E così, alla fine, Ignazio Marino s’è dovuto scusare. Aveva detto che la destra sarebbe dovuta “tornare nelle fogne”: per questo motivo è stato querelato, s’è dovuto scusare dinnanzi al giudice di Pace ed è stato condannato a pagare le spese processuali. L’ex sindaco di Roma ha infine staccato un assegno di 200 euro a titolo di simbolico risarcimento. Grande la soddisfazione di Fabio Sabbatani Schiuma e di Fabrizio Santori che patrocinati dall’avv. Remo Pannain avevano citato in giudizio proprio Ignazio Marino. “Dopo gli insulti verso il mondo della destra, invitato a ‘tornare nelle fogne‘- si legge nella nota diffusa da Sabbatani Schiuma e Santori – insulti pronunciati da Marino il 21 giugno 2015 durante un comizio alla Festa dell’Unità, lo abbiamo querelato per diffamazione. Il Giudice di Pace ha fortemente invitato le parti ad addivenire a una conciliazione e sono state evidenziate le scuse che già Ignazio Marino avanzò il successivo 25 giugno 2017, durante la seduta dell’Assemblea Capitolina. Pertanto, ritenuto soddisfacente il percorso giudiziario compiuto, che ha portato l’ex sindaco ‘alla sbarra’ e per non gravare ulteriormente la già ingolfata macchina della giustizia, abbiamo ritenuto di accettare l’invito del giudice e le rinnovate scuse nell’odierna pubblica udienza, estese questa volta a tutto il mondo della destra. Su richiesta del nostro avvocato Remo Pannain di offrire una somma a titolo di simbolico risarcimento da destinare a una famiglia di destra in difficoltà, l’ex sindaco Marino ha emesso un assegno di 200 euro ed è stato ovviamente condannato al pagamento delle spese processuali”.
Fonte: IL SECOLO D'ITALIA
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martedì 13 giugno 2017
«La Destra torni nelle fogne»: Ignazio Marino si scusa e paga le spese.
venerdì 30 ottobre 2015
ROMA:SCHIUMA(RIVA DESTRA),IL PLURINDAGATO MARINO STACCHI LA SPINA AD ACCANIMENTO TERAPEUTICO.
ROMA, 30 ott - "In sostanza il sindaco Marino sarebbe un plurindagato: dagli scontrini delle spese effettuate con la carta di credito intestata al Comune di Roma, fino all'accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato sulla 'Image onlus', da lui fondata per fornire aiuti sanitari in Honduras e nel Congo, passando per la diffamazione nei confronti di chi non la pensa come lui, dopo la denuncia da me presentata insieme al consigliere regionale del Lazio Fabrizio Santori a proposito della frase 'la destra torni nelle fogne'".
Lo dichiara in una nota Fabio Sabbatani Schiuma, segretario nazionale del movimento Riva Destra, per il quale "quello di Marino è ormai un accanimento terapeutico che umilia la capitale d'Italia: stacchi la spina"
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Lo dichiara in una nota Fabio Sabbatani Schiuma, segretario nazionale del movimento Riva Destra, per il quale "quello di Marino è ormai un accanimento terapeutico che umilia la capitale d'Italia: stacchi la spina"
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giovedì 29 ottobre 2015
COMUNE, SCHIUMA (RIVA DESTRA): TRA MARINO E RENZI INUTILE BRACCIO DI FERRO (OMNIROMA)
Roma, 28 OTT - «Renzi non riceverà Marino se non da dimissionario e Marino di contro oggi potrebbe ritirare le sue dimissioni, per ottenere qualcosa di più o magari nella speranza di compattare attorno a lui un fronte anti Renzi, con Sel, la sinistra del Pd, i radicali. 'Annamo bene, ma propio bene...', direbbe la Sora Lella». Lo dichiara in una nota Fabio Sabbatani Schiuma, segretario nazionale del movimento Riva Destra e già vicepresidente del Consiglio Comunale di Roma.
red 281210 OTT 15
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venerdì 9 ottobre 2015
Roma, Ignazio Marino si è dimesso da sindaco: "Lascio, ma ora verifica seria, ho 20 giorni per ripensarci".
Alle 10 in punto, giacca chiara e cravatta a strisce blu e rosse, Ignazio Marino, che ieri sera si è dimesso da sindaco di Roma, è uscito dalla sua abitazione. Ai cronisti che gli facevano domande ha risposto, entrando in macchina, "buon lavoro".
