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lunedì 29 maggio 2017

CITTADINANZA !

Pensieri sulla "Cittadinanza". Per prima cosa si deve rispettare la volontà dell'individuo, per cui non può essere "automatica" o per nascita ma deve essere accettata o rifiutata a seguito di una richiesta, molte persone sono legate alle loro "Radici" e ci tengono ad avere la cittadinanza del loro Paese d'Origine. 
Se un adulto chiede e diviene cittadino Italiano è normale che i figli, nati in Italia, siano Italiani. Rendere automatica la cittadinanza per chi nasce in Italia, senza almeno un genitore di cittadinanza Italiana, lo ritengo offensivo per loro stessi. 

                                    Giancarlo Bertollini

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Prima gli Italiani !


Mi permetto di aggiungere che, meglio dei Dazi Doganali, si potrebbero obbligare gli importatori a richiedere la Certificazione di Prodotto e, loro stessi importatori, ad avere la Certificazione di Qualità (attualmente la ISO 9001:2015) per ottenere due risultati positivi: 

   1) maggior controllo sulla qualità dei prodotti, 

   2) maggior lavoro per tutti i Certificatori in Italia. 

Le importazioni sarebbero meglio controllate e molti prodotti tornerebbero al mittente, risultando non sdoganabili ! 

                                       Giancarlo Bertollini

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mercoledì 30 settembre 2015

Ancora quattro italiani prigionieri in Guinea

IL TEMPO - 30 settembre 2015
La fiaccolata è fissata per 
MARTEDÌ 6 OTTOBRE - ore 20,30
in via della Conciliazione, Roma.
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martedì 29 settembre 2015

ITALIANI IN GUINEA: SANTORI-SCHIUMA (RIVA DESTRA), SOLIDARIETÀ A FAMIGLIARI INCATENATI SOTTO AMBASCIATA.

 ROMA, 28 sett - "Esprimiamo piena solidarietà e sostegno ai famigliari dei 5 italiani sequestrati da mesi, senza neanche un capo d'imputazione, i quali questa mattina hanno protestato sotto l'ambasciata della Guinea Equatoriale, arrivando anche ad incatenarsi. Puntiamo il dito contro la Farnesina e i passi, peraltro risibili, della diplomazia italiana, peraltro già artefice del 'capolavoro' sui marò: chiediamo luce su questa assurda vicenda".
Lo dichiarano in una nota il consigliere regionale del Lazio Fabrizio Santori e l'ex vicepresidente del Consiglio comunale di Roma, Fabio Sabbatani Schiuma, "presente al sit in", rispettivamente presidente onorario e segretario nazionale del movimento Riva Destra.
"Le interpellanze parlamentari - continua la nota - presentate dai democratici sono lacunose e contraddittorie: a tal proposito stiamo fornendo nuovi dati per ripresentarne altre, più complete e chiare.
Riteniamo - conclude la nota - che le istituzioni da loro rappresentate debbano muovere ogni passo fattibile, al fine di non lasciare da soli i sequestrati e i loro familiari". 

PARTECIPIAMO COMPATTI ALLA FIACCOLATA DEL 6 OTTOBRE A ROMA IN VIA DELLA CONCILIAZIONE.

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venerdì 18 settembre 2015

ITALIANI SEQUESTRATI IN GUINEA: continua la nostra battaglia a supporto di 4 connazionali e dei loro famigliari.

