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sabato 28 febbraio 2015

ROMA: un Serio Intervento di Matteo Salvini !

di Loredana Turchetti - Catania

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FABIO SABBATANI SCHIUMA: RITENGO SIA GIUSTO PROTEGGERE E TUTELARE L’IDENTITÀ DEL MIO POPOLO E LA SUA TRADIZIONE, COSÌ COME PENSO CHE OGNI POPOLO ABBIA IL DIRITTO DI DIFENDERE E TUTELARE LA PROPRIA.

Fabio Sabbatani Schiuma
46 anni, nato e cresciuto a Roma, ha studiato  Giurisprudenza all’Università La Sapienza, per poi lavorare come dirigente d’azienda. La sua carriera politica inizia da giovane: inizialmente nel Fronte della Gioventù, passa poi in Alleanza Nazionale, partito in cui milita dalla sua fondazione fino al 2007, anno in cui viene sospeso direttamente da Gianfranco Fini (“Me l’ha data un antifascista militante quale era Gianfranco Fini: la considero la mia medaglia al valore”). Dopo una breve parentesi di un anno prima con La Destra, che contribuì a creare, poi con il PDL, approda a Riva Destra, partito di cui è il fondatore e il Segretario Nazionale. 4 mandati da consigliere comunale in Campidoglio, con oltre 17.000 preferenze prese, Sabbatani Schiuma è rimasto politicamente senza casa e allora ha provveduto a costruirsela lui, una casa.

Di lui Veltroni disse: “Ma noi un rompicoglioni come Schiuma non ce l’abbiamo?” Chi lo conosce sa, insomma, che il Segretario Nazionale di Riva Destra non le manda a dire. Come quella volta che, al giornalista, in polemica con la scienziata Rita Levi Montalcini, disse: “Le regaleremo delle stampelle, è anziana, e anziché tenere in piedi col suo voto un governo non voluto dal popolo se ne può stare tranquillamente a casa”. L’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, gli confidò: “Lo so che sei bravo, ma sei troppo ingombrante”.

Fabio Sabbatani, quali sono gli obiettivi politici di Riva Destra?

Ricostruire la Destra, creare un fronte nazionale e sociale alla francese, ma che sia basato sulla tradizione e sulla cultura italiana. RD nasce sulle ceneri di quella che all’epoca fu Alleanza Nazionale, che si proponeva come forza di governo. AN non c’è più, e allora ci siamo noi. E cresciamo. Da poco ha aderito una bravissima consigliera comunale di Milazzo. E poi ci espandiamo in Puglia, Calabria, Sicilia, ma anche Umbria e Lazio.

Ma Alleanza Nazionale che fine ha fatto? Ce lo può confessare?

Il progetto iniziale era anche buono ma, alla lunga, è stato distrutto dalle scelte scellerate di Gianfranco Fini che hanno reso, di fatto, Alleanza Nazionale un enorme fallimento. Ma il responsabile non fu solo Gianfranco Fini: con lui bisogna ricordare anche tutta una classe di colonnelli e pseudo-gerarchi che hanno accettato e digerito di tutto, solo per mantenere poltrone, stipendi ed incarichi. E cosa sta facendo la classe dirigente che un tempo era di destra è sotto gli occhi di tutti: i risultati sono stati disastrosi.

Adesso c’è Riva Destra. Cosa puntate a fare?

Innanzitutto ricostruire una destra, una vera destra. La prima cosa da fare è ripartire dalla consapevolezza che non si debba fare alcun accordo con questa classe dirigente, che ora pretende di presentarsi candida, pulita e sorridente, con coloro che la destra hanno contribuito ad affossarla e ad emarginarla sempre più dal contesto politico.

Il Presidente Onorario di Riva Destra è un giovane consigliere comunale del Lazio. Ci spiega questa scelta?

Noi di Riva Destra amiamo far seguire i fatti alle parole. Abbiamo quindi deciso di affidare la presidenza onoraria del nostro partito a persone nuove, a giovani bravi, onesti e capaci, i quali stanno già dimostrando sul campo chi siano e quanto valgono, come Fabrizio Santori.

Da Todi è partita la tavola rotonda “La destra riparte” moderata dal Direttore del Tempo, Gianmarco Chiocci. 
E dopo?

Stiamo organizzando conferenze, incontri, dibattiti. Ne abbiamo in programma a Catania, Trani, Cosenza, e continueremo fin dove saremo in grado, camminando con le nostre gambe e con persone provenienti dal nostro mondo e che meritano di essere valorizzate oltre i loro territori di provenienza, come per esempio il sindaco Guido Castelli ad Ascoli, Andrea Marchetti a Chianciano Terme; oppure consiglieri regionali come Santori, per l’appunto, oppure Galeazzo Bignami in Emilia Romagna.

Insomma: la sensazione è che abbiate intenzione di puntare sul nuovo, quindi sul domani.

Certamente. In loro riponiamo la speranza di ricostruire la destra del presente e del futuro da destra, senza vecchi colonnelli.

