Aggiornamenti e News

martedì 29 settembre 2015

ITALIANI IN GUINEA: SANTORI-SCHIUMA (RIVA DESTRA), SOLIDARIETÀ A FAMIGLIARI INCATENATI SOTTO AMBASCIATA.

 ROMA, 28 sett - "Esprimiamo piena solidarietà e sostegno ai famigliari dei 5 italiani sequestrati da mesi, senza neanche un capo d'imputazione, i quali questa mattina hanno protestato sotto l'ambasciata della Guinea Equatoriale, arrivando anche ad incatenarsi. Puntiamo il dito contro la Farnesina e i passi, peraltro risibili, della diplomazia italiana, peraltro già artefice del 'capolavoro' sui marò: chiediamo luce su questa assurda vicenda".
Lo dichiarano in una nota il consigliere regionale del Lazio Fabrizio Santori e l'ex vicepresidente del Consiglio comunale di Roma, Fabio Sabbatani Schiuma, "presente al sit in", rispettivamente presidente onorario e segretario nazionale del movimento Riva Destra.
"Le interpellanze parlamentari - continua la nota - presentate dai democratici sono lacunose e contraddittorie: a tal proposito stiamo fornendo nuovi dati per ripresentarne altre, più complete e chiare.
Riteniamo - conclude la nota - che le istituzioni da loro rappresentate debbano muovere ogni passo fattibile, al fine di non lasciare da soli i sequestrati e i loro familiari". 

PARTECIPIAMO COMPATTI ALLA FIACCOLATA DEL 6 OTTOBRE A ROMA IN VIA DELLA CONCILIAZIONE.

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venerdì 18 settembre 2015

AMMINISTRATIVE 2016: RIVA DESTRA, A VARESE INIZIA NUOVA ERA CON FRANCESCO MARCELLO SINDACO.

ROMA, 18 sett - "La candidatura di Francesco Marcello, stimato professionista locale, supportato da Riva Destra e dal Fronte Nazionale per l'Italia, apre una nuova era. Finisce quella 'terminale' di Fini e dei suoi colonnelli e si apre quella di un fronte nazionale e sociale, nel quale i cittadini si riprendono la politica e le varie sigle di area trovano compattezza su nomi e programmi".
Lo dichiara in una nota Fabio Sabbatani Schiuma, segretario nazionale del movimento Riva Destra, il quale "esprime gratitudine e ammirazione per l'ottimo lavoro svolto dal coordinatore di Riva Destra a Varese, Umberto Montagna, a Emanuela Romeo e a tutti i dirigenti locali del movimento".
"Una scelta coraggiosa - continua Schiuma - quella di presentare una lista propria, mentre tutti dormono, e di pensare ai problemi reali dei cittadini e alle soluzioni da proporre per risolverli.
Non siamo - conclude la nota - interessati ad attendere giochi di palazzo, equilibrismi e tatticismi vari: è tempo di gettare il cuore oltre la trincea e Riva Destra è pronta a farlo". 
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ITALIANI SEQUESTRATI IN GUINEA: continua la nostra battaglia a supporto di 4 connazionali e dei loro famigliari.

