Aggiornamenti e News

Visualizzazione post con etichetta Centinaio. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Centinaio. Mostra tutti i post

sabato 30 marzo 2019

LEGA? NOI FELICI DI AVER SCELTO GIORGIA MELONI.

In queste ore, stanno emergendo, agli occhi finalmente di tutti, i motivi per i quali noi di Riva Destra, dal 1993 storico primo circolo di Alleanza Nazionale, abbiamo abbandonato il progetto della Lega di sbarco nel centro-sud. Siamo scesi senza pensarci da quello che è diventato il carro dei vincitori, pur mantenendo rispetto nei confronti di Salvini e soprattutto del Ministro Gianmarco Centinaio, un galantuomo di altri tempi. Abbiamo detto no a una prospettiva dove il termine destra dava anche un po' fastidio. Tanto da arrivare a vietarlo pretestuosamente nei comunicati, negli striscioni e nelle bandiere in piazza, da quelli che stavano diventando pian piano i luogotenenti di Salvini sui territori. In realtà, dietro la popolarità del leader, c'è per la maggiore una specie di accozzaglia composta dai peggiori saltapartiti, ex finiani soprattutto. Purtroppo anche di mezzi affaristi. Perennemente in lite tra loro e che peraltro sono sempre più contigui alle cronache giudiziarie. Oggi Salvini e' costretto a commissariare il partito con suoi uomini del nord, un po' ovunque: Sicilia, Sardegna, Calabria e oramai presto anche nel Lazio. Noi abbiamo scelto la coerenza, il progetto politico, la comunità di Fratelli d'Italia. Il coraggio e la determinazione di Giorgia Meloni. Abbiamo scelto la nostra identità e la volontà di partecipare alla ricomposizione di un'area politica, stuprata dai disastri di quel Gianfranco Fini, che però, quando era al massimo della sua forza, noi avemmo il coraggio di contestare. E ci sospese da AN. Oggi ringraziamo innanzitutto Giorgia Meloni e quei militanti del suo partito che ci aprono le porte sui territori, a Roma come in Calabria: noi crediamo, a schiena dritta, solo in due parole: Onore e Militanza

di Fabio Sabbatani Schiuma.

www.studiostampa.com

venerdì 8 luglio 2016

Si è tenuta a Roma il 7 luglio 2016 la Direzione Nazionale di Riva Destra.

Ospiti il senatore Gianmarco Centinaio e il giornalista-scrittore Pietrangelo Buttafuoco
Erano presenti i Coordinatori provenienti dalle diverse Regioni d'Italia, da Trento a Siracusa. 
Un successo per l'unità d'intenti e la firma del documento di programma (che trovate QUI) lo ha pienamente sancito.

www.studiostampa.com

martedì 21 giugno 2016

IL SENATORE CENTINAIO ANALIZZA IL VOTO

Senatore Gianmarco Centinaio
“Parisi a Milano come Marchini a Roma: hanno perso e devono fare i consiglieri comunali. Punto. Niente ambizioni da leader nazionali”. Netta la valutazione del senatore Gianmarco Centinaio, capogruppo della Lega a Palazzo Madama, nelle analisi post-voto sul centrodestra calibrate sulle politiche che verranno. Nell’intervista con Intelligonews difende lo schema pluralista della coalizione ma ha un messaggio per Alfano e il Nuovo Centrodestra… 

Analizzando la performance elettorale del centrodestra, c’è chi sostiene che alla base c’è un problema irrisolto, ovvero che o Berlusconi o Salvini dovrebbero fare un passo indietro e mettersi d’accordo rinunciando ad alcune peculiarità dei rispettivi partiti. Condivide con questa lettura e chi, tra i due dovrebbe fare un passo indietro?

"Non sono d’accordo perché penso che insieme Salvini, Berlusconi, Fitto, la Meloni rappresentano tutte le anime del centrodestra. Se qualcuno dovesse fare un passo indietro vuol dire snaturalizzare il proprio elettorato e soprattutto il proprio messaggio. Mi farebbe sorridere una Lega che dice le stesse cose del Nuovo Centrodestra o di Forza Italia e mi farebbe altrettanto sorridere un Berlusconi che parla con gli stessi toni della Lega o di Fratelli d’Italia. Quindi, il bello della coalizione è proprio questo. Bisogna però dire, a mio parere, che non si può andare in televisione tutte le volte – e parlo a questo punto di colleghi cosiddetti moderati – e dire che la Lega è troppo estrema o che Fratelli d’Italia non contano niente o la Meloni non va bene, Salvini è troppo giovane o che Fitto è troppo al Sud. Bisogna rispettarci a vicenda ed è così che si portano a casa i voti. In caso contrario, si fanno le figuracce che abbiamo fatto in alcune città italiane". 