Ignazio Marino ha resistito finché ha potuto, poi ieri sera alle sette e mezzo si è dimesso da sindaco di Roma. Asserragliato in un Campidoglio non più casa di vetro ma bunker dove consumare l'ultimo atto. Assediato da quel partito che neanche tre anni fa lo aveva portato trionfante a Palazzo Senatorio. Il fuoco, anzi, il bombardamento amico è stato letale per un Marino già fiaccato dal "casus scontrini". Alle sette e mezzo della sera Ignazio Marino non è più un sindaco. Segue...
Fonte: ANSA - QUI L'ARTICOLO !
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Ignazio Marino ha resistito finché ha potuto, poi ieri sera alle sette e mezzo si è dimesso da sindaco di Roma. Asserragliato in un Campidoglio non più casa di vetro ma bunker dove consumare l'ultimo atto. Assediato da quel partito che neanche tre anni fa lo aveva portato trionfante a Palazzo Senatorio. Il fuoco, anzi, il bombardamento amico è stato letale per un Marino già fiaccato dal "casus scontrini". Alle sette e mezzo della sera Ignazio Marino non è più un sindaco. Segue...
Fonte: ANSA - QUI L'ARTICOLO !
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giovedì 8 ottobre 2015
ROMA: RIVA DESTRA A MARINO, CHI E' CHE TORNA NELLE FOGNE?
(ANSA) - ROMA, 8 OTT - "Se il sindaco Marino non avrà la decenza di dimettersi, la domanda sorgerà spontanea: chi è che allora deve tornare nelle fogne?". Lo dichiara in una nota Fabio Sabbatani Schiuma, già vicepresidente del consiglio comunale di Roma e segretario nazionale del movimento Riva Destra che, insieme a Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio, ha denunciato il sindaco di Roma per "diffamazione in merito al comizio tenuto il 21 giugno alla Festa dell'Unità di Roma, in cui insultò il popolo della destra dicendogli di 'tornare nelle fogne', frase per la quale ora il primo cittadino risulta indagato". "Voglio - prosegue la nota - sperare che, alla luce dei fatti che sanciscono ormai l'impossibilità di continuare in questo modo, tutti i consiglieri capitolini rassegnino le dimissioni e lascino che i romani possano votare un nuovo sindaco". (ANSA). CHI-COM 08-OTT-15 14:16 NNNN
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venerdì 4 settembre 2015
Marino, "Quelli di destra tornino nelle fogne". "Indagato" il sindaco per diffamazione.
L'INTERVENTO. Fabio Sabbatani Schiuma, già vicepresidente del Consiglio comunale e segretario di Riva Destra, spiega i motivi che hanno portato alla querela di Ignazio Marino. "Offesi tutti i militanti".
Venerdì, 4 settembre 2015 - 14:18:00 ![]() |
Marino alla Festa dell'Unità - da Affari Italiani |
Giustizia è fatta? Non si può dire ancora, ma senz'altro era una querela che andava presentata per difendere l'onorabilità di intere generazioni e di un popolo, quello di Destra. Si, perché a prescindere dall'esito che avrà questo fascicolo - che comunque è stato almeno aperto, e anche celermente a dir la verità - le parole infami, sprezzanti e violente di chi dovrebbe comunque rappresentare tutti i romani, a prescindere dalle singole idee politiche, meritavano una risposta nero su bianco. Così il giorno dopo, in una torrida giornata di luglio, insieme al consigliere regionale del Lazio Fabrizio Santori, ci siamo presentati in una caserma dei carabinieri del rione Prati e abbiamo fatto il nostro dovere. Di persone di Destra, che ricoprono o hanno ricoperto ruoli elettivi, che sono sempre stati orgogliosi del proprio DNA politico. ...Segue...
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QUI IL MODULO PER QUERELARE IL SINDACO !
Venerdì, 4 settembre 2015 - 14:18:00
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"La destra torni nelle fogne": il sindaco Marino indagato per diffamazione.
"Lo comunicano il consigliere regionale Santori e Sabbatani Schiuma, già vicepresidente del consiglio comunale di Roma che presentarono querela. La frase risale al 21 giugno scorso quando il primo cittadino intervenne alla festa dell'Unità“.
Ignazio Marino indagato per diffamazione.
