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martedì 12 novembre 2019

Bertoglio (RD-FdI): contro le vecchie logiche della sinistra vinceremo in Emilia Romagna.

Il prossimo 26 gennaio i cittadini dell'Emilia Romagna saranno chiamati alle urne per scegliere il nuovo presidente della Regione ed eleggere i consiglieri regionali.
Come è  successo in Umbria, poche settimane fa,  sondaggi alla mano, potrebbe cadere lo storico fortino della sinistra, l'Emilia Romagna con una clamorosa vittoria.
Ne è convinto Angelo Bertoglio, Vice Segretario nazionale di Riva Destra, movimento federato a Fratelli d’Italia che dichiara: il trend delle ultime elezioni regionali è molto chiaro è facilmente decifrabile. Gli Italiani chiedono e pretendono una svolta a destra con un Centrodestra unito che vince e convince e sarà così anche in Emilia Romagna.
Il Centrodestra sta giocando una partita importante e fondamentale per il futuro dell’Italia e parte di questa partita, sarà giocata anche in Emilia Romagna e noi saremo in prima linea con i candidati di Fratelli d’Italia per sostenere fedelmente la candidata alla presidenza Lucia Borgonzoni.
In Emilia Romagna, precisa Bertoglio, Riva Destra è cresciuta molto negli ultimi mesi, ad oggi abbiamo coordinamenti provinciali a Parma, Reggio Emilia, Bologna, Cesena- Forlì, Rimini e stiamo definendo anche Piacenza, Modena, Ravenna e Ferrara. Metteremo a disposizione di Fratelli d’Italia le nostre forze per portare nelle piazze e nei mercati di tutta la regione, le idee e progetti per un Emilia Romagna nuova che guarda al futuro.
In Emilia Romagna è guidata da un ottima classe dirigente che parte dal Portavoce regionale Michele Barcaiuolo che in questi anni è stato capace di costruire da zero un partito oggi ben radicato sul territorio e in continua crescita, affiancato dai parlamentari eletti in Emilia Romagna, l’On. Ylenja Lucaselli, l’On. Tommaso Foti e del Sen. Alberto Balboni e nelle ultime settimane anche dall’On. Galeazzo Bignami, passato di recente da Forza Italia a Fratelli d’Italia, con molti amministratori locali di tutta la regione per sostenere il progetto politico di Giorgia Meloni.
Abbiamo la serietà, l’esperienza e la capacità per saper governare bene l’Emilia Romagna è vogliamo dimostrare la differenza tra amministrare e gestire.
L’Emilia Romagna in tutti questi anni è stata gestita da gruppi e logiche partitiche, mentre noi vogliamo amministrarla in modo aperto e trasparente nel solo interesse degli Emiliani e dei Romagnoli.
Ci sono centinaia di migliaia di persone che vogliono un cambiamento, che deve partire dal sostegno alle grandi aziende per arrivare alle piccole e medio imprese, passando per gli artigiani e commercianti.
Serve una politica nuova, seria che possa sostenere le eccellenze del territorio per renderle ancora più forti e competitive in Italia e all’estero.
C’è il mondo del turismo da sostenere e rilanciare, perché il turismo non è più solo sole e mare, ma ben si un vero e unico distretto della ricettività che parte dal mare e passa per il gusto della gastronomia locale e territoriale e che finisce con la storia, la cultura e le mille tradizioni locali e in mezzo a tutto questo ci sono Donne e Uomini che portano avanti migliaia di attività (stabilimenti balneari, bar, hotel, ristoranti e pizzerie, camping, b&b, case vacanza, market e mini market, panifici, salumerie ecc ecc) attività gestite a livello familiare, oppure in molti casi con dipendenti e noi abbiamo la sacrosanta responsabilità di dare loro delle risposte, delle sicurezze con nuovi e ambiziosi progetti di ricettività turistica, dimostrando un reale e concreto impegno nei loro confronti. Tutto questo è molto altro ancora, deve passare anche da un nuovo piano dei trasporti e dei collegamenti regionali per costruire un piano integrato della mobilità che possa rilanciare l’intero territorio.
Riva Destra, precisa Bertoglio, non è solo un movimento federato a Fratelli d’Italia, oggi è una importante realtà interna al partito che con le proprie attività, cerca di aggregare e includere persone, movimenti e associazioni del territorio. Proprio con questo spirito, il 14 Dicembre si svolgerà a Bologna la direzione nazionale di Riva Destra, un segnale preciso per sostenere i candidati di Fdi alle elezioni regionali e nel pomeriggio, verrà promosso un incontro pubblico sempre a Bologna, dal Dipartimento nazionale rapporti con le associazioni di Fratelli d’Italia, guidato da Fabio Sabbatani Schiuma che è anche il Segretario nazionale di Riva Destra. Fabio è stato nominato su indicazione diretta di Giorgia Meloni a guidare le iniziative dei rapporti con l’associazionismo politico e soprattutto a presiedere la “Consulta dei movimenti e associazioni” federate a Fratelli d’Italia che si riunirà proprio a Bologna nel pomeriggio del 14 Dicembre, un momento importate di aggregazione e di allargamento intorno a Fratelli d’Italia e quel giorno, annunceremo anche nuove adesioni per spingere e sostenere Fratelli d’Italia alla Vittoria anche in Emilia Romagna.