Centinaio (LN): “Parisi a Milano come Marchini a Roma. Un voto di cambiamento anche per la Lega' Ci sono alcuni quotidiani che titolano sull'estinzione della Lega nelle roccaforti storiche, tipo Varese. Cosa è secondo lei: la valutazione di problematiche oggettive, un momento di passaggio oppure un voto di cambiamento che gli elettori chiedono anche rispetto alla Lega?

"E’ un voto di cambiamento: a Varese si votava e la Lega si presentava dopo 24 anni di amministrazione; di conseguenza ci può stare il fatto che in una città come Varese che gli elettori abbiano cercato di votare qualcosa di diverso, di cambiare esattamente come hanno fatto altrove, a Torino e in tantissime altre città italiane. Io non parlo di estinzione della Lega perché se penso alla Lega in difficoltà nella roccaforte Varese, allora devo pensare al Pd in estrema difficoltà in Emilia o in Toscana e siccome non parlo di estinzione del Pd, non posso parlare di estinzione della Lega e del suo messaggio, anzi: abbiamo portato a casa Comuni che non sono Varese ma sono altrettanto importanti e dove si può anche iniziare a fare un ragionamento politico". 

Salvini è stato molto netto con Stefano Parisi che ha “rinchiuso” nel ruolo di “semplice” consigliere comunale. Perché questa chiusura quando invece, da più parti il nome di Parisi viene considerato tra i ‘papabili’ alla leadership nazionale del centrodestra, anche perché su Milano ha dimostrato di saper unire tutte le anime dello schieramento? Vuol dire che Salvini ha in mente di spostare il baricentro a destra?

"No, io faccio un semplice ragionamento: se un candidato non è riuscito nemmeno a vincere a Milano, mi chiedo come possiamo farlo vincere a livello nazionale e se non è riuscito a battere un candidato come Sala, mi chiedo come possa confrontarsi con candidati come Di Maio ed eventualmente Renzi. Io dico: hai perso? Fai il consigliere comunale di opposizione; non puoi pensare di andare a fare il leader politico quando ti sei candidato sindaco a Milano e non sei riuscito a vincere. La stessa cosa vale per Marchini su Roma che aveva ambizioni di fare il leader nazionale e con il risultato che ha fatto, penso che è già tanto che entra in consiglio comunale e svolga questo ruolo. Questi personaggi vanno bene a fare quello per cui sono stati candidati. Punto. Per il resto, se hanno altre ambizioni, come si dice a Pavia, ne devono mangiare di pastasciutta prima di poterle realizzare". 

Fonte: IntelligoNews

www.studiostampa.com

mercoledì 27 aprile 2016

Gian Marco Centinaio: CHIARIMENTO SENZA DUBBI !

Gian Marco Centinaio, capogruppo della Lega al Senato e coordinatore di Noi con Salvini a Roma e nel Lazio, non si dimetterà dal suo incarico nella Capitale. A chiarirlo è lui stesso in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook. "Leggo di mie presunte dimissioni come coordinatore di Noi con Salvini a Roma e nel Lazio - scrive Centinaio - Amici, non preoccupatevi, non vi libererete così facilmente di me. Resto fermo al mio posto e corro insieme a tutti Voi per vincere."
www.studiostampa.com

martedì 23 febbraio 2016

Comunali, il 27-28/02 Noi con Salvini ascolta i romani, consultazione popolare su sindaco.