"Il sindaco Ignazio Marino è indagato per il reato di diffamazione. Il motivo risale al comizio del 21 giugno scorso, alla Festa dell'Unità di Roma, quando nel corso di un acceso intervento sul governo cittadino, invitò il popolo della destra a "tornare nelle fogne". L'affermazione, fin da subito, raccolse lo sdegno di molti esponenti politici che, in quell'area si identificano, tanto che qualche giorno seguente anche il primo cittadino chiese scusa. Qualcuno però non si limitò alle note politiche. Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio e Fabio Sabbatani Schiuma, già vicepresidente del consiglio comunale di Roma, rispettivamente presidente onorario e segretario nazionale del movimento Riva Destra hanno proceduto a querelare Marino. “
Ignazio Marino indagato per diffamazione
"Oggi la notizia diffusa dai due esponenti politici. Il primo cittadino è indagato per diffamazione. "Una lezione per Ignazio Marino e per tutti quelli come lui. Nessuno si può permettere di offendere generazioni su generazioni e di riportare indietro le lancette della storia" commentano in una nota. "Marino continua a fuggire dai problemi di Roma, che non riesce ad affrontare né è in grado di risolvere, riproponendo slogan che nulla hanno a che vedere con le esigenze dei romani e tesi a sviare l’attenzione dalle sue incompetenze, dagli scandali della sua maggioranza e dall'immobilismo della sua Giunta". Conclude la nota: "Resta il fatto che la nostra denuncia e la conseguente indagine, siano un monito e una lezione anche per quelli come lui". “
Fonte: ROMATODAY
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Il Sindaco Marino alla Festa dell'Unità - Foto di Repertorio |
"Il sindaco Ignazio Marino è indagato per il reato di diffamazione. Il motivo risale al comizio del 21 giugno scorso, alla Festa dell'Unità di Roma, quando nel corso di un acceso intervento sul governo cittadino, invitò il popolo della destra a "tornare nelle fogne". L'affermazione, fin da subito, raccolse lo sdegno di molti esponenti politici che, in quell'area si identificano, tanto che qualche giorno seguente anche il primo cittadino chiese scusa. Qualcuno però non si limitò alle note politiche. Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio e Fabio Sabbatani Schiuma, già vicepresidente del consiglio comunale di Roma, rispettivamente presidente onorario e segretario nazionale del movimento Riva Destra hanno proceduto a querelare Marino. “
Ignazio Marino indagato per diffamazione
"Oggi la notizia diffusa dai due esponenti politici. Il primo cittadino è indagato per diffamazione. "Una lezione per Ignazio Marino e per tutti quelli come lui. Nessuno si può permettere di offendere generazioni su generazioni e di riportare indietro le lancette della storia" commentano in una nota. "Marino continua a fuggire dai problemi di Roma, che non riesce ad affrontare né è in grado di risolvere, riproponendo slogan che nulla hanno a che vedere con le esigenze dei romani e tesi a sviare l’attenzione dalle sue incompetenze, dagli scandali della sua maggioranza e dall'immobilismo della sua Giunta". Conclude la nota: "Resta il fatto che la nostra denuncia e la conseguente indagine, siano un monito e una lezione anche per quelli come lui". “
Fonte: ROMATODAY
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venerdì 3 luglio 2015
RIVA DESTRA QUERELA IL SINDACO IGNAZIO MARINO
Riva Destra mantiene le promesse: fatti e non parole !!!
Nella tarda mattinata del primo luglio il nostro Segretario Nazionale Fabio Sabbatani Schiuma e il Presidente Onorario di Riva Destra Fabrizio Santori, hanno presentato una querela per diffamazione nei confronti del Sindaco di Roma, Ignazio Marino, per le offese che ha rivolto a tutti noi di Destra nel corso del Festival dell'Unità a Roma.
Per darvene prova alleghiamo il verbale di ricezione di denuncia querela redatto innanzi ad Ufficiali di Polizia Giudiziaria appartenenti all'Arma dei Carabinieri.
Adesso dovrà assumersi la responsabilità di averci definito carogne e che, a suo dire, dovevamo tornare nelle fogne!
Alfio Bosco
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Nella tarda mattinata del primo luglio il nostro Segretario Nazionale Fabio Sabbatani Schiuma e il Presidente Onorario di Riva Destra Fabrizio Santori, hanno presentato una querela per diffamazione nei confronti del Sindaco di Roma, Ignazio Marino, per le offese che ha rivolto a tutti noi di Destra nel corso del Festival dell'Unità a Roma.
Per darvene prova alleghiamo il verbale di ricezione di denuncia querela redatto innanzi ad Ufficiali di Polizia Giudiziaria appartenenti all'Arma dei Carabinieri.
Adesso dovrà assumersi la responsabilità di averci definito carogne e che, a suo dire, dovevamo tornare nelle fogne!
Alfio Bosco
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martedì 23 giugno 2015
ROMA: Santori e Schiuma ritengono inaccettabili le parole del sindaco Marino che vuole la Destra nella fogna e lo querelano per diffamazione.
