Via Acca Larentia è uno spiazzo tra i palazzi del quartiere Tuscolano. Siamo a Roma ed è la sera del 7 gennaio 1978, si apre una porta: è quella di una sezione del MSI. Da quella che è una sede storica del Movimento sociale escono Franco Bigonzetti, per primo, e poi Francesco Ciavatta, due giovani rispettivamente di 19 e 18 anni. Dietro di loro altri ragazzi che fanno appena in temo a rientrare nella sezione quando da dietro un colonnato parte una sventagliata di proiettili. A sparare è una mitraglietta Skorpion, un’arma che ad Acca Larentia fa la sua prima mortale comparsa in quella carneficina che sono stati gli anni di piombo. A sparare è un gruppo di fuoco appartenente ad una sigla nuova nella galassia terroristica di sinistra, i Nact (Nuclei armati per il contropotere territoriale). Volti coperti da passamontagna che ancora oggi, trentacinque anni dopo, non hanno un nome.
Franco Bigonzetti viene centrato a un occhio e muore all’istante accasciandosi in una pozza di sangue davanti all’ingresso della sezione. Francesco Ciavatta scampa alla prima raffica: viene colpito alla schiena da una seconda sventagliata di proiettili mentre tenta disperatamente di darsi alla fuga da una rampa di scale. Non muore subito ma arrivato in cima alle scale si accascia, morirà tra le mani dei primi soccorritori. Più tardi, nel corso degli scontri tra militanti e forze dell’ordine seguiti al gesto sconsiderato di un operatore TV che spegne un mozzicone di sigaretta nella pozza di sangue all’ingresso della sede del MSI, un carabiniere centra con una pistolettata Stefano Recchioni, 19 anni, anche lui militante del Movimento sociale. Morirà due giorni dopo.
Francesco Ciavatta era originario di Montagano, un piccolo paesino alle porte di Campobasso, dove oggi e sepolto e dove vive ancora la mamma, Angelina Mariano. Il papà di Francesco, Antonio, è sepolto anche lui in quel piccolo cimitero di montagna, a pochi passi dal figlio. Antonio Ciavatta non riuscì a superare quel dolore e si tolse la vita in un modo atroce: seduto su una panchina, in un giardinetto dello stesso quartiere, bevve un’intera bottiglia di acido muriatico. Lo ritrovarono che non aveva più un volto. I genitori di Francesco, per la cronaca e per la Storia, sono di origini umilissime: un ex minatore lui, una ex contadina lei. Entrambi si erano trasferiti a Roma, dove lavoravano come portieri in un condominio. Per loro una sorta di benedizione. Francesco era il loro unico figlio.
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Aggiornamenti e News
lunedì 7 gennaio 2013
sabato 5 gennaio 2013
PARTITI, CONGRESSO "RIVA DESTRA": SCHIUMA PRESIDENTE ONORARIO
(OMNIROMA) Roma, 05 GEN - "Si è tenuto questa mattina a Roma, il congresso del movimento 'Riva Destra' che, a conclusione dei suoi lavori, ha approvato all'unanimità il seguente organigramma: presidente onorario, Fabio Sabbatani Schiuma; presidente, Andrea Sitzia; portavoce, Aldo Atti; responsabile organizzazione, Salvatore Scollo; responsabile donne, Patrizia Passerini; responsabile comunicazione, Giancarlo Bertollini. Il Movimento conferma la sua collocazione in termini di ideali e di valori sulla 'Riva Destra' della politica italiana, in alternativa ai disvalori della sinistra ed al centrismo neo-democristiano imperniato sulla figura di Mario Monti. Proseguirà l'impegno per la realizzazione di una costituente in grado si edificare la nuova casa politica della Destra Italiana. Il Congresso del movimento 'Riva Destra' ha ribadito, inoltre, l'importanza della fedeltà verso il bene del popolo e della nazione, quale unico criterio ispiratore della propria azione politica". Lo comunica una nota dell'ufficio stampa.
red51442 GEN 13
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venerdì 4 gennaio 2013
TPL, SCHIUMA: "ATAC COLPEVOLE SU TRASPORTO DISABILI"
(OMNIROMA) Roma, 04 GEN - "Perché nessuno ha pensato di risolvere il problema del trasporto a chiamata dei disabili? Nessuno degli strapagati supermanager dell'Atac aveva notato la scadenza dell'appalto? Nessuno ha immaginato che 3000 persone sarebbero rimaste di fatto nell'impossibilita' di essere trasportati? E' una vergogna".
Lo dichiara, in una nota, il consigliere comunale Fabio Sabbatani Schiuma.
red
041704 GEN 13
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Lo dichiara, in una nota, il consigliere comunale Fabio Sabbatani Schiuma.
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041704 GEN 13
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E' TEMPO DI ELEZIONI E DI RIFLESSIONI !
LA SOVRANITÀ E' IL BENE PIÙ PREZIOSO PER IL POPOLO E LA NAZIONE. MONTI E I NEO-CENTRISTI DEMOCRISTIANI CHE LO APPOGGIANO SONO FIGLI DI UNA TRADIZIONE DI SUDDITANZA SIA VERSO GLI STATI UNITI SIA VERSO UNA EUROPA CHE RIFIUTIAMO PER COME CI È STATA IMPOSTA. SULLA "RIVA DESTRA" PER LA SOVRANITÀ DELL'ITALIA E SEMPRE ALTERNATIVI ALLA SINISTRA E AI SUOI DISVALORI POLITICI E CULTURALI.
