Aggiornamenti e News

Visualizzazione post con etichetta Bosco. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Bosco. Mostra tutti i post

sabato 4 aprile 2020

CORONAVIRUS: RIVA DESTRA ORGANIZZA CONCERTO SU FACEBOOK IN BENEFICENZA ALL'OSPEDALE NIGUARDA DI MILANO.

Roberto Pambianchi canta le canzoni di Lucio Battisti con la possibilità donare 2 euro con un SMS, tramite la Nazionale Italiana Cantanti. 
ROMA, 4 apr - "Domani, Domenica 5 aprile, alle ore 18, Riva Destra, movimento federato a Fratelli d'Italia, ha organizzato su facebook il concerto 'Amarsi un po'-Uniti e Indivisibili', di beneficenza a sostegno dell'ospedale Niguarda di Milano: il cantante Roberto Pambianchi si esibirà con le canzoni dell'intramontabile Lucio Battisti dal suo profilo facebook: invitiamo tutti a collegarsi su https://www.facebook.com/roberto.pambianchi.1 e a inviare un semplice SMS. Grazie alla campagna #iosuonodacasa e #iodonodacasa, lanciata dalla Nazionale Italiana Cantanti, tramite il numero solidale 45527, si potranno infatti aumentare le unità posto letto rianimazione (letto, respiratore, pompa, infusionali, monitor) disponibili per l'emergenza Coronavirus (COVID-19) dell'ospedale Niguarda di Milano. Il valore della donazione è di 2 Euro per ciascun SMS inviato da cellulare personale WINDTRE, TIM, Vodafone, PosteMobile, Coop Voce e Tiscali; ma anche da rete fissa, sempre al numero 45527, è possibile donare 5 € o 10 €".
Lo comunica (Giancarlo Bertollini - Ufficio Stampa-WEB) in una nota con Fabio Sabbatani Schiuma, Alfio Boschi e Angelo Bertoglio, rispettivamente segretario nazionale, portavoce e vicesegretario di Riva Destra.
"Sara' un momento -continua la nota- per stare virtualmente 'tutti insieme', passare qualche istante 'ristorati' dalle note delle canzoni dell'intramontabile Lucio Battisti, come sempre sapientemente interpretate da Roberto Pambianchi, senza dimenticare chi sta soffrendo e chi si sta prodigando nell'assistenza.
E sconfortante semmai -prosegue la nota- che facebook, pur di fronte a un evento benefico, abbia bloccato i profili di chi stava divulgandola in rete. Ma per chi e' di destra, questa non e' una novità.
Noi -conclude la nota- continuiamo a fare la nostra parte attiva, dopo il lancio di una help-line, ossia un linea telefonica gratuita, grazie alla quale un pool di volontari, tra psichiatri e psicologi, coordinati dal Professor Marco Sarchiapone, insieme a Nunzia Schiavone, sofrologa, e Marco Micacchi, medico, danno sostegno ai cittadini che stanno soffrendo psicologicamente il dover restare chiusi in casa".

www.studiostampa.com

giovedì 12 settembre 2019

Riva Destra ci riprova contro la censura di Facebook e alle 20 riapre la pagina online.

Per ben due volte gli è stata chiusa la pagina ufficiale e sono stati disabilitati i profili di tutti i suoi amministratori, ma il movimento nato dal primo storico circolo di Alleanza Nazionale, oggi federato a Fratelli d’Italia, ha deciso di non arrendersi e di riprovare ancora a essere presente sulla piattaforma social, oggi come mai al centro di polemiche per la sua sistematica censura contro la destra. “Tre anni fa -racconta il suo fondatore Fabio Sabbatani Schiuma, oggi a capo di un dipartimento nazionale di FdI- ci hanno chiuso per la prima volta la pagina con 180.000 followers, che raggiungeva fino a 5 milioni di profili a settimana e i cui singoli post venivano condivisi fino a oltre 50.000 volte”. 
Facebook censura le pagine di destra.
Per la verità anche alcuni quotidiani on line, come affaritaliani.it avevano infatti raccontato gli incredibili numeri raggiunti dalla pagina di Riva Destra, le cui dirette on line venivano visualizzate da decine di migliaia di utenti: numeri che evidentemente l’hanno poi fatta diventare scomoda ai gestori di Facebook, che oramai colpisce sistematicamente chi in Italia non si allinea con il pensiero dominante. “In una notte -racconta il portavoce di Riva Destra Alfio Bosco, che ne curerà di nuovo la pubblicazione- hanno bruciato il frutto di tre anni di impegno nel tenerla sempre aggiornata, di sacrifici e anche di nostri soldi nel promuoverla, che Facebook si è però volentieri incassato”. La vicenda poi finì anche in Procura, visto che i legali di Riva Destra presentarono anche una denuncia penale, con apertura di un fascicolo poi però archiviato. Unica strada, ricorrere a un tribunale della California. 
“Non ci arrendiamo”.
“Tutti i nostri amministratori della pagina -ricorda Schiuma- hanno trovato i loro profili disabilitati, anche quelli personali: in particolare sul mio mi furono notificati tentativi di accesso dalla Campania e dalla Sardegna, ove non mi ero affatto recato in quel periodo”. Insomma anche qui una storia fatta non solo di censura e di segnalazioni continue da parte di avversari politici, ma anche di episodi strani. Fatto sta, che anche lo scorso anno Riva Destra ritento’ di nuovo l’apertura della sua pagina Facebook, ma appena arrivati a 20.000 followers, la mannaia di Facebook si è di nuovo abbattuta.
“Non ci stiamo a subire -rincara Angelo Bertoglio, diventato vicesegretario nazionale a luglio scorso, in occasione della terza Festa Tricolore di Riva Destra, conclusa da Giorgia Meloni- soprattutto ora che stiamo crescendo in modo notevole su tutto il territorio nazionale, soprattutto al nord, saremo ancor di più a scriverci: ci dovranno cacciare in blocco, perché non ci vogliamo arrendere a questa vergognosa ingiustizia”.
Tant'è, infatti, che oggi alle 20, Riva Destra tornerà con la sua terza pagina, on line, su Facebook. Vedremo quanto durerà.

www.studiostampa.com

martedì 7 maggio 2019

RIVA DESTRA, MOVIMENTO FEDERATO A FRATELLI D'ITALIA, ELEGGE NUOVO COORDINATORE REGIONALE SICILIANO E APRE ANCHE A PALERMO, "PIÙ FORTI NEL SOSTENERE GIORGIA MELONI".