Abbiamo querelato Ignazio Marino per diffamazione. Le sue offese sono gravissime, non solo perché pronunciate dal Sindaco di Roma, ma perché l’insulto fa chiaramente riferimento ad un vecchio detto degli anni ’70, allorquando la violenza politica prese il sopravvento.
Fascisti, carogne tornate nelle fogne.
Il primo cittadino dà così della carogna a chiunque, professandosi di destra o schierandosi a destra, si permetta di ergersi a scudo morale di questa società, cioè critichi in maniera aperta il suo operato e della sua giunta.
Lo dichiarano in una nota congiunta il consigliere regionale Fabrizio Santori e Fabio Sabbatani Schiuma, già consigliere comunale Indipendente di Destra, rispettivamente Presidente Onorario e Segretario Nazionale del movimento Riva Destra, nato come primo circolo di Alleanza Nazionale.
Nel comizio alla festa dell’Unità - continua la nota - è facile comprendere che egli si rivolga a tutti i simpatizzanti di destra che si permettono di criticare il suo operato. ‘Ma non hanno vergogna, perché non tornano nelle fogne…’, dimostra inequivocabilmente l’intenzione di offendere la reputazione delle persone che esercitano il democratico diritto di critica della condotta e delle scelte di chi sta al governo di Roma.
Le parole pronunciate - prosegue la nota - intrinsecamente offensive, vanno ben oltre la valutazione denigratoria e investono anche i singoli cittadini che si riconoscono in posizioni e scelte politiche differenti da quelle del partito e dei movimenti rappresentati da Marino, i quali, tutti direttamente coinvolti dalle parole gravemente diffamatorie si possono sentire danneggiati nella loro onorabilità individuale.
Per questa ragione - conclude la nota - distribuiremo con ogni mezzo, siti internet e facebook compresi, il modello per querelare Ignazio Marino presso ogni stazione dei Carabinieri o commissariato di Polizia, in una sorta di class-action contro una diffamazione che merita una ferma risposta.
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Fascisti, carogne tornate nelle fogne.
Il primo cittadino dà così della carogna a chiunque, professandosi di destra o schierandosi a destra, si permetta di ergersi a scudo morale di questa società, cioè critichi in maniera aperta il suo operato e della sua giunta.
Lo dichiarano in una nota congiunta il consigliere regionale Fabrizio Santori e Fabio Sabbatani Schiuma, già consigliere comunale Indipendente di Destra, rispettivamente Presidente Onorario e Segretario Nazionale del movimento Riva Destra, nato come primo circolo di Alleanza Nazionale.
Nel comizio alla festa dell’Unità - continua la nota - è facile comprendere che egli si rivolga a tutti i simpatizzanti di destra che si permettono di criticare il suo operato. ‘Ma non hanno vergogna, perché non tornano nelle fogne…’, dimostra inequivocabilmente l’intenzione di offendere la reputazione delle persone che esercitano il democratico diritto di critica della condotta e delle scelte di chi sta al governo di Roma.
Le parole pronunciate - prosegue la nota - intrinsecamente offensive, vanno ben oltre la valutazione denigratoria e investono anche i singoli cittadini che si riconoscono in posizioni e scelte politiche differenti da quelle del partito e dei movimenti rappresentati da Marino, i quali, tutti direttamente coinvolti dalle parole gravemente diffamatorie si possono sentire danneggiati nella loro onorabilità individuale.
Per questa ragione - conclude la nota - distribuiremo con ogni mezzo, siti internet e facebook compresi, il modello per querelare Ignazio Marino presso ogni stazione dei Carabinieri o commissariato di Polizia, in una sorta di class-action contro una diffamazione che merita una ferma risposta.
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giovedì 2 ottobre 2014
venerdì 26 settembre 2014
COM'È' TRISTE ROMA...La Capitale d'Italia vive oggi una tristissima stagione a causa di un sindaco inadeguato e arrogante.
