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mercoledì 8 aprile 2020
Noi di Riva Destra !
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lunedì 4 settembre 2017
PENSIERI POLITICI !
Invece di pensare al pareggio di bilancio, pensano a vendere i beni dello Stato per rastrellare altri soldi e poi farci trovare ancora col debito che cresce e senza più beni da vendere.
Questi Governi CI STANNO UCCIDENDO !!!
Un saluto a tutti, come potete leggere sotto, sul mio articolo, la speranza era quella di fondare in 4 o 5 gli Stati Uniti d'Europa con un Euro Pesante ed accettare singolarmente gli altri dell'Unione man mano che si rendevano disponibili a perdere la sovranità nazionale (quello che hanno fatto gli Stati Uniti d'America aggiungendo Stelle alla Bandiera) ma l'attuale "Mostruosità" di avere Stati Sovrani che prendono i Soldi a "strozzo" da una Banca Privata che li fa stampare, con la garanzia di non poter mai ripianare il debito (più soldi ci facciamo stampare più il debito cresce) mi fa pensare che staccandoci non saremmo noi a "colare a picco" ma gli "altri"; è vero che inizialmente avremmo un forte svalutazione con inflazione e perderemmo circa il 25% ma lo perderemmo, parzialmente, anche del nostro debito e le nostre aziende riprenderebbero "fiato".
Vorrei tornare ad uno Stato Sovrano con una Moneta Sovrana; in estrema sintesi o ci Uniamo o ci Dividiamo, lo stare a metà è "Folle".
Lottare "CONTRO" Lottare "PER" !
Perché giustificare le nefandezze altrui con quelle di altri, ergendoci a giudici di cosa sia meglio o peggio? Il Livore, anzi, l'Odio (che traspare in molti) non fa onore a chi lo dimostra e fa evidentemente dimenticare che i delinquenti si trovano ovunque, nelle Patrie Galere, tra le Forze dell'Ordine, tra i Politici, tra i Giornalisti, tra i Magistrati e tra tutti i Cittadini, in particolare tra quelli che lottano solo "Contro" e mai "Per". Guardandoci nello specchio dovremmo ricordare che si cresce portando avanti un progetto, un'idea, un sogno e non certo "distruggendo l'odiato nemico".
Non voglio Rimpianti ma FUTURO !
Sono veramente amareggiato per non dire di peggio; siamo gestiti da: Giornalisti, Magistrati, Politicanti e Banchieri ma ai Dirigenti d'Azienda qualificati (compresi quelli militari e ne abbiamo tanti) che sarebbero in grado di organizzare il Paese non vengono MAI dati incarichi e nemmeno interpellati.
Qualche mese fa, in occasione delle dimissioni del Colonnello Rapetto, ho scritto: Un Governo che fa perdere allo Stato i suoi uomini migliori, che inizia senza dare per primo un esempio, senza tagliare i propri stipendi, senza ridurre il numero dei parassiti, senza eliminare gli sprechi, un Governo che punta tutto sull'aumento delle entrate e non sulla riduzione delle uscite, senza tener conto che gli F24 si sono DRASTICAMENTE ridotti e che la situazione, se possibile, è addirittura peggio di prima, beh... meglio un non governo che questa tragedia ! CONFERMO !!!
Giancarlo Bertollini
Giancarlo Bertollini
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venerdì 17 giugno 2016
CREDO CHE SIA ORA DI DIRE BASTA A PENSARE DI VOTARE ANCORA PD - CI HANNO MASSACRATO !
Dal 1993 con Rutelli ad oggi (con Giachetti che vedeva gli appalti dati alla Mafia e l'intervallo dell'inutile Alemanno dal 29 aprile 2008) hanno ridotto Roma ad una fogna con le eccellenze negative di AMA e ATAC. Manutenzione Zero. BASTA...BASTA...BASTA...Va bene anche un Serial Killer purché non sia PD.
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venerdì 1 gennaio 2016
lunedì 26 gennaio 2015
Riva Destra NON è un PARTITO, ma un MOVIMENTO, un'IDEA, un PROGETTO, una SPERANZA.
Oggi Riva Destra sta crescendo. Nei numeri della nostra pagina facebook 'Energia Plurale' - più di un milione e mezzo di profili raggiunti ogni settimana, con i nostri post letti da decine di migliaia di persone - e nella partecipazione. I nuovi coordinamenti regionali in Calabria e Puglia sono solo gli ultimi ratificati, ma presto ne arriveranno altri.
Cresciamo anche nell'attenzione politica che riceviamo quotidianamente e nella qualità delle iniziative che mettiamo in campo: dopo la giornata di Todi del 30 novembre scorso, ci aspetta quella di Varese il prossimo 21 marzo - e gli interventi saranno decisamente di altissima qualità - e poi ancora Catania, Trani, Cosenza e ovunque saremo in grado di organizzare.
Dobbiamo però rimanere come siamo: un gruppo di militanti che crede in quello che fa e che affronta la crescita con lo stesso spirito di comunità, coscienti che nessuno rimarrà indietro con l'arrivo di nuovi aderenti, ma con la consapevolezza della necessità di affrontare questa sfida con tutti i rischi che si corrono e le opportunità che si aprono per il radicamento di Riva Destra.
Dobbiamo infatti portare avanti quella che è la nostra idea, il nostro progetto: ricostruire la destra 'da destra', con una nuova classe dirigente, e lavorare per la costruzione di un vasto fronte nazionale e sociale intorno a quelle leadership che stiamo individuando sui territori.
Sabato 14 febbraio si riunirà il comitato romano e avvieremo un dibattito al nostro interno sul cosa fare di fronte ai prossimi eventi ai quali siamo invitati a partecipare.
Forza e onore!
Fabio Sabbatani Schiuma - Segretario Nazionale di Riva Destra
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Cresciamo anche nell'attenzione politica che riceviamo quotidianamente e nella qualità delle iniziative che mettiamo in campo: dopo la giornata di Todi del 30 novembre scorso, ci aspetta quella di Varese il prossimo 21 marzo - e gli interventi saranno decisamente di altissima qualità - e poi ancora Catania, Trani, Cosenza e ovunque saremo in grado di organizzare.
Dobbiamo però rimanere come siamo: un gruppo di militanti che crede in quello che fa e che affronta la crescita con lo stesso spirito di comunità, coscienti che nessuno rimarrà indietro con l'arrivo di nuovi aderenti, ma con la consapevolezza della necessità di affrontare questa sfida con tutti i rischi che si corrono e le opportunità che si aprono per il radicamento di Riva Destra.
Dobbiamo infatti portare avanti quella che è la nostra idea, il nostro progetto: ricostruire la destra 'da destra', con una nuova classe dirigente, e lavorare per la costruzione di un vasto fronte nazionale e sociale intorno a quelle leadership che stiamo individuando sui territori.
Sabato 14 febbraio si riunirà il comitato romano e avvieremo un dibattito al nostro interno sul cosa fare di fronte ai prossimi eventi ai quali siamo invitati a partecipare.
Forza e onore!
Fabio Sabbatani Schiuma - Segretario Nazionale di Riva Destra
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mercoledì 21 gennaio 2015
RICOSTRUIRE LA DESTRA 'DA DESTRA' DAR VITA A UN FRONTE SOCIALE E NAZIONALE !
