Aggiornamenti e News
lunedì 7 giugno 2021
Giorgia Meloni a Non è l'Arena.
venerdì 5 febbraio 2021
Giorgia Meloni a Porta a Porta con una "Visione" da Grande Statista.
venerdì 4 dicembre 2020
Per chi se la fosse persa, Vi ripropongo la mia intervista di ieri sera al Maurizio Costanzo Show. Come sono andata?
martedì 1 dicembre 2020
Su Ciociaria Oggi una splendida Giorgia Meloni.
Dal suo ufficio, all'ultimo piano del palazzo che ospita i gruppi della Camera, a due passi da Montecitorio, si domina tutta Roma. Una vista mozzafiato che regala un orizzonte vasto come quello di chi occupa quelle stanze: Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia e leader dei Conservatori europei, una delle politiche più influenti, non solo in Italia. Il Covid oggi le impone di preoccuparsi della gestione dell'emergenza (non risparmiando critiche al governo), il futuro la disegna come regina di un'Italia diversa, magari alla guida di quella "confederazione del centrodestra" proposta in risposta alla federazione dei gruppi parlamentari ipotizzata da Matteo Salvini. In questa intervista parla di tutto, partendo da un fatto: «Io sono Giorgia Meloni, non sono populista, non faccio la cheerleader di nessuno e non inseguo modelli. Semmai, lavoro per costruire e affermare un modello italiano e di FdI».
venerdì 16 ottobre 2020
Bellissima intervista a Giorgia Meloni.
martedì 15 settembre 2020
INTERVISTA ESCLUSIVA DI MAGDI ALLAM A L’INFORMAZIONE.INFO
Le Costituzioni dei Paesi occidentali e la Convenzione europea dei diritti dell’uomo (CEDU) riconoscono la libertà di religione. Ma è giusto riconoscere tale libertà anche a quelle religioni che non la concedono ai propri fedeli, che non rispettano la parità dei sessi, che non prevedono la separazione fra Stato e Chiesa? Non sarebbe il caso di rivedere il concetto di libertà di religione contenuto in testi scritti oltre mezzo secolo fa, quando l’Islam non aveva ancora messo radici in Occidente ?
martedì 19 maggio 2020
GIORGIA MELONI A "PATRIAE" 18-05-2020
mercoledì 11 marzo 2020
FVG: la nostra Marika Diminutto intervistata su TG Regionale.
lunedì 6 gennaio 2020
Intervista a Daniela Borghesi, coordinatore di Riva Destra a Rimini.
Iniziamo dalla sua vita fuori della politica.
"Sono una madre, separata da dieci anni. Faccio la fotografa e dopo sette anni in cui sono stata in proprio come libera professionista e commerciante, oggi lavoro come dipendente. Questi due aspetti fondamentali della mia vita, con le loro gioie e le loro difficoltà, mi hanno spinta alla militanza politica. Anche se in realtà è una passione nata quando avevo dieci anni e i telegiornali raccontavano allora il lavoro al servizio della giustizia da parte di Falcone e Borsellino"'.
Cosa l'ha portata ad avvicinarsi a Riva Destra?
"Quando Alleanza Nazionale confluì nel Pdl mi sono sentita senza una casa. La scelta coraggiosa di Giorgia Meloni è stata una gioia immensa: non riuscivo ad accettare che nessuno dell'arco parlamentare, nemmeno uno, volesse prendersi la briga di portare avanti la storia della Destra, anche a costo di andarsene da solo. Nel mio attivismo sul territorio ho poi conosciuto Riva Destra e mi ha colpita l'esistenza di un movimento federato a FdI, che porti 'destra' nel suo nome, un posto dove può trovare un legame forte chiunque abbia nel suo cuore i valori di libertà, lealtà, onore, rispetto, fedeltà per la Patria, sacralità della Famiglia e amore per la nostra millenaria storia. E lo può trovare anche chi non si sente vicino alla politica o alle logiche dei partiti. Perché la nostra è innanzitutto una fede".
Come vede il prossimo futuro di questo Governo?
"Penso che dovrà fare i conti con la sua arroganza. E lo dimostra la risposta di ogni ultimo test elettorale e cosa emerge dai sondaggi su ogni tema di attualità sociale e politica. È ovvio che questo governo vuole sfuggire alle urne.”
Quali sono gli obiettivi che si pone sul territorio di Rimini?