Purtroppo però Ignazio Marino è stato eletto da una maggioranza. Risicata quanto vogliamo, ma pur sempre maggioranza - magari oggi anche pentita. Le cause? Certamente i tantissimi che non sono andati a votare, ma - a mio avviso - ancor di più, i tanti, troppi, errori di Alemanno. Ebbene, prima che si ricandidasse il buon Gianni, gli unici a fargli notare che non fosse il caso, furono Fabrizio Santori - che si propose in prima persona come alternativa a quelle primarie che mai però furono celebrate - e il sottoscritto. Rientrai infatti in Campidoglio negli ultimi 4 mesi del suo governo della città - grazie al poltronismo di qualcuno. Tanto mi bastò per constatare in prima persona la pochezza di una maggioranza di centrodestra alla guida della città. Maggioranza nella quale, non riconoscendomi, non entrai. Puntai il dito in aula per ricordare ad Alemanno la destra sociale dimenticata (https://www.youtube.com/watch?v=_-4qJ0SINxo), per porre rimedio alle assurdità di continuare a dare soldi ai nomadi, dimenticando i romani senza casa (https://www.youtube.com/watch?v=X29Ubk6wLH4), per chiedere di fare battaglie serie sugli sperperi dell'Atac (https://www.youtube.com/watch?v=m11bGZxVVSU) e presi una posizione chiara sull'inopportunità della sua candidatura).
Una volta ricandidatosi lo stesso, ho deciso di sostenere comunque Alemanno. La mia testa oggi dice di aver fatto bene, perchè mai Alemanno avrebbe fatto i danni che sta infliggendo Marino a Roma. Il mio cuore dice di no, perchè Alemanno da sindaco mi ha fatto vergognare di essere di destra. O meglio ha umiliato la destra, dopo 20 anni di opposizione di 'Destra Sociale', quella vera, contro Rutelli e Veltroni.
Fabio Sabbatani Schiuma
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Una volta ricandidatosi lo stesso, ho deciso di sostenere comunque Alemanno. La mia testa oggi dice di aver fatto bene, perchè mai Alemanno avrebbe fatto i danni che sta infliggendo Marino a Roma. Il mio cuore dice di no, perchè Alemanno da sindaco mi ha fatto vergognare di essere di destra. O meglio ha umiliato la destra, dopo 20 anni di opposizione di 'Destra Sociale', quella vera, contro Rutelli e Veltroni.
Fabio Sabbatani Schiuma
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martedì 16 settembre 2014
CARABINIERI AGGREDITI DA UBRIACO. MARINO IN CALIFORNIA, OPPOSIZIONE NON PERVENUTA. SOLO RIVA DESTRA E FABRIZIO SANTORI PROTESTANO.
Il barbone tedesco ubriaco che ha aggredito quattro carabinieri nel rione Prati, viveva da un anno in piazza della Libertà, minacciando di continuo i passanti, bivaccando e urinando nei giardini: "io sono il padrone della piazza", urlava ai passanti, brandendo spesso bottiglie e altri oggetti contundenti. Sono però risultate inutili in questi mesi le decine di segnalazioni da parte dei residenti. Eppure dovrebbe essere il sindaco Marino, quale massima autorità sanitaria di un comune, ma nel frattempo in viaggio in California, a firmare i trattamenti sanitari obbligatori: perché non l'ha fatto? Il sindaco stesso poi può, meglio deve, inviare segnalazioni al Prefetto o al Ministro dell'Interno per il provvedimento di allontanamento per motivi di ordine pubblico, anche di un cittadino comunitario, quale il barbone tedesco in questione: perché non è stato fatto? Ancora una volta le latitanze dell'amministrazione Marino fanno da cornice a episodi di cronaca nera, a pochi mesi dall'omicidio di Carlo Macro al Gianicolo, per mano sempre di un cittadino straniero senza fissa dimora, ma questa volta fortunatamente il morto non c'è scappato. Verrebbe da chiedersi: se ciò fosse accaduto con un sindaco di destra, sarebbe venuto giù il mondo. Invece dai banchi del centrodestra in Campidoglio, solo un silenzio assordante ad accompagnare le vibrate proteste del nostro movimento e del solo consigliere regionale del Lazio Fabrizio Santori, una delle ultime bandiere non ammainate della Destra Romana che fu.
Fabio Sabbatani Schiuma,
già vicepresidente del Consiglio comunale di Roma,
Segretario Nazionale di Riva Destra
e residente a 200 metri dall'accaduto.
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Fabio Sabbatani Schiuma,
già vicepresidente del Consiglio comunale di Roma,
Segretario Nazionale di Riva Destra
e residente a 200 metri dall'accaduto.