(Istruzioni per l'uso)
1) prendere coscienza della immediata necessità di farlo ora; 2) capire che va ricostruita una destra forte e sana;
3) archiviare definitivamente la classe dirigente che l'ha distrutta
(Fini e i suoi colonnelli, tutti);
4) non cedere ai loro richiami di minestre riscaldate
e andate a male;
5) individuare le energie sane sui vari territori;
6) metterle in rete e lanciare una nuova classe dirigente;
7) far emergere una nuova leadership e rafforzare,
restituendo speranza ed entusiasmo al nostro popolo;
8) confrontarci nel frattempo con le poche forze sane
che parlano chiaro;
9) essere uniti nel perseguire ciò;
10) evitare personalismi sterili e gelosie, cercando ciò
che unisce invece di quello che divide
(male atavico delle tante destre che ci sono).
P.S.
Ovviamente, rimboccarsi le maniche tutti e non attendere gli altri. Fabio Sabbatani Schiuma, Segretario Nazionale Riva Destra
Iscrivetevi alla nostra pagina cliccando sopra
https://www.facebook.com/RivaDestraPaginaUfficiale e dopo su "mi piace".
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mercoledì 15 ottobre 2014
LA POLITICA E LE BATTAGLIE DI RIVA DESTRA !
Riva Destra, NON E' l'ennesimo partitino dello spezzatino di destra, tutt'altro, lavora per la ricostruzione di una destra unita e forte. Noi siamo nati come primo circolo di Alleanza Nazionale, dalla quale però Fini ci sospese nel 2007 perché rei di averlo contestato. Ma siamo sopravvissuti lo stesso e oggi lavoriamo appunto per ricostruire la destra. Abbiamo imparato che a destra c'è un vizio antico: ognuno ha la 'sua destra' che ritiene essere quella vera, la migliore, l'unica. In realtà ce ne sono tante di destre, laica e cattolica, sociale e liberale, filoccidentale e antiamericana, nazionalista, filomonarchica e chi più ne ha ne metta, tutte intente a scontrarsi sistematicamente su ciò che divide e mai a mettersi a tavolino per vedere cosa invece possa unire. Si finisce così a non contare nulla, a restare allo 'zerovirgola', all'essere inconsistenti. La destra invece per essere unita e diventare forte ha sempre avuto bisogno di leader: a destra c'è l'individuo, a sinistra la massa, a destra è il capo che fa il partito, a sinistra è il partito che fa il capo. Oggi però di leader che sappiano unire tutte queste destre, che abbiano il carisma per mettere tutti d'accordo non ne abbiamo: Fini e i colonnelli ex An hanno fallito, nessuno di loro, in pantaloni o in gonnella, può tirarsi fuori dalla garnde abbuffata ministeriale con la quale hanno reso la destra oggi marginale nel panorama politico. Cosa fare allora? Trovarne di nuovi, ma di destra. Evitare che il nostro elettorato, che non è inferiore a un potenziale 20-25% di voti, finisca nell'astensionismo, si sfoghi con la demagogia di Grillo o si rivolga a chi, pur parlando bene, fino a ieri c'insultava e stava dalla parte opposta. E di giovani di belle speranze ne abbiamo tanti sul territorio, che nel frattempo si sono fatti eleggere a suon di preferenze, come consiglieri regionali, comunali, sindaci. Nuove energie che magari non conoscono la ribalta nazionale, perché ancora oscurati da chi si ostina a non capire che la propria stagione sia finita, e male, e pur di non perdere quallo che gli è rimasto, ci ripropinano minestre riscaldate e andate a male. Noi abbiamo lanciato tutto ciò, questo progetto, questa idea, con la campagna, 'La destra riparte - La destra che verrà', che il quotidiano IL TEMPO ha intanto adottato e concretizzato, dando spazio per giorni a queste persone con interviste, al fine di farle conoscere, apprezzare e per capire se qualcuno di loro possa essere il leader di cui la destra ha bisogno. Presto organizzeremo un dibattito pubblico, lo faremo diventare itinerante a partire dai luoghi ove siamo presenti come Riva Destra, cercheremo altre sponde mediatiche. E' un lavoro duro e spesso oscuro, ma siamo convinti sia l'unica strada percorribile. Magari ci sbaglieremo, ma vorremmo dare una speranza per il futuro prossimo a tutti coloro, come noi stessi, ai quali oggi manca una destra politica che sappia incidere sulle scelte nazionali e difendere il proprio popolo. Cosa che oggi questa classe politica non sta facendo.
Fabio Sabbatani Schiuma
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Fabio Sabbatani Schiuma
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giovedì 9 ottobre 2014
POLITICA:LA STRADA GIUSTA !
Riva Destra ha scelto di lavorare per ricostruire la destra.
La campagna 'La destra riparte', promossa quotidianamente da IL TEMPO su nostra precisa richiesta di sostegno, sta aiutando a far conoscere le tante energie, i volti nuovi che ci sono a destra sui territori. Tra essi emergerà a breve, per selezione naturale, chi, per leadership e per capacità di sintesi, sarà in grado di riunire tutte le destre diffuse e divise e di rilanciare i nostri valori e quella destra oggi assente dal panorama politico, a causa del fallimento di Fini e di tutti quei colonnelli, in pantaloni o gonnella, che hanno divorato tutto nei loro banchetti ministeriali. A completamento di questa campagna Riva Destra organizzerà, nel corso della prossima riunione della Direzione Nazionale che si terra' a Roma a novembre, un dibattito pubblico con il Direttore del quotidiano e con tutte queste nuove risorse. Abbiamo scelto di lavorare per ricostruire, per ridare fiducia ai tanti che hanno perso punti di riferimento, per riconsegnare all'Italia una destra forte che sappia risolvere i problemi del suo popolo e difendere gli interessi nazionali. Le recenti adesioni poi, da Berlino a Varese, che stiamo ottenendo, ci confermano che siamo sulla strada giusta. Avanti con coraggio, coerenza e spirito d'avanguardia: il domani ci appartiene.
Fabio Sabbatani Schiuma, Segretario Nazionale Riva Destra.
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La campagna 'La destra riparte', promossa quotidianamente da IL TEMPO su nostra precisa richiesta di sostegno, sta aiutando a far conoscere le tante energie, i volti nuovi che ci sono a destra sui territori. Tra essi emergerà a breve, per selezione naturale, chi, per leadership e per capacità di sintesi, sarà in grado di riunire tutte le destre diffuse e divise e di rilanciare i nostri valori e quella destra oggi assente dal panorama politico, a causa del fallimento di Fini e di tutti quei colonnelli, in pantaloni o gonnella, che hanno divorato tutto nei loro banchetti ministeriali. A completamento di questa campagna Riva Destra organizzerà, nel corso della prossima riunione della Direzione Nazionale che si terra' a Roma a novembre, un dibattito pubblico con il Direttore del quotidiano e con tutte queste nuove risorse. Abbiamo scelto di lavorare per ricostruire, per ridare fiducia ai tanti che hanno perso punti di riferimento, per riconsegnare all'Italia una destra forte che sappia risolvere i problemi del suo popolo e difendere gli interessi nazionali. Le recenti adesioni poi, da Berlino a Varese, che stiamo ottenendo, ci confermano che siamo sulla strada giusta. Avanti con coraggio, coerenza e spirito d'avanguardia: il domani ci appartiene.
Fabio Sabbatani Schiuma, Segretario Nazionale Riva Destra.
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mercoledì 8 ottobre 2014
lunedì 14 luglio 2014
ROMA: DIREZIONE NAZIONALE di RIVA DESTRA
Proposta di nuovo documento politico.
Viene posta in votazione ai dirigenti.
