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sabato 11 aprile 2015

Via la patria potestà ai rom che sfruttano i figli.

Fabio Sabbatani Schiuma* Matteo Salvini solleva un problema scottante, quello della patria potestà dei genitori rom che sfruttano i loro figli. Sono 15 anni che, da consigliere e vicepresidente del...
Fabio Sabbatani Schiuma
Matteo Salvini solleva un problema scottante, quello della patria potestà dei genitori rom che sfruttano i loro figli. Sono 15 anni che, da consigliere e vicepresidente del consiglio comunale di Roma, ho fatto questa battaglia con proteste sotto il Tribunale dei Minori, ordini del giorno e mozioni fatte approvare, ma senza poi concreti risultati per la mancanza di volontà dei sindaci susseguitesi nel tempo.
In sostanza, vanno intensificate le indagini sui genitori rom che sfruttano i loro figli, al fine di sospendere o toglierne la patria potestà e garantire, mediante l’affidamento a istituti preposti, il diritto all’infanzia. Bisogna sensibilizzare le istituzioni del territorio e sollecitare gli uffici Minori delle questure per accertare i casi in cui sussista il reato di riduzione in schiavitù, previsto dal codice penale, per cui è possibile incriminare i genitori di quei bimbi rom costretti a mendicare, chiedendo elemosina o addirittura a delinquere in reati di borseggio, ma anche di furti in appartamenti. 
A Roma il Nucleo Assistenza Emarginati dei Vigili Urbani andrebbe potenziato e occorre una pronta segnalazione all’Ufficio Minori della Questura dei casi sospetti, per avviare le indagini dovute, evitando poi la sistematica disposizione del «ricongiungimento con il nucleo familiare» disposta dal Tribunale dei Minori, nonostante le quotidiane scene di sfruttamento di minori per accattonaggio o il loro utilizzo per il compimento di piccoli reati. Nella pseudo-cultura nomade l’accattonaggio dei figli è considerato dai genitori un dovere alla contribuzione all'economia domestica, dirlo non è politically correct. Ma chiedere l'applicazione della legge, come avverrebbe nei confronti di qualsiasi coppia è ancora lecito?

Oggi su "IL TEMPO". 

Fabio Sabbatani Schiuma,
Segretario nazionale di Riva Destra, ex vicepresidente del Consiglio comunale di Roma.

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giovedì 9 aprile 2015

I poliziotti italiani non sono degli spaccateste !

(AGENPARL) – “le mele marce, come Spaccarotella (l’agente che uccise Gabriele Sandri), ci sono ovunque e non hanno mai giustificazioni, anzi meriterebbero condanne ancor più esemplari, ma questa sentenza con l’accusa di tortura da parte della corte europea rischia di diventare una macchia indelebile per tutti i nostri agenti che non la meritano”. Lo dichiara in una nota Fabio Sabbatani Schiuma, segretario nazionale del movimento Riva Destra, il quale annuncia “nei prossimi giorni un sit in di protesta sotto la sede di rappresentanza del Parlamento Europeo a Roma”. “Assistiamo troppo spesso – continua la nota – a scene di violenza, come l’ultima a Roma da parte dei tifosi del Feyenoord o nelle continue guerriglie urbane scatenate dalla sinistra antagonista, ove i nostri agenti sono costretti a restare immobili o diventare bersaglio umano di aggressioni premeditate. Basta poi – conclude la nota – vedere i filmati dei loro colleghi francesi o greci in azione, per comprendere come la polizia italiana sia tutt'altro che violenta. A Genova poi, durante il G8, ci fu un guerra, organizzata a tavolino, e delle direttive ordinate da chi, chiaramente, non viene mai poi sfiorato dalle condanne”. 

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INCREDIBILE: TGCOM24 - Rom, Salvini sospeso da Facebook: "Punito per la parola zingari".



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