Roma, 7 mag - "Massimo Romagnolo è il nuovo coordinatore di Riva Destra in Sicilia: e' stato eletto dal direttivo regionale, riunitosi domenica scorsa a Milazzo e presieduto dal portavoce nazionale Alfio Bosco, su delega del segretario nazionale Fabio Sabbatani Schiuma".
Lo comunica in una nota l'ufficio stampa di Riva Destra, movimento federato con Fratelli d'Italia
"Romagnolo avrà anche due vice coordinatori - si legge nella nota - che saranno per la Sicilia Orientale, Enrico Smeraldo, e per quella Occidentale, Angelo Tigri
Nella stessa riunione si sono registrati tre nuove importanti nomine, approvate poi on-line all'unanimita', dalla Direzione Nazionale di Riva Destra: Giampiero Brillo è il nuovo coordinatore per la Provincia di Palermo, Giuseppe Sottile subentra a Romagnolo per la Provincia di Messina ed Antonio Leto lo e' per il Comune di Milazzo, mentre Nicola D'Aguanno, commissario provinciale a Trapani, farà anche parte dell'Esecutivo Nazionale del movimento. 
Secondo Bosco, "il nostro rafforzamento, unito agli ottimi risultati dei nostri candidati inseriti nella lista di FdI (l'1% del totale dei voti) a Castelvetrano (TP), ove il partito ha cosi' raggiunto il 9%, ossia il miglior risultato dell'isola, garantisce con i fatti, le idee e i numeri, e onora, il patto federativo stipulato a Roma nell'ottobre scorso, con la leader di FdI, intervenuta alla nostra Direzione Nazionale".


www.studiostampa.com

giovedì 5 luglio 2018

Riva Destra inaugura la nuova Sede al Centro di Roma.

Ieri pomeriggio abbiamo inaugurato la nuova Sezione di Riva Destra al Centro di Roma (di fianco al Viminale, sede del Ministero degli Interni) la cerimonia, alla presenza di importantissimi rappresentanti del Centro-Destra, è stata particolarmente toccante per la tristissima notizia che, nello stesso momento, ha colpito il nostro Fondatore e Segretario Nazionale Fabio Sabbatani Schiuma per la perdita del Papà. 
Un fortissimo abbraccio da tutta Riva Destra.

www.studiostampa.com

sabato 16 giugno 2018

CATANIA, CONSIGLIERE COMUNALE NINO PENNA, “ADERIRÒ AL GRUPPO #diventeràbellissima E RAPPRESENTERÒ RIVA DESTRA”.

CATANIA, 15 Giugno - 
"Nel consiglio comunale di Catania, coerentemente con la lista nella quale mi sono candidato e in piena sintonia con il Senatore Stancanelli, aderirò al gruppo di " #diventeràbellissima ". Con altrettanta coerenza mi faro' portavoce delle istanze di Riva Destra, movimento nato nel 1997 a Roma, dallo storico primo circolo di Alleanza Nazionale, guidato a livello nazionale dal suo fondatore, il collega capitolino Fabio Sabbatani Schiuma, e in Sicilia dal portavoce nazionale Alfio Bosco, coadiuvato da Giancarmelo Gangemi e Fabio Demetrio, rispettivamente coordinatore e vice di Riva Destra a Catania”.
Lo dichiara in una nota Nino Penna, neoeletto consigliere comunale a Catania.
“Con Riva Destra infatti -continua la nota- non c'e' nessuna incompatibilità, non essendo questa un partito, ma una comunita' militante e un progetto, ossia quello di ricostruire quella destra violentata e cannibalizzata da Gianfranco Fini e soci e oggi dispersa in mille rivoli.
In questo cammino -prosegue la nota- risulta per Riva Destra fondamentale l'apporto che auspichiamo tutti noi da parte di Nello Musumeci, che Riva Destra Sicilia ha convintamente sostenuto alle ultime elezioni e nella cui persona riponiamo fiducia e speranza per il futuro.
Il mio contributo -conclude la nota- sara' proprio in questa direzione, affinché diventerà bellissima di nuovo anche la destra italiana”. 


www.studiostampa.com

mercoledì 6 giugno 2018

Riva Destra alle Elezioni !

IN BOCCA AL LUPO PER IL 10 GIUGNO AI CANDIDATI DI 
RIVA DESTRA:
- a ROMA, Municipio VIII, Diamante Guerra nella lista di FI
- a CATANIA, nella lista 'Diventerà Bellissima', al Comune Nino Penna e Laura Pulvirenti, alla prima municipalità Barbara Giuffrida ed Enrico Smeraldo e alla sesta Sara Manera e Salvatore Cappello
- a SIRACUSA, al Comune, nella lista FdI, Francesco Finocchiaro e Daniele Nicastro.
- e alle liste e ai candidati che supportiamo a Brindisi e Salerno.






















GRAZIE al lavoro svolto dai coordinatori provinciali, dai vice e da tutti i nostri militanti. 
www.studiostampa.com 

lunedì 28 maggio 2018

CATANIA, ELEZIONI: STASERA GRANDE KERMESSE DI RIVA DESTRA PER POGLIESE SINDACO.

"Presentati 6 nostri candidati in Diventerà Bellissima". 
Intervengono Pogliese, Stancanelli, Bosco e Sabbatani Schiuma"
CATANIA, 28 mag - "Stasera presenteremo i nostri candidati a sostegno di Salvo Pogliese a sindaco di Catania. È il nostro contributo affinché si possa riconquistare Palazzo degli Elefanti, grazie a una destra che non sia marginale, ma protagonista".
Lo dichiarano in una nota Giancarmelo Gangemi e Fabio Demetrio, rispettivamente coordinatore e vice coordinatore provinciale di Riva Destra, "movimento nato nel 1997 dal primo storico circolo di Alleanza Nazionale".
"La scelta della lista -continua la nota- è stata fatta anche perché il nostro progetto è quello di partecipare alla ricostruzione di una destra demolita da Fini e compagni: Nello Musumeci è senz'altro una delle persone in cui riponiamo piena fiducia. 
Interverranno -conclude la nota- oltre a Salvo Pogliese, il senatore Raffaele Stancanelli, Fabio Sabbatani Schiuma e Alfio Bosco, rispettivamente segretario nazionale e portavoce di Riva Destra, i nostri candidati: Nino Penna e Laura Pulvirenti, entrambi al Comune, ed Enrico Smeraldo e Barbara Giuffrida, alla prima municipalità, e Salvatore Cappello e Rosaria Manera, alla sesta municipalità".
L'incontro si terrà alle ore 19, presso il lido Le Palme, viale Kennedy.

www.studiostampa.com

venerdì 2 febbraio 2018

RIVA DESTRA SI RAFFORZA IN PROVINCIA DI TRAPANI.