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Alfio Bosco - Fabio Sabbatani Schiuma - Giancarlo Bertollini |
ENERGIA IN MOVIMENTO
"A DESTRA SERVONO ENERGIE NUOVE "
INTRODUZIONE - È sempre meglio che l’acqua sia mossa. Che scorra. Che quella stagnante è vecchia, putrida. Che quando è impetuosa e travolgente produce energia. Ecco, appunto. È di energia che c’è bisogno a destra. Energia che è movimento, confronto. Energia che si nutre di conflitti. Contrapposizioni. Divergenze. Diverse visioni, che magari ci fossero. E fossero ancora più marcate. Quotidiane. Invece la sensazione è opposta. Che invece di attizzarlo, il fuoco delle idee, ci si affanni a spegnerlo. A silenziare le differenze. Ad invocare la calma. Per cui, giorno dopo giorno, su giornali e tv è a questo teatrino che assistiamo. Discutiamo, ma senza contrapposizioni. Ragioniamo, ma con pacatezza. Riflettiamo, ma non estremizziamo. Appelli che suonano non solo inutili, ma pure controproducenti. Snervanti. Perché invece, no. Non è di questo che si avverte il bisogno. Che è proprio di passione, di calore, di fuoco per l’appunto che c’è necessità a destra. Urge un fottutissimo e sano botta e risposta. Urge un po’ di scontro duro. Deciso. Non serve a nulla farsi prendere dal panico. Le macerie sono ancora fumanti, su questa sponda del fiume. Un patrimonio è andato distrutto. O forse solo l’illusione. Ma in ogni caso la colpa va divisa, se non proprio condivisa. Il giovane toscano che è venuto dal nulla ed ha espugnato il Palazzo non dà certo l’impressione di essere una meteora. Ha le vele gonfie ed ha sbaragliato il campo. Soprattutto il suo. Che il nostro siamo stati bravissimi a distruggercelo da soli. Ma ha comunque indicato una strada. Un percorso. Che si può recepire in toto o solo come esempio. Ma non si può snobbare. Anche se la traversata potrebbe risultare più lunga e più faticosa. È meglio cominciare. Da subito. Ebbene: accontentiamo Repubblica. E il Fatto. E persino il Corriere. Facciamo poi sbizzarrire vignettisti e opinionisti. Diamo altro pane alla comicità irriverente. Rischiamo persino il ridicolo. Ma, per la miseria, diamoci una mossa. Alzando il volume. E aprendo gli spazi. Per chi ha qualcosa da dire. Di nuovo. Di originale. Di Destra !
PREMESSA
Prima di illustrare delle linee guida da adottare dal prossimo autunno 2014, vanno ribadite e sottolineate tre considerazioni etiche:1) la politica, e il movimento Riva Destra la fa dal 1994, non è il libro dei sogni, ma quello delle possibilità, della concretezza, delle cose che si possono realizzare, con le risorse che si hanno a disposizione.
Chi propone programmi, ha l'obbligo morale di illustrare anche come questi possano essere realizzati nel concreto; chi critica è liberissimo di farlo, ma deve accostarvi sempre una proposta alternativa, praticabile, appunto.
2) chi sceglie di fare politica poi in un movimento, ossia insieme ad altre persone, decide di rispettarne le logiche elementari di partecipazione, condivisione o dissenso, tenendo sempre nella dovuta considerazione l'unità del gruppo e la sua coerenza, pur nei normali cambiamenti repentini ai quali la politica italiana ci ha ormai abituato da decenni.
Tutto si può fare, tranne il contrario di tutto ed eccetto lo svegliarsi ogni mattina con un'idea diversa, pretendendo magari che sia anche adottata da tutti.
3) aderire a Riva Destra si concretizza oggi in primis con una parola data, con una stretta di mano: l'onore e la lealtà non possono mai venire meno, per nessuna ragione politica.
BREVE INTRODUZIONE POLITICA
Riva Destra è nata nel 1994, ossia all'inizio di una stagione in cui la destra italiana, anche a causa del crollo del sistema partitico sotto i colpi di tangentopoli, annunciò la sua volontà di diventare destra di governo uscendo dall'emarginazione politica a cui il sistema stesso l'aveva relegata per mezzo secolo circa: la politica per noi rappresenta infatti la risoluzione dei problemi quotidiani del popolo e la difesa dei valori di appartenenza. Da subito ci siamo però proclamati contrari allo scioglimento dell'allora Movimento Sociale Italiano, perché convinti che identità e strutture partitiche andassero mantenute, anche per un continuo contatto sul territorio: eravamo fautori piuttosto della creazione di un'area movimentista che potesse coinvolgere meglio tutti coloro che alle burocrazie partitiche non fossero interessati. Riva Destra, da subito, ha iniziato a contestare la linea politica dell'allora presidente Fini, fino alla sospensione da Alleanza Nazionale avvenuta nel 2008, il quale, insieme alla sua corte di colonnelli di convenienza, iniziò un percorso di vera e propria dittatura interna a colpi di congressi non celebrati, di dibattiti interni assenti, di rappresaglie politiche contro i dissidenti, di bislacchi propositi non certo di destra e di conseguente abiura del patrimonio ideale conservato con tanto onore negli anni di dura opposizione al sistema e dei governi sostenuti, di fatto, dall'allora 'arco costituzionale' (DC, PCI, PSI, PRI, PLI, PSDI...). Fini e i suoi colonnelli non hanno lasciato la 'casa madre', l'hanno letteralmente bombardata. Riva Destra, pur essendo convintamente dalla parte del bipolarismo, che è cosa differente dal bipartitismo, ha sempre indicato nei valori della destra sociale i propri punti di riferimento, pur nell'estrema difficoltà di un ambiente ove ognuno ha la 'sua destra', è convinto che sia superiore alle altre e prima di confrontarsi sulle cose che uniscono, pensa a quelle che dividono. Riva Destra non ha infine partecipato alla costituzione del Pdl, presagendo l'incapacità di molti suddetti colonnelli nel mantenere viva un'area di destra in quel contenitore: da chi è stato vicino a Fini solo per le poltrone e ha poi 'cambiato padrone' poiché erano altri a poterle garantire, non ci si poteva aspettare che la rarefazione della destra a cui oggi assistiamo. Oggi, Riva Destra intende dare un contributo serio e concreto per la ricostituzione di un'area politica caduta sotto i colpi del fallimento di Fini e della sua corte.
ENERGIA IN MOVIMENTO:
LA DESTRA DEI COLONNELLI HA FALLITO !
Ovviamente, nel tracciare alcune linee guida che possano caratterizzare l'azione di Riva Destra, non si può che partire anche dai documenti e dalle mozioni approvate nel recente passato dai suoi militanti, preservando i punti fermi e modificando le strategie vista la precarietà, e la pochezza, della classe dirigente politica attuale, che dovrebbe 'dire e fare cose di destra', e tenuto poi conto dei nostri mezzi.Partiamo dal documento politico di Riva Destra approvato nel novembre 2013 a Roma, ove si evidenziava come in Italia non manchi la destra, anzi potenzialmente ce n'è tantissima, anche perché è assente la vera Politica e ci sarebbe ancora più bisogno di idee forti a difesa degli interessi nazionali, a tutela della nostra cultura e tradizione, a sostegno dell'occupazione e di chi produce in Italia, contro l'immigrazione clandestina e tutte quelle politiche distruttive della famiglia costituzionalmente sancita. Una politica che, da destra, dica un forte NO a quest'Europa delle banche che tende a sopprimere le sovranità nazionali, in favore di un ordine mondiale dettato dalle lobbies.
