Aggiornamenti e News

venerdì 13 dicembre 2019

Dal nostro Responsabile Territoriale e Grande Amico Carlo D'Amico, nonché mio medico personale, riceviamo una piacevolissima Favola, da lui scritta, che sento il dovere di pubblicare in ricordo di un tempo che finalmente sta tornando più unito e forte che mai.

IL MAGO GIORGIO L'ARABA FENICE 
E LA FATINA GIORGIA
C'era una volta, tanto tanto tempo fa', un grande MAGO buono,
il mago GIORGIO, che vegliava attento sul bosco INCANTATO, insieme alla sua creatura magica, una meravigliosa FENICE, con una grande e bella fiamma tricolore. 
Per anni e anni lottarono insieme  con coraggio contro mille malvagi incantesimi, che volevano distruggerli e impossessarsi del bosco incantato, le forze del male si coalizzarono tutte, sferrando colpi violentissimi che il mago e la fenice fiammata con eroici sforzi sempre arginarono, e mai vacillarono, continuando a tenere il bosco sano ed unito; ma il tempo passava ed anche il mago GIORGIO invecchiava e invecchiando venivano meno le sue energie, finché dovette abdicare. 
Fu allora che le forze del male scatenarono tutto il loro malvagio potere, e usando invidie gelosie maldicenze, riuscirono giocando dall'interno a fare ciò, che per decenni, inauditi attacchi esterni non erano riusciti a fare. 
LA FIAMMA  gelosamente custodita dalla FENICE si spense ed un gelo mortale cadde sul bosco incantato, tutte le creature che vi abitavano migrarono e si dispersero nei boschi circostanti cercando nuove dimore che mai sentirono loro. 
L'aura mortale durò per molti e molti anni sul bosco incantato, finché un bel giorno una graziosa FATINA, bionda e minuta, con dei meravigliosi occhi azzurri, GIORGIA era il suo nome, entrò nel bosco, e trovò un mucchietto di CENERE grigia, subito riconobbe in ciò i resti dell'antica FENICE e, CON LA SUA BACCHETTA MAGICA, fece UN'INCANTESIMO. 
Da quelle ceneri morte sorse di nuovo una fiammella piccina piccina, ma IDENTICA alla grande FIAMMA dei tempi antichi, 
LA FENICE risorse dalle sue ceneri e, come d'incanto, il bosco risorse a nuova vita, tutte le comunità che si erano disperse in altri boschi, lentamente tornarono ad abitare il bosco incantato e da allora la foresta, irradiata da nuova vita, cresce ogni giorno di più,
sotto la protezione accorta della fatina Giorgia e della Fenice eterna custode della fiammella tricolore che come la fenice risorge sempre dalle proprie ceneri e dall'alto del cielo, nel paradiso dei MAGHI,
GIORGIO guarda e sorride.
Ogni riferimento a fatti o cose è puramente casuale.
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giovedì 12 dicembre 2019

Una serata all'insegna dell'Amicizia e del Rispetto !

Allegra e piacevole cena di autofinanziamento con gli Onorevoli Lollobrigida e Silvestroni insieme al nostro Fantastico Gruppo di Riva Destra capitanato da Fabio Schiuma.
W Fratelli d'Italia, W Giorgia Meloni e Forza Riva Destra

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martedì 10 dicembre 2019

Riva Destra: Direttivo Friuli Venezia Giulia.

Domenica 8 dicembre si è tenuto il Direttivo Regionale di Riva Destra Friuli Venezia Giulia all'agriturismo-Circolo Ippico Le Ortensie di San Vito di Fagagna (Udine).
In tale occasione la Coordinatrice regionale Marika Diminutto ha esposto, alle numerose persone presenti, il programma regionale di Riva Destra per l'anno p.v. esprimendo soddisfazione per il lavoro fin qui svolto da tutti i referenti provinciali e territoriali nel raccogliere le istanze sul territorio, la formulazione di idee e la concretizzazione di un programma tangibile che verrà sottoposto ai cittadini sotto un'unica bandiera quella di Riva Destra movimento federato a Fratelli d'Italia.
"I prossimi mesi saranno molto impegnativi, con incontri sul territorio per far conoscere il nostro progetto e per ridare insieme a Giorgia Meloni, con nuove energie, una nuova destra equa, forte e credibile all'Italia!" così ha concluso l'incontro la Diminutto.

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martedì 3 dicembre 2019

I MERCOLEDÌ DI RIVA DESTRA !