(AGENPARL) – Roma, 22 feb 2016 – “Si terra’ Sabato 27, ore 10-18, e Domenica 28, ore 10-13, la consultazione popolare voluta da Matteo Salvini per ascoltare i pareri dei romani sul prossimo candidato sindaco. I punti di raccolta delle schede, che daranno come opzione di voto tutti i nomi finora ipotizzati per il centrodestra, saranno almeno uno per ognuno degli ex 19 municipi di Roma”. Così in una nota Barbara Mannucci e Fabio Sabbatani Schiuma, componenti del coordinamento romano di Noi con Salvini e delegati all'organizzazione della campagna elettorale e al coordinamento iniziative. 
“A gestire le operazioni di voto – continua la nota – saranno i coordinatori municipali e i loro vice, il cui elenco verrà reso noto in settimana dal commissario romano di NcS Gian Marco Centinaio. Tutto il lavoro – conclude la nota – verrà seguito in piena sintonia con i delegati all'organizzazione dei municipi, Barbara Saltamartini, Luciano Andreoni, oltre a Schiuma stesso”.

www.studiostampa.com

giovedì 21 gennaio 2016

ROMA: iniziata la Manifestazione al Pantheon. In piena attività la raccolta firme.

Lega Nord al Senato Gianmarco Centinaio e alla Camera Massimiliano Fedriga promuovono, insieme con l'associazione Noi con Salvini, "un'azione di piazza al Pantheon iniziata alle ore 10: è possibile per i cittadini sottoscrivere gli emendamenti al disegno di legge Cirinnà sulle unioni civili che sarà in discussione nell'aula del Senato a partire da Martedì 26 gennaio".
www.studiostampa.com

lunedì 4 gennaio 2016

Sede, tesseramento e direttivo. Salvini mette radici a Roma.

Matteo mette radici nella Capitale e nel Lazio. Gennaio sarà il mese del radicamento territoriale.
Matteo Salvini mette radici nella Capitale e nel Lazio. Gennaio sarà il mese del radicamento territoriale per il movimento creato dal segretario leghista per sbarcare nel Centro-Sud. Dopo il commissariamento e l’azzeramento di tutti gli incarichi, con la ripresa della politica, fissata per lunedì 11, Noi con Salvini si strutturerà a Roma. Il 12 gennaio, ha annunciato a Il Tempo il commissario regionale Gian Marco Centinaio, verrà firmato il contratto d’affitto della sede romana: si tratta di un appartamento in zona centrale. Per il giorno successivo, il capogruppo del Carroccio in Senato ha fissato la riunione del direttivo romano con un ordine del giorno corposo: allargamento del coordinamento; assegnazione delle deleghe ai singoli componenti; costituzione dei comitati elettorali nei Municipi; definizione degli aspetti organizzativi e della comunicazione.
«Il direttivo - spiega Centinaio - verrà ampliato rispetto all’attuale composizione che è ancora provvisoria». Ad oggi ne fanno infatti parte la deputata Barbara Saltamartini, Barbara Mannucci, Souad Sbai, Fabio Sabbatani Schiuma e l’addetta stampa Iva Garibaldi. «Il direttivo romano - prosegue Centinaio - avrà almeno dieci membri e in futuro potrà essere ulteriormente ampliato. Ciascun componente avrà delle deleghe», anche se le decisioni resteranno in campo al commissario, che spiega quali saranno i criteri di reclutamento: «Credo che debba essere aperto non solo al personale politico, ma anche al mondo dell’associazionismo, delle professioni e delle categorie, anche a persone che aderiscono a Noi con Salvini pur rimanendo alla guida di altre associazioni, come avvenuto con Sabbatani Schiuma che è anche segretario nazionale di Riva Destra». I nuovi membri parteciperanno già alla riunione del 13 gennaio: «Con questi potenziali componenti del direttivo ho già parlato, ho spiegato il progetto, attendo una risposta entro l’Epifania. Chi ci sta è dentro, voglio essere inclusivo al massimo. Solo così il movimento può crescere e radicarsi».
Contemporaneamente, mentre il direttivo avvierà la macchina amministrativa per le amministrative, partirà anche il tesseramento di Noi con Salvini a Roma e nel Lazio, «in linea con quanto avviene in Lega», spiega il capogruppo a Palazzo Madama. L’obiettivo è preparare le elezioni comunali - che coinvolgeranno Roma, una sessantina di Comuni della provincia e altri centri importanti del Lazio - e al contempo sfruttare questo lavoro per radicare e strutturare il partito sul territorio. Una sfida che Centinaio sta affrontando col coordinatore provinciale Pierluigi Campomizzi e con il responsabile delle altre province laziali Umberto Fusco. Le regole saranno stringenti: coordinatori, membri del direttivo e responsabili dei comitati elettorali nei Municipi non potranno candidarsi né per l’Assemblea Capitolina, né per gli altri consigli comunali, né per la presidenza dei Municipi, né per i consigli municipali.
Tra le altre sfide che Centinaio vuole affrontare c’è la predisposizione di un regolamento nazionale per far partire i congressi anche a Roma e nel Lazio dopo la tornata elettorale di primavera e l’individuazione di alcuni speaker del movimento nella Capitale.
Nel frattempo si lavora con gli alleati per definire le strategie elettorali. Accordo raggiunto - rivela Centinaio - per la provincia di Frosinone: il centrodestra si presenterà unito con lo schema classico Forza Italia, Fratelli d’Italia, Noi con Salvini. Situazione difficile invece a Latina, «per colpa degli alleati. Nel capoluogo pontino andremo da soli - confessa Centinaio - mentre a Terracina speriamo di poter recuperare il rapporto».
Motivo di scontro a Latina la richiesta di NcS di non volere in lista nessun esponente legato alla precedente amministrazione. Una discontinuità che Centinaio vorrebbe anche a Roma, con candidati nuovi non legati né all’amministrazione Alemanno né ai due anni e mezzo di Marino. «Ma sulla Capitale decide Salvini al tavolo con Berlusconi e la Meloni. Mi sembra però ormai abbastanza chiaro che non si andrà su Alfio Marchini», chiosa Centinaio.