In Italia è infatti mancata una destra sociale capace di opporsi ai governi di 'larghe intese' e nominati dal Presidente della Repubblica, esautorando il popolo dalla sua sovranità. Governi rivelatisi fallimentari, nocivi e privi di qualsiasi piano di rilancio, governi che non hanno cambiato la legge elettorale, non hanno fatto i veri tagli alla politica e alla spesa pubblica, che hanno cambiato solo il nome alle tasse, che si preparano a svendere i gioielli di famiglia, che hanno rimandato ogni problema al semestre italiano, che hanno visto la luce in fondo al tunnel, ma sono stati smentiti dai dati ufficiali che parlano di calo del PIL e dell'occupazione, e che anche oggi si preoccupano in sostanza solo di mantenere le proprie poltrone. Governi servi di Bruxelles, che non fanno gli interessi del popolo e speculano sui fondi destinati all'accoglienza e ai fenomeni immigratori.
La verità, amara per tutti e soprattutto per chi c'ha creduto con tutte le forze, è che chi ha rappresentato questa destra, di fatto, ha negli anni scorsi fallito. Per esempio, nel Lazio, chi ha guidato la provincia nel 1998 ha poi perso le elezioni dopo una 'grigia esperienza', come lo stesso è accaduto alla regione Lazio nel 2000, più che altro per inesperienza e superficialità, laddove poi, riconquistata la stessa nel 2010, non si è riusciti neanche a terminare il mandato a causa del cannibalismo correntizio e dei tanti 'rubagalline'. E infine è sotto gli occhi di tutti il fallimento della destra a Roma, approdata alla guida del Campidoglio nel 2008 e sconfitta nel 2013 da un Marino, oggi rivelatosi disastroso per la città, senza lasciar la benché minima impronta, di destra, nel governo capitolino. Piaccia o no, si discuta quanto si vuole sulle motivazioni, ma questa classe dirigente ha fallito o meglio, ha fallito un'intera generazione, quella che Alessandro Giuli descrive perfettamente nel suo libro 'Il passo delle oche'. Non si sono dimostrati all'altezza e ora, dopo aver perso quasi tutte le poltrone, si riscoprono di destra, cosa che hanno dimenticato quando erano alla guida delle istituzioni. Non sono credibili e, come nella natura dei cicli della storia, devono andare a casa, sostituiti da una nuova classe dirigente, che magari emerga dalla base e dalla meritocrazia, e non dal poltronismo esasperato o dal correntismo autolesionista. Ecco perché Riva Destra fa le sue scelte di pensare al DOMANI, a quando esaurito del tutto il tempo degli ex colonnelli di AN e consumati gli ultimi colpi di coda di questa classe dirigente di falliti, ci sarà spazio per dei nuovi volti e si ricostruirà dalla base una nuova destra. Prima cosa, quindi, voltare pagina: basta colonnelli.
ENERGIA IN MOVIMENTO:
GLI ELETTORI DI DESTRA SI SONO RIVOLTI
ALTROVE O NON SONO ANDATI A VOTARE
Come riportato poi nell'ultima mozione di Riva Destra, approvata nel marzo scorso su Facebook - la nostra sezione virtuale - e presentata a Roma il 6 aprile 2014 alla convention 'Difendiamo l'Italia', nelle scorse elezioni non è apparso credibile il progetto di ALLEANZA NAZIONALE: sarebbe stato più coerente allora parlare di MSI. FRATELLI D'ITALIA sta infatti vedendo naufragare il pur lodevole progetto di riunificazione delle destre 'diffuse', poiché a fianco di un'apparente apertura verso altri movimenti, maschera in realtà una politica di pura annessione, peraltro condotta in buona parte da personaggi non più credibili, i quali hanno fallito già miseramente le loro occasioni di governo e tentano oggi di riciclarsi, riammantandosi di destra. Non ha convinto infatti chi di fatto ha sostenuto il governo Monti, chi ha nel passato partecipato da protagonista al fenomeno dei colonnelli e soprattutto chi, dopo aver fallito a Roma o nel Pdl, dove avrebbe dovuto fare l'ala destra, ha dato vita a un minestrone con personaggi di ogni genere. E le minestre riscaldate, e peraltro andate a male, non hanno mai funzionato.Sono stati rifiutati dagli elettori di destra coloro che hanno scelto il NUOVO CENTRO DESTRA di Alfano, il frutto di un accordo politico di sostegno a governi non votati, scelti altrove, a Bruxelles o nelle segreterie di partiti di sinistra, ai quali ci sentiamo profondamente alternativi, tanto politicamente, quanto eticamente. Siamo contro le larghe intese, specialmente se poi dimostrano di perseguire interessi diametralmente opposti a quelli del nostro popolo. Troppo opportunismo, troppo attaccamento alle poltrone - che per noi sono uno strumento, non un fine - se non puro tradimento.
FORZA ITALIA a noi sembrava rappresentare l'unica soluzione concreta e alternativa alla sinistra. Si è rivelato un bacino elettorale che si edifica ancora solo sulla popolarità del suo leader Silvio Berlusconi, capace si di attrarre il consenso di milioni di italiani, ma con un conseguente e inevitabile capolinea anagrafico in arrivo e con una 'spada di Damocle' giudiziaria che ne influenza le scelte, a colpi di sentenze folli. Forza Italia ha una classe dirigente spesso non all'altezza della situazione e non ha ancora prospettato poi nessuna soluzione concreta, troppo occupati in altre faccende. Il suo risultato elettorale è insufficiente, il suo ruolo partitico indecifrabile e la perdita di milioni di voti è poi aggravata dalle recenti dichiarazioni e prese di posizione di personaggi equivoci. Appare difficile, visto il cerchio magico di Dudù e compagne che fa da tappo e si lancia in esternazioni incomprensibili per un elettorato di destra, che al suo interno possa svilupparsi e crescere, una nuova destra, movimentista, sociale e nazionale, che potrebbe dare un contributo concreto e veder oggi sopravvivere alcune sue storiche battaglie, tornate prepotentemente attuali.
Capitolo a parte merita chi ha scelto la LEGA NORD o il movimento di BEPPE GRILLO. La Lega conduce da tempo, su alcuni temi, delle battaglie assolutamente condivisibili e Matteo Salvini è furbo e accattivante, dice anche cose di destra nonostante sia cresciuto in un centro sociale e nei congressi della Lega capeggiava la lista dei 'comunisti padani'. Ha capito che il vuoto a destra può essere colmato. Tolga allora quell'invedibile, e incompatibile, 'per l'Indipendenza della Padania' dal nome ufficiale della Lega e sostituisca quel 'Nord' con 'tricolore'. Ecco, una Lega Tricolore, che non lanci certi appelli al voto di destra al mero serbatoio elettorale per far eleggere indipendentisti padani che parlano ancora di 'terùn', che cantano canzoni ingiuriose contro gli italiani del meridione o che strappano quel tricolore alle loro sagre di paese, ma lasci crescere una nuova classe dirigente su tutto il territorio nazionale. In ogni caso Riva Destra è pronta a sostenere d'ora in poi singole battaglie, ritenute giuste e di destra, provenienti dalla Lega di Matteo Salvini. Non altro, per ora. Riva Destra comunque farà formale invito al segretario della Lega Nord per un dibattito e confronto pubblico su questi temi.