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martedì 4 marzo 2014
Crollano i consensi di Marino nel MonitorCittà Aree Metropolitane di Datamedia
martedì 21 gennaio 2014
FOIBE, SCHIUMA: «MARINO ISTITUISCE GIORNATA DELLA VERGOGNA E OFFENDE ROMA»
(OMNIROMA) Roma, 21 GEN - «Cancellare i fondi per ricordare le Foibe non è solo la mortificazione della memoria dei profughi istriani, giuliani e dalmati, massacrati dai partigiani comunisti di Tito, ma un insulto all'intera città di Roma e al suo quartiere Giuliano Dalmata. Dopo aver tolto lo striscione in difesa dei marò da piazza del Campidoglio, un nuovo rigurgito anti-nazionale di un sindaco che pensa solo a far ingrassare i rom, finti poveri compresi». Lo dichiara in una nota Fabio Sabbatani Schiuma, già consigliere comunale di Roma e coordinatore nazionale del movimento 'Riva Destra'. «Viene disattesa - conclude Schiuma - la legge dello stato 92/2004, che prevede per il 10 febbraio l'istituzione della Giornata del Ricordo ma Marino preferisce, su dettatura del suo vice Nieri, irriducibile comunista, che aveva di fatto annunciato nei mesi scorsi questa scelta miserabile, passare alla storia per averla sostituita con la Giornata della Vergogna».
red 211118 GEN 14 FINE DISPACCIO
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red 211118 GEN 14 FINE DISPACCIO
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domenica 19 gennaio 2014
PARTECIPARE E' UN PRECISO DOVERE DI OGNI ITALIANO !
L'INIZIATIVA: Il nostro striscione per i marò e l’Italia si stringe attorno a loro
Complimenti e messaggi di sostegno all'iniziativa. Appello a Marino: "Dov'è finita la scritta in Campidoglio?"
Il sole iniziava appena a illuminare i piani superiori di Palazzo Wedekind, sede de Il Tempo: erano da poco passate le otto del mattino quando ieri, sulla storica facciata dell’edificio accanto a Palazzo Chigi e Montecitorio, è apparsa, monumentale, la scritta: «Riportiamo a casa i marò - Il Tempo». Sullo striscione, srotolato da un gruppo di giornalisti coordinati dal direttore Gian Marco Chiocci, campeggia anche il tricolore. Un modo per ricordare ai politici (che sono proprio lì di fronte) i due fucilieri di marina detenuti in India e anche per far loro sentire la solidarietà e la presenza dei concittadini.
L’iniziativa de Il Tempo ha subito suscitato reazioni piene di entusiasmo. «Mi complimento con il quotidiano Il Tempo per l’iniziativa di esporre lo striscione a favore del rientro in Italia dei nostri marò. Istituzioni ed informazione uniti per riportarli a casa», ha twittato subito il leader di Idee più Popolari, Luciano Ciocchetti.
E, sempre via Internet, l’iniziativa de Il Tempo ha raccolto in una manciata di minuti il sostegno della deputata Mara Carfagna (Forza Italia), dell’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno, dell’eurodeputato di Fratelli d’Italia Carlo Fidanza. Messaggi di sostegno sono arrivati anche dal vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri.
Il consigliere regionale del Lazio, Fabrizio Santori, ha dichiarato: «Bene ha fatto il quotidiano Il Tempo a prendere una posizione netta sulla questione marò, sarà uno stimolo quotidiano per tutti i nostri parlamentari e per il governo a rappresentare quella che è una battaglia che deve unire tutto il popolo italiano».
I capigruppo di Forza Italia della Regione Lazio e di Roma Capitale Luca Gramazio e Giovanni Quarzo condividono e si uniscono all’iniziativa de Il Tempo «che ha srotolato uno striscione dove si chiede che i due marò vengano riportati a casa. È uno stimolo importante per far sì che il Governo in primis faccia di tutto per risolvere positivamente questa delicata vicenda». E continuano: «È necessario mantenere alta l’attenzione su questa situazione, che ha visto, tra l’altro - aggiungono - l’amministrazione comunale guidata da Marino totalmente assente, che ha pensato addirittura di togliere lo striscione esposto in Campidoglio. Noi ribadiamo il nostro sostegno all’iniziativa affinché i due marò tornino a casa».
E proprio a questo proposito Fabio Sabbatani Schiuma, già consigliere comunale di Roma e coordinatore nazionale del movimento Riva Destra ha dichiarato: «Sarebbe il caso che il sindaco Ignazio Marino provvedesse a esporre di nuovo lo striscione "Salviamo i nostri Marò", che fino a ottobre scorso era stato esposto in piazza del Campidoglio. Glielo chiediamo gentilmente, altrimenti il 30 di gennaio, giorno del nostro sit in davanti all’ambasciata indiana a Roma, provvederemo noi stessi a esporne uno analogo senza neanche chiederglielo».