Dopo che Castelvetrano, comune del trapanese, aveva già in precedenza espresso il coordinatore e commissario per la provincia Nicola D’Aguanno, il 27 gennaio a Roma durante i lavori di svolgimento della direzione nazionale del movimento, lo stesso D’Aguanno, con l’approvazione dell’assemblea e del segretario nazionale del movimento Fabio Sabbatani Schiuma, ha provveduto a nominare il coordinatore per la Città di Castelvetrano.
Angelo Tigri, 49 anni, imprenditore nel settore degli accessori per telefonia, sposato e padre di due figli, sarà il coordinatore per Castelvetrano del Movimento politico RIVA DESTRA, movimento nato dallo storico primo circolo di Alleanza Nazionale.
“Sono fiero di rappresentare RIVA DESTRA in un momento particolare per la mia Città, attualmente commissariata, dopo lo scioglimento dell’amministrazione per infiltrazioni mafiose, reduce da gestioni politiche che hanno distrutto l’economia cittadina e di un accanimento da parte dei media nei confronti di un territorio ricco di eccellenze storico-culturali di grande rilevanza ma che ha perso credibilità perché etichettato come patria della mafia, dove regna una disaffezione per la politica in generale, ma soprattutto a livello locale. Sarà importante provare a ricostruire un nuovo tessuto economico-sociale mettendo da parte la vecchia politica per creare una nuova classe dirigente, legata agli ideali della destra sociale, quella destra fatta di militanza e di appartenenza nella quale mi sono sempre identificato. Ringrazio - ha concluso Tigri - il coordinatore provinciale Nicola D’Aguanno, il portavoce nazionale Alfio Bosco e soprattutto il segretario nazionale del movimento Fabio Sabbatani Schiuma, di darmi la possibilità di mettere la faccia e poter lavorare a questo progetto, la cui finalità è quella di creare una valida alternativa per restituire lustro e dignità a questa comunita’”.

www.studiostampa.com

mercoledì 4 novembre 2015

RIVA DESTRA, A BOLOGNA CON O SENZA BERLUSCONI !

Schiuma e Bosco, gli incazzati sono più dei moderati (ANSA) -
ROMA, 4 NOV - "Non c'interessa chi salirà sul palco, ma chi sarà in piazza. E dalle adesioni emerge che saranno gli italiani che non vogliono arrendersi al renzismo, chiedono di poter tornare a votare e soprattutto di rimanere padroni a casa propria. Ben venga la 'fuga in avanti' di Salvini". Lo dichiarano in una nota Fabio Sabbatani Schiuma e Alfio Bosco, rispettivamente segretario nazionale e portavoce del movimento Riva Destra, "nato nel 1994 come primo circolo di Alleanza Nazionale". "E' evidente - continua la nota - che quando si fanno gli appelli ai moderati, si rischia di dimenticare gli incazzati. E in Italia, al momento, sono senz'altro la maggioranza. Riva Destra - conclude la nota - sarà presente con delegazioni provenienti dalla stessa Bologna, da Ravenna, Cervia, Pesaro, passando per Roma e fino a Catania, perché sarà una piazza italiana che attende di essere difesa, senza demagogia". 
(ANSA). PH 04-NOV-15 11:13 NNNN

www.studiostampa.com

lunedì 2 novembre 2015

RIVA DESTRA PARTECIPERÀ A MANIFESTAZIONE BOLOGNA

Roma, 2 nov. (AdnKronos) -  "Aderiamo e parteciperemo alla manifestazione indetta per domenica prossima a Bologna dal segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini: se si vuole dare una spallata a Renzi e proporsi come seria alternativa nazionale, sociale e popolare, allora bisognerà mettere insieme tutti coloro che sono davvero opposizione a questo governo mai votato e così dannoso per l'italia". Lo dichiarano in una nota Fabio Sabbatani Schiuma e Alfio Bosco, rispettivamente segretario nazionale e portavoce del movimento Riva Destra, nato nel 1994 come primo circolo di Alleanza Nazionale. "Riva Destra -continua la nota - è impegnata nelle assemblee regionali di Trani e Vibo Valentia, il 6 e il 20 novembre, ove parteciperà il giornalista e scrittore Pietrangelo Buttafuoco, per cercare di ridare speranza a un mondo cannibalizzato da Fini e dai suoi colonnelli". "Non per questo - conclude la nota - faremo mancare il nostro contributo a 'Liberiamoci e ripartiamo', con una delegazione capeggiata dalla nostra coordinatrice di Bologna Monica Ricci Garotti, dal coordinatore regionale delle Marche Diego Malandrino e dal coordinatore di Ravenna e Cervia Valerio Moschini". 
(Pol/AdnKronos) 02-NOV-15 14:44 NNNN

Gian Marco Centinaio

www.studiostampa.com

venerdì 4 settembre 2015

Misterbianco: Farsa in Comune !

Ieri sera, a Misterbianco, è stato convocato il Consiglio Comunale con un solo punto all'ordine del giorno: mozione di sfiducia al Sindaco Antonino Di Guardo.
Per chi non lo ricordasse, si tratta della stessa persona che rivolgendosi al Consigliere Comunale/Maresciallo dei Carabinieri Marcello Russo, gli disse: "noi qui sbirri non ne vogliamo".
Pensavo di andare ad assistere ad una nuova performance di un Sindaco assurto all'onore delle cronache più per la presa in giro che ha ricevuto da quelli della "Zanzara" che per quello che ha realizzato attraverso la propria azione amministrativa.
Invece, con enorme sorpresa, ho scoperto un nuovo "protagonista": il presidente del Consiglio Comunale.
Un tipo che all'interno di una vera e propria tragedia amministrativa, per gli osservatori esterni, è stato penosamente divertente.
Ha esordito con un atteggiamento del tipo: qui la Legge sono io.
In quest'ottica, unilateralmente, in spregio al principio che i Consiglieri Comunali hanno il diritto di motivare il proprio voto, concluso l'intervento del Sindaco, ha aperto la votazione e la conseguente rissa verbale che ne è scaturita.
Senza capire chi avesse votato e chi no, ha chiuso la seduta sentenziando che la mozione veniva respinta.
Per essere più chiaro, il suddetto presidente, ha detto ai consiglieri che il Consiglio Comunale sarebbe stato convocato a data da destinarsi.
Considerato che a differenza di quello che crede il presidente del consiglio comunale di Misterbianco il rispetto del Diritto Amministrativo non è un optional, il segretario generale, in evidente difficoltà, gli faceva notare che la votazione era stata irregolare.
Nessun problema!
A Misterbianco tutto è possibile; anche aprire una seduta consiliare chiusa per far votare soltanto i fedelissimi del Sindaco.
Tra l'altro, parte della minoranza, tra le proteste generali, era già andata via.
Mi piace sottolineare che l'aspetto più scorretto del comportamento del Presidente Marchese è stato quello di fare un intervento politico in difesa del Sindaco, al posto di rimanere (come avrebbe dovuto fare) al di sopra delle parti.
Poi per non farsi mancare nulla è per completare l'opera, simulando una aggressione, ha etichettato alcuni consiglieri come "ripescati" o dall'elezione avvenuta per vie misteriose.
Cose da pazzi!
La Delibera è tuttavia palesemente nulla e c'è tanto materiale per chiedere l'intervento del gruppo ispettivo della Regione ed anche del Prefetto.
Riva Destra, in qualsiasi futura iniziativa, attraverso il proprio dirigente nazionale Loredana Turchetti, sarà a fianco della minoranza consiliare.
di Alfio Bosco