Venendo ai grillini. è sempre più evidente poi come il voto di 'protesta da destra' andato a ingrossare le file del 5 Stelle, sia servito ad aumentare la rappresentanza politica di chi quel movimento lo gestisce sul territorio, non di certo Grillo o Casaleggio. E' infatti dai tempi del famoso 'D'Alema dì qualcosa di sinistra', rivolto da Nanni Moretti a tutta l'allora classe dirigente post-comunista, che la sinistra 'culturale e movimentista', non partitica, si è organizzata in movimenti e associazionismo di area (es. Popolo viola, quelli del 'se non ora quando', ecc). Lo hanno fatto da sempre, rubando il monopolio di temi come l'ambiente, i comitati di quartiere targati politicamente o di questioni tipo la Tav. Sono i sinistroidi liberi pensatori, i benpensanti radical chic, i falsi disoccupati organizzati e le angurie varie, verdi fuori e rossi dentro. Loro hanno intuito da subito come il 5 Stelle potesse essere un ottimo cavallo di Troia per farsi eleggere con 20-30 cliccate e hanno iniziato a gestire, anche sul web, il movimento sul territorio mentre nasceva. Pensate a chi volevano come Presidente della Repubblica o a come non facciano opposizione a Marino a Roma, a chi volevano come alleato in Europa (i Verdi...) o a come hanno votato per l'abolizione del reato di clandestinità, o infine al ringhioso antiberlusconismo che li caratterizza sempre e comunque. Sono queste le persone che di fatto siedono sugli scranni di Parlamento, consigli regionali, comunali e municipali. Voti di protesta da destra...che vanno a sinistra.
Risultato? Quasi il 50% degli elettori sono rimasti a casa e con il pieno fatto dal Pd e comunque anche dai grillini, è logico pensare che in tanti siano elettori di destra. E' verso l'astensionismo quindi, che dobbiamo rivolgere lo sguardo e le attenzioni: a chi si è sentito tradito dalla destra che non c'è più, se non nelle poltrone dei colonnelli che l'hanno distrutta, sputando in faccia ai sacrifici, alle speranze, alla buona fede di chi ha creduto in quella destra di ieri, a chi sogna una destra vera e forte, con leader di destra.
ENERGIA IN MOVIMENTO:
A DESTRA SERVONO NUOVE FACCE
E' chiaro che è anche una questione di facce. Di facce nuove. Lo si può rigirare come lo si vuole, ma il dato è incontrovertibile. Questa destra in coma profondo ha bisogno disperato di nuove facce. Referto impietoso, certo. Ma vero. Perché è una destra che non sa cambiare, questa. Che addirittura rifiuta di cambiare. E che vive nel timore di perdere quel che è rimasto. Una destra che sa solo aspettare. E mentre attende una fine è incapace di immaginare un inizio. E chi e che cosa potrà mai avviarlo un nuovo inizio. Tutt'intorno è movimento, è rinnovamento, è velocità. La politica corre. Come la vita. E' nella natura umana il rinnovamento. La voglia e la ricerca di nuovo sono sempre vincenti. Ecco perché appare come un nonsenso quel che sta accadendo nel campo della destra. Anzi, quel che non sta accadendo. La mancanza non solo di capacità di analisi. La mancanza di comprendere quanto sia urgente il ricambio. Anche generazionale. Una mancanza di umiltà che un gruppo dirigente -ieri fortunato e vincente oltre i suoi meriti e oggi superato e sconfitto- avrebbe dovuto possedere. Invece, molti dei protagonisti della stagione che fu, ancora stanno li. Sperando nell'eterna possibilità di un riciclo. E allora ecco la smania di apparire, la bramosia dell'intervista, la ricerca della telecamera. E l'ammiccamento furbetto e saputello. Ci provano. E provano pure ad organizzarsi. Provano addirittura a ricucire rapporti dopo essersi scornati e osteggiati per anni. Dopo aver sbagliato di tutto e di più. Dopo aver strappato quel biglietto vincente della lotteria che s'erano trovati in tasca e che non avevano neppure acquistato. Non se ne fanno una ragione. Dimostrando così che la politica può diventare una vera e propria malattia, che meriterebbe di essere studiata e curata. Che, a guardarli bene, malati lo sembrano davvero. Mai un dubbio. Mai un'incertezza. Sorretti da una sicumera che fa a pugni con la realtà. Realtà che spiega che non basta più intortare qualche allocco. Realtà che segnala la fine di tante storie. Alcune per bene, altre meglio non dire. Perché di quelle facce non se ne può più. Poco importa se incartapecorite dal tempo o liftate dal chirurgo.Eh, già, a destra si unisce si con le idee e i programmi, ma soprattutto con i leader. A destra c'è l'individuo, a sinistra la massa. Servono quindi nuovi leader: vanno ricercati, supportati e valorizzati. Ne è pieno il nostro territorio, sia politico che lavorativo. Gente che si è messa sotto e si è fatta eleggere o ha raggiunto importanti traguardi da soli, senza raccomandazioni, contando sulle proprie forze, mettendoci la faccia e non mettendosi in vendita. Sono i primi a essere incazzati con questa classe dirigente, ma rischiano di non emergere o, peggio ancora, di restare sfiduciati e quindi disinteressati. Riva Destra, coerentemente con quanto esposto, ha eletto a Roma, all'unanimità un giovane consigliere regionale del Lazio come proprio 'Presidente onorario'. Fabrizio Santori è figlio della destra sociale ed è un combattente, radicato sul territorio romano e laziale, già esperto nelle istituzioni, e può certamente costituire una speranza 'nazionale' per la destra tutta. Lo abbiamo 'scelto' con queste motivazioni: ''a destra serve rinnovamento, con fatti concreti. Occorre dare spazio a energie fresche, a nuovi volti, preparati, credibili e coraggiosi: abbiamo cosi' deciso di conferire, per acclamazione, la carica di Presidente onorario, al consigliere regionale del Lazio, Fabrizio Santori. Crediamo che per ricostruire la destra italiana occorra individuare 'dal basso' nuovi leader, lasciare che sia la meritocrazia a farli emergere e sostenerli con tutte le forze. Santori, con i suoi 35 anni e con la sua credibilità ed esperienza conquistate sul campo a suon di preferenze prese, per noi rappresenta senz'altro tutto questo. Abbiamo rinunciato al richiamo anche simbolico dei colonnelli, poiché crediamo sia ora di pensionare definitivamente chi ha fallito nelle occasioni di governo, dimenticando di essere di destra quando doveva dimostrare la differenza. E' tempo, appunto, di rinnovamento''.
Coerenza e coraggio nel dare seguito alle parole.
ENERGIA IN MOVIMENTO.
LISTE RIVA DESTRA E UNA GRANDE
MANIFESTAZIONE NAZIONALE:
"LA DESTRA SEI TU".
Quando sarà esaurito del tutto il tempo degli ex colonnelli di AN e di tutti coloro che di Berlusconi Silvio campano e hanno campato, che stanno ancora lì, abbarbicati, e invece dovrebbero bellamente andarsene a casa. Tutti. Quelli ancora affamati di notorietà e riflettori e quelli con data prossima di scadenza. Tutti via, così si riparte. E consumati quindi gli ultimi colpi di coda di questa classe dirigente di falliti, ci sarà spazio quindi per dei nuovi volti e si ricostruirà dalla base una nuova destra. Non siamo i soli a pensarla in questo modo, non siamo gli unici a sentirsi orfani. In tanti sognano quello che sognamo noi e rifiutano di rimpantanarsi nel passato e nelle minestre riscaldate. Noi vogliamo essere le avanguardie nel creare le basi per una nuova destra, vogliamo essere parte attiva di questo nuovo humus sul quale germoglieranno nuove piante, nuove energie, nuovi leader. A popolo di destra coraggioso, ci saranno comandanti coraggiosi per un futuro che ci appartiene, ma che dobbiamo riconquistarci, da soli. Scendendo nel concreto e nell'immediato, Riva Destra intende consolidarsi sul territorio con persone che vogliano imbracciare la bandiera del rinnovamento a destra. Persone consapevoli che 'La destra sei Tu' non sia solo uno slogan stile 'I want you', ma un'assunzione di responsabilità. Abbiamo bisogno di militanti che organizzino sul territorio la presenza di Riva Destra, che individuino altre persone capaci o sostengano chi sta già facendo questo lavoro tra mille difficoltà.