"Ovviamente la crescita del nostro movimento, ma più di ogni altra cosa vorrei, grazie a Riva Destra, coinvolgere tutti quegli uomini e quelle donne a cui brillano gli occhi quando parlano degli anni passati, dei tanti tesseramenti qui nella mia zona, dei discorsi di Almirante. Abbiamo bisogno dell'energia dei giovani, ma l'esperienza e la passione dei militanti che ci hanno preceduto ci scalda il cuore e ci spinge ad andare avanti nel nulla dell'apatia diffusa".
Si sente ottimista o pessimista su quello che ci attende?
"Io credo nella forza delle idee. Questo lassismo degli ultimi trenta/quarant'anni sta dando i suoi cattivi frutti. Non ci piace. Il bisogno di rinnovamento, in passato ha portato a demolire tutto, ma senza ricostruire. E noi che siamo cresciuti fra le macerie ideologiche del relativismo, abbiamo imparato che le idee hanno invece un valore, enorme! Per cui sono molto ottimista. A tutte queste donne e a tutti questi uomini, dico che Riva Destra e' l'approdo sicuro, sopravvissuto nel tempo dell'antipolitica".
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lunedì 18 novembre 2019
Intervista a Marika Diminutto Friuli Venezia Giulia
Ho accettato con grande entusiasmo di mettermi a disposizione di Riva Destra perché a mio avviso mancava un contenitore nel quale i numerosi elettori di destra si potessero riconoscere e nel quale poter impegnarsi per contribuire a migliorare il Paese.
Sono tesserata in Fratelli d'Italia, attualmente rivesto la carica di Consigliera Comunale e Capogruppo FdI del Comune di Cervignano del Friuli (UD), non ultima quella di Dirigente FdI per la Provincia di Udine, conosco le dinamiche di partito ma allo stesso tempo sono consapevole che senza ascoltare la “gente tra la gente” non si può essere utili. Riva Destra è l'orecchio e la voce di chi pur essendo di destra non si riconosce in nessun partito.
In Riva Destra si respira da sempre aria di sana politica, di militanza senza interesse, di competenza e passione. E’ un patrimonio utile, soprattutto per ricostruire il rapporto tra cittadini e politica. C’è molto da lavorare, ne sono convinta, ma sono consapevole che, con l’aiuto di tutti coloro che si riconoscono in quei valori che hanno sempre identificato la destra sociale italiana, si potrà fare molto.
Riva Destra sta riscuotendo molti consensi, a cosa pensa sia dovuto?
In Friuli Venezia Giulia la voglia di partecipazione non ha abbandonato la politica, ma spesso solo i partiti, che sono soltanto una delle forme di pratica delle attività di interesse collettivo. Molti elettori, come ho già detto, non vogliono tesserarsi, ancor meno si riconoscono nei partiti, nonostante si sentano “di destra”. Ecco allora Riva Destra, un Movimento politico federato a Fratelli d'Italia, chiamatelo pure anello di congiunzione, il valore aggiunto a FdI che fa la differenza. Per aderire a Riva Destra non serve essere tesserati o tesserarsi a FdI.
In Friuli Venezia Giulia Lei è già una figura importante di Fratelli d'Italia, non pensa che trovare anche il tempo per Riva Destra sia se non arduo un po difficoltoso?
Non conosco la parola stanchezza, un politico deve stare tra la gente del territorio, percorrerlo in lungo e largo, incontrando le persone, ascoltandole e spiegando loro le proprie idee e proposte . Deve essere umile ed attento, deve saper ascoltare, accettare le critiche e farne tesoro. E' un lavoro che ho fatto anche negli ultimi anni 3 anni in Fratelli d'Italia. Ora continuerò a farlo sia in Fdi che in Riva Destra. Lavorare per l'Italia e gli italiani è qualcosa che mi fa stare bene, che mi appaga e mi fa stare apposto con la coscienza.
E' un impegno che svolge da sola?
No, mi avvalgo di ottimi collaboratori tra i quali Lorenzo Codarin Alciati Coordinatore Riva Destra per la Provincia di Udine e Maria Attianese Coordinatrice per la Provincia di Gorizia. Entrambi molto attivi, con la grande capacità di ascoltare dalla gente ciò che non viene detto.