Proseguono, senza fretta ma senza tregua, a Roma gli appuntamenti del Mercoledì organizzati da Riva Destra, il movimento federato a Fratelli d'Italia e guidato da Fabio Sabbatani Schiuma, anima storica e instancabile della destra sociale.
Nella quinta "puntata" si discuterà della inarrestabile crescita di popolarità di Giorgia Meloni e dei conseguenti consensi che FdI ottiene giorno dopo giorno come partito: ragioni e cause, ma soprattutto doveri e responsabilità. A  intervenire saranno i parlamentari Edmondo Cirielli ed Ellas Bucalo. Il primo, per Sabbatani Schiuma, "è  un caro amico e un punto di riferimento per tutta Riva Destra, dal momento che ci ha accompagnato nella nostra adesione al progetto di Giorgia Meloni, un anno e mezzo fa". La seconda, continua, "è testimone diretta, insieme alla sua collega siciliana Carolina Varchi, di come nell'isola, ove Riva Destra conta un ottimo seguito, stiamo dando il nostro positivo contributo al partito, in perfetta armonia". Schiuma, insieme al vicesegretario nazionale del movimento, Angelo Bertoglio, Sabato scorso a Padova ha presentato Riva Destra, radicata oramai in tutte le province del Veneto e guidata da Silvia Carpanese.
L'appuntamento di domani, mercoledì 4, presso la sede nazionale di Riva Destra in via Venezia, 27 (inizio ore 18.30), sarà aperto dagli interventi di Lorenzo Loiacono e di Marco Micacchi, rispettivamente coordinatore romano e laziale di quello che nacque come il primo storico circolo di Alleanza Nazionale, e vedrà anche il saluto del neocoordinatore regionale di Riva Destra in Abruzzo, il professor Marchio Sarchiapone, cattedratico di psichiatria e luminare di fama internazionale. A seguire, come di rito, la cena comunitaria, "perché -ricorda Schiuma- noi siamo nati come e restiamo una comunità militante".

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lunedì 2 dicembre 2019

Prof. Marco Sarchiapone è il nuovo coordinatore della Regione Abruzzo per Riva Destra.

M. Micacchi - M. Sarchiapone - F. Schiuma
Professore possiamo chiederle una breve biografia su chi è Marco Sarchiapone ?
sono un medico psichiatra e professore di psichiatria presso l’Università del Molise; sono nato a Pescara nel 1960 e risiedo a Guardiagrele (CH); sono sposato e abbiamo due figli. Dopo la laurea e la specializzazione in psichiatria, conseguite presso l’Università "G. d’Annunzio" di Chieti, ho lavorato per 15 anni a Roma come ricercatore medico presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore nell’ospedale Gemelli dopodiché, nel 2005, sono stato chiamato dall'Ateneo dove tutt’ora lavoro. 
Oltre all'attività clinica e didattica mi occupo anche di ricerca; in particolare, da più di 30 anni, i miei studi sono prevalentemente concentrati sui comportamenti violenti auto ed etero diretti, incluse le patologie a essi sottostanti, affrontandole sia dal punto di vista biologico che psicologico e sociale. Nel tempo ho partecipato a numerosi progetti europei conseguendo risultati che hanno prodotto oltre 100 pubblicazioni su riviste internazionali, inclusa The Lancet e mi hanno consentito di far parte del board di varie società scientifiche e di diventare consulente dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, dell'ONU - Unicef. Ed è su incarico di UNICEF Kazakistan che  dal 2012mi occupo  di redigere e sviluppare programmi per la prevenzione del suicidio in varie parti del Kazakhstan, i cui risultati sono stati recentemente citati nella “ Lettera aperta ai bambini di tutto il  mondo” di M.me Henrietta Fore, UNICEF Executive Director ( https://www.unicef.org/child-rights-convention/open-letter-to-worlds-children#mental-health).
L'Organizzazione Mondiale della Sanità mi ha affidato, tra gli altri incarichi, il compito di redigere le linee guida per la prevenzione delle condotte suicidarie negli Istituti di Pena

Mi sembra di capire che le condotte autolesive, e tra tutte il suicidio, è l’argomento di ricerca che più di altri la caratterizza:
Sì! sebbene il suicidio sia considerato un “evento raro” paragonato ad altre patologie,  ogni anno, nel mondo muoiono circa 800.000 persone, secondo stime approssimative, ciò significa che ogni 40 secondi una persona muore per suicidio; se poi consideriamo che per ogni suicidio si contano almeno dai 10 ai 20 tentativi suicidio ecco che il fenomeno non è più così raro. Il 98% delle persone che si sono tolte la vita soffriva di un Disturbo Psichiatrico, spesso non bene diagnosticato e, soprattutto, non trattato adeguatamente; più del 50% di coloro che si sono tolti la vita si era recato presso un medico nel mese precedente.
Questa precisazione per dire che, pur restando a oggi il suicidio un gesto assolutamente imprevedibile, è comunque assolutamente possibile evitarlo, certo non nel 100% dei casi.

Come?
Beh, ci sono tanti e vari modi e strumenti di trattamento e di prevenzione ma parlare di tutti in questa sede non mi sembra appropriato. A ogni modo, quanto alla prevenzione è auspicabile che si riesca a istituire al più presto un Piano Nazionale,  che si ispiri alla multidisciplinarietà, coinvolgendo professionisti del campo medico , psicologico e sociale e soprattutto, che  venga poi adottato. A questo riguardo, vorrei sottolineare che esiste già una  task force di colleghi europei con i quali lavoro alla stesura di un Piano per la Prevenzione delle Condotte Suicidarie da raccomandare a tutte le nazioni della Comunità Europea.