Daniele Di Mario - IL TEMPO

www.studiostampa.com

giovedì 24 dicembre 2015

Le Pen, Salvini, Berlusconi: ghirlanda brillante con incomodo (Meloni).

... Da un paio d'anni però Salvini ha capito, come fece del resto Renzi con la sinistra, che la destra italiana è "scalabile" nel senso che dopo la perdita di identità seguita al doppio passaggio di Fiuggi e dell'adesione a Forza Italia la situazione era (ed è) molto confusa e quindi propizia alle manovre di un capitano coraggioso qualora però avesse lasciato cadere concetti invisi a destra come quello di secessionismo; in questa ottica interessante anche l'adesione al progetto di Salvini da parte di un "duro e puro" della destra storica romana e cioè Fabio Sabbatani - Schiuma con il suo movimento Riva Destra - Mille Patrie.
Salvini, come Annibale, si è dunque avvicinato a Roma ma non l'ha presa anzi si è allontanato verso sud forse intimorito dal suo stesso successo nei sondaggi (poi non concretizzatosi, per svariati motivi, alle elezioni comunali nella provincia di Roma); e così ad un 2014 denso di proclami e di nuovi stendardi giallo-blu al posto di quelli verdi e dopo una kermesse a Piazza del Popolo con Casa Pound e la Meloni non è seguita nel 2015 un'azione efficace e concreta sul territorio "infedele" e cioè il Centro - Sud dove il senatore Volpi, su Roma, è stato sostituito -al di là della girandola delle nomine più o meno formali- dal più determinato Centinaio (capogruppo della Lega al Senato) che in poco tempo ha ricompattato la truppa con Barbara Saltamartini ....altro...

Fonte: Affari Italiani

www.studiostampa.com

venerdì 6 novembre 2015

SCHIUMA:GRAZIE A CHI MI VUOLE BENE, SONO FELICE E ORGOGLIOSO.

"Noi con Salvini" a Roma Scelto il coordinamento.
Fabio Sabbatani Schiuma
- Non ho grandi commenti da fare e di parole poi gli italiani sono stufi da tempo. Preferisco che per me a parlare siano domani i fatti. E proprio con i fatti concreti mi impegno a ripagare la fiducia che il Presidente Gian Marco Centinaio ha voluto riporre in me. Ringrazio quindi lui, Matteo Salvini che ci mette nome e faccia, il circuito di Mille Patrie con Pietrangelo Buttafuoco e infine i miei amici di Riva Destra, che - insieme alla mia famiglia - mi hanno sostenuto nei momenti belli, ma soprattutto in quelli difficili, e che stanno ora facendo di questo storico movimento una splendida comunità militante in tutta Italia: una realtà destinata a crescere, ora e finalmente in questa nuova casa che ci ha aperto le sue porte. Per il resto, prometto solo tanto impegno ed entusiasmo, lealtà e correttezza. 

Fabio Sabbatani Schiuma 

QUI L'ARTICOLO SU "IL TEMPO".

www.studiostampa.com

mercoledì 7 ottobre 2015

SERVIZIO DEL TG 2 alla fiaccolata di ieri per gli italiani in Guinea.

