Aggiornamenti e News
sabato 11 ottobre 2014
UniteVi a Riva Destra !
giovedì 9 ottobre 2014
POLITICA:LA STRADA GIUSTA !
Riva Destra ha scelto di lavorare per ricostruire la destra.
La campagna 'La destra riparte', promossa quotidianamente da IL TEMPO su nostra precisa richiesta di sostegno, sta aiutando a far conoscere le tante energie, i volti nuovi che ci sono a destra sui territori. Tra essi emergerà a breve, per selezione naturale, chi, per leadership e per capacità di sintesi, sarà in grado di riunire tutte le destre diffuse e divise e di rilanciare i nostri valori e quella destra oggi assente dal panorama politico, a causa del fallimento di Fini e di tutti quei colonnelli, in pantaloni o gonnella, che hanno divorato tutto nei loro banchetti ministeriali. A completamento di questa campagna Riva Destra organizzerà, nel corso della prossima riunione della Direzione Nazionale che si terra' a Roma a novembre, un dibattito pubblico con il Direttore del quotidiano e con tutte queste nuove risorse. Abbiamo scelto di lavorare per ricostruire, per ridare fiducia ai tanti che hanno perso punti di riferimento, per riconsegnare all'Italia una destra forte che sappia risolvere i problemi del suo popolo e difendere gli interessi nazionali. Le recenti adesioni poi, da Berlino a Varese, che stiamo ottenendo, ci confermano che siamo sulla strada giusta. Avanti con coraggio, coerenza e spirito d'avanguardia: il domani ci appartiene.
Fabio Sabbatani Schiuma, Segretario Nazionale Riva Destra.
www.studiostampa.com
La campagna 'La destra riparte', promossa quotidianamente da IL TEMPO su nostra precisa richiesta di sostegno, sta aiutando a far conoscere le tante energie, i volti nuovi che ci sono a destra sui territori. Tra essi emergerà a breve, per selezione naturale, chi, per leadership e per capacità di sintesi, sarà in grado di riunire tutte le destre diffuse e divise e di rilanciare i nostri valori e quella destra oggi assente dal panorama politico, a causa del fallimento di Fini e di tutti quei colonnelli, in pantaloni o gonnella, che hanno divorato tutto nei loro banchetti ministeriali. A completamento di questa campagna Riva Destra organizzerà, nel corso della prossima riunione della Direzione Nazionale che si terra' a Roma a novembre, un dibattito pubblico con il Direttore del quotidiano e con tutte queste nuove risorse. Abbiamo scelto di lavorare per ricostruire, per ridare fiducia ai tanti che hanno perso punti di riferimento, per riconsegnare all'Italia una destra forte che sappia risolvere i problemi del suo popolo e difendere gli interessi nazionali. Le recenti adesioni poi, da Berlino a Varese, che stiamo ottenendo, ci confermano che siamo sulla strada giusta. Avanti con coraggio, coerenza e spirito d'avanguardia: il domani ci appartiene.
Fabio Sabbatani Schiuma, Segretario Nazionale Riva Destra.
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mercoledì 8 ottobre 2014
martedì 7 ottobre 2014
domenica 5 ottobre 2014
SULL'ALTARE DELL'EURO RISCHIAMO UNA BRUTTA FINE: DOBBIAMO REAGIRE PER NON MORIRE !