Nonostante siano passati mesi le autorità guineane non hanno ancora formulata alcuna accusa. «Noi come Riva Destra abbiamo subito sposato la causa - ha dichiarato il segretario nazionale, Fabio Sabbatani Schiuma - che è una causa di giustizia. Siamo terrorizzati dall’immobilismo e dalle chiacchiere del governo, le stesse di cui hanno fatto le spese i Marò. Non vorremmo accadesse ad altri connazionali, visto che anche in Guinea ci sono notevoli interessi economici».
In carcere o tenuti in ostaggio Inferno in Guinea per gli Italiani.
«Rivolgiamo un appello a tutte le istituzioni perché si occupino dei nostri familiari detenuti in Guinea. Sono in carcere da mesi senza un capo di imputazione. È dal 21 marzo che un uomo di 61 anni si trova in un carcere della Guinea equatoriale. La nostra è una vita lacerata». La voce di Carla Strippoli e Patrizia Galassi, madre e sorella rispettivamente di Filippo e Fabio Galassi, è rotta dal pianto mentre raccontano di un fratello e un figlio «ostaggi della giustizia guineana, ormai da mesi, senza che nel frattempo sia stata formulata alcuna imputazione formale nei loro confronti». La Farnesina assicura che sta seguendo il caso con la massima attenzione e mantiene costantemente informati i familiari.
Al momento, oltre a padre e figlio, in Guinea sono bloccati anche altri tre italiani coinvolti nella stessa storia: Daniel Candio, amico di Filippo e anche lui detenuto in carcere, Fausto Candio (padre di Daniel) a cui è stato ritirato il passaporto, e un quinto dipendente dell'azienda che ha chiesto l'anonimato. Cinque connazionali in tutto quindi, finiti in una vicenda complicata e ancora poco chiara, ambientata in un paese dove l'Italia non ha un'Ambasciata, solo un Consolato, (mentre nel nostro Paese esiste la sede diplomatica della Guinea), e che ha già «ospitato» altri connazionali nelle sue carceri lager. È il caso di Roberto Berardi, l'imprenditore di Latina arrestato a gennaio 2013 e rilasciato a luglio, quasi in concomitanza con i cinque fermi, per accuse analoghe. Le similitudini tra i due casi, inoltre, non finisco qui. In comune hanno anche un personaggio: Teodorìn Nguema Obiang Mangue, il figlio del presidente della Guinea ...segue... 

Fonte: IL TEMPO del 18 settembre 2015 - Articolo Completo QUI !

QUI IL VIDEO CON LE INTERVISTE !

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sabato 5 settembre 2015

Ennesima ingiustizia in Guinea per gli Italiani !