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lunedì 15 ottobre 2018

Meloni a Giorgetti: la Destra l’ha sdoganata Almirante. Non Salvini o Berlusconi.

La situazione nel CentroDestra. «C’è una certezza nel centrodestra – ha continuato la Meloni – e si chiama Fratelli d’Italia: siamo l’unico movimento del centrodestra che non ha mai partecipato a scappatelle di alcun genere e non abbiamo seguito Berlusconi nel Patto del Nazareno, né Salvini nel patto col M5S. Noi siamo monogami e una certezza per chi crede in quei valori e non vuole vederli snaturare. Forza Italia? C’è una interlocuzione ma credo debba chiarire il suo posizionamento, soprattutto rispetto al Pd e alla sinistra, perché in aula vedo molti voti che non condivido. FdI in competizione con il polo europeo di Salvini e Le Pen? Se c’è un polo di difesa degli interessi nazionali,e quindi anche di quelli degli italiani, noi ne facciamo parte, non c’è un problema di competizione. Il centrodestra continua a essere maggioritario in Italia ma è difficile pensare che in futuro vedremo l’alleanza come l’abbiamo conosciuta in passato. Con Fratelli d’Italia siamo impegnati nella costruzione di un grande movimento sovranista e conservatore, che possa allearsi alla Lega, liberare Salvini dalla morsa del Movimento 5 Stelle e riportare al governo nazionale un polo compatto fondato su una condivisione di valori».

Fonte: La Voce del Patriota - Qui l'articolo completo !

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venerdì 30 giugno 2017

Centrodestra: Parla Fabio Sabbatani Schiuma (Noi con Salvini).

"Abbiamo stravinto, ma ora arriva il difficile".

Di Giuseppe Vatinno
Fabio Sabbatani Schiuma
D: Il centrodestra unito è vincente?

R: Centrodestra? A me piacerebbe parlare di un grande blocco sociale e nazionale, contrapposto al PD, una santa alleanza tra patrioti e identitari contro mondialisti e marionette.  Comunque è evidente che una coalizione così abbia stravinto.Ora però arriverà il difficile.

Così esordisce nella sua analisi del voto ad affaritaliani.it il consigliere 'salviniano' Fabio Sabbatani Schiuma, esponente storico della destra sociale romana molto attivo sul territorio.

D: Perché arriva il difficile?

R: Proprio perché bisogna capire che il centrodestra così come lo abbiamo inteso per 20 anni non esiste più. Vanno registrati i nuovi rapporti di forza tra Forza Italia e la Lega di Salvini, concordate leadership, programma e alleanze. E per il tutto non potrà più bastare una cena in quel di Arcore. Le pare poco?

D: Non a caso già il giorno dopo Salvini e Brunetta se ne sono dette quattro...

R: Ma io sono molto fiducioso, la verve giovanile e il coraggio di Salvini e anche della Meloni, insieme appunto ai numeri emersi dalle urne, stanno facendo capire a Berlusconi che un nuovo patto del Nazareno non è più riproponibile e che non esistono solo i moderati e i liberali, tutt'altro....

D: Lega Nazionale come nuovo partito di destra e Salvini candidato Premier?