Anche per stimolare e per simbolizzare questa necessità di rotture col passato, potranno essere presentate liste di Riva Destra nelle prossime elezioni amministrative o verranno proposte nostre candidature 'indipendenti' nelle liste locali ritenute 'meno distanti'.
Bisogna lavorare sin d'ora nell'organizzazione di una grande manifestazione nazionale ove si possano presentare i frutti del lavoro svolto e una prima schiera di nuova classe dirigente, da sostenere, incoraggiare, rafforzare: tra loro emergeranno i nuovi leader di cui abbiamo bisogno. Non altrove e senza bisogno di allenatori che hanno fallito.
Siamo indubbiamente in un momento di crisi economica, politica e morale, il cittadino si sente sperduto, senza punti di riferimento. Si facciano avanti e si assumano le responsabilità di dare una speranza le persone perbene, oneste, coraggiose e capaci. Possibilmente di destra. Riva Destra c'è e grida forte: 'Presente!'.
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martedì 8 luglio 2014
A DESTRA SERVONO FACCE NUOVE !
E' chiaro che è anche una questione di facce. Di facce nuove. Lo si può rigirare come lo si vuole, ma il dato è incontrovertibile. Questa destra in coma profondo ha bisogno disperato di nuove facce. Referto impietoso, certo. Ma vero. Perché è una destra che non sa cambiare, questa. Che addirittura rifiuta di cambiare. E che vive nel timore di perdere quel che è rimasto. Una destra che sa solo aspettare. E mentre attende una fine è incapace di immaginare un inizio. E chi e che cosa potrà mai avviarlo un nuovo inizio. Tutt'intorno è movimento, è rinnovamento, è velocità. La politica corre. Come la vita. E' nella natura umana il rinnovamento. La voglia e la ricerca di nuovo sono sempre vincenti. Ecco perché appare come un nonsenso quel che sta accadendo nel campo della destra. Anzi, quel che non sta accadendo. La mancanza non solo di capacità di analisi. La mancanza di comprendere quanto sia urgente il ricambio. Anche generazionale. Una mancanza di umiltà che un gruppo dirigente -ieri fortunato e vincente oltre i suoi meriti e oggi superato e sconfitto- avrebbe dovuto possedere. Invece, molti dei protagonisti della stagione che fu, ancora stanno li. Sperando nell'eterna possibilità di un riciclo. E allora ecco la smania di apparire, la bramosia dell'intervista, la ricerca della telecamera. E l'ammiccamento furbetto e saputello. Ci provano. E provano pure ad organizzarsi. Provano addirittura a ricucire rapporti dopo essersi scornati e osteggiati per anni. Dopo aver sbagliato di tutto e di più. Dopo aver strappato quel biglietto vincente della lotteria che s'erano trovati in tasca e che non avevano neppure acquistato. Non se ne fanno una ragione. Dimostrando così che la politica può diventare una vera e propria malattia, che meriterebbe di essere studiata e curata. Che, a guardarli bene, malati lo sembrano davvero. Mai un dubbio. Mai un'incertezza. Sorretti da una sicumera che fa a pugni con la realtà. Realtà che spiega che non basta più intortare qualche allocco. Realtà che segnala la fine di tante storie. Alcune per bene, altre meglio non dire. Perché di quelle facce non se ne può più. Poco importa se incartapecorite dal tempo o liftate dal chirurgo.
di Fabio Sabbatani Schiuma
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mercoledì 18 giugno 2014
RIVA DESTRA HA BISOGNO DI VOI ! LA POLITICA HA BISOGNO DI RINNOVAMENTO !
Se sei stanco della vecchia politica,
di quelli che cambiano nomi ai partiti per non cambiare nulla,
dei venditori di pentole e di tutti quelli che hanno rovinato il Paese, VIENI CON NOI SULLA RIVA DESTRA!!!
Aderisci ad uno dei nostri comitati locali
o aprine uno nella Tua città!!
Combatti con noi per la Democrazia!!!
Abbiamo bisogno di Te!!!
Contattaci alla casella postale: rivadestra@gmail.com
o tramite la nostra Pagina Facebook:
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sabato 8 marzo 2014
*** CHlARIMENTO *** di Fabio Sabbatani Schiuma
Cercherò di andare direttamente al punto e senza generare interpretazioni distorte. La linea politica di Riva Destra è chiara a tutti: basta portare acqua al mulino dei colonnelli ex An, strutturiamoci sul territorio con chi la pensa come noi, federiamoci con altri movimenti, sosteniamo nuovi leader della destra di domani, di cui vogliamo essere avanguardie nella ricostruzione dalla base, ecc ecc. A breve affronteremo il dibattito sul problema dell'oggi (elezioni europee e rapporti con i partiti attuali di centrodestra), auspicando una decisione approvata da tutti, senza ricorrere a strappi di maggioranza. I nostri valori di riferimento - peraltro anche accennati nel documento politico su www.rivadestra.it - sono comunque quelli della destra storica e su temi fondamentali, anche attuali, non credo ci sia qualcuno a favore dell'immigrazione clandestina o delle politiche economiche di Bruxelles, per fare degli esempi. Ovvio quindi che chi vuole aderire al movimento per l'Alleanza Nazionale o a Fratelli d'Italia, o chi desidera l'adozione di bambini per le coppie gay, si debba rivolgere altrove e sia incompatibile con Riva Destra. Per tutto il resto, non c'e' Mastercard...ma confronto: Riva Destra non è una caserma. Sulla vicenda Ucraina-Crimea, per entrare su un argomento che sta causando qualche fibrillazione interna, si può essere filoamericani o filoPutin - di certo non filo Bilderberg, Trilateral commission, nuovo ordine mondiale - si possono avere in simpatia gli interventi americani nel mondo o meno, ma si DEVE essere per l'autodeterminazione dei popoli. Non entro nel merito, senno' dovrei iniziare dalla questione del Kossovo per arrivare alla Crimea, evidenziando i due pesi e le due misure adottate, ma voglio dire che su certi temi, si possono avere posizioni discordanti anche tra di noi: che problema c'è? Il confronto aiuta poi la crescita, basta che avvenga in toni educati e rispettosi, possibilmente in famiglia e senza URLARE o puntare il dito contro chi la pensa in modo differente. Questo metodo va applicato ai tanti temi attuali o meno, che non sono quelli fondanti di Riva Destra - il filoatlantismo del resto ha da sempre spaccato in due l'Msi stesso - come anche il rapporto con chi ha votato 5 stelle o sulle case chiuse o ancora l'eutanasia. Si discute serenamente poiché non si può avere una linea condivisa da tutti su tutto. Aggiungo una mia personale riflessione: questi sono i sintomi della nostra crescita, le persone aumentano - figuriamoci a Roma dove stiamo per interagire con tutti gli altri amici del nostro Fabrizio Santori - e inizia anche a sentirsi la necessità di dare/avere le linee politiche da tenere. Direi quindi che sia un ottimo sintomo quanto accaduto su Putin: è solo da evitare che diventi una patologia, e questo è compito di tutti noi. Spero di essere stato chiaro. Saluti e buon finesettimana.