In una intervista apparsa da poco su “Ristretti Orizzonti” a firma di Andrea Spinelli restiamo sconvolti dalla barbarie in atto in Guinea nei confronti di cittadini Italiani, con la ormai cronica latitanza delle istituzioni. Vi anticipiamo un inizio della stessa: 
Fabio e Filippo Galassi
“La TV di Stato della Guinea Equatoriale trasmette un video con una breve intervista a uno dei due italiani arrestati il 21 marzo scorso: "È tutta una montatura".
Fabio e Filippo Galassi, padre e figlio, sono stati arrestati a Bata, in Guinea Equatoriale, lo scorso 21 marzo: da quel giorno si trovano agli arresti, il primo nell'inferno di Bata Central, il carcere pubblico gestito dai militari al soldo di Teodorin Nguema ("il principe", vicepresidente ed "erede al trono" del padre Teodoro, presidente dal 1979), ed il secondo ai domiciliari, dopo qualche giorno in cella.
Dal 21 marzo 2015 i due attendono ancora di vedersi formalizzare le accuse da parte della magistratura nguemista, nonostante il pretesto usato al momento dell'arresto: i due avrebbero tentato la fuga dalla Guinea con due trolley pieni di soldi della società nella quale lavoravano, la General Work. Al momento dell'arresto la polizia non ha trovato soldi nelle valigie dei due, che sono accusati da alcuni sedicenti dipendenti della società, che li avrebbero avvistati la mattina del 21 marzo nel tentativo di fuga”. 
Filippo e Daniel
Qui trovate l’intervista ! 
Ma andiamo con ordine e tentiamo un riepilogo insieme a Carla Strippoli mamma di Filippo uno degli Italiani trattenuti in Guinea (il papà è Fabio):  
- Fabio Massimiliano Galassi all'inizio del 2010 si trova in Italia in  cassa integrazione, è un informatico. 
Conosce una persona che gli consiglia di andare in Guinea Equatoriale a lavorare per il Governo guineano che ha necessità di un bravo informatico, Fabio si convince e parte. 
In Guinea conosce Annamaria Moro da poco vedova di Igor Celotti proprietaria della General Work soc. edile. Fabio inizia a lavorare per questa società che fa lavori di edilizia pubblica. Fabio vede molti sbocchi e convince anche nostro figlio Filippo appena diplomato a raggiungerlo. 
Filippo parte nel dicembre 2010. 
- Per 4 anni non ci sono stati problemi. 
Nel 2014 il governo guineano ha cominciato a non pagare i lavori per cui la soc. si è trovata in difficoltà anche nel pagare gli stipendi. 
- A gennaio 2015 Fabio e Annamaria Moro vengono in Italia, 
- Fabio torna in Guinea ma Annamaria con una scusa rimane in Italia.
- Il 21/3 Fabio e Filippo vengono arrestati perché secondo loro Fabio e Filippo stavano scappando. Trovano in casa di Fabio delle valigie forse, pensano piene di soldi, invece solo piene di cose personali, Filippo quella mattina stava a casa sua dove viveva con un suo caro amico Daniel Candio. 
- Il 25/3 Filippo viene rilasciato ma viene privato del passaporto. 
- il 24/6 Fabio si trova in tribunale per una deposizione e chiede di andare a casa a prendere dei documenti per lui importanti per dimostrare la sua innocenza. Il giudice acconsente, Fabio va a casa con 2 militari e chiede a Daniel di andare con lui per tenere i cani. Per entrare in casa devono passare dalla finestra al quel punto viene incolpato di entrare in una casa sotto sequestro. Stranamente, quando Fabio stava scavalcando la finestra (consigliato dai militari) era presente uno sconosciuto che ha filmato e pubblicato l'azione. Lecito supporre una studiata programmazione. Viene arrestato Daniel e i militari vanno ad arrestare Filippo che era a casa sua. 
- Al papà di Daniel, anche lui in General Work, gli viene tolto il passaporto. Dal quel momento è iniziato il calvario di Filippo e Daniel che si è andato ad aggiungere a quello di Fabio. 
Non possiamo che, insieme a Carla Strippoli e a Patrizia Galassi (sorella di Fabio), impegnarci con tutte le nostre forze anche per attivare al meglio la “Farnesina” e giungere al più presto ad una felice soluzione di questa ennesima orribile vicenda.  
                                                                    Riva Destra
P.S.
La vicenda si va ad aggiungere a quella di altri connazionali nelle medesime condizione, si veda quella di Roberto Berardi detenuto per oltre due anni. 
Qui trovate l'articolo su Il Giornale !

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giovedì 21 maggio 2015

LA STORIA DI UN ITALIANO ABBANDONATO DALLO STATO !

Mentre in Italia si pensa principalmente agli immigrati ed ai rom, i nostri connazionali vengono abbandonati al loro destino. 
Questa che vi raccontiamo è una storia vera. 
Come Carlo, il protagonista di questa storia, ce ne sono tantissimi di altri italiani non tutelati, non protetti da uno Stato che ipocritamente fa finta di nulla mentre si volge da altre parti.
E' giusto tutto questo?
A noi sembra proprio di no !
Noi siamo con Carlo, con tutti i Carlo, Teresa, Giovanni, Maria, Francesco etc. che lo Stato abbandona al loro destino mentre si prodiga a favorire gente straniera.
Non è questa l'Italia che vogliamo, non è questa la giustizia che gli italiani si aspettano.
Riva Destra è in prima linea a lottare per il nostro futuro e quello dei nostri figli.
Aiutiamo Carlo a trovare un lavoro come autista o come custode/portiere.
PRIMA GLI ITALIANI !
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lunedì 20 ottobre 2014

COMITES: ITALIANI NEL MONDO !

Il movimento Riva Destra sta organizzando una rete tra tutti i nostri connazionali residenti all'estero, per dar forza ai nostri valori e alle nostre battaglie, anche tra chi vive lontano ma è, e resta, orgoglioso della sua italianità. 
Contattateci. rivadestra@gmail.com 

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sabato 21 settembre 2013

La politica Italiana, che confusione...