www.studiostampa.com

venerdì 3 luglio 2015

RIVA DESTRA QUERELA IL SINDACO IGNAZIO MARINO

Riva Destra mantiene le promesse: fatti e non parole !!!
Nella tarda mattinata del primo luglio il nostro Segretario Nazionale Fabio Sabbatani Schiuma e il Presidente Onorario di Riva Destra Fabrizio Santori, hanno presentato una querela per diffamazione nei confronti del Sindaco di Roma, Ignazio Marino, per le offese che ha rivolto a tutti noi di Destra nel corso del Festival dell'Unità a Roma. 
Per darvene prova alleghiamo il verbale di ricezione di denuncia querela redatto innanzi ad Ufficiali di Polizia Giudiziaria appartenenti all'Arma dei Carabinieri.
Adesso dovrà assumersi la responsabilità di averci definito carogne e che, a suo dire, dovevamo tornare nelle fogne!
Alfio Bosco 

www.studiostampa.com

sabato 21 marzo 2015

Riva Destra: Fabio Sabbatani Schiuma a Varese.

Fabio Sabbatani Schiuma
Un ciclo si è chiuso. Tutte le personalità di Destra che assieme a Fini erano entrati nelle istituzioni sono stati distrutti dal proprio delirio di onnipotenza.
Fini ed i suoi colonnelli hanno svenduto un patrimonio ed oggi purtroppo la Destra non c'è più 
Adesso abbiamo bisogno di una nuova classe dirigente perché la precedente ha fallito.
Con la "Destra riparte" Riva Destra sta mettendo assieme tante persone nuove.
Noi non siamo un partito ma una idea, una speranza.
Per questa stiamo portando il nostro credo, la nostra "battaglia", il nostro Movimento, in tutte le regioni d'Italia.
Abbiamo riacceso una speranza in quella Destra che è stata resa orfana dai colonnelli.
Adesso guardiamo con interesse a Salvini, che su tante cose parla la nostra lingua e che ha sposato le posizioni di una Destra moderna ed europea.
Siamo convinti di poter dare un contributo a restituire la speranza agli elettori.
Faremo tutto questo sapendo che fare politica significa servire il cittadino.
Dobbiamo avere fiducia.....!!
Noi ci crediamo!!

Alfio Bosco

www.studiostampa.com

mercoledì 25 febbraio 2015

Rosario Crocetta è diventato Presidente della Regione Siciliana per sbaglio.

La grazia ricevuta gli ha dato alla testa tanto da provocargli un irrefrenabile delirio di onnipotenza.
Andiamo con ordine.
La Sicilia, da sempre, è stata di Destra.
Nessuno deve dimenticare che è stata la Regione del sessantuno a zero.
Il centro destra, ai tempi d’oro, riscuoteva dei consensi bulgari.
Crocetta non ha vinto!
E’ stato il centro destra a perdere.
In Sicilia la gente non ha mai fatto sconti a nessuno.
Gli inciuci perpetrati da Berlusconi con gli ultimi tre presidenti del Consiglio non sono passati inosservati.
La delusione degli elettori è stato un prezzo che i presuntuosi hanno pagato.
Il 67% dei siciliani che alle ultime europee non è andato alle urne proviene tutto dal potenziale elettorato del Centro Destra.
Crocetta, quindi, si è ritrovato Presidente della Regione per caso ed a causa dell’idiozia di chi da queste parti gestiva Forza Italia.
La diaspora tra Alfano e Miccichè, con la convinzione di quest’ultimo di poter vincere le elezioni, ha regalato la Regione alle sinistre.
Venne sacrificato sull’altare dell’imbecillità l’unico Uomo di grande carisma che riesce ad esprimere la destra in Sicilia: Nello Musumeci.
Il sessantuno a zero non fu merito di merito di Miccichè e le successive affermazioni del PDL non furono affatto di Alfano.
Berlusconi non lo ha mai capito!!!
Ai siciliani di Destra piace l’Uomo forte, il Presidente, il Capo.
Gradiscono quelli che badano più ai fatti che alle parole.
Non andranno a votare sino a quando qualcuno non gli riuscirà a far intravedere il cambiamento.
Sono assolutamente convinto, a differenza del miope Crocetta, che una parte di quel 67% di siciliani che si sono astenuti alle ultime europee, siano pronti a votare Salvini.
Se poi il Segretario della Lega riuscisse a chiudere un accordo con gente del calibro di Musumeci o Buttafuoco vedrete la presunzione dell’illuso Crocetta attaccata ad un metaforico “muro del pianto”.
La vestale Crocetta, dopo aver contemplato l’oracolo, ha sentenziato: “Salvini non sfonderà in Sicilia”.
Intanto Salvini un siciliano lo ha convinto e sono io.
Sono assolutamente d’accordo con questa sua affermazione: "Io non sfonderò in Sicilia come dici tu ma fammi solo la cortesia di tenere aperti gli ospedali, in modo che le bambine non muoiano in ambulanza cercandone uno aperto".
Io spero che il Centro Destra in Sicilia riesca ad unirsi attorno al progetto di Salvini.
A quel punto Crocetta potrebbe andare a fare in omissis cosa, tra l’altro, che mi dicono gli sia gradita!!