- Moriremo di austerity. Moriremo di euro senza mai vedere nascere l’Europa, che quella era e rimarrà pura utopia. Moriremo ascoltando frotte di competenti economisti spiegarci il come e il perché della crisi e di tutte le crisi passate, senza che mai uno di loro, uno solo, avesse davvero previsto alcunché di quanto accaduto. Moriremo strangolati dai debiti e da una politica monetaria che ci ha spennati vivi ma, vivaddio, moriremo contenti perché al vertice della Bce avevamo Mario Draghi. Moriremo sfiniti perché avevamo pure Romano Prodi, quell’insaccato un tempo propenso alle sedute spiritiche e poi convertito alla politica. Quello che spiegava a noi poveri scemi che «con l’euro guadagneremo un giorno in più lavorando un giorno in meno». Cosicché tutti noi, pecore senza lana, tutti a seguire, ad annuire, ad entusiasmarci per il professore e per questa moneta che ci avrebbe resi così felici e così forti. Moriremo così perché così siamo diventati. Perché la classe dirigente che esprimiamo non è peggiore, ma neppure migliore di noi che la votiamo. Noi pavidi e preoccupatissimi, addirittura terrorizzati, per un evento climatico o per un virus o per la morìa delle vacche. Perché la spina dorsale e gli attributi ci hanno sconsigliato vivamente di fortificarli. Perché, dicevano, non servono più nel terzo millennio. Tanto tutto è connesso. Che al limite, per un’emergenza, forse si possono anche acquistare in rete. Moriremo perché appunto noi siamo così mentre altri, moltitudini umane a latitudini diverse, connessi anch’essi si dà il caso, lavorano più e meglio di noi e crescono a ritmo esponenziale oppure imbracciano il fucile nel nome di un Dio guerriero. Moriremo così. Oppure no. Oppure ci sveglieremo da questo torpore buonista e politicamente corretto per guardare finalmente in faccia alla realtà. E reagiremo.
Noi di Riva Destra ci siamo e siamo pronti.
(Fabio Sabbatani Schiuma, segretario nazionale del movimento Riva Destra)
Tutto sull'EURO e la cosiddetta Unione Europea !
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NUOVI COORDINAMENTI DI RIVA DESTRA A BERLINO E VARESE
"Lavoriamo per 'la destra che verrà' per ricostruire con nuovi leader".
Roma, 5 ott - "Da oggi Riva Destra è ufficialmente presente anche a Berlino e a Varese: sono stati eletti all'unanimità on line dal direttivo nazionale, rispettivamente Simone Orlandini e Umberto Montagna".
Lo comunica una nota dell'ufficio stampa di Riva destra, "movimento politico presente già in Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Marche, Umbria, Lazio, campania Calabria e Sicilia, oltre che appunto a Berlino".
"Lavoriamo - ha dichiarato in una nota Fabio Sabbatani Schiuma, segretario nazionale di Riva Destra - per la destra che verrà: una destra oggi sempre più rarefatta e marginalizzata nel panorama politico italiano, che ha disperatamente bisogno di nuovi leader, dopo il fallimento di Gianfranco Fini e dei suoi colonnelli, nessuno escluso.
E' tempo - conclude la nota - di ricostruire sulle macerie lasciate da altri, da chi ha preferito una poltrona e uno stipendio, a una battaglia ideale, politica ed etica. Riva Destra lavora per individuare, valorizzare e mettere in sinergia le nuove energie necessarie.
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Roma, 5 ott - "Da oggi Riva Destra è ufficialmente presente anche a Berlino e a Varese: sono stati eletti all'unanimità on line dal direttivo nazionale, rispettivamente Simone Orlandini e Umberto Montagna".
Lo comunica una nota dell'ufficio stampa di Riva destra, "movimento politico presente già in Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Marche, Umbria, Lazio, campania Calabria e Sicilia, oltre che appunto a Berlino".
"Lavoriamo - ha dichiarato in una nota Fabio Sabbatani Schiuma, segretario nazionale di Riva Destra - per la destra che verrà: una destra oggi sempre più rarefatta e marginalizzata nel panorama politico italiano, che ha disperatamente bisogno di nuovi leader, dopo il fallimento di Gianfranco Fini e dei suoi colonnelli, nessuno escluso.
E' tempo - conclude la nota - di ricostruire sulle macerie lasciate da altri, da chi ha preferito una poltrona e uno stipendio, a una battaglia ideale, politica ed etica. Riva Destra lavora per individuare, valorizzare e mettere in sinergia le nuove energie necessarie.
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sabato 4 ottobre 2014
A PROPOSITO DI QUELLI CHE LA DESTRA L'HANNO DISTRUTTA...