L’importanza di saper ascoltare, proporre la soluzione e condividerla, perché “sentire” non basta. Ascoltare consente di metterci nei panni dell’altro; riconoscere e accettare il suo punto di vista, le sue emozioni, in totale assenza di giudizio, in totale comunanza con il senso patriottico che ci contraddistingue.
A concludere, cosa prevedete per il futuro di Riva Destra in Friuli Venezia Giulia?
Dato il notevole consenso fin ad ora raccolto a breve verranno vagliate nuove cariche da distribuire a livello provinciale e locale, procederemo all'avvio di Circoli di Riva Destra sul tutto il territorio regionale e all'apertura di una Segreteria Regionale.
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martedì 24 settembre 2019
Una grandissima Giorgia Meloni ieri sera.
lunedì 13 maggio 2019
Una Giorgia Meloni TRAVOLGENTE !!!
venerdì 29 dicembre 2017
L’aria viziata della politica romana.
Intervista a Sabbatani Schiuma, attivista e politico
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lunedì 18 settembre 2017
Gestione, Organizzazione, Risultati. IL POLITICO E' UN PRODOTTO/SERVIZIO !
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lunedì 29 maggio 2017
Gestione, Organizzazione, Risultati.
Qui trovate una traccia su come si dovrebbe procedere. Carissimi per governare e far funzionare il Mondo (zona per zona) serve Organizzare, Formare, Imparare a lavorare in squadra ed infine DELEGARE. L'amore è bello ma non scava pozzi per l'acqua, non crea industrie alimentari e non gestisce la logistica.
https://youtu.be/XNTDWNArZL0
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venerdì 9 dicembre 2016
“Chi è di Destra punti su Salvini Premier”.
mercoledì 13 aprile 2016
L'intervista all'esponente di Riva Destra - Avellino
lunedì 11 gennaio 2016
Le Iene intervistano Matteo Salvini !
sabato 28 febbraio 2015
FABIO SABBATANI SCHIUMA: RITENGO SIA GIUSTO PROTEGGERE E TUTELARE L’IDENTITÀ DEL MIO POPOLO E LA SUA TRADIZIONE, COSÌ COME PENSO CHE OGNI POPOLO ABBIA IL DIRITTO DI DIFENDERE E TUTELARE LA PROPRIA.
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Fabio Sabbatani Schiuma |
Di lui Veltroni disse: “Ma noi un rompicoglioni come Schiuma non ce l’abbiamo?” Chi lo conosce sa, insomma, che il Segretario Nazionale di Riva Destra non le manda a dire. Come quella volta che, al giornalista, in polemica con la scienziata Rita Levi Montalcini, disse: “Le regaleremo delle stampelle, è anziana, e anziché tenere in piedi col suo voto un governo non voluto dal popolo se ne può stare tranquillamente a casa”. L’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, gli confidò: “Lo so che sei bravo, ma sei troppo ingombrante”.
Fabio Sabbatani, quali sono gli obiettivi politici di Riva Destra?
Ricostruire la Destra, creare un fronte nazionale e sociale alla francese, ma che sia basato sulla tradizione e sulla cultura italiana. RD nasce sulle ceneri di quella che all’epoca fu Alleanza Nazionale, che si proponeva come forza di governo. AN non c’è più, e allora ci siamo noi. E cresciamo. Da poco ha aderito una bravissima consigliera comunale di Milazzo. E poi ci espandiamo in Puglia, Calabria, Sicilia, ma anche Umbria e Lazio.
Ma Alleanza Nazionale che fine ha fatto? Ce lo può confessare?
Il progetto iniziale era anche buono ma, alla lunga, è stato distrutto dalle scelte scellerate di Gianfranco Fini che hanno reso, di fatto, Alleanza Nazionale un enorme fallimento. Ma il responsabile non fu solo Gianfranco Fini: con lui bisogna ricordare anche tutta una classe di colonnelli e pseudo-gerarchi che hanno accettato e digerito di tutto, solo per mantenere poltrone, stipendi ed incarichi. E cosa sta facendo la classe dirigente che un tempo era di destra è sotto gli occhi di tutti: i risultati sono stati disastrosi.
Adesso c’è Riva Destra. Cosa puntate a fare?
Innanzitutto ricostruire una destra, una vera destra. La prima cosa da fare è ripartire dalla consapevolezza che non si debba fare alcun accordo con questa classe dirigente, che ora pretende di presentarsi candida, pulita e sorridente, con coloro che la destra hanno contribuito ad affossarla e ad emarginarla sempre più dal contesto politico.