Fabio Sabbatani Schiuma
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Fabio Sabbatani Schiuma
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sabato 18 gennaio 2014
MONTANELLI: L'ITALIA E LA SUA STORIA !
mercoledì 27 novembre 2013
DOCUMENTO POLITICO del MOVIMENTO
Nell'ultima riunione di Riva Destra del 22/11 abbiamo fatto alcune riflessioni e preso alcune decisioni. Le sintetizzo qui di seguito, nella speranza che possano incontrare il consenso e la disponibilità a 'essere dei nostri'.
- in Italia non manca la destra, anzi potenzialmente ce n'è tantissima, anche perché è assente la vera Politica e ci sarebbe ancora più bisogno di idee forti a difesa degli interessi nazionali, a tutela della nostra cultura e tradizione, a sostegno dell'occupazione e di chi produce in Italia, contro l'immigrazione clandestina e tutte quelle politiche distruttive della famiglia costituzionalmente sancita. Una politica che, da destra, dica un forte NO a quest'Europa delle banche che tende a sopprimere le sovranità nazionali in favore di un ordine mondiale dettato dalle lobbies.
In Italia, oggi soprattutto, manca una destra sociale che si opponga anche a queste 'larghe intese' contronatura e a un governo fallimentare, nocivo e privo di qualsiasi piano di rilancio: un governo che non cambia la legge elettorale, non fa i veri taglia alla politica e alla spesa pubblica, che cambia solo il nome alle tasse, che si prepara a svendere i gioielli di famiglia, che rimanda ogni problema al semestre italiano, che vede la luce in fondo al tunnel ma viene smentito dai dati ufficiali che parlano di calo del Pil e dell'occupazione e che si preoccupa solo di mantenere le proprie poltrone: un governo servo di Bruxelles, che non fa gli interessi del popolo;
- la verità è che chi a rappresentato questa destra, di fatto ha fallito. Per esempio, nel Lazio, chi ha guidato la provincia nel 1998 ha poi perso le elezioni, come lo stesso è accaduto alla regione Lazio nel 2000, dove poi, riconquistata la stessa, non si è riusciti neanche a finire il mandato, a causa del cannibalismo correntizio e dei tanti rubagalline, e infine è sotto gli occhi di tutti il fallimento della destra in città, approdata alla guida del Campidoglio nel 2008, sconfitta da un perfetto idiota come Marino, senza lasciar la benchè minima impronta, da destra, nel governo capitolino. Piaccia o no, si discuta quanto si vuole sulle motivazioni, ma questa classe dirigente ha fallito, o meglio ha fallito un'intera generazione, quella che Alessandro Giuli descrive perfettamente nel suo libro 'Il passo delle oche'. Non si sono dimostrati all'altezza e ora, dopo aver perso quasi tutte le poltrone, si riscoprono di destra, cosa che hanno dimenticato quando erano alla guida delle istituzioni: non sono credibili e, come nella natura dei cicli della storia, devono andare a casa, sostituiti da una nuova classe dirigente, che magari emerga dalla base e dalla meritocrazia, e non dal correntismo esasperato e autolesionista;
- non appare quindi credibile il progetto di Alleanza Nazionale: sarebbe stato più coerente allora parlare di MSI. Per questo la nostra unica fiducia in questo caso è riposta a chi non ha partecipato al fallimento della destra, a coloro, per esempio, che provengono dalla Fiamma Tricolore, che non sono stati contaminati. Ma non ci convince neanche chi ha sostenuto il governo Monti, chi ha partecipato da protagonista al fenomeno dei colonnelli e poi solo per meri calcoli elettorali, si è dissociato, prendendo altre strade e mirando alla ricostituzione del centrodestra e dando vita a un minestrone con personaggi di ogni genere.
NOI VOGLIAMO UNA NUOVA DESTRA, CORAGGIOSA, VITALE, SOCIALE E ORGOGLIOSA !!! NOI SOGNAMO UNA MARINE LE PEN TUTTA ITALIANA e non dei nuovi Fini, o meglio dei suoi 'yesman', magari passati poi con Berlusconi per convenienza e poi, persa la poltrona, riscopertisi 'camerati'.
P.S.
Brevemente su Berlusconi: l'antiberlusconismo da destra non ci hai mai appassionato. Il nostro nemico è a sinistra, a Bruxelles: è il club di Bilderberg, è Napolitano, la Boldrini, la Kyenge. E chiunque li combatta è nostro alleato. Compreso Berlusconi...se li riprende a combattere e per il tempo che può restare per farlo alla sua ormai veneranda età.
Da queste considerazioni, riassunte in modo sintetico al massimo, Riva Destra fa le sue scelte di pensare al DOMANI, a quando esaurito del tutto il tempo degli ex colonnelli di AN e consumati gli ultimi colpi di coda di questa classe dirigente di falliti, ci sarà spazio per dei nuovi volti e si ricostruirà dalla base una nuova destra. Non siamo i soli a pensarla in questo modo, non siamo gli unici a sentirsi orfani: in tanti sognano quello che sognamo noi e rifiutano di rimpantanarsi nel passato e nelle minestre riscaldate - e andate a male. Con loro OGGI dobbiamo dialogare, lavorare insieme, unirci, dar vita a una federazione e a breve a un'assemblea Costituente.
Vogliamo essere le avanguardie di questa nuova ''primavera nazionale".
Il nostro giorno verrà.
Fabio Sabbatani Schiuma
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- in Italia non manca la destra, anzi potenzialmente ce n'è tantissima, anche perché è assente la vera Politica e ci sarebbe ancora più bisogno di idee forti a difesa degli interessi nazionali, a tutela della nostra cultura e tradizione, a sostegno dell'occupazione e di chi produce in Italia, contro l'immigrazione clandestina e tutte quelle politiche distruttive della famiglia costituzionalmente sancita. Una politica che, da destra, dica un forte NO a quest'Europa delle banche che tende a sopprimere le sovranità nazionali in favore di un ordine mondiale dettato dalle lobbies.
In Italia, oggi soprattutto, manca una destra sociale che si opponga anche a queste 'larghe intese' contronatura e a un governo fallimentare, nocivo e privo di qualsiasi piano di rilancio: un governo che non cambia la legge elettorale, non fa i veri taglia alla politica e alla spesa pubblica, che cambia solo il nome alle tasse, che si prepara a svendere i gioielli di famiglia, che rimanda ogni problema al semestre italiano, che vede la luce in fondo al tunnel ma viene smentito dai dati ufficiali che parlano di calo del Pil e dell'occupazione e che si preoccupa solo di mantenere le proprie poltrone: un governo servo di Bruxelles, che non fa gli interessi del popolo;
- la verità è che chi a rappresentato questa destra, di fatto ha fallito. Per esempio, nel Lazio, chi ha guidato la provincia nel 1998 ha poi perso le elezioni, come lo stesso è accaduto alla regione Lazio nel 2000, dove poi, riconquistata la stessa, non si è riusciti neanche a finire il mandato, a causa del cannibalismo correntizio e dei tanti rubagalline, e infine è sotto gli occhi di tutti il fallimento della destra in città, approdata alla guida del Campidoglio nel 2008, sconfitta da un perfetto idiota come Marino, senza lasciar la benchè minima impronta, da destra, nel governo capitolino. Piaccia o no, si discuta quanto si vuole sulle motivazioni, ma questa classe dirigente ha fallito, o meglio ha fallito un'intera generazione, quella che Alessandro Giuli descrive perfettamente nel suo libro 'Il passo delle oche'. Non si sono dimostrati all'altezza e ora, dopo aver perso quasi tutte le poltrone, si riscoprono di destra, cosa che hanno dimenticato quando erano alla guida delle istituzioni: non sono credibili e, come nella natura dei cicli della storia, devono andare a casa, sostituiti da una nuova classe dirigente, che magari emerga dalla base e dalla meritocrazia, e non dal correntismo esasperato e autolesionista;
- non appare quindi credibile il progetto di Alleanza Nazionale: sarebbe stato più coerente allora parlare di MSI. Per questo la nostra unica fiducia in questo caso è riposta a chi non ha partecipato al fallimento della destra, a coloro, per esempio, che provengono dalla Fiamma Tricolore, che non sono stati contaminati. Ma non ci convince neanche chi ha sostenuto il governo Monti, chi ha partecipato da protagonista al fenomeno dei colonnelli e poi solo per meri calcoli elettorali, si è dissociato, prendendo altre strade e mirando alla ricostituzione del centrodestra e dando vita a un minestrone con personaggi di ogni genere.