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sabato 29 dicembre 2012
ROMA - METRO, SCHIUMA-FIORETTI: "APPROVATO ODG PER MIGLIORARE LINEA B"
(OMNIROMA) Roma, 29 DIC - "Realizzare un tronchino di scambio (500 mt) in corrispondenza della stazione di Bologna e progettare un nuovo ed efficace collegamento tra la nuova banchina della B1 e la vecchia banchina della B in modo da agevolare le operazioni di scambio dei passeggeri da un treno della B1 ad un treno della B e viceversa. E ancora, alla stazione Laurentina, riprendere e portare avanti un vecchio progetto di ampliamento dell’attuale tronchino di scambio esistente in modo da garantire una maggiore capacità di 'accumulare' i treni, permettendo in tal modo migliori frequenze ed elevare il numero di passaggi dei convogli". Lo dichiarano in una nota i consiglieri comunali Fabio Sabbatani Schiuma, presidente del gruppo 'Popolo della Vita - Trifoglio' e Pierluigi Fioretti, segretario romano de 'La Destra', "primi firmatari dell'ordine del giorno approvato ieri, sottoscritto anche dai consiglieri Marroni (Pd), Santori e Cantiani (Pdl) allegato alla proposta 125/2012, sul piano industriale della società ATAC S.p.A..
"Purtroppo - proseguono Schiuma e Fioretti - la metro linea B, a seguito dell'apertura della B1, non tornerà mai più come prima, cioè non potrà mai più raggiungere le stesse prestazioni di prima della nascita della B1. Con queste opere la situazione può migliorare".
red 291649 DIC 12
domenica 23 dicembre 2012
Vogliamo FABIO SABBATANI SCHIUMA in Parlamento!
Sta rivalutando la categoria dei Politici al Comune di Roma, è la persona giusta per far entrare una folata di Onestà e Impegno alla Camera !
Questa è la sua pagina di Facebook !
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Onestà intellettuale !
La forza di sperare...
Ve lo predichiamo ancora, vi diciamo che non bisogna reagire, vi invitiamo ad una serenità che può sembrare addirittura sovrumana; io stesso vi ho detto, dinnanzi alle salme degli assassinati o dei bruciati vivi, che non si lotta per la civiltà usando le armi che la barbarie usa per combattere la civiltà. Voglio dire, giovani, che vi ho chiesto, e continuo a chiedervi, l’assurdo: di essere pienamente giovani e compiutamente maturi, di fondere l’entusiasmo con la saggezza, il coraggio con l’intelligenza, la naturale ansia di vincere con la consapevolezza della lunga necessaria proiezione della battaglia nel tempo.
La forza di reagire…
Noi siamo caduti e ci siamo rialzati parecchie volte. E se l’avversario irride alle nostre cadute, noi confidiamo nella nostra capacità di risollevarci. In altri tempi ci risollevammo per noi stessi, da qualche tempo ci siamo risollevati per voi, giovani, per salutarvi in piedi nel momento del commiato, per trasmettervi la staffetta prima che ci cada di mano, come ad altri cadde nel momento in cui si accingeva a trasmetterla. Accogliete dunque, giovani, questo mio commiato come un ideale passaggio di consegne. E se volete un motto che vi ispiri e vi rafforzi, ricordate: Vivi come se tu dovessi morire subito. Pensa come se tu non dovessi morire mai.
La forza di combattere...
G.A.
www.studiostampa.com
Ve lo predichiamo ancora, vi diciamo che non bisogna reagire, vi invitiamo ad una serenità che può sembrare addirittura sovrumana; io stesso vi ho detto, dinnanzi alle salme degli assassinati o dei bruciati vivi, che non si lotta per la civiltà usando le armi che la barbarie usa per combattere la civiltà. Voglio dire, giovani, che vi ho chiesto, e continuo a chiedervi, l’assurdo: di essere pienamente giovani e compiutamente maturi, di fondere l’entusiasmo con la saggezza, il coraggio con l’intelligenza, la naturale ansia di vincere con la consapevolezza della lunga necessaria proiezione della battaglia nel tempo.
La forza di reagire…
Noi siamo caduti e ci siamo rialzati parecchie volte. E se l’avversario irride alle nostre cadute, noi confidiamo nella nostra capacità di risollevarci. In altri tempi ci risollevammo per noi stessi, da qualche tempo ci siamo risollevati per voi, giovani, per salutarvi in piedi nel momento del commiato, per trasmettervi la staffetta prima che ci cada di mano, come ad altri cadde nel momento in cui si accingeva a trasmetterla. Accogliete dunque, giovani, questo mio commiato come un ideale passaggio di consegne. E se volete un motto che vi ispiri e vi rafforzi, ricordate: Vivi come se tu dovessi morire subito. Pensa come se tu non dovessi morire mai.
La forza di combattere...
G.A.
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