R: Non chieda a me queste cose, io sono un semplice militante. Certo che mi piacerebbe una Lega dei Popoli, senza che nessuno rinneghi nulla, chi lo ha fatto in politica è sempre finito poi male. Ribadisco che non credo sia la cosa giusta chiedere a Salvini di fare un nuovo partito di destra: relegandolo poi a destra, da dove neanche peraltro proviene, lo si etichetterebbe e limiterebbe. Io sogno un grande blocco sociale, all'interno del quale tante anime potrebbero ritrovarsi, compresi coloro che provengono da un’esperienza di destra, ma non solo.

D: Quindi un'alleanza con il M5S è possibile? 

R: Anche qui le posso dire la mia personale opinione: è possibile un'alleanza con chi cambia idea in continuazione, vedi ad esempio sui nomadi, ma anche Europa ed euro? No, per ora però devi fare i conti con una forza politica nata sugli errori degli altri, non compiere appunto di nuovo questi errori e riportare a casa tanti elettori che hanno scelto Grillo per rabbia. 

D: Concludiamo sul dato elettorale di Noi con Salvini nel centro - sud, poche liste presentate però e qualche figuraccia come a Palermo?

R: Non entro nella questione, registro solo che dove Salvini va si sono avuti spesso ottimi successi. In autunno però si voterà in Sicilia, test fondamentale per le politiche e bisognerà avere molta attenzione. Va costruito un progetto credibile. Spero sempre in una federazione aperta a tutti coloro che sottoscrivono un programma e una leadership. Poi chi è più bravo va avanti.

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lunedì 13 giugno 2016

Crisi centrodestra: "Ma Alemanno e gli ex colonnelli ancora parlano?"

Gianni Alemanno - ex Sindaco di Roma
di Fabio Sabbatani Schiuma *
In questi giorni è tutto un dichiarare, sui giornali e nei social, tra commenti e analisi partoriti da molti ex colonnelli di Fini, tutti vecchi cortigiani di quella che fu Alleanza Nazionale: a petto gonfio sentenziano che la destra a Roma non sia andata al ballottaggio e puntano di nuovo il dito l'uno contro l'altro, ma per lo più contro Giorgia Meloni, rea di non aver chiesto il loro sostegno, rivelatosi  peraltro poi da prefisso telefonico. Non realizzano che sono stati proprio loro a distruggerla la destra, quando hanno governato male, quando si sono dimenticati da dove venivano, quando nelle stanze del potere si sono rivelati peggio dei democristiani, quando non hanno avuto il coraggio di intitolare una strada ad Almirante, di sgomberare un campo nomadi o un centro sociale occupato e di fare cose di destra? Finché questi personaggi squalificati dalla storia continueranno a mettere bocca, la destra non potrà senz'altro rinnovarsi e rigenerarsi, anche se continuo a pensarla che destra e sinistra, come in Francia, siano concetti da superare: meglio costituire un fronte nazionale sovranista che combatta il cancro dei nostri giorni, ossia il mondialismo. Loro restino con Fini o Alfano e sostengano per il futuro i Marchini di turno. Pian piano nessuno se ne accorgerà più.  

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sabato 21 febbraio 2015

La guerra dei poveri tra Fitto e Alfano

Secondo un sondaggio il ribelle azzurro da solo vale più di Ncd. Ma fuori da Forza Italia non conterebbe più nulla.
Roma - Scissione? No, grazie. Purtroppo per Matteo Renzi o per Silvio Berlusconi, la speranza di liberarsi dei vocianti contestatori interni, quelli sempre pronti ad agguantare un microfono o monopolizzare una telecamera per dire peste e corna del proprio partito, del suo leader, della sua linea di governo o di opposizione e per denunciare - in tournée da uno studio televisivo all'altro - emarginazioni, persecuzioni, repressioni, morti della democrazia, stragi della legalità interna e feroci censure; ecco: quella speranza si fa sempre più fievole. 


RISPETTO PER FITTO. Come nella Lega non riesco a capire certi protagonismi di chi critica Salvini, in Forza Italia trovo assurda la criminalizzazione di Fitto, colpevole di aver rimproverato un'alleanza innaturale con la sinistra. Di certo un centrodestra con Alfano e Passera io non lo voto. 
Anche perché dove starebbe 'sta destra poi ?