E, reazioni dei politici a parte, segno del grande gradimento per l’iniziativa de Il Tempo, sono le centinaia di cittadini a passeggio per via del Corso ieri pomeriggio che, vedendo lo striscione, si sono fermati in piazza Colonna con dichiarazioni e commenti positivi. E non sono mancati quelli che, armati di telefonino, si sono auto-fotografati, come fanno i fan con i loro divi. Solo che questa volta sulla foto, accanto al viso del padrone del telefonino, c’è lo slogan: Riportiamo a casa i marò - Il Tempo, con il tricolore.
di Antonio Angeli - Fonte: IL TEMPO
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Il sole iniziava appena a illuminare i piani superiori di Palazzo Wedekind, sede de Il Tempo: erano da poco passate le otto del mattino quando ieri, sulla storica facciata dell’edificio accanto a Palazzo Chigi e Montecitorio, è apparsa, monumentale, la scritta: «Riportiamo a casa i marò - Il Tempo». Sullo striscione, srotolato da un gruppo di giornalisti coordinati dal direttore Gian Marco Chiocci, campeggia anche il tricolore. Un modo per ricordare ai politici (che sono proprio lì di fronte) i due fucilieri di marina detenuti in India e anche per far loro sentire la solidarietà e la presenza dei concittadini.
L’iniziativa de Il Tempo ha subito suscitato reazioni piene di entusiasmo. «Mi complimento con il quotidiano Il Tempo per l’iniziativa di esporre lo striscione a favore del rientro in Italia dei nostri marò. Istituzioni ed informazione uniti per riportarli a casa», ha twittato subito il leader di Idee più Popolari, Luciano Ciocchetti.
E, sempre via Internet, l’iniziativa de Il Tempo ha raccolto in una manciata di minuti il sostegno della deputata Mara Carfagna (Forza Italia), dell’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno, dell’eurodeputato di Fratelli d’Italia Carlo Fidanza. Messaggi di sostegno sono arrivati anche dal vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri.
Il consigliere regionale del Lazio, Fabrizio Santori, ha dichiarato: «Bene ha fatto il quotidiano Il Tempo a prendere una posizione netta sulla questione marò, sarà uno stimolo quotidiano per tutti i nostri parlamentari e per il governo a rappresentare quella che è una battaglia che deve unire tutto il popolo italiano».
I capigruppo di Forza Italia della Regione Lazio e di Roma Capitale Luca Gramazio e Giovanni Quarzo condividono e si uniscono all’iniziativa de Il Tempo «che ha srotolato uno striscione dove si chiede che i due marò vengano riportati a casa. È uno stimolo importante per far sì che il Governo in primis faccia di tutto per risolvere positivamente questa delicata vicenda». E continuano: «È necessario mantenere alta l’attenzione su questa situazione, che ha visto, tra l’altro - aggiungono - l’amministrazione comunale guidata da Marino totalmente assente, che ha pensato addirittura di togliere lo striscione esposto in Campidoglio. Noi ribadiamo il nostro sostegno all’iniziativa affinché i due marò tornino a casa».
E proprio a questo proposito Fabio Sabbatani Schiuma, già consigliere comunale di Roma e coordinatore nazionale del movimento Riva Destra ha dichiarato: «Sarebbe il caso che il sindaco Ignazio Marino provvedesse a esporre di nuovo lo striscione "Salviamo i nostri Marò", che fino a ottobre scorso era stato esposto in piazza del Campidoglio. Glielo chiediamo gentilmente, altrimenti il 30 di gennaio, giorno del nostro sit in davanti all’ambasciata indiana a Roma, provvederemo noi stessi a esporne uno analogo senza neanche chiederglielo».
E, reazioni dei politici a parte, segno del grande gradimento per l’iniziativa de Il Tempo, sono le centinaia di cittadini a passeggio per via del Corso ieri pomeriggio che, vedendo lo striscione, si sono fermati in piazza Colonna con dichiarazioni e commenti positivi. E non sono mancati quelli che, armati di telefonino, si sono auto-fotografati, come fanno i fan con i loro divi. Solo che questa volta sulla foto, accanto al viso del padrone del telefonino, c’è lo slogan: Riportiamo a casa i marò - Il Tempo, con il tricolore.
di Antonio Angeli - Fonte: IL TEMPO
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venerdì 17 gennaio 2014
ROMA:MARINO, UN UOMO SOLO E LOGORATO AL COMANDO. CON LA SINDROME DEL CV
sabato 11 gennaio 2014
Scandalo rifiuti e Zingaretti continua la sua nominopoli di amici...
mercoledì 8 gennaio 2014
Rifiuti e illegalità, Santori chiama a raccolta centrodestra contro Marino
SCHIUMA:SU ACCA LARENTIA HO DI NUOVO RISPOSTO A QUESTO SINDACO MISERABILE...
