Aggiornamenti e News

mercoledì 10 giugno 2015

Messina, anche in città arriva “Mille Patrie per Salvini”.

Il movimento sarà rappresentato da un funzionario di banca.
Il movimento Riva Destra sbarca a Messina: a rappresentarlo, anche in provincia, sarà Massimo Romagnolo, 48 anni, funzionario di banca, eletto on line, all'unanimità, dalla direzione nazionale del movimento, nato nel 1994 come primo circolo di Alleanza Nazionale. Viene così costituito anche il coordinamento locale di Mille Patrie, laboratorio politico creato da associazioni che si sono messe in rete a supporto del progetto politico di Matteo SalviniA renderlo noto è una nota congiunta firmata da Fabio Sabbatani Schiuma, Alfio Bosco, Elsie Virzì e Giuseppe Murè, rispettivamente segretario nazionale, portavoce, coordinatore regionale della Sicilia e responsabile dell’organizzazione di Riva Destra.
“La destra - conclude la nota - è un’area politica da destrutturare e ristrutturare, soprattutto in una zona da sempre foriera di grandi consensi e successi. Consensi e successi che, purtroppo, non sempre sono stati utilizzati per la crescita sociale“.

“Serve aria nuova - ha dichiarato il neo coordinatore Massimo Romagnolo - e possibilmente pulita, in Italia, in Sicilia e a Messina. Lavoreremo sul territorio per restituire dignità alla politica e sovranità al popolo, con un progetto identitario di destra, quanto mai necessario anche alla luce dei risultati delle ultime amministrative“. 

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TORVAIANICA: RIVA DESTRA APRE NUOVO COORDINAMENTO E NASCE "MILLE PATRIE PER SALVINI".

“Restituire dignità a una realtà dimentica dal comune e cresciuta in modo smisurato e pericoloso”.
ROMA, 10 giu - “Il movimento Riva Destra sbarca a Torvaianica: a rappresentarlo saranno Pietro Paolo Morelli, Katia Olivieri e Cecilia Paolucci. Nasce così anche il coordinamento di Mille Patrie, laboratorio politico creato da associazioni che si sono messe in rete a supporto del progetto politico di Matteo Salvini”.
Lo dichiarano in una nota congiunta Fabio Sabbatani Schiuma, Lorenzo Loiacono e Giancarlo Bertollini, rispettivamente segretario nazionale di Riva Destra, commissario romano e dirigente nazionale.
“Dopo - prosegue la nota - la nomina di Cristiano Spadola a Ostia, continuiamo il nostro radicamento sul litorale romano per contribuire alla rinascita della destra italiana, cannibalizzata dai vecchi colonnelli di Alleanza Nazionale, che può vedere in Matteo Salvini, arricchito dalle idee di Pietrangelo Buttafuoco, un punto di riferimento. Stiamo lavorando su Fiumicino e presto ci saranno importanti novità anche per Anzio e Nettuno.
A Torvaianica - conclude la nota - non c’è solo un problema grave problema di sicurezza, collegata ieri a infiltrazioni criminali e oggi a un’immigrazione di massa, ma anche di inquinamento, di urbanistica, di viabilità, di rifiuti e in sostanza di un litorale dimenticato dal comune di Pomezia e cresciuto come popolazione in modo smisurato e senza i dovuti servizi”.

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lunedì 8 giugno 2015

OSTIA: CON NUOVO COORDINAMENTO DI RIVA DESTRA NASCE 'MILLE PATRIE PER SALVINI'.

"Presto il leader della Lega e Pietrangelo Buttafuoco saranno ospiti di un nostro incontro con i cittadini".
ROMA, 6 giu - "Cristiano Spadola è il nuovo responsabile del movimento Riva Destra per tutto il Municipio 10 e viene così costituito anche a Ostia un coordinamento di Mille Patrie, laboratorio politico creato da associazioni che si sono messe in rete a supporto del progetto politico di Matteo Salvini".
Lo dichiarano in una nota congiunta Fabio Sabbatani Schiuma, Lorenzo Loiacono e Giancarlo Bertollini, rispettivamente segretario nazionale, commissario romano e dirigente nazionale di Riva Destra.
"In questo territorio - prosegue la nota - martoriato dalla politica più infame, siamo pronti a rimboccarci le maniche per restituire la dignità rubata ai cittadini dalle infiltrazioni criminali e dal malaffare amministrativo.
Siamo certi - conclude la nota - che Cristiano Spadola, estromesso di nascosto all'ultimo momento dalle scorse elezioni municipali, proprio per colpa della melma partitica trasversale tra il centrodestra e il centrosinistra, padri di mafia capitale, possa essere un valore aggiunto per il nostro progetto a supporto del popolo italiano e di Matteo Salvini come unica alternativa di governo".

