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lunedì 12 febbraio 2018

Mercati rionali di Roma K.O. IL colpo mortale i minimarket "bangla" e gli abusivi.

“M5S incapace anche di scrivere un bando di gara”. L'intervento
di Fabio Sabbatani Schiuma
La crisi dei mercati rionali romani inizia già dai tempi di Rutelli.
La grande distribuzione ha assestato da allora un colpo durissimo al settore, complice l'assenza di un immediato piano di riordino e riqualificazione degli stessi da parte del Campidoglio. Intorno alla fine degli anni 90, mentre aprivano i grandi centri commerciali, per la verità, l'allora Direttore del Dipartimento, architetto Forleo - l'assessore era Enrico Gasbarra - lo aveva anche pianificato, ma la cronica assenza di fondi permise solo qualche intervento a macchia di leopardo. In sostanza la politica non seppe supportare il settore nel 'reinventarsi' un modo per essere competitivo e al passo con la concorrenza spietata.
Oggi l'associazione Terra ci sottolinea di nuovo come i 127 mercati rionali romani stiano per lo più' morendo, ma il grido d'allarme, inascoltato, si leva da anni. Ora siamo al punto di non ritorno: o la politica romana fa la sua parte nel difendere un patrimonio della sua citta', che, ricordo, e' il comune agricolo più grande d'Italia, o verrà decretata definitivamente la morte del mercato rionale. E già, perche' mentre nelle grandi capitali europee, sono stati negli anni capaci di trasformare un concentrato di banchi di vendita al dettaglio, seppur punto di aggregazione anche sociale, aumentando la varietà dell'offerta e facendo aprire nelle strutture, bar e ristoranti e offrendo servizi e finanche cultura e innovazione, a Roma siamo rimasti fermi. 
Il piano industriale promesso dalla Raggi in realtà va proprio in questa direzione, ma i 4 milioni di euro spesi non sono sufficienti, come neanche l'apertura serale, che peraltro io chiedevo dal 2015. 
Servono altri e tanti soldi per ristrutturare e qui non si può che ricorrere al privato, alle sponsorizzazioni di aziende, di multinazionali e di grandi gruppo, non necessariamente del settore, che di fatto su questi mercati investano traendone in cambio pubblicità e spazi commerciali gratuiti.
Servono idee e creatività, dallo street food, all'intrattenimento, alla ristorazione fino alla cultura e ai servizi. Ma su questo i grillini sembrano incapaci di guardare oltre e bloccati anche nel saper redigere un bando di gara inattaccabile. Occorre, in sostanza, più managerialità e finanza creativa: trasformare i mercati rionali in centri commerciali, ove regni la qualità e la genuinità del prodotto.
Ovviamente il colpo letale lo stanno assestando oggi i mancati controlli nell'assegnazione dei banchi, le troppe frutterie e minimarket, spesso aperti da stranieri per tutta la notte, che sono spuntati come funghi - pensate che solo a Torpignattara ce ne sono circa 80 - e senza controlli. Senza parlare dell'assenza del contrasto all'ambulantato abusivismo dilagante: i controlli vengono pure effettuati dai vigili, ma mancano le sanzioni. E su questa mancata difesa della legalità la Raggi ha invece pesantissime responsabilità, visto che poi è stata la bandiera che l'ha portata in Campidoglio.

*segretario nazionale di Riva Destra e vicepresidente della Commissione Commercio nel Municipio V di Roma

Fonte: Affari Italiani

www.studiostampa.com

giovedì 7 gennaio 2016

NOI CON SALVINI SU PRIVATIZZAZIONE ASILI NIDO A ROMA.

Fabio Sabbatani Schiuma
“A Roma c’è una vera e propria emergenza sulle liste di attesa, sui costi e sulle carenze strutturali dei plessi scolastici di competenza comunale, ma il servizio pubblico va garantito e bisogna trovare soluzioni concrete e soldi. La privatizzazione appare al commissario Tronca come l’unica scorciatoia possibile e costituisce peraltro una chiara scelta politica oltre l’ordinaria amministrazione alla quale egli sarebbe preposto. 
Per Noi con Salvini invece al privato non va consegnata la gestione, ma va coinvolto con degli incentivi, solo nella ristrutturazione e messa a norma con la legge 626 delle scuole in questione”.
E’ quanto dichiara in una nota Fabio Sabbatani Schiuma, componente del coordinamento romano Noi con Salvini e segretario nazionale di Riva Destra.
“La colpa è la cattiva gestione del settore di cui ogni giunta capitolina, di qualsiasi colore, si è resa protagonista nell’ultimo ventennio”. “‘Adotta un nido’ - continua la nota - è la nostra proposta di offrire ai privati sgravi fiscali sulle tasse comunali, cartellonistica pubblicitaria gratuita e rapporti prioritari con la pubblica amministrazione, mediante la creazione dell’albo delle I.S.U. (‘Imprese Socialmente Utili’), in cambio del contributo a una migliore manutenzione e ristrutturazione scolastica.
Il tutto - prosegue la nota - con il risultato di recuperare l’utilizzazione piena di tanti plessi scolastici che hanno ancora aule inagibili: le liste d’attesa si dimezzerebbero e se recuperassimo i tanti spazi destinati alla didattica utilizzati per altri scopi o magari occupati, eviteremmo di costringere le famiglie romane al ricorso al privato come unica soluzione”. Schiuma ricorda come “nel lontano 2001 infatti, il Campidoglio commissionò un monitoraggio alla società Igeam per l’adeguamento alla Legge 626 sulla sicurezza nei plessi scolastici di competenza comunale. Dopo i primi 300 risultati emerse un dato che in proporzione richiedeva circa 770 miliardi delle vecchie lire per i necessari interventi”.