NOI VOGLIAMO UNA NUOVA DESTRA, CORAGGIOSA, VITALE, SOCIALE E ORGOGLIOSA !!! NOI SOGNAMO UNA MARINE LE PEN TUTTA ITALIANA e non dei nuovi Fini, o meglio dei suoi 'yesman', magari passati poi con Berlusconi per convenienza e poi, persa la poltrona, riscopertisi 'camerati'.
P.S.
Brevemente su Berlusconi: l'antiberlusconismo da destra non ci hai mai appassionato. Il nostro nemico è a sinistra, a Bruxelles: è il club di Bilderberg, è Napolitano, la Boldrini, la Kyenge. E chiunque li combatta è nostro alleato. Compreso Berlusconi...se li riprende a combattere e per il tempo che può restare per farlo alla sua ormai veneranda età.
Da queste considerazioni, riassunte in modo sintetico al massimo, Riva Destra fa le sue scelte di pensare al DOMANI, a quando esaurito del tutto il tempo degli ex colonnelli di AN e consumati gli ultimi colpi di coda di questa classe dirigente di falliti, ci sarà spazio per dei nuovi volti e si ricostruirà dalla base una nuova destra. Non siamo i soli a pensarla in questo modo, non siamo gli unici a sentirsi orfani: in tanti sognano quello che sognamo noi e rifiutano di rimpantanarsi nel passato e nelle minestre riscaldate - e andate a male. Con loro OGGI dobbiamo dialogare, lavorare insieme, unirci, dar vita a una federazione e a breve a un'assemblea Costituente.
Vogliamo essere le avanguardie di questa nuova ''primavera nazionale".
Il nostro giorno verrà.
Fabio Sabbatani Schiuma
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lunedì 5 agosto 2013
Politica: Onestà e Disonestà !
Non sono mai stato nel Pdl. Ho spesso accusato Berlusconi di essere il Pifferaio di Arcore per le promesse non mantenute. Sono di Destra, quella di Giorgio Almirante, quella della Destra Nazionale innanzitutto anticomunista. Ho visto distruggere il MSI da Fini e poi nascere una Alleanza Nazionale che riconosceva il valore dell'antifascismo ed apriva le porte alle pratiche democristiane.Oggi, dopo che ancora Fini ha tradito un intero Popolo anticomunista sottraendo alla vasta maggioranza di centrodestra un numero fondamentale di parlamentari ed aprendo le porte agli interessi americani anti-Putin ed a quelli anti-italiani di Germania, Francia ed Inghilterra, ebbene oggi devo riconoscere che l'unico Leader del Popolo anticomunista é Silvio Berlusconi. Non sono liberista ma tutti quei topi di provenienza "aennina" che stanno abbandonando la nave in difficoltà dopo aver partecipato ai Gran Balli di Bordo mi stanno facendo sentire ORA VICINO AL CONDANNATO POLITICO SILVIO BERLUSCONI. Mentre Fini è già dietro l'angolo pronto a rientrare in pista dietro alle aperture neo-aennine verso il FLI di Menia, io ME NE FREGO dei bunga-bunga e mi dichiaro pronto a combattere questa Battaglia di Libertà a fianco dell'unico Leader del Popolo Anticomunista. Da non-berlusconiano sto con Berlusconi. Nobis!
(di Aldo Atti - Riva Destra)
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lunedì 3 giugno 2013
SCHIUMA: RIFLESSIONE - Quale Futuro ?
1998: Moffa vince alla Provincia di Roma; 2000 Storace diventa Presidente alla Regione Lazio; 2008 Alemanno conquista il Campidoglio. Tutte e tre le esperienze della destra romana al governo delle istituzioni locale vengono poi subito bocciate dagli elettori. Per Alemanno c'è ancora la speranza del ballottaggio, ma di fatto è stato votato per la riconferma dal 15% dei romani - è questo è il dato più allarmante. Le cause? A mio avviso: primo, l'eterno complesso di inferiorità che fa perdere il coraggio di dire 'cose di destra' una volta giunti al potere (leggi 'paura del politically correct'); secondo, la scarsa dimestichezza con la gestione del potere che si acquisisce solo con l'esperienza sul campo; terzo, un nostro elettorato molto individualista con 'la mia destra è più destra della tua' e sempre a vedere le cose che dividono, mai quelle che uniscono (spezzettamento elettorale); quarto, spesso il fallimento anche morale più che elettorale delle persone contagiate dal potere e dal suo fascino, che hanno poi preferito circondarsi di lecchini o affaristi (leggi anche Andreotti: il potere logora chi non ce l'ha); quinto, la cannibalizzazione da parte delle correnti romane in perenne guerra tra loro e l'assenza di una struttura partitica in grado di calmierarle e dare una regia collettiva. Cosa fare? Lo so. Conoscendo il panorama, deve nascere una figura carismatica con una leadership forte. E questo dipenderà da un fattore soprattutto: che chi ha fallito non 'ammazzi sul nascere' questa ipotesi per continuare invece la logica del 'mal comune, mezzo gaudio'.
Fabio Sabbatani Schiuma
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martedì 24 luglio 2012
Governi: Prima e Dopo !!!
Solo un Memo per quanti ricordano le ballerine e dimenticano gli accordi fatti con Russia e Libia che hanno migliorato il nostro Bilancio ed impoverito quello Americano.
(traetene le conseguenze).
https://www.facebook.com/ notes/giancarlo-bertollini/ loperato-del-governo-berlusconi -contro-chi-sostiene-che-non-a bbia-fatto-nulla-in/ 10150465130394402
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
(traetene le conseguenze).
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IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
giovedì 22 marzo 2012
Lottare "CONTRO" Lottare "PER" !

Il Livore, anzi, l'Odio (che traspare in molti) non fa onore a chi lo dimostra e fa evidentemente dimenticare che i delinquenti si trovano ovunque, nelle Patrie Galere, tra le Forze dell'Ordine, tra i Politici, tra i Giornalisti, tra i Magistrati e tra tutti i Cittadini, in particolare tra quelli che lottano solo "Contro" e mai "Per".
Guardandoci nello specchio dovremmo ricordare che si cresce portando avanti un progetto, un'idea, un sogno e non certo "distruggendo l'odiato nemico".
Non voglio Rimpianti ma FUTURO !
di Giancarlo Bertollini IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
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