Aggiornamenti e News

sabato 4 aprile 2020

DOMENICO MUOLLO (RIVA DESTRA) “PIZZAROTTI SENZA VERGOGNA” (Vuole Certificato di Antifascismo).

“Nemmeno nelle peggiori dittature succedevano cose simili. Tutto questo è molto grave. Un’azione del genere è imperdonabile. Non era il caso. Viviamo in una finta democrazia e la prova é proprio questa. Siamo tutti uguali? Abbiamo tutti gli stessi diritti oppure no? Mi auguro che il sindaco Pizzarotti sia pronto a scusarsi con i cittadini. Ma anche con tutti i volontari che ogni giorno sono in prima linea senza fare distinzioni di nessun genere. Perché il Coronavirus non guarda in faccia a nessuno. Non è il momento di fare inutile propaganda politica. Parma… Si, città d’arte e musica, ma a quanto pare anche di ingiustizie”. 
Così Domenico Muollo Responsabile regionale Riva Destra.

Fonte: ParmaOnLine

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RIVA DESTRA ROMA - OGGI alle ore 18, l'avvocato penalista Francesca Passarini, coordinatrice di Riva Destra nel Municipio I, di Roma interverrà all'iniziativa organizzata da Magnitudo Italia e Patria e Libertà.

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mercoledì 1 aprile 2020

Domenica 5 aprile ore 18 Vi aspettiamo su Facebook.



DOMENICA 5 APRILE - ORE 18; CONCERTO online di BENEFICENZA con le canzoni di LUCIO BATTISTI -
Sara' possibile con un sms DONARE DIRETTAMENTE 2 euro all'Ospedale Niguarda di Milano
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=2831973613522826&set=a.419306621456216&type=3&theater

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NON SIETE SOLI: CORONAVIRUS - RIVA DESTRA LANCIA 'COndiVIDi', HELP-LINE TELEFONICA GRATUITA DI SOSTEGNO PSICOLOGICO E SOCIALE.

Ogni giorno al telefono psichiatri, psicologi e sociologi volontari saranno in aiuto dei cittadini.
ROMA, 1 apr - "Si chiama 'COndiVIDi-Non siete più' soli', la help-line che da domani partira' con una linea telefonica dedicata ai tanti che si trovano in casa, magari da soli e in uno stato di grave malessere interiore. Una squadra di professionisti sarà gratuitamente a loro disposizione, per dare un prezioso sostegno e assistenza diretta, interagendo anche con i propri medici di base. Siamo orgogliosi di questa nostra iniziativa e ringraziamo di cuore tutti quei professionisti volontari che hanno permesso di realizzarla, anche con il sostegno de " lavocedelpatriota.it". A guidare l'iniziativa sarà il coordinatore regionale del nostro movimento in Abruzzo, il professor Marco Sarchiapone, psichiatra con una titolata esperienza internazionale, coadiuvato dal Marco Micacchi, medico e coordinatore del Lazio". 
Lo comunicano in una nota Fabio Sabbatani Schiuma, Alfio Boschi e Angelo Bertoglio, rispettivamente segretario, portavoce e vicesegretario nazionale, di Riva Destra, movimento federato a Fratelli d'Italia. 
"Una delle caratteristiche principali -dichiara Sarchiapone- che distingue gli esseri umani da tutti gli altri esseri viventi è la libertà: quando in una comunità circostanze eccezionali ed esterne alle azioni del singolo individuo impongono una restrizione di essa, l’atteggiamento umano muta, costretto ad una 'torsione' della propria personalità che può portarlo a modificazioni del proprio comportamento lungo un continuum di esperienze che possono annoverare l’acuirsi di alcuni disagi, soprattutto di quelli che definiamo mentali. 
Questo -continua Sarchiapone- è quel che si sta verificando nelle ultime settimane e continuera' nelle prossime, con le restrizioni imposte dalla lotta al Covid19: le soglie di tolleranza si abbassano, le latenze di reazione si fanno più brevi, l’impazienza siede sul trono e tutto cresce esponenzialmente.
In questi casi -prosegue Sarchiapone- le cose da fare sono tante, a seconda della loro diversità, di come i sintomi si esprimono, anche nello stesso tipo di disagio: ogni 'malattia' si esprime in modo squisitamente singolare in ogni individuo, a seconda delle circostanze cosiddette ambientali del caso, e noi saremo pronti ad aiutare gratuitamente tutti coloro che stanno provando un disagio".
La help-line sara' attiva tutti i giorni dalle 9.00 alle 10.30 e dalle 15 alle 16.30 al numero 351 7493288

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martedì 31 marzo 2020

Riva Destra sul Decreto "Cura Italia".

