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giovedì 7 gennaio 2016

NOI CON SALVINI SU PRIVATIZZAZIONE ASILI NIDO A ROMA.

Fabio Sabbatani Schiuma
“A Roma c’è una vera e propria emergenza sulle liste di attesa, sui costi e sulle carenze strutturali dei plessi scolastici di competenza comunale, ma il servizio pubblico va garantito e bisogna trovare soluzioni concrete e soldi. La privatizzazione appare al commissario Tronca come l’unica scorciatoia possibile e costituisce peraltro una chiara scelta politica oltre l’ordinaria amministrazione alla quale egli sarebbe preposto. 
Per Noi con Salvini invece al privato non va consegnata la gestione, ma va coinvolto con degli incentivi, solo nella ristrutturazione e messa a norma con la legge 626 delle scuole in questione”.
E’ quanto dichiara in una nota Fabio Sabbatani Schiuma, componente del coordinamento romano Noi con Salvini e segretario nazionale di Riva Destra.
“La colpa è la cattiva gestione del settore di cui ogni giunta capitolina, di qualsiasi colore, si è resa protagonista nell’ultimo ventennio”. “‘Adotta un nido’ - continua la nota - è la nostra proposta di offrire ai privati sgravi fiscali sulle tasse comunali, cartellonistica pubblicitaria gratuita e rapporti prioritari con la pubblica amministrazione, mediante la creazione dell’albo delle I.S.U. (‘Imprese Socialmente Utili’), in cambio del contributo a una migliore manutenzione e ristrutturazione scolastica.
Il tutto - prosegue la nota - con il risultato di recuperare l’utilizzazione piena di tanti plessi scolastici che hanno ancora aule inagibili: le liste d’attesa si dimezzerebbero e se recuperassimo i tanti spazi destinati alla didattica utilizzati per altri scopi o magari occupati, eviteremmo di costringere le famiglie romane al ricorso al privato come unica soluzione”. Schiuma ricorda come “nel lontano 2001 infatti, il Campidoglio commissionò un monitoraggio alla società Igeam per l’adeguamento alla Legge 626 sulla sicurezza nei plessi scolastici di competenza comunale. Dopo i primi 300 risultati emerse un dato che in proporzione richiedeva circa 770 miliardi delle vecchie lire per i necessari interventi”.

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"Adotta un asilo nido". Appello ai privati. Noi con Salvini: "E' emergenza sicurezza".

L'INTERVENTO. Liste d'attesa, genitori costretti alla piazza, bimbi a serio rischio sicurezza, operatori sul piede di guerra: "Il concorso dei privati appare al commissario Tronca come l'unica scorciatoia possibile ma si sbaglia nel pensarlo finalizzato alla gestione"
La proposta di privatizzare i nidi comunali e di cedere allo Stato le scuole materne per l’impossibilità di reperire le risorse necessarie e la difficoltà  di abbattere le liste di attesa, è figlia di una cattiva gestione del settore  di cui ogni giunta capitolina, di qualsiasi colore, si è resa protagonista  nell'ultimo ventennio. Con il risultato che da tempo a Roma c'è una vera e  propria emergenza sui costi e sulle carenze strutturali dei circa 1300 plessi  scolastici di competenza comunale.
Liste d'attesa, genitori costretti alla  piazza, bimbi a serio rischio sicurezza, operatori sul piede di guerra, oltre a  soldi sperperati in progetti costosi e fallimentari. Il concorso dei privati appare al commissario Tronca come l'unica scorciatoia  possibile, ma si sbaglia nel pensarlo finalizzato alla gestione. Fermo restando  che il tutto costitusce una chiara scelta politica che va oltre l'ordinaria  amministrazione alla quale sarebbe preposto, il privato va al limite coinvolto  nella ristrutturazione e messa a norma con la legge 626 delle scuole in  questione. E' questa la nostra proposta 'Adotta un asilo nido', con cui contribuire a  reperire i fondi che servono. Nel lontano 2001 infatti, il Campidoglio  commissionò un monitoraggio alla società Igeam per l’adeguamento alla Legge 626  sulla sicurezza nei plessi scolastici di competenza comunale. Dopo i primi 300  risultati emerse un dato che in proporzione richiedeva circa 770 miliardi delle  vecchie lire per i necessari interventi.
Se vogliamo davvero fare qualcosa di  concreto, bisogna offrire ai privati sgravi fiscali sulle tasse comunali,  cartellonistica pubblicitaria gratuita e rapporti prioritari con la pubblica  amministrazione, mediante la creazione dell'albo delle imprese 'socialmente  utili',  in cambio del contributo a una migliore manutenzione e  ristrutturazione scolastica. Il tutto con il risultato di recuperare   l'utilizzazione di tanti plessi scolastici che hanno ancora aule inagibili: le  liste d'attesa si dimezzerebbero e se recuperassimo i tanti spazi destinati  alla didattica utilizzati per altri scopi o magari occupati, eviteremmo di  costringere le famiglie romane al ricorso al privato come unica soluzione. Che può essere solo una libera scelta, ove però la scuola pubblica resta garantita. 

*componente del coordinamento romano Noi con Salvini 
e segretario nazionale di Riva Destra

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ACCA LARENTIA:RIVA DESTRA RICORDA SACRIFICIO TRE GIOVANI MARTIRI.

ROMA 7 gennaio - "7 gennaio 1978 - 7 gennaio 2016. Dopo 38 anni continuiamo anche noi a celebrare e rendere omaggio ai martiri di Acca Larentia, per ricordare il sacrificio di tre ragazzi caduti per un'idea in una strage senza nessun colpevole: Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni, uccisi barbaramente e di cui oggi corre l’anniversario”.
Lo rendono noto in una nota Fabio Sabbatani Schiuma, Alfio Bosco e Lorenzo Loiacono, rispettivamente segretario nazionale, portavoce e commissario romano del movimento Riva Destra.
“Tre omicidi - conclude la nota - che non hanno ancora mai visto giustizia, tre ragazzi che rappresentano le radici e la memoria storica della destra romana che vanno sempre celebrati affinché il loro sacrificio e la loro militanza non muoiano mai”. 

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