Alfio Bosco - Portavoce Nazionale di RivaDestra

Iscrivetevi alla nostra pagina cliccando QUI e dopo su "mi piace"

www.studiostampa.com

lunedì 14 luglio 2014

ROMA: DIREZIONE NAZIONALE di RIVA DESTRA

Proposta di nuovo documento politico. 
Viene posta in votazione ai dirigenti.
Alfio Bosco - Fabio Sabbatani Schiuma - Giancarlo Bertollini
ENERGIA IN MOVIMENTO 
"A DESTRA SERVONO ENERGIE NUOVE "

INTRODUZIONE - È sempre meglio che l’acqua sia mossa. Che scorra. Che quella stagnante è vecchia, putrida. Che quando è impetuosa e travolgente produce energia. Ecco, appunto. È di energia che c’è bisogno a destra. Energia che è movimento, confronto. Energia che si nutre di conflitti. Contrapposizioni. Divergenze. Diverse visioni, che magari ci fossero. E fossero ancora più marcate. Quotidiane. Invece la sensazione è opposta. Che invece di attizzarlo, il fuoco delle idee, ci si affanni a spegnerlo. A silenziare le differenze. Ad invocare la calma. Per cui, giorno dopo giorno, su giornali e tv è a questo teatrino che assistiamo. Discutiamo, ma senza contrapposizioni. Ragioniamo, ma con pacatezza. Riflettiamo, ma non estremizziamo. Appelli che suonano non solo inutili, ma pure controproducenti. Snervanti. Perché invece, no. Non è di questo che si avverte il bisogno. Che è proprio di passione, di calore, di fuoco per l’appunto che c’è necessità a destra. Urge un fottutissimo e sano botta e risposta. Urge un po’ di scontro duro. Deciso. Non serve a nulla farsi prendere dal panico. Le macerie sono ancora fumanti, su questa sponda del fiume. Un patrimonio è andato distrutto. O forse solo l’illusione. Ma in ogni caso la colpa va divisa, se non proprio condivisa. Il giovane toscano che è venuto dal nulla ed ha espugnato il Palazzo non dà certo l’impressione di essere una meteora. Ha le vele gonfie ed ha sbaragliato il campo. Soprattutto il suo. Che il nostro siamo stati bravissimi a distruggercelo da soli. Ma ha comunque indicato una strada. Un percorso. Che si può recepire in toto o solo come esempio. Ma non si può snobbare. Anche se la traversata potrebbe risultare più lunga e più faticosa. È meglio cominciare. Da subito. Ebbene: accontentiamo Repubblica. E il Fatto. E persino il Corriere. Facciamo poi sbizzarrire vignettisti e opinionisti. Diamo altro pane alla comicità irriverente. Rischiamo persino il ridicolo. Ma, per la miseria, diamoci una mossa. Alzando il volume. E aprendo gli spazi. Per chi ha qualcosa da dire. Di nuovo. Di originale. Di Destra ! 
PREMESSA  
Prima di illustrare delle linee guida da adottare dal prossimo autunno 2014, vanno ribadite e sottolineate tre considerazioni etiche:
1) la politica, e il movimento Riva Destra la fa dal 1994, non è il libro dei sogni, ma quello delle possibilità, della concretezza, delle cose che si possono realizzare, con le risorse che si hanno a disposizione. 
Chi propone programmi, ha l'obbligo morale di illustrare anche come questi possano essere realizzati nel concreto; chi critica è liberissimo di farlo, ma deve accostarvi sempre una proposta alternativa, praticabile, appunto.
2) chi sceglie di fare politica poi in un movimento, ossia insieme ad altre persone, decide di rispettarne le logiche elementari di partecipazione, condivisione o dissenso, tenendo sempre nella dovuta considerazione l'unità del gruppo e la sua coerenza, pur nei normali cambiamenti repentini ai quali la politica italiana ci ha ormai abituato da decenni. 
Tutto si può fare, tranne il contrario di tutto ed eccetto lo svegliarsi ogni mattina con un'idea diversa, pretendendo magari che sia anche adottata da tutti.
3) aderire a Riva Destra si concretizza oggi in primis con una parola data, con una stretta di mano: l'onore e la lealtà non possono mai venire meno, per nessuna ragione politica.
BREVE INTRODUZIONE POLITICA 
Riva Destra è nata nel 1994, ossia all'inizio di una stagione in cui la destra italiana, anche a causa del crollo del sistema partitico sotto i colpi di tangentopoli, annunciò la sua volontà di diventare destra di governo uscendo dall'emarginazione politica a cui il sistema stesso l'aveva relegata per mezzo secolo circa: la politica per noi rappresenta infatti la risoluzione dei problemi quotidiani del popolo e la difesa dei valori di appartenenza. Da subito ci siamo però proclamati contrari allo scioglimento dell'allora Movimento Sociale Italiano, perché convinti che identità e strutture partitiche andassero mantenute, anche per un continuo contatto sul territorio: eravamo fautori piuttosto della creazione di un'area movimentista che potesse coinvolgere meglio tutti coloro che alle burocrazie partitiche non fossero interessati. Riva Destra, da subito, ha iniziato a contestare la linea politica dell'allora presidente Fini, fino alla sospensione da Alleanza Nazionale avvenuta nel 2008, il quale, insieme alla sua corte di colonnelli di convenienza, iniziò un percorso di vera e propria dittatura interna a colpi di congressi non celebrati, di dibattiti interni assenti, di rappresaglie politiche contro i dissidenti, di bislacchi propositi non certo di destra e di conseguente abiura del patrimonio ideale conservato con tanto onore negli anni di dura opposizione al sistema e dei governi sostenuti, di fatto, dall'allora 'arco costituzionale' (DC, PCI, PSI, PRI, PLI, PSDI...). Fini e i suoi colonnelli non hanno lasciato la 'casa madre', l'hanno letteralmente bombardata. Riva Destra, pur essendo convintamente dalla parte del bipolarismo, che è cosa differente dal bipartitismo, ha sempre indicato nei valori della destra sociale i propri punti di riferimento, pur nell'estrema difficoltà di un ambiente ove ognuno ha la 'sua destra', è convinto che sia superiore alle altre e prima di confrontarsi sulle cose che uniscono, pensa a quelle che dividono. Riva Destra non ha infine partecipato alla costituzione del Pdl, presagendo l'incapacità di molti suddetti colonnelli nel mantenere viva un'area di destra in quel contenitore: da chi è stato vicino a Fini solo per le poltrone e ha poi 'cambiato padrone' poiché erano altri a poterle garantire, non ci si poteva aspettare che la rarefazione della destra a cui oggi assistiamo. 
Oggi, Riva Destra intende dare un contributo serio e concreto per la ricostituzione di un'area politica caduta sotto i colpi del fallimento di Fini e della sua corte. 
ENERGIA IN MOVIMENTO: 
LA DESTRA DEI COLONNELLI HA FALLITO ! 
Ovviamente, nel tracciare alcune linee guida che possano caratterizzare l'azione di Riva Destra, non si può che partire anche dai documenti e dalle mozioni approvate nel recente passato dai suoi militanti, preservando i punti fermi e modificando le strategie vista la precarietà, e la pochezza, della classe dirigente politica attuale, che dovrebbe 'dire e fare cose di destra', e tenuto poi conto dei nostri mezzi.
Partiamo dal documento politico di Riva Destra approvato nel novembre 2013 a Roma, ove si evidenziava come in Italia non manchi la destra, anzi potenzialmente ce n'è tantissima, anche perché è assente la vera Politica e ci sarebbe ancora più bisogno di idee forti a difesa degli interessi nazionali, a tutela della nostra cultura e tradizione, a sostegno dell'occupazione e di chi produce in Italia, contro l'immigrazione clandestina e tutte quelle politiche distruttive della famiglia costituzionalmente sancita. Una politica che, da destra, dica un forte NO a quest'Europa delle banche che tende a sopprimere le sovranità nazionali, in favore di un ordine mondiale dettato dalle lobbies. 
