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mercoledì 18 giugno 2014

Prima multe e telecamere. Ora città a luci rosse !


La 'zonizzazione' lanciata dal sindaco Marino è un'idea bislacca che ha il solo merito di riproporre la questione senza il metodo, risultato pressoché inutile, delle multe e delle telecamere, adottato prima da Veltroni e poi anche da Alemanno. Come crede il primo cittadino della Capitale di trasformare all'improvviso un quartiere romano in un red light district stile Amsterdam?
Premesso che anche in Olanda li stanno dismettendo, non è questo il modo di combattere il problema della sicurezza e del decoro urbano. In aula Giulio Cesare ho fatto per anni, da consigliere comunale, battaglie forti per sollecitare un regolamentazione del fenomeno, che parlasse un linguaggio non più ipocrita - basta fare un giro su internet o tre le pagine degli annunci di molti quotidiani, per capire come la prostituzione su strada sia solo la punta, fastidiosa, di un iceberg - che spezzasse il legame con le bande di sfruttatori e tutelasse i cittadini. Un sindaco non può certamente cambiare una legge nazionale, che dovrebbe invece guardare al modello spagnolo o tedesco e vietare tassativamente la prostituzione in luogo pubblico, pemettendo invece controlli sanitari, imponendo altresì quel regime fiscale che, per esempio, nella sola Germania permette un introito all'erario di poco meno di quattro miliardi di euro all'anno, e impedendo quindi lo sfruttamento in generale e quello di minorenni in particolare. Allora, in attesa di una modifica del quadro normativo, un sindaco come Marino, invece di parlare di "trasformare alcune zone della città in quartieri a luci rosse dove concentrare le prostitute non solo su strada" - che quindi rimarrebbero - potrebbe proporre di tollerare la prostituzione in quei locali che, come in Spagna, decidessero di attrezzarsi per ospitare quelle prestazioni sessuali a pagamento che, ricordo sempre, di per se non costituiscono un reato, ma che andrebbero tassate come qualsiasi lavoro.

Fabio Sabbatani Schiuma, già vicepresidente del Consiglio comunale di Roma
Segretario Nazionale di Riva Destra

La Prostituzione a Roma nel XVI Secolo

www.studiostampa.com

giovedì 18 luglio 2013

NOMADI, SCHIUMA: «ROMANI PROTESTANO A TOR SAPIENZA E A TOR DE CENCI»

(OMNIROMA) Roma, 18 LUG - «Ignazio Marino è il sindaco dei romani e se questi scendono in piazza a Tor Sapienza e protestano a Tor de Cenci perché esausti o addirittura minacciati, il problema c'è. E non è neanche un problema di intolleranza, ma di buon senso e di rispetto delle regole. Se di razzismo poi si deve parlare, ormai è contro gli italiani e contro chi vive sempre più in difficoltà e non arriva alla fine del mese, è senza lavoro, senza casa e senza corsie preferenziali per ottenerli». Lo dichiara, in una nota, Fabio Sabbatani Schiuma, presidente del movimento Riva Destra. «I controlli - conclude Schiuma - vanno fatti e quei nomadi ricchi, con conti correnti sontuosi e macchinoni, devono abbandonare i moduli abitativi pagati con soldi pubblici». red 181317 LUG 13

FINE DISPACCIO - Fabio Sabbatani Schiuma 

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venerdì 7 giugno 2013

SCHIUMA: Controlli fino in fondo !

Dopo la denuncia presentata oggi alla Procura, la prossima mossa sara' la richiesta al magistrato della visione delle tabelle di scrutinio e la rendicontazione delle spese elettorali, che, singolarmente, non possono superare i 140.000 euro, pena la decadenza. 

Fabio Sabbatani Schiuma