Un Piano Nazionale deve prevedere che il personale sia specificamente formato e preparato?
oggi, sull’onda della continua emergenza, nei confronti della quale mi astengo dal fare commenti, si assiste all’imperversare della improvvisazione ricorrendo a professionisti o volontari che hanno un altissimo valore morale senso civico e professionalità, rinunciando però al contributo di altri professionisti, altrettanto validi dal punto di vista morale e civico ma con una professionalità decisamente più specifica ed efficace. Naturalmente tale Piano dovrà essere articolato e dovrà prevedere delle differenze a seconda della popolazione cui è diretto. 
Per esempio, nella popolazione generale esistono "gruppi" che possiamo considerare "a rischio": forze dell’ordine, detenuti, persone portatrici di particolari malattie croniche e ultimamente sempre più adolescenti. E proprio sugli adolescenti desidero soffermarmi un po' più poiché per loro, il suicidio è la seconda causa di morte (!) in alcuni paesi anche la prima; il rischio è davvero particolarmente alto. Sinteticamente, in ogni classe di 20-25 studenti degli istituti superiori almeno 4 di loro hanno ideazione suicidaria e almeno 1 ha tentato il suicidio o sta seriamente pensando di farlo! 
Oggi si assiste a un proliferare di eventi, interventi, programmi su violenza, bullismo, suicidio etc. tra gli adolescenti ma nessuno di questi ricade all'interno di una seria e coordinata programmazione  unica, possibilmente nazionale o almeno regionale, che a partire dalle scuole (sede elettiva per questa come per altre iniziative) porti a qualche risultato davvero efficace, significativo e duraturo sulla salute mentale di coloro che presto diverranno dei veri e propri cittadini adulti. Ne abbiamo la possibilità, tra l’altro con costi davvero irrisori, senza considerare l'immediato risparmio di costi sociali e sanitari e per il futuro.

Perché ha aderito a Riva Destra?
Perché è un Movimento che mi convince. Credo che la politica non sia una professione ma un servizio al quale ogni cittadino può contribuire e difatti, volente o nolente, vi contribuisce in ogni caso con la sua vita quotidiana. Non ho assolutamente nessuna competenza o propensione da spendere all'interno di un partito politico, mentre credo di averne per aderire alle iniziative di un Movimento che richiede competenze e propensione qualitativamente diverse da quelle di un partito politico con il quale condivide una stessa idea di fare politica attiva. 
Conosco Marco Micacchi da qualche anno e spesso mi è capitato di sentirlo parlare a proposito delle attività di Riva Destra. Vedendomi attento ai suoi discorsi, un giorno mi ha chiesto se desideravo saperne qualcosa di più e mi ha proposto un incontro anche con Fabio Sabbatani Schiuma. Di lì a poco sono venuti a farmi visita a casa mia in Abruzzo; gli argomenti di cui abbiamo parlato, l’autentica passione indissolubilmente legata a un alto senso civico e morale, la luce ancora ricca di entusiasmo e determinazione dei loro sguardi, la coerenza dei loro pensieri e idee sovente portati avanti fino al loro compimento fattuale (senza tralasciarli o cambiarli strada facendo), le competenze reali da loro possedute e la semplicità di approccio tipica della gente comune, mi hanno subito convinto. Ed è così che, esponendo il mio pensiero, descrivendo le mie competenze e quantificando la mia disponibilità, ho chiesto loro se ritenevano possibile e utile un mio contributo formale. Subitamente mi hanno proposto il ruolo di Coordinatore regionale per l’Abruzzo e ho accettato. 
Lo scorso 20 novembre ho partecipato alla prima delle riunioni del Mercoledì di Riva Destra e ho incontrato moltissime persone appartenenti a tante e diverse categorie del mondo del lavoro; in tutte ho rivisto le caratteristiche che avevo colto in Marco e Fabio e il mio convincimento si è rafforzato e consolidato. Ricordo anche di aver pensato: “ma allora esiste ancora un’Italia e un popolo italiano tanto agognato da Cavour che non è quello che gli imbonitori di piazza e mediatici si ostinano a  mostrarci e al quale negano ogni diritto di reale rappresentatività?”.

Un’ultima domanda: qual è secondo lei il punto più qualificante di Riva Destra per il quale una  persona potrebbe decidere di condividerne le iniziative e contribuire alla loro realizzazione?
Per quel che penso, ma naturalmente si tratta di una opinione del tutto personale sebbene ponderata, non c’è un solo punto ma ci sono tutti quelli che ho descritto prima e sicuramente anche altri che non ancora conosco. 
Credo però, e anche qui esprimo un mio personale convincimento, la coerenza sia la caratteristica più importante: un essere umano può definirsi tanto più tale quanto più riesce ad essere coerente con quanto dice, afferma o promette. E questo è letteralmente palpabile tra gli aderenti a Riva Destra.

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