In Italia è infatti mancata una destra sociale capace di opporsi ai governi di 'larghe intese' e nominati dal Presidente della Repubblica, esautorando il popolo dalla sua sovranità. Governi rivelatisi fallimentari, nocivi e privi di qualsiasi piano di rilancio, governi che non hanno cambiato la legge elettorale, non hanno fatto i veri tagli alla politica e alla spesa pubblica, che hanno cambiato solo il nome alle tasse, che si preparano a svendere i gioielli di famiglia, che hanno rimandato ogni problema al semestre italiano, che hanno visto la luce in fondo al tunnel, ma sono stati smentiti dai dati ufficiali che parlano di calo del PIL e dell'occupazione, e che anche oggi si preoccupano in sostanza solo di mantenere le proprie poltrone. Governi servi di Bruxelles, che non fanno gli interessi del popolo e speculano sui fondi destinati all'accoglienza e ai fenomeni immigratori.
La verità, amara per tutti e soprattutto per chi c'ha creduto con tutte le forze, è che chi ha rappresentato questa destra, di fatto, ha negli anni scorsi fallito. Per esempio, nel Lazio, chi ha guidato la provincia nel 1998 ha poi perso le elezioni dopo una 'grigia esperienza', come lo stesso è accaduto alla regione Lazio nel 2000, più che altro per inesperienza e superficialità, laddove poi, riconquistata la stessa nel 2010, non si è riusciti neanche a terminare il mandato a causa del cannibalismo correntizio e dei tanti 'rubagalline'. E infine è sotto gli occhi di tutti il fallimento della destra a Roma, approdata alla guida del Campidoglio nel 2008 e sconfitta nel 2013 da un Marino, oggi rivelatosi disastroso per la città, senza lasciar la benché minima impronta, di destra, nel governo capitolino. Piaccia o no, si discuta quanto si vuole sulle motivazioni, ma questa classe dirigente ha fallito o meglio, ha fallito un'intera generazione, quella che Alessandro Giuli descrive perfettamente nel suo libro 'Il passo delle oche'. Non si sono dimostrati all'altezza e ora, dopo aver perso quasi tutte le poltrone, si riscoprono di destra, cosa che hanno dimenticato quando erano alla guida delle istituzioni. Non sono credibili e, come nella natura dei cicli della storia, devono andare a casa, sostituiti da una nuova classe dirigente, che magari emerga dalla base e dalla meritocrazia, e non dal poltronismo esasperato o dal correntismo autolesionista. Ecco perché Riva Destra fa le sue scelte di pensare al DOMANI, a quando esaurito del tutto il tempo degli ex colonnelli di AN e consumati gli ultimi colpi di coda di questa classe dirigente di falliti, ci sarà spazio per dei nuovi volti e si ricostruirà dalla base una nuova destra. Prima cosa, quindi, voltare pagina: basta colonnelli.
ENERGIA IN MOVIMENTO: 
GLI ELETTORI DI DESTRA SI SONO RIVOLTI 
ALTROVE O NON SONO ANDATI A VOTARE
Come riportato poi nell'ultima mozione di Riva Destra, approvata nel marzo scorso su Facebook - la nostra sezione virtuale - e presentata a Roma il 6 aprile 2014 alla convention 'Difendiamo l'Italia', nelle scorse elezioni non è apparso credibile il progetto di ALLEANZA NAZIONALE: sarebbe stato più coerente allora parlare di MSI. FRATELLI D'ITALIA sta infatti vedendo naufragare il pur lodevole progetto di riunificazione delle destre 'diffuse', poiché a fianco di un'apparente apertura verso altri movimenti, maschera in realtà una politica di pura annessione, peraltro condotta in buona parte da personaggi non più credibili, i quali hanno fallito già miseramente le loro occasioni di governo e tentano oggi di riciclarsi, riammantandosi di destra. Non ha convinto infatti chi di fatto ha sostenuto il governo Monti, chi ha nel passato partecipato da protagonista al fenomeno dei colonnelli e soprattutto chi, dopo aver fallito a Roma o nel Pdl, dove avrebbe dovuto fare l'ala destra, ha dato vita a un minestrone con personaggi di ogni genere. E le minestre riscaldate, e peraltro andate a male, non hanno mai funzionato.
Sono stati rifiutati dagli elettori di destra coloro che hanno scelto il NUOVO CENTRO DESTRA di Alfano, il frutto di un accordo politico di sostegno a governi non votati, scelti altrove, a Bruxelles o nelle segreterie di partiti di sinistra, ai quali ci sentiamo profondamente alternativi, tanto politicamente, quanto eticamente. Siamo contro le larghe intese, specialmente se poi dimostrano di perseguire interessi diametralmente opposti a quelli del nostro popolo. Troppo opportunismo, troppo attaccamento alle poltrone - che per noi sono uno strumento, non un fine - se non puro tradimento. 
FORZA ITALIA a noi sembrava rappresentare l'unica soluzione concreta e alternativa alla sinistra. Si è rivelato un bacino elettorale che si edifica ancora solo sulla popolarità del suo leader Silvio Berlusconi, capace si di attrarre il consenso di milioni di italiani, ma con un conseguente e inevitabile capolinea anagrafico in arrivo e con una 'spada di Damocle' giudiziaria che ne influenza le scelte, a colpi di sentenze folli. Forza Italia ha una classe dirigente spesso non all'altezza della situazione e non ha ancora prospettato poi nessuna soluzione concreta, troppo occupati in altre faccende. Il suo risultato elettorale è insufficiente, il suo ruolo partitico indecifrabile e la perdita di milioni di voti è poi aggravata dalle recenti dichiarazioni e prese di posizione di personaggi equivoci. Appare difficile, visto il cerchio magico di Dudù e compagne che fa da tappo e si lancia in esternazioni incomprensibili per un elettorato di destra, che al suo interno possa svilupparsi e crescere, una nuova destra, movimentista, sociale e nazionale, che potrebbe dare un contributo concreto e veder oggi sopravvivere alcune sue storiche battaglie, tornate prepotentemente attuali.
Capitolo a parte merita chi ha scelto la LEGA NORD o il movimento di BEPPE GRILLO. La Lega conduce da tempo, su alcuni temi, delle battaglie assolutamente condivisibili e Matteo Salvini è furbo e accattivante, dice anche cose di destra nonostante sia cresciuto in un centro sociale e nei congressi della Lega capeggiava la lista dei 'comunisti padani'. Ha capito che il vuoto a destra può essere colmato. Tolga allora quell'invedibile, e incompatibile, 'per l'Indipendenza della Padania' dal nome ufficiale della Lega e sostituisca quel 'Nord' con 'tricolore'. Ecco, una Lega Tricolore, che non lanci certi appelli al voto di destra al mero serbatoio elettorale per far eleggere indipendentisti padani che parlano ancora di 'terùn', che cantano canzoni ingiuriose contro gli italiani del meridione o che strappano quel tricolore alle loro sagre di paese, ma lasci crescere una nuova classe dirigente su tutto il territorio nazionale. In ogni caso Riva Destra è pronta a sostenere d'ora in poi singole battaglie, ritenute giuste e di destra, provenienti dalla Lega di Matteo Salvini. Non altro, per ora. Riva Destra comunque farà formale invito al segretario della Lega Nord per un dibattito e confronto pubblico su questi temi.
Venendo ai grillini. è sempre più evidente poi come il voto di 'protesta da destra' andato a ingrossare le file del 5 Stelle, sia servito ad aumentare la rappresentanza politica di chi quel movimento lo gestisce sul territorio, non di certo Grillo o Casaleggio. E' infatti dai tempi del famoso 'D'Alema dì qualcosa di sinistra', rivolto da Nanni Moretti a tutta l'allora classe dirigente post-comunista, che la sinistra 'culturale e movimentista', non partitica, si è organizzata in movimenti e associazionismo di area (es. Popolo viola, quelli del 'se non ora quando', ecc). Lo hanno fatto da sempre, rubando il monopolio di temi come l'ambiente, i comitati di quartiere targati politicamente o di questioni tipo la Tav. Sono i sinistroidi liberi pensatori, i benpensanti radical chic, i falsi disoccupati organizzati e le angurie varie, verdi fuori e rossi dentro. Loro hanno intuito da subito come il 5 Stelle potesse essere un ottimo cavallo di Troia per farsi eleggere con 20-30 cliccate e hanno iniziato a gestire, anche sul web, il movimento sul territorio mentre nasceva. Pensate a chi volevano come Presidente della Repubblica o a come non facciano opposizione a Marino a Roma, a chi volevano come alleato in Europa (i Verdi...) o a come hanno votato per l'abolizione del reato di clandestinità, o infine al ringhioso antiberlusconismo che li caratterizza sempre e comunque. Sono queste le persone che di fatto siedono sugli scranni di Parlamento, consigli regionali, comunali e municipali. Voti di protesta da destra...che vanno a sinistra.