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lunedì 1 giugno 2015

Elezioni regionali, il vero trionfatore è Matteo Salvini: le cifre della Lega Nord, Regione per Regione.

Mentre gli scrutini si avviano alla conclusione, è tempo di fare i primi bilanci. Vincitori e vinti. Il premier Matteo Renzi, da questa tornata regionale, esce con molte perplessità: pesa come un macigno la sconfitta in Liguria, e crea qualche grattacapo anche la difficoltà incontrata in Umbria, regione in cui si pensava che il Pd potesse vincere agilmente (e vittoria è stata, ma tutt'altro che agile). E se Silvio Berlusconi con Forza Italia mostra qualche (vago) segno di tenuta, oltre a Beppe Grillo con il suo M5s che si conferma ad altissimi livelli, il vero trionfatore di questa notte elettorale è Matteo Salvini. Le cifre parlano per lui. Si parte sempre dalla Liguria, dove è soprattutto grazie all'apporto dei voti leghisti che Toti è riuscito a imporsi (e il primo ad ammetterlo è stato il neo-governatore, che ha dichiarato: "Sono stato eletto grazie ai voti della Lega"). In Liguria, il Carroccio ha preso il 20% mentre Forza Italia è ferma al 13% (il Pd al 25%, i grillini al 22%).
Regione per Regione - Forse, però, la cifra più impressionante è quella che emerge dalla Toscana, regione rossa per definizione, dove la Lega ha fatto il botto: secondo partito con il 16% dei consensi (dietro al Pd, al 46%; seguono M5s al 15% e Forza Italia all'8%). Quindi il Veneto, dove la maggior parte dei voti è stata catalizzata dalle liste che appoggiavano Luca Zaia (riconfermato, con annessa umiliazione della piddina Alessandra Moretti), ma dove comunque la Lega ha ottenuto il 16% (appena dietro al Pd, incartato al 17%). Molto significativo, per Salvini, anche il risultato ottenuto delle Marche, dove la Lega ha preso il 13% dei voti, il 4% in più rispetto a Forza Italia. Botto anche in Umbria: Lega al 15%, contro il 9% di Forza Italia. Infine un dato quasi impensabile, che è quello che arriva dal profondo Sud, dalla Puglia: il Carroccio, che si è presentato con la lista "Noi con Salvini", ha ottenuto un roboante 7 per cento. Cifre da urlo. Cifre da leader, per Salvini, le cui ambizioni di leadership nel centrodestra, ora, sono pienamente legittimate dalle cifre ottenute al voto. La scalata continua. 

Fonte: Libero Quotidiano

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ROMA: PROTESTA CONTRO I ROM !

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martedì 26 maggio 2015

Via la patria potestà ai rom che sfruttano i figli...

Fabio Sabbatani Schiuma
Matteo Salvini solleva un problema scottante, quello della patria potestà dei genitori rom che sfruttano i loro figli. Sono 15 anni che, da consigliere e vicepresidente del consiglio comunale di Roma, ho fatto questa battaglia con proteste sotto il Tribunale dei Minori, ordini del giorno e mozioni fatte approvare, ma senza poi concreti risultati per la mancanza di volontà dei sindaci susseguitesi nel tempo.
In sostanza, vanno intensificate le indagini sui genitori rom che sfruttano i loro figli, al fine di sospendere o toglierne la patria potestà e garantire, mediante l’affidamento a istituti preposti, il diritto all’infanzia. Bisogna sensibilizzare le istituzioni del territorio e sollecitare gli uffici Minori delle questure per accertare i casi in cui sussista il reato di riduzione in schiavitù, previsto dal codice penale, per cui è possibile incriminare i genitori di quei bimbi rom costretti a mendicare, chiedendo elemosina o addirittura a delinquere in reati di borseggio, ma anche di furti in appartamenti.
A Roma il Nucleo Assistenza Emarginati dei Vigili Urbani andrebbe potenziato e occorre una pronta segnalazione all’Ufficio Minori della Questura dei casi sospetti, per avviare le indagini dovute, evitando poi la sistematica disposizione del «ricongiungimento con il nucleo familiare» disposta dal Tribunale dei Minori, nonostante le quotidiane scene di sfruttamento di minori per accattonaggio o il loro utilizzo per il compimento di piccoli reati. Nella pseudo-cultura nomade l’accattonaggio dei figli è considerato dai genitori un dovere alla contribuzione all'economia domestica, dirlo non è politically correct. Ma chiedere l'applicazione della legge, come avverrebbe nei confronti di qualsiasi coppia è ancora lecito?
Fabio Sabbatani Schiuma* Segretario Nazionale di Riva Destra, ex vicepresidente Consiglio comunale di Roma. 
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