Roma: Schiuma, Marino non conosce neanche fatti di Acca Larentia
(ASCA) - Roma, 7 gen 2014 - ''La risposta del sindaco Marino sul perche' non abbia voluto deporre una corona di fiori ad Acca Larentia, cosi' come fatto dai suoi predecessori, e' penosa, verrebbe da dire che la pezza e' peggio del buco, specialmente nel richiamo alle forze dell'ordine. Non conosce neanche i fatti e avrebbe fatto bene a scusarsi e a provvedere ancora a farlo''.
Lo dichiara in una nota Fabio Sabbatani Schiuma, gia' consigliere comunale di Roma e coordinatore nazionale del movimento Riva Destra.
com-bet/mpd 072011 GEN 14 NNNN
VEDI: Roma:Marino, ad Acca Larentia nessuna corona, targa offende forze ordine
(ASCA) - Roma, 7 gen 2014 - ''Il Sindaco di Roma non puo' deporre corone presso una targa che riporta frasi offensive nei confronti dei rappresentanti delle forze dell'ordine definiti ''servi dello Stato'. Roma e' una citta' che condanna ogni forma di violenza politica, di qualunque colore, e ricorda i tre ragazzi uccisi ad Acca Larentia''. E' quanto dichiara il Sindaco di Roma Ignazio Marino in merito alle celebrazioni di Acca Larentia.
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VEDI ANCHE: Roma: Sabbatani Schiuma, per Acca Larentia miserabile tweet di Marino
(ASCA) - Roma, 7 gen 2014 - ''Un banale cinguettio, un tweet, del primo cittadino della Capitale e' veramente un gesto miserabile nei confronti della memoria di tre ragazzi martiri della violenza politica. Marino, interrompendo la correttezza istituzionale dei suoi predecessori, conferma di essere un sindaco ostaggio dell'ultrasinistra''.
Lo dichiara in una nota Fabio Sabbatani Schiuma, gia' consigliere comunale di Roma e coordinatore nazionale del movimento Riva Destra. ''Non poteva esordire in modo peggiore - conclude la nota - anche su temi storici, che richiederebbero uno sforzo di responsabilita' per una pacificazione ancora troppo lontana con questi comportamenti irriguardosi. Una corona di fiori non poteva mancare''.
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Fabio Sabbatani Schiuma
www.studiostampa.com
(ASCA) - Roma, 7 gen 2014 - ''La risposta del sindaco Marino sul perche' non abbia voluto deporre una corona di fiori ad Acca Larentia, cosi' come fatto dai suoi predecessori, e' penosa, verrebbe da dire che la pezza e' peggio del buco, specialmente nel richiamo alle forze dell'ordine. Non conosce neanche i fatti e avrebbe fatto bene a scusarsi e a provvedere ancora a farlo''.
Lo dichiara in una nota Fabio Sabbatani Schiuma, gia' consigliere comunale di Roma e coordinatore nazionale del movimento Riva Destra.
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VEDI: Roma:Marino, ad Acca Larentia nessuna corona, targa offende forze ordine
(ASCA) - Roma, 7 gen 2014 - ''Il Sindaco di Roma non puo' deporre corone presso una targa che riporta frasi offensive nei confronti dei rappresentanti delle forze dell'ordine definiti ''servi dello Stato'. Roma e' una citta' che condanna ogni forma di violenza politica, di qualunque colore, e ricorda i tre ragazzi uccisi ad Acca Larentia''. E' quanto dichiara il Sindaco di Roma Ignazio Marino in merito alle celebrazioni di Acca Larentia.
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(ASCA) - Roma, 7 gen 2014 - ''Un banale cinguettio, un tweet, del primo cittadino della Capitale e' veramente un gesto miserabile nei confronti della memoria di tre ragazzi martiri della violenza politica. Marino, interrompendo la correttezza istituzionale dei suoi predecessori, conferma di essere un sindaco ostaggio dell'ultrasinistra''.
Lo dichiara in una nota Fabio Sabbatani Schiuma, gia' consigliere comunale di Roma e coordinatore nazionale del movimento Riva Destra. ''Non poteva esordire in modo peggiore - conclude la nota - anche su temi storici, che richiederebbero uno sforzo di responsabilita' per una pacificazione ancora troppo lontana con questi comportamenti irriguardosi. Una corona di fiori non poteva mancare''.
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