Risultato? Quasi il 50% degli elettori sono rimasti a casa e con il pieno fatto dal Pd e comunque anche dai grillini, è logico pensare che in tanti siano elettori di destra. E' verso l'astensionismo quindi, che dobbiamo rivolgere lo sguardo e le attenzioni: a chi si è sentito tradito dalla destra che non c'è più, se non nelle poltrone dei colonnelli che l'hanno distrutta, sputando in faccia ai sacrifici, alle speranze, alla buona fede di chi ha creduto in quella destra di ieri, a chi sogna una destra vera e forte, con leader di destra.
ENERGIA IN MOVIMENTO: 
A DESTRA SERVONO NUOVE FACCE
E' chiaro che è anche una questione di facce. Di facce nuove. Lo si può rigirare come lo si vuole, ma il dato è incontrovertibile. Questa destra in coma profondo ha bisogno disperato di nuove facce. Referto impietoso, certo. Ma vero. Perché è una destra che non sa cambiare, questa. Che addirittura rifiuta di cambiare. E che vive nel timore di perdere quel che è rimasto. Una destra che sa solo aspettare. E mentre attende una fine è incapace di immaginare un inizio. E chi e che cosa potrà mai avviarlo un nuovo inizio. Tutt'intorno è movimento, è rinnovamento, è velocità. La politica corre. Come la vita. E' nella natura umana il rinnovamento. La voglia e la ricerca di nuovo sono sempre vincenti. Ecco perché appare come un nonsenso quel che sta accadendo nel campo della destra. Anzi, quel che non sta accadendo. La mancanza non solo di capacità di analisi. La mancanza di comprendere quanto sia urgente il ricambio. Anche generazionale. Una mancanza di umiltà che un gruppo dirigente -ieri fortunato e vincente oltre i suoi meriti e oggi superato e sconfitto- avrebbe dovuto possedere. Invece, molti dei protagonisti della stagione che fu, ancora stanno li. Sperando nell'eterna possibilità di un riciclo. E allora ecco la smania di apparire, la bramosia dell'intervista, la ricerca della telecamera. E l'ammiccamento furbetto e saputello. Ci provano. E provano pure ad organizzarsi. Provano addirittura a ricucire rapporti dopo essersi scornati e osteggiati per anni. Dopo aver sbagliato di tutto e di più. Dopo aver strappato quel biglietto vincente della lotteria che s'erano trovati in tasca e che non avevano neppure acquistato. Non se ne fanno una ragione. Dimostrando così che la politica può diventare una vera e propria malattia, che meriterebbe di essere studiata e curata. Che, a guardarli bene, malati lo sembrano davvero. Mai un dubbio. Mai un'incertezza. Sorretti da una sicumera che fa a pugni con la realtà. Realtà che spiega che non basta più intortare qualche allocco. Realtà che segnala la fine di tante storie. Alcune per bene, altre meglio non dire. Perché di quelle facce non se ne può più. Poco importa se incartapecorite dal tempo o liftate dal chirurgo.
Eh, già, a destra si unisce si con le idee e i programmi, ma soprattutto con i leader. A destra c'è l'individuo, a sinistra la massa. Servono quindi nuovi leader: vanno ricercati, supportati e valorizzati. Ne è pieno il nostro territorio, sia politico che lavorativo. Gente che si è messa sotto e si è fatta eleggere o ha raggiunto importanti traguardi da soli, senza raccomandazioni, contando sulle proprie forze, mettendoci la faccia e non mettendosi in vendita. Sono i primi a essere incazzati con questa classe dirigente, ma rischiano di non emergere o, peggio ancora, di restare sfiduciati e quindi disinteressati. Riva Destra, coerentemente con quanto esposto, ha eletto a Roma, all'unanimità un giovane consigliere regionale del Lazio come proprio 'Presidente onorario'. Fabrizio Santori è figlio della destra sociale ed è un combattente, radicato sul territorio romano e laziale, già esperto nelle istituzioni, e può certamente costituire una speranza 'nazionale' per la destra tutta. Lo abbiamo 'scelto' con queste motivazioni: ''a destra serve rinnovamento, con fatti concreti. Occorre dare spazio a energie fresche, a nuovi volti, preparati, credibili e coraggiosi: abbiamo cosi' deciso di conferire, per acclamazione, la carica di Presidente onorario, al consigliere regionale del Lazio, Fabrizio Santori. Crediamo che per ricostruire la destra italiana occorra individuare 'dal basso' nuovi leader, lasciare che sia la meritocrazia a farli emergere e sostenerli con tutte le forze. Santori, con i suoi 35 anni e con la sua credibilità ed esperienza conquistate sul campo a suon di preferenze prese, per noi rappresenta senz'altro tutto questo. Abbiamo rinunciato al richiamo anche simbolico dei colonnelli, poiché crediamo sia ora di pensionare definitivamente chi ha fallito nelle occasioni di governo, dimenticando di essere di destra quando doveva dimostrare la differenza. E' tempo, appunto, di rinnovamento''. 
Coerenza e coraggio nel dare seguito alle parole.
ENERGIA IN MOVIMENTO. 
LISTE RIVA DESTRA E UNA GRANDE 
MANIFESTAZIONE NAZIONALE: 
"LA DESTRA SEI TU".
Quando sarà esaurito del tutto il tempo degli ex colonnelli di AN e di tutti coloro che di Berlusconi Silvio campano e hanno campato, che stanno ancora lì, abbarbicati, e invece dovrebbero bellamente andarsene a casa. Tutti. Quelli ancora affamati di notorietà e riflettori e quelli con data prossima di scadenza. Tutti via, così si riparte. E consumati quindi gli ultimi colpi di coda di questa classe dirigente di falliti, ci sarà spazio quindi per dei nuovi volti e si ricostruirà dalla base una nuova destra. Non siamo i soli a pensarla in questo modo, non siamo gli unici a sentirsi orfani. In tanti sognano quello che sognamo noi e rifiutano di rimpantanarsi nel passato e nelle minestre riscaldate. Noi vogliamo essere le avanguardie nel creare le basi per una nuova destra, vogliamo essere parte attiva di questo nuovo humus sul quale germoglieranno nuove piante, nuove energie, nuovi leader. A popolo di destra coraggioso, ci saranno comandanti coraggiosi per un futuro che ci appartiene, ma che dobbiamo riconquistarci, da soli. 
Scendendo nel concreto e nell'immediato, Riva Destra intende consolidarsi sul territorio con persone che vogliano imbracciare la bandiera del rinnovamento a destra. Persone consapevoli che 'La destra sei Tu' non sia solo uno slogan stile 'I want you', ma un'assunzione di responsabilità. Abbiamo bisogno di militanti che organizzino sul territorio la presenza di Riva Destra, che individuino altre persone capaci o sostengano chi sta già facendo questo lavoro tra mille difficoltà. 
Anche per stimolare e per simbolizzare questa necessità di rotture col passato, potranno essere presentate liste di Riva Destra nelle prossime elezioni amministrative o verranno proposte nostre candidature 'indipendenti' nelle liste locali ritenute 'meno distanti'. 
Bisogna lavorare sin d'ora nell'organizzazione di una grande manifestazione nazionale ove si possano presentare i frutti del lavoro svolto e una prima schiera di nuova classe dirigente, da sostenere, incoraggiare, rafforzare: tra loro emergeranno i nuovi leader di cui abbiamo bisogno. Non altrove e senza bisogno di allenatori che hanno fallito. 
Siamo indubbiamente in un momento di crisi economica, politica e morale, il cittadino si sente sperduto, senza punti di riferimento. Si facciano avanti e si assumano le responsabilità di dare una speranza le persone perbene, oneste, coraggiose e capaci. Possibilmente di destra. Riva Destra c'è e grida forte: 'Presente!'. 