Presentata ieri mozione dal Capogruppo della Lega Nord Centinaio.
Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 1-00473 
Pubblicato il 6 ottobre 2015, nella seduta n. 518
CENTINAIO , ARRIGONI , CALDEROLI , CANDIANI , COMAROLI , CONSIGLIO , CROSIO , DIVINA , STEFANI , STUCCHI , TOSATO , VOLPI 
Il Senato,
rilevando come i marò, oggetto di un procedimento penale avviato dalla magistratura indiana, solo di recente rimesso ad una corte arbitrale internazionale, non costituiscano l'unico caso increscioso che vede dei cittadini italiani alla mercé di una giustizia straniera poco trasparente; ricordando, in particolare, la condizione in cui si trovano Fabio e Filippo Galassi, padre e figlio, arrestati a Bata, in Guinea equatoriale, il 21 marzo 2015 e da quel giorno detenuti: il primo nell'inferno di "Bata Central", il carcere pubblico gestito dai militari guineani, ed il secondo ai domiciliari dopo qualche giorno trascorso in cella; evidenziando altresì che nella medesima situazione di limitazione della propria libertà si sono trovati anche Daniel e Fausto Candio, egualmente figlio e padre, trattenuti dalle autorità guineane soltanto in ragione del rapporto d'amicizia del primo con Fabio Galassi. 
Daniel è stato peraltro appena liberato, mentre a Fausto Candio sono stati concessi i domiciliari; sottolineando come da quel 21 marzo 2015 i Galassi attendano ancora di vedersi formalizzare le accuse da parte della magistratura della Guinea Equatoriale, nonostante il pretesto usato al momento dell'arresto, secondo cui i due avrebbero tentato la fuga dalla Guinea con due trolley pieni di soldi della società nella quale lavoravano, la General work, posseduta al 49 per cento dall'uomo forte della Guinea equatoriale, Teodoro Obiang Nguema Mbasogo; evidenziando che, a quanto si conosce, al momento dell'arresto dei Galassi la polizia guineana non ha invece trovato soldi nelle valigie dei due, accusati da alcuni sedicenti dipendenti della società; considerando che la vicenda dei Galassi fa seguito a quella non meno incresciosa vissuta da un altro imprenditore italiano, Roberto Berardi, solo recentemente rimesso in libertà dopo oltre 2 anni di carcere duro; esprimendo indignazione per gli epiteti utilizzati dai media guineani nei confronti dei Galassi; apprezzati gli sforzi compiuti dalla diplomazia nazionale per assistere i nostri due concittadini rimasti vittime della giustizia guineana, peraltro finora rivelatisi inefficaci;
manifestando preoccupazione per il pericolo che dei nostri connazionali vengano processati senza ragione in Guinea equatoriale, Paese che applica anche la pena di morte e comunque non pare aver ancora formalizzato alle autorità italiane le accuse contro i Galassi; rilevando, infine, la presenza di numerosi coni d'ombra in tutta la vicenda, impegna il Governo ad attivarsi ulteriormente presso le autorità guineane ed in tutte le sedi internazionali, ove ciò sia possibile, per assicurare una tutela adeguata a Fabio e Filippo Galassi, innanzitutto acquisendo informazioni certe sulle effettive imputazioni che gravano su di loro e la società General work, i tempi delle procedure giudiziarie guineane e le pene che potrebbero essere irrogate, con l'obiettivo finale di ottenerne al più presto il proscioglimento e l'autorizzazione a rimpatriare in Italia.

www.studiostampa.com

venerdì 27 marzo 2015

Interventi di P Buttafuoco e F Sabbatani Schiuma sulle prospettive della Destra italiana.

Si è tenuta a Roma il 25.03.2015 una conferenza all'interno del ciclo "La Destra riparte" promossa da Riva Destra. Hanno preso parte alla stessa il Segretario nazionale di Riva Destra Fabio Sabbatani Schiuma, il giornalista-scrittore Pietrangelo Buttafuoco, il senatore Gian Marco Centinaio della Lega Nord, il deputato Fabrizio Di Stefano di Forza Italia ed il consigliere regionale del Lazio Fabrizio Santori. In questo video l'intervento di Fabio Sabbatani Schiuma e di Pietrangelo Buttafuoco su Riva Destra, i c.d. "colonnelli", sul concetto di "Destra perbene" e "Destra permale" ed infine sul significato di essere "moderati" oggi.

www.studiostampa.com