Nonostante siano passati mesi le autorità guineane non hanno ancora formulata alcuna accusa. «Noi come Riva Destra abbiamo subito sposato la causa - ha dichiarato il segretario nazionale, Fabio Sabbatani Schiuma - che è una causa di giustizia. Siamo terrorizzati dall’immobilismo e dalle chiacchiere del governo, le stesse di cui hanno fatto le spese i Marò. Non vorremmo accadesse ad altri connazionali, visto che anche in Guinea ci sono notevoli interessi economici».
In carcere o tenuti in ostaggio Inferno in Guinea per gli Italiani.
«Rivolgiamo un appello a tutte le istituzioni perché si occupino dei nostri familiari detenuti in Guinea. Sono in carcere da mesi senza un capo di imputazione. È dal 21 marzo che un uomo di 61 anni si trova in un carcere della Guinea equatoriale. La nostra è una vita lacerata». La voce di Carla Strippoli e Patrizia Galassi, madre e sorella rispettivamente di Filippo e Fabio Galassi, è rotta dal pianto mentre raccontano di un fratello e un figlio «ostaggi della giustizia guineana, ormai da mesi, senza che nel frattempo sia stata formulata alcuna imputazione formale nei loro confronti». La Farnesina assicura che sta seguendo il caso con la massima attenzione e mantiene costantemente informati i familiari.
Al momento, oltre a padre e figlio, in Guinea sono bloccati anche altri tre italiani coinvolti nella stessa storia: Daniel Candio, amico di Filippo e anche lui detenuto in carcere, Fausto Candio (padre di Daniel) a cui è stato ritirato il passaporto, e un quinto dipendente dell'azienda che ha chiesto l'anonimato. Cinque connazionali in tutto quindi, finiti in una vicenda complicata e ancora poco chiara, ambientata in un paese dove l'Italia non ha un'Ambasciata, solo un Consolato, (mentre nel nostro Paese esiste la sede diplomatica della Guinea), e che ha già «ospitato» altri connazionali nelle sue carceri lager. È il caso di Roberto Berardi, l'imprenditore di Latina arrestato a gennaio 2013 e rilasciato a luglio, quasi in concomitanza con i cinque fermi, per accuse analoghe. Le similitudini tra i due casi, inoltre, non finisco qui. In comune hanno anche un personaggio: Teodorìn Nguema Obiang Mangue, il figlio del presidente della Guinea ...segue... 

Fonte: IL TEMPO del 18 settembre 2015 - Articolo Completo QUI !

QUI IL VIDEO CON LE INTERVISTE !

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mercoledì 16 settembre 2015

FACEBOOK:INTERROGAZIONI PARLAMENTARI PER DISCRIMINAZIONE CONTRO 'RIVA DESTRA'.

"Gestori italiani lasciano bestemmie, ma sospendono chi denuncia violenza contro le donne".
PER SEGNALARE BLOCCHI INGIUSTI - CLICCATE QUI !
ROMA, 16 sett - "Su facebook si può avere una pagina che si chiama 'Porco D..' o 'Porca M..', ma se si condivide un filmato in cui un uomo prende a bastonate una donna si pensa bene di sospendere per un mese gli amministratori di Riva Destra".
Lo dichiarano in una nota Fabio Sabbatani Schiuma e Alfio Bosco, rispettivamente segretario nazionale e portavoce del movimento Riva Destra, i quali annunciano "la presentazione di interrogazioni parlamentari contro una visione ideologizzata del gestore italiano, che limita la libertà di espressione e diventa discriminatoria".
"Un nostro editor esterno - spiega la nota - ha condiviso sulla pagina pubblica di Riva Destra un filmato, peraltro non nostro, dove un uomo prende a bastonate la moglie (https://www.facebook.com/GrupoTierraCali/videos/1040645505976334/?__mref=message_bubblee il risultato è che i nostri profili privati di amministratori vengono bloccati per 30 giorni. 
"Tutto ciò - continua la nota - è assurdo, non solo perché si vuole censurare la libertà di informazione su un problema scottante come la violenza sulle donne, ma perché facebook mette poi in atto una rappresaglia ad personam.
Forse la nostra pagina - conclude la nota - inizia a dar fastidio visto che raggiunge in media ormai circa 3 milioni di profili a settimana? Il rammarico è poi che stavamo conducendo una battaglia su quattro nostri connazionali, detenuti ingiustamente in Guinea Equatoriale".
Schiuma e Bosco comunicano infine "la risposta avuta da facebook alla segnalazione delle pagine intitolate con bestemmie: 
'Abbiamo controllato la tua segnalazione di Porco Dio. Grazie per il tempo dedicato alla segnalazione di un contenuto che secondo te potrebbe non rispettare i nostri Standard della comunità. Le segnalazioni come la tua sono fondamentali per rendere Facebook sicuro e accogliente. Abbiamo controllato la Pagina che hai segnalato per la presenza di discorsi o simboli di incitazione all'odio e abbiamo riscontrato che rispetta i nostri Standard della comunità'"

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