Contatti con altri partiti? 
Vi sentite affini a qualche movimento?

Certamente guardiamo a chi ha un linguaggio vicino al nostro e, pur non provenendo dal nostro mondo, ama parlare chiaro ed aver coraggio: Matteo Salvini, ad esempio, il quale, arricchito da un mondo politico e culturale che gli è vicino, e anche ispirato da persone in gamba come Pietrangelo Buttafuoco, può costruire la strada percorribile di un fronte nazionale che ispiri al Front National di Marine Le Pen, ma con solide basi culturali italiane. Siamo pronti a camminare insieme.

Spesso siete stati accusati di essere Fascisti. Cosa ne pensate del reato, ancora presente nel nostro ordinamento, di apologia del Fascismo?

Lo sapevo che prima o poi saremmo arrivati qui. Basta con questa litania del Fascismo e dell’antifascismo! L’Italia è rimasta spaccata in questo modo per più di mezzo secolo. Comunque si, noi ci richiamiamo anche a quelle cose buone che comunque Mussolini fece. Anche Ghandi, che non era certamente sospettabile di simpatie fasciste, parlò di Mussolini in termini quantomeno celebrativi. Secondo lei Ghandi era un Fascista? Oppure è reato dire che le case popolari della Garbatella, volute e create dal Duce, sono più abitabili e dignitose di quell’edilizia massificante ed umiliante di Laurentino 38? Sa quanti esempi di apologia del Fascismo potrei farle sui quali tutte le persone di buon senso converrebbero?

In questi giorni si parla molto dell’introduzione del reato di negazionismo olocaustico. Cosa ne pensa?

Ovviamente, dopo la domanda sul Fascismo, non poteva mancare la domanda sull’antisemitismo. Ascolti, io a Birkenau e Basovizza ci sono andato e ho sempre condannato l’olocausto. Non ho visto lo stesso comportamento, però, nel ricordo della Giornata dedicata ai Martiri delle foibe, dove ancora oggi i compagni inneggiano a quel massacro senza alcuna volontà di riparazione o rispetto verso quei morti. Non sono razzista. Ritengo sia giusto proteggere e tutelare l’identità del mio popolo e la sua Tradizione, così come penso che ogni popolo abbia il diritto di difendere e tutelare la propria. In questo senso non posso accettare chi ritiene di poter venire a fare i suoi porci comodi a casa mia, pretendendo solo diritti senza rispettare alcun dovere. Non sono nemmeno omofobo. Rispetto totalmente ogni scelta e sono a favore dei diritti civili di tutti, a prescindere dalle loro preferenze sessuali. Ma resto fortemente contrario ai matrimoni tra persone dello stesso sesso, alle adozioni per gli omosessuali, e a quelle ridicole pagliacciate di “genitore 1” e “genitore 2”. D’altronde, l’ha capito: non sono per il politicamente corretto.

Andrea Chessa

Fonte: UnfoldingRoma

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venerdì 27 febbraio 2015

FABIO SCHIUMA* REPLICA AL VIDEO CONTRO SALVINI DI ELIO GERMANO


L'attore Elio Germano ha fatto un video contro Salvini che termina con, "...a Roma nun te ce volemo! ". Ora, fermo restando non si capisca in base a quale virtù morale o elettiva questo signore si arroghi il diritto di parlare a nome di tutti i romani, lui, di provenienza molisana, ha già invece sperimentato la capacità di accoglienza a 360 gradi della Città Eterna. Nel raccontare ai bambini nomadi del video - che speriamo non siano stati distolti dalle aule, come testimoniano i dati sulla dispersione scolastica - come a inizio secolo scorso negli Stati Uniti descrivevano gli immigrati italiani, ossia pressappoco come noi oggi descriviamo quelli nostrani, si è dimenticato che ieri come oggi negli States le leggi le fanno rispettare a tutti, stranieri compresi, e le regole sull'immigrazione sono ferree. Senza sostituirsi a nessuno, ma solo perché la penso come Salvini, a questo attore in cerca di ribalta, voglio ulteriormente ricordare che noi non ce la prendiamo con gli immigrati, ma con chi ce li fa entrare in massa, con chi non gli fa rispettare le stesse leggi che noi rispettiamo e con chi ci specula sopra. Non solo con i fondi, ma anche con un video. 
"Elio, Germa', e sii bono no...pensa a fa' l'attore".

Fabio Sabbatani Schiuma Segretario Nazionale di Riva Destra.

QUI IL VIDEO DI ELIO GERMANO CON I ROM

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giovedì 26 febbraio 2015

Riva Destra: DA L'ESPRESSO DI OGGI 26/2

"...Marceranno spalla a spalla con “Riva Destra”, movimento nato dalle ceneri dell’MSI e Alleanza Nazionale, presente con delegazioni dalla Sicilia, Puglia, Calabria, Umbria, Marche ed Emilia Romagna.
«Guardiamo alla nascita di un unico fronte nazionale e sociale per salvare la nostra Patria dal renzismo e da un'Europa che non è quella che per decenni abbiamo sognato. Riva Destra sta guardando sempre più da vicino la parabola ascendente di Matteo Salvini, come una speranza per chi ha avuto la propria casa bombardata dai fallimenti di Fini e della sua classe dirigente di vecchi colonnelli» 

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mercoledì 25 febbraio 2015

Rosario Crocetta è diventato Presidente della Regione Siciliana per sbaglio.