Il Decreto Cura Italia appare più un farmaco placebo che un percorso solutorio per le urgenti necessità di tanti milioni di nostri concittadini, nonché delle nostre imprese, e bene hanno fatto i parlamentari di Fratelli d'Italia a consegnare le loro proposte correttive ed integrative. Riva Destra, movimento federato al partito guidato da Giorgia Meloni, avvalendosi del proprio 'think tank', ha saputo evidenziare ulteriori punti di debolezza del recente atto firmato frettolosamente dal Presidente Conte, proponendo ulteriori 12 emendamenti ai parlamentari che rappresentano le nostre istanze".
Lo dichiarano in una nota congiunta Fabio Sabbatani Schiuma e Fabio Verna, rispettivamente segretario nazionale e responsabile del dipartimento economico del Comitato Romano di Riva Destra.
"I comparti toccati -continua la nota- grazie al lavoro svolto dal vicesegretario nazionale Angelo Bertoglio, dal coordinatore del Lazio Marco Micacchi, dai responsabili provinciali di Brindisi, Frosinone e Imola, rispettivamente Massimiliano De Noia, Daniele Colasanti e Umberto Giannini, oltre che da Enrico La Monica del Comitato romano, sono il sostegno ai genitori ed alle attività didattiche per la formazione dei loro figli, sostegno da porre in essere anche per quei datori di lavoro titolari di più sedi di attività.E ancora -prosegue la nota- la tutela dei lavoratori autonomi iscritti ad Albi professionali, con particolare attenzione agli avvocati in bassa fascia di reddito e l'impiego di medici e funzionari della P.A. presso il Ministero della Salute, nonché lo scorrimento delle graduatorie dei precari del Corpo dei VV.FF. con le conseguenti debite assunzioni.Infine -conclude la nota- le modifiche al reddito di cittadinanza, che invece di essere un efficace ammortizzatore sociale, ha creato squilibri e talvolta anche abusi. Il lavoro sviluppato da Riva Destra -aggiunge infine la nota- ha nella sua unica finalità, l'intento di contribuire al sostegno di quelle fasce sociali, cosiddette deboli, che non vengono correttamente tutelate dall'attuale governo".  


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LA MEMORIA CORTA DELLA #GERMANIA, DELLA CANCELLIERA #ANGELAMERKEL E DELLA PRESIDENTE DELLA #COMMISSIONEEUROPEA #URSULAVONDERLEYEN.

Infatti pare proprio che mentre la Germania dice no ai #CoronaBond, non ricordi neppure lontanamente che l'Europa condonò il 50% del suo debito di guerra.
L'ex Ministro tedesco #Fischer, scriveva "Senza quel regalo, la Germania non si sarebbe ripresa e non avremmo avuto il miracolo economico".
Forse la democratica e libera Germania, vive la sindrome della memoria corta, ma ricordatevi che la storia non si può ignorare, non si può cancellare e soprattutto non si può e non si deve mai dimenticare.
Sembra proprio che la Germania, in questo periodo, si stia vergognosamente dimenticando degli accordi presi per i dimezzamenti (ottenuti) per i suoi debiti di guerra.

L'ammontare del debito di guerra tedesco dopo il 1945 aveva raggiunto i 23 miliardi di dollari (di allora) pari al 100% del Pil tedesco. La Germania non avrebbe mai potuto pagare i debiti accumulati in due guerre. Guerre da essa stessa provocate. I sovietici pretesero e ottennero il pagamento dei danni di guerra fino all’ultimo centesimo. Mentre gli altri Paesi, europei e non, decisero di rinunciare a più di metà della somma dovuta da Berlino.
Il 24 agosto 1953 ventuno Paesi (Belgio, Canada, Ceylon, Danimarca, Grecia, Iran, Irlanda, Italia, Liechtenstein, Lussemburgo, Norvegia, Pakistan, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Repubblica francese, Spagna, Stati Uniti d'America, Svezia, Svizzera, Unione Sudafricana e Jugoslavia), con un trattato firmato a Londra, le consentirono di dimezzare il debito del 50%, da 23 a 11,5 miliardi di dollari, dilazionato in 30 anni. In questo modo, la Germania poté evitare il default, che c’era di fatto.
L’altro 50% avrebbe dovuto essere rimborsato dopo l'eventuale riunificazione delle due Germanie. Ma nel 1990 l’allora cancelliere Kohl si oppose alla rinegoziazione dell’accordo che avrebbe procurato un terzo default alla Germania. Anche questa volta Italia e Grecia acconsentirono di non esigere il dovuto. Nell’ottobre 2010 la Germania ha finito di rimborsare i debiti imposti dal trattato del 1953 con il pagamento dell'ultimo debito per un importo di 69,9 milioni di euro. Senza l’accordo di Londra, la Germania avrebbe dovuto rimborsare debiti per altri 50 anni.

Fonte: #IlSole24Ore

Condividiamo tutti insieme questo ricordo, per ricordarlo anche agli smemorati tedeschi ed europei
Angelo Bertoglio
Vice segretario nazionale di Riva Destra 

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