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domenica 2 marzo 2014

Roma: Santori su arsenico in acqua, subito class action

Roma, 2 mar. - (Adnkronos) - ''L'emergenza Arsenico riscontrata negli acquedotti di Roma Nord è stata gravemente sottovalutata mettendo a rischio la salute pubblica di interi quartieri del XIV e del XV Municipio coinvolgendo anche i comuni di Fiumicino e Sacrofano. E' avvilente pensare che il sindaco Marino abbia emesso l'Ordinanza n.36 solo il 21 febbraio 2014 quando le note di riscontro sui rilievi effettuate dalla Asl Roma C risalgono addirittura al 2013 perfino ritardando di una settimana la pubblicazione all'albo pretorio rendendola pubblica sul sito capitolino solo il 28 febbraio. Gravi ritardi che hanno avvelenato migliaia di concittadini e su cui Roma Capitale deve dei chiarimenti''. 
Lo dichiara in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale membro della commissione Ambiente. 

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sabato 9 febbraio 2013

LA CASA: UN DIRITTO CHE NON HA COLORE

Problema antico e insoluto, quello della carenza di alloggi a Roma. Problema che, nell'approssimarsi di una tornata elettorale incerta, rischia di essere usato dagli uni e dagli altri in maniera strumentale. Chiariamo una cosa: con buona pace di quanti ancora si ostinano a guardare alla realtà con le lenti deformate e vetuste del secolo scorso, non si tratta di un tema di destra o di sinistra. E neppure di centro. E’ un problema di dignità. Dignità della persona. Nella Capitale d’Italia, in una delle più belle e conosciute città del mondo ci sono circa 50mila famiglie che sognano di avere un tetto sotto cui vivere. E che ne hanno diritto. E’ il disagio che si muta in tragedia e distrugge la speranza di vita.
Credo che una amministrazione degna di questo nome debba impegnarsi per cominciare a risolvere questo problema. Che non è il solo. Ma che è tra i più rognosi. E’ troppo chiedere un vero -dico vero e non solo cartaceo- piano di edilizia abitativa per questa nostra città? E’ troppo chiedere che ogni graduatoria presente o futura non azzeri o comprima o limiti o riduca quei diritti di sofferenza maturati in tanti anni di attesa? E’ troppo immaginare una task-force immediatamente operativa, magari con un voto vincolante da parte del consiglio, che affronti la questione e in un tempo limite esponga soluzioni di buon senso?
Non importa di chi sia la colpa. E non è più tempo di chiacchiere.
Fabio Sabbatani Schiuma, consigliere di Roma Capitale, presidente del gruppo ‘Trifoglio – Popolo della vita’.
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giovedì 4 ottobre 2012

CASA, RIVA DESTRA: EMERGENZA ABITATIVA E' ORMAI UN DRAMMA

"Occupazioni dell'MSE segnano fallimento amministrazione Alemanno"
ROMA, 4 ott - "Con la crisi l'emergenza abitativa è sempre piu' grave e assume le forme di un vero e proprio dramma quotidiano per migliaia di famiglie romane". Lo dichiara una nota del Movimento 'Riva Destra'.
"Plaudiamo - continua la nota - le occupazioni anche di stamattina, da parte del 'Movimento Sociale Europeo': evidenziano il disaggio forte e il fallimento del sindaco Alemanno su un tema, quello della casa, una volta pilastro dell'azione politica della destra sociale romana.
I partiti - conclude la nota - continuano a parlare un linguaggio opposto a quello dei veri problemi reali del popolo e i loro esponenti di dimostrano capaci di ruberie continue: alle prossime elezioni saranno spazzati via".

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