Di tempo ce ne è voluto. Ma ormai l'hanno capito anche loro che non c'è più nulla da fare. Che di rientrare in gioco, nel gioco che conta, non se ne parla. Protagonisti e comprimari della stagione d'oro del centrodestra, in questo periodo si guardano perciò mestamente intorno e cercano di vedere se è ancora possibile acchiappare qualcosa. Magistrature o Authority o qualsiasi altro. Tutto va bene. Se non una poltrona almeno uno sgabello. Uno strapuntino. Dove coltivare l'illusione di contare qualcosa. Perchè è già difficile uscire di scena. Ma ancor più dura è per chi dalla scena viene espulso. L'ha capito bene Guido Crosetto, una sorta di Gargantua cuneese, transitato dalla sponda gaudente e forzista del cavalier Berlusca a quella seriosa e un po' saccente dei fratellini d'Italia. L'ha capito, ha colto l'occasione e ha detto basta. Con umiltà piuttosto ignota a quel mondo, ha spiegato che avrebbe accettato una nuova prospettiva di lavoro, un incarico manageriale in Finmeccanica, dando addio a un ambiente che (è il sottinteso che tutti hanno bene inteso) lo aveva profondamente deluso. Chapeau, un gigante. Altri invece aspettano. Sperano. In un ripescaggio o in una opportunità. Come Ignazio La Russa, altro fratellino d'Italia, altro interprete della stagione che fu: le ha provate tutte, dicono, smaniando come un pesce fuor d'acqua per convincere Berlusconi e gli altri a farsi indicare come giudice costituzionale. Approdo agognato e dorato. Ma il cavaliere, costretto a dire di no anche a Ghedini e alle prese con i mal di pancia di Fitto e di tanti altri, non ha voluto sentirci. Cosicchè le pasticche di maalox in questi giorni sono andate giù come caramelle.
S'è rivisto anche Fini. Qualche presenza a favore di telecamera e l'incontro di sabato a Mirabello. Forse per provare l'ebrezza di arringare ancora una volta la folla plaudente. Solo che stavolta erano un paio di centinaia, curiosi compresi. È chiaro che non ce la fa più a fare il pensionato anche se si finge contento di esserlo. Risultato scarno, se non addirittura penoso. Relegato dalla grande piazza dove solo tre anni fa lanciò la sfida a Berlusconi alla cascina privata di un agricoltore a lui devoto, quello che fu il leader della Destra italiana ha così trovato il modo di spiegare che le colpe le ha commesse "anche" lui e che però adesso è il tempo di dire basta con gli "scazzi" fratricidi. Dimostrando ancora una volta di non aver capito la lezione. Perché un capo che dice che le colpe del disastro sono "anche" sue semplicemente abdica. Perché mostra di non avere il coraggio della verità.
Fabio Sabbatani Schiuma, Segretario Nazionale del Movimento Riva Destra.
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S'è rivisto anche Fini. Qualche presenza a favore di telecamera e l'incontro di sabato a Mirabello. Forse per provare l'ebrezza di arringare ancora una volta la folla plaudente. Solo che stavolta erano un paio di centinaia, curiosi compresi. È chiaro che non ce la fa più a fare il pensionato anche se si finge contento di esserlo. Risultato scarno, se non addirittura penoso. Relegato dalla grande piazza dove solo tre anni fa lanciò la sfida a Berlusconi alla cascina privata di un agricoltore a lui devoto, quello che fu il leader della Destra italiana ha così trovato il modo di spiegare che le colpe le ha commesse "anche" lui e che però adesso è il tempo di dire basta con gli "scazzi" fratricidi. Dimostrando ancora una volta di non aver capito la lezione. Perché un capo che dice che le colpe del disastro sono "anche" sue semplicemente abdica. Perché mostra di non avere il coraggio della verità.
Fabio Sabbatani Schiuma, Segretario Nazionale del Movimento Riva Destra.
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