La grazia ricevuta gli ha dato alla testa tanto da provocargli un irrefrenabile delirio di onnipotenza.
Andiamo con ordine.
La Sicilia, da sempre, è stata di Destra.
Nessuno deve dimenticare che è stata la Regione del sessantuno a zero.
Il centro destra, ai tempi d’oro, riscuoteva dei consensi bulgari.
Crocetta non ha vinto!
E’ stato il centro destra a perdere.
In Sicilia la gente non ha mai fatto sconti a nessuno.
Gli inciuci perpetrati da Berlusconi con gli ultimi tre presidenti del Consiglio non sono passati inosservati.
La delusione degli elettori è stato un prezzo che i presuntuosi hanno pagato.
Il 67% dei siciliani che alle ultime europee non è andato alle urne proviene tutto dal potenziale elettorato del Centro Destra.
Crocetta, quindi, si è ritrovato Presidente della Regione per caso ed a causa dell’idiozia di chi da queste parti gestiva Forza Italia.
La diaspora tra Alfano e Miccichè, con la convinzione di quest’ultimo di poter vincere le elezioni, ha regalato la Regione alle sinistre.
Venne sacrificato sull’altare dell’imbecillità l’unico Uomo di grande carisma che riesce ad esprimere la destra in Sicilia: Nello Musumeci.
Il sessantuno a zero non fu merito di merito di Miccichè e le successive affermazioni del PDL non furono affatto di Alfano.
Berlusconi non lo ha mai capito!!!
Ai siciliani di Destra piace l’Uomo forte, il Presidente, il Capo.
Gradiscono quelli che badano più ai fatti che alle parole.
Non andranno a votare sino a quando qualcuno non gli riuscirà a far intravedere il cambiamento.
Sono assolutamente convinto, a differenza del miope Crocetta, che una parte di quel 67% di siciliani che si sono astenuti alle ultime europee, siano pronti a votare Salvini.
Se poi il Segretario della Lega riuscisse a chiudere un accordo con gente del calibro di Musumeci o Buttafuoco vedrete la presunzione dell’illuso Crocetta attaccata ad un metaforico “muro del pianto”.
La vestale Crocetta, dopo aver contemplato l’oracolo, ha sentenziato: “Salvini non sfonderà in Sicilia”.
Intanto Salvini un siciliano lo ha convinto e sono io.
Sono assolutamente d’accordo con questa sua affermazione: "Io non sfonderò in Sicilia come dici tu ma fammi solo la cortesia di tenere aperti gli ospedali, in modo che le bambine non muoiano in ambulanza cercandone uno aperto".
Io spero che il Centro Destra in Sicilia riesca ad unirsi attorno al progetto di Salvini.
A quel punto Crocetta potrebbe andare a fare in omissis cosa, tra l’altro, che mi dicono gli sia gradita!!

Alfio Bosco - Portavoce Nazionale di RivaDestra

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"Su Il Foglio, Pietrangelo Buttafuoco a 360 gradi sul progetto di Matteo Salvini".




DOPPIO LANCIO ANSA...ROMA 28/2: CIRCOLI RIVA DESTRA (ex An) IN PIAZZA CON SALVINI.

E' una speranza per chi ha avuto casa bombardata da Fini (ANSA)-
ROMA, 25 FEB - "Sabato in Piazza del Popolo ci saremo anche noi: guardiamo alla nascita di un unico fronte nazionale e sociale per salvare la nostra Patria dal renzismo e da un'Europa che non è quella che per decenni abbiamo sognato". 
Lo dichiara in una nota Alfio Bosco, portavoce nazionale del movimento Riva Destra, i primissimi circoli di An nati dalla svolta impressa da Gianfranco Fini all'allora MSI. 
"Riva Destra - continua la nota - sarà presente con delegazioni da varie regioni (Sicilia, Puglia, Calabria, Umbria, Marche ed Emilia Romagna), oltre che con il comitato romano, con il suo segretario nazionale Fabio Sabbatani Schiuma e il presidente onorario Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio". 
"Riva Destra - conclude la nota - sta guardando sempre più da vicino la parabola ascendente di Matteo Salvini, come una speranza per chi ha avuto la propria casa bombardata dai fallimenti di Fini e della sua classe dirigente di vecchi colonnelli. Una speranza per chi da tempo lavora con enormi difficoltà per ricostruirla, nuova, pulita e proprio senza mobili vecchi e tarlati". Sabato mattina Riva Destra parteciperà anche al convegno "Mille Patrie per l'Italia" che avrà tra i relatori Matteo Salvini
(ANSA). PH 25-FEB-15 11:12 NNNN

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