www.studiostampa.com

martedì 18 febbraio 2014

MARÒ, SANTORI: «SIAMO STUFI DELLA LORO CONTINUA UMILIAZIONE»

(OMNIROMA) Roma, 18 FEB - «L'ennesimo rinvio, il 26esimo, è inaccettabile: i nostri Marò devono tornare in Italia subito e la verità deve essere accertata da un tribunale italiano. Chiediamo l'espulsione immediata dell'ambasciatore indiano dall'Italia fino a quando i Marò non saranno rientrati». Lo comunica in una nota il consigliere regionale del Lazio Fabrizio Santori, presidente onorario del movimento Riva Destra, insieme a Fabio Sabbatani Schiuma e Alfio Bosco, rispettivamente segretario nazionale e portavoce del movimento Riva Destra. «Siamo stufi - dichiarano i tre esponenti di Riva Destra - di questa continua umiliazione ai nostri Marò e all'Italia intera: erano in missione per difendere il mare dai pirati, ma sono sequestrati da due anni senza che neanche vengano formulati i capi d'accusa e sulla loro pelle s'inscena ora in India un macabro balletto elettorale, fatto di rinvii, minacce e smentite. Anche la politica italiana- concludono Santori, Sabbatani Schiuma e Bosco - e i governi succeduti, non sono stati capaci, se non di ordinare un blitz per liberarli, che di sole chiacchiere, Compresa la spedizione dei parlamentari, in viaggio a spese nostre per farsi fotografare senza neanche ottenere un incontro istituzionale. È ora di sospendere ogni rapporto commerciale e diplomatico con l'India». 
red 181030 FEB 14
Fabio Sabbatani Schiuma

www.studiostampa.com

lunedì 10 febbraio 2014

GIOVEDÌ 13/2, ore 18, riunione a Roma sulla "Riva Destra".

Importante incontro del Direttivo di "Riva Destra", interverranno, Alfio Bosco (portavoce del Movimento), il Consigliere Regionale Fabrizio Santori (Presidente Onorario di "Riva Destra" e Fabio Sabbatani Schiuma (Segretario Nazionale di "Riva Destra"). L'appuntamento è allo Sha, di via Borsieri 7/b (zona piazza Mazzini). La riunione terminerà alle ore 20. 

LA NOSTRA PAGINA SU FACEBOOK

www.studiostampa.com

mercoledì 11 dicembre 2013

FORCONI: SANTORI-RIVA DESTRA, SOLIDARIETÀ E SOSTEGNO A PROTESTE




mercoledì 4 dicembre 2013

PARTITI, SANTORI ELETTO PRESIDENTE ONORARIO DI "RIVA DESTRA"