravemente sottovalutata mettendo a rischio la salute pubblica di interi quartieri del XIV e del XV Municipio coinvolgendo anche i comuni di Fiumicino e Sacrofano. E' avvilente pensare che il sindaco Marino abbia emesso l'Ordinanza n.36 solo il 21 febbraio 2014 quando le note di riscontro sui rilievi effettuate dalla Asl Roma C risalgono addirittura al 2013 perfino ritardando di una settimana la pubblicazione all'albo pretorio rendendola pubblica sul sito capitolino solo il 28 febbraio. Gravi ritardi che hanno avvelenato migliaia di concittadini e su cui Roma Capitale deve dei chiarimenti''.
Lo dichiara in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale membro della commissione Ambiente.
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Lo dichiara in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale membro della commissione Ambiente.
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domenica 3 novembre 2013
mercoledì 9 gennaio 2013
SMOG, SCHIUMA: TARGHE ALTERNE SI POTEVANO EVITARE CON PIANO MOBILITÀ SOSTENIBILE
(OMNIROMA) Roma, 09 GEN - "Le targhe alterne segnano inequivocabilmente il fallimento delle politiche per la mobilità, ossia sono la negazione di ogni intervento che abbia un minimo di ragionamento scientifico e attuarle vuol dire aver abbandonato ogni minima credenza verso la tecnica e la scienza del settore". Lo dichiara in una nota il consigliere capitolino Fabio Sabbatani Schiuma: "Alemanno - continua Schiuma - avrebbe dovuto dare avvio concreto ai primi provvedimenti inseriti nel Piano Strategico della Mobilità Sostenibile, approvato dal Campidoglio dal settembre del 2009, sia in Giunta e poi in Consiglio. Finalmente c'era un documento guida per gli interventi sulla mobilità cittadina nel pieno rispetto dell'ambiente, pronto da adottare, ma oggi di quel Piano non se ne sente più parlare: in quale cassetto è finito? In esso - conclude Schiuma - vi è una parte dove vengono elencati tutta una serie di provvedimenti a breve termine, che certamente non portano verso la sclerotica decisione delle targhe alterne. Qualcosa nella direzione indicata dal Piano si sarebbe potuto almeno iniziato a fare".
red
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martedì 8 gennaio 2013
TARGHE ALTERNE, SCHIUMA: "SOLO PALLIATIVO, DOV'È PIANO MOBILITÀ?"
(OMNIROMA) Roma, 08 GEN - "Se il sindaco di Roma Alemanno avesse attuato il Piano Strategico della Mobilità Sostenibile del 2009, oggi si registrerebbero sicuramente meno emissioni e malgrado le condizioni atmosferiche non si sarebbero raggiunti certi livelli inquinanti. Il Piano difatti prevedeva tutta una serie di provvedimenti a breve proprio finalizzati a questo scopo. In quale cassetto della 'potente ed efficiente Atac' è finito il Piano?". Lo dichiara in una nota il consigliere capitolino Fabio Sabbatani Schiuma, presidente del gruppo 'Popolo della Vita - Trifoglio'. "Le targhe alterne - continua Schiuma - sono dei palliativi e gli esperti ci dicono che si tratterebbe di un provvedimento che, effettuato tutti i giovedì di tutto l’anno, inciderebbe sulla riduzione dell’inquinamento solo dell’1%, anche perché il traffico incide per un terzo sull'inquinamento atmosferico: gli altri due terzi sono dovuti al riscaldamento degli edifici e ad altre attività umane di carattere industriale, insieme all'inquinamento dovuto alla produzione elettrica e a quello di origine naturale".
"Dove sono piuttosto - conclude Schiuma - i controlli drastici sui gas di scarico e sulle caldaie e gli incentivi per l'uso dei mezzi elettrici?".
red081434 GEN 13
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"Dove sono piuttosto - conclude Schiuma - i controlli drastici sui gas di scarico e sulle caldaie e gli incentivi per l'uso dei mezzi elettrici?".
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