Il Presidente Onorario di Riva Destra è un giovane consigliere comunale del Lazio. Ci spiega questa scelta?
Noi di Riva Destra amiamo far seguire i fatti alle parole. Abbiamo quindi deciso di affidare la presidenza onoraria del nostro partito a persone nuove, a giovani bravi, onesti e capaci, i quali stanno già dimostrando sul campo chi siano e quanto valgono, come Fabrizio Santori.
Da Todi è partita la tavola rotonda “La destra riparte” moderata dal Direttore del Tempo, Gianmarco Chiocci.
E dopo?
Stiamo organizzando conferenze, incontri, dibattiti. Ne abbiamo in programma a Catania, Trani, Cosenza, e continueremo fin dove saremo in grado, camminando con le nostre gambe e con persone provenienti dal nostro mondo e che meritano di essere valorizzate oltre i loro territori di provenienza, come per esempio il sindaco Guido Castelli ad Ascoli, Andrea Marchetti a Chianciano Terme; oppure consiglieri regionali come Santori, per l’appunto, oppure Galeazzo Bignami in Emilia Romagna.
Insomma: la sensazione è che abbiate intenzione di puntare sul nuovo, quindi sul domani.
Certamente. In loro riponiamo la speranza di ricostruire la destra del presente e del futuro da destra, senza vecchi colonnelli.
Contatti con altri partiti?
Vi sentite affini a qualche movimento?
Certamente guardiamo a chi ha un linguaggio vicino al nostro e, pur non provenendo dal nostro mondo, ama parlare chiaro ed aver coraggio: Matteo Salvini, ad esempio, il quale, arricchito da un mondo politico e culturale che gli è vicino, e anche ispirato da persone in gamba come Pietrangelo Buttafuoco, può costruire la strada percorribile di un fronte nazionale che ispiri al Front National di Marine Le Pen, ma con solide basi culturali italiane. Siamo pronti a camminare insieme.
Spesso siete stati accusati di essere Fascisti. Cosa ne pensate del reato, ancora presente nel nostro ordinamento, di apologia del Fascismo?
Lo sapevo che prima o poi saremmo arrivati qui. Basta con questa litania del Fascismo e dell’antifascismo! L’Italia è rimasta spaccata in questo modo per più di mezzo secolo. Comunque si, noi ci richiamiamo anche a quelle cose buone che comunque Mussolini fece. Anche Ghandi, che non era certamente sospettabile di simpatie fasciste, parlò di Mussolini in termini quantomeno celebrativi. Secondo lei Ghandi era un Fascista? Oppure è reato dire che le case popolari della Garbatella, volute e create dal Duce, sono più abitabili e dignitose di quell’edilizia massificante ed umiliante di Laurentino 38? Sa quanti esempi di apologia del Fascismo potrei farle sui quali tutte le persone di buon senso converrebbero?
In questi giorni si parla molto dell’introduzione del reato di negazionismo olocaustico. Cosa ne pensa?
Ovviamente, dopo la domanda sul Fascismo, non poteva mancare la domanda sull’antisemitismo. Ascolti, io a Birkenau e Basovizza ci sono andato e ho sempre condannato l’olocausto. Non ho visto lo stesso comportamento, però, nel ricordo della Giornata dedicata ai Martiri delle foibe, dove ancora oggi i compagni inneggiano a quel massacro senza alcuna volontà di riparazione o rispetto verso quei morti. Non sono razzista. Ritengo sia giusto proteggere e tutelare l’identità del mio popolo e la sua Tradizione, così come penso che ogni popolo abbia il diritto di difendere e tutelare la propria. In questo senso non posso accettare chi ritiene di poter venire a fare i suoi porci comodi a casa mia, pretendendo solo diritti senza rispettare alcun dovere. Non sono nemmeno omofobo. Rispetto totalmente ogni scelta e sono a favore dei diritti civili di tutti, a prescindere dalle loro preferenze sessuali. Ma resto fortemente contrario ai matrimoni tra persone dello stesso sesso, alle adozioni per gli omosessuali, e a quelle ridicole pagliacciate di “genitore 1” e “genitore 2”. D’altronde, l’ha capito: non sono per il politicamente corretto.
Andrea Chessa
